![L'attore danese Nikolaj Coster-Waldau presenta il film 'Suicide Tourist' al Sitges Film Festival 2019 [credit: Marco Frassinelli / Shutterstock.com]](https://www.movietele.it/wp-content/uploads/2023/07/Nikolaj-Coster-Waldau_shutterstock_1536500951.jpg)
![L'attore danese Nikolaj Coster-Waldau presenta il film 'Suicide Tourist' al Sitges Film Festival 2019 [credit: Marco Frassinelli / Shutterstock.com]](https://www.movietele.it/wp-content/uploads/2023/07/Nikolaj-Coster-Waldau_shutterstock_1536500951.jpg)
Buon compleanno, Nikolaj Coster-Waldau: uno sguardo alla vita e alla carriera dell’attore danese
Il 27 luglio facciamo gli auguri a Nikolaj Coster-Waldau, un attore che, partito dalla sua Danimarca, si è affermato anche a livello internazionale fra cinema e tv, prendendo parte a una delle serie più famose di tutti i tempi, ma senza trascurare progetti più piccoli e d'autore.
di Matilde Capozio / 27.07.2023
Nikolaj William Coster-Waldau nasce a Rudkøbing, in Danimarca, il 27 Luglio del 1970, mentre cresce nel piccolo villaggio di Tybjerg con le sorelle e la madre bibliotecaria, dopo che i suoi genitori si separano.
Comincia a recitare a teatro, e poi fa il suo debutto al cinema nel 1994 con il thriller danese Nattevagten, noto anche con il titolo internazionale di Nightwatch, in cui interpreta il ruolo del protagonista Martin, uno studente che trova lavoro come guardiano notturno in un Istituto di medicina legale; il film ottiene successo in patria, tanto che lo stesso regista, Ole Bornedal, viene chiamato a dirigerne anche il remake in lingua inglese, qualche anno dopo, Nightwatch-Il guardiano di notte, il cui protagonista è Ewan McGregor.
Poco dopo gli esordi come attore, Coster-Waldau si cimenta anche nella sceneggiatura scrivendo, insieme al regista Simon Staho, il film Vildspor, di cui è anche protagonista, al fianco di un altro futuro divo del cinema danese e internazionale, Mads Mikkelsen, e in cui ha una parte anche Nukaaka, l’attrice e cantante moglie di Nikolaj nella realtà.
La carriera internazionale
Nikolaj Coster-Waldau comincia da subito ad affiancare alla carriera in patria anche progetti internazionali girati in lingua inglese: il primo è Bent, un dramma di cui è protagonista un ancora sconosciuto, all’epoca, Clive Owen, ambientato nella Berlino degli anni ’30 e che affronta il tema della persecuzione degli omosessuali nella Germania nazista; poi si sposta nell’Inghilterra degli anni ’40 per Enigma, con Kate Winslet, sulla storia della nascita del macchinario atto a decifrare le trasmissioni in codice dei tedeschi in piena Seconda guerra mondiale (argomento poi trattato anche da The imitation game con Benedict Cumberbatch).
Arrivano poi ruoli secondari in blockbuster d’azione come Black Hawk Down e Le crociate, entrambi diretti da Ridley Scott, mentre il regista Richard Loncraine lo dirige in Wimbledon, commedia romantica ambientata nel mondo del tennis con Paul Bettany e Kirsten Dunst, e nel thriller informatico Firewall-Accesso negato, con Harrison Ford; a questi film si alternano titoli più piccoli e meno visti, come Il mio nome è Modesty, un thriller d’azione che vanta tra i produttori esecutivi il nome di Quentin Tarantino ma esce direttamente in home video, o la crime comedy britannica The Baker, con Damien Lewis.
È una co-produzione internazionale, girata in inglese, per la regia dell’argentino Andy Muschietti, prodotto da Guillermo Del Toro, l’horror La madre, di cui Nikolaj è protagonista a fianco di Jessica Chastain, un piccolo film, nato da un cortometraggio, che partito con un basso budget conquista però il botteghino con ottimi incassi.
Seguono altre grandi produzioni, dagli esiti altalenanti, come Oblivion, film di fantascienza post-apocalittico con protagonista Tom Cruise, la commedia Tutte contro lui-The Other Woman con Cameron Diaz, dove Nikolaj è l’uomo fedifrago di cui moglie e amanti sono decise a vendicarsi, e Gods of Egypt, fantasy avventuroso ispirato alle divinità dell’antico Egitto, con Gerard Butler.
C’è stata anche qualche occasione mancata, un esempio è il film Domino: un thriller poliziesco girato in varie location europee, tra cui l’Italia, nonostante la regia di un maestro del cinema come Brian De Palma, la pellicola è stata colpita da varie traversie produttive, che hanno portato anche il regista a “rinnegare” il prodotto finale, il cui risultato è effettivamente un film incompiuto e deludente.
È andata meglio con alcuni film più piccoli, come Small crimes, un crime thriller acquistato e distribuito da Netflix, o il duro dramma carcerario La fratellanza, su un uomo arrestato per un crimine commesso senza volerlo che si trova a dover sopravvivere nella spietata realtà della prigione e delle sue regole.
Gli impegni sul piccolo schermo e la consacrazione televisiva
In televisione, dopo alcune produzioni danesi, Nikolaj Coster-Waldau ha preso parte, nel Regno Unito, a due episodi di Lock, Stock…, miniserie britannica ideata da Guy Ritchie, ispirata al suo quasi omonimo film Lock&Stock-Pazzi scatenati (1998). Poi Nikolaj è stato protagonista, in America, della serie New Amsterdam, un misto tra poliziesco e fantasy in cui interpreta un uomo immortale che, nella New York dei giorni nostri, è diventato un detective della squadra omicidi; la serie è stata cancellata dopo una sola stagione.
È stato però proprio il piccolo schermo ad affidargli il ruolo che ne avrebbe consacrato la carriera: Coster-Waldau è stato scelto come uno dei protagonisti de Il trono di spade, la serie che lo ha fatto diventare una star in tutto il mondo; il suo Jaime Lannister, il cavaliere legato da un rapporto incestuoso alla sorella gemella Cersei, è uno dei ruoli chiave dello show, arrivato (anche se non proprio incolume) fino all’ultima stagione, il cui arco narrativo è stato tra quelli che hanno maggiormente appassionato e intrigato (nonché fatto arrabbiare, in occasione del finale) gli spettatori.
Di recente è tornato in tv con la miniserie L’ultima cosa che mi ha detto, in cui interpreta Owen, marito della protagonista Jennifer Garner, la cui sparizione misteriosa e improvvisa è il motore di tutta la storia.
I film europei tra cinema d’autore e non solo
In parallelo alla sua carriera internazionale, però, Nikolaj Coster-Waldau non ha comunque mai abbandonato, tutt’altro, il cinema europeo, tenendosi costantemente impegnato tra la natia Danimarca e dintorni in una quantità di progetti che spaziano tra i diversi generi cinematografici, alcuni dei quali sono arrivati anche nel nostro Paese: ha preso parte, ad esempio, alla commedia Amata da tutti, definita una sorta di “Bridget Jones svedese”, mentre in Norvegia è stato fra i protagonisti di Headhunters-Il cacciatore di teste, un thriller dal tocco comico tratto dall’omonimo romanzo di Jo Nesbø, lo scrittore di gialli molto letto e apprezzato anche da noi in Italia; il film ha avuto successo in patria, ed è diventata la pellicola norvegese ad aver incassato di più nella storia, tanto che è stato annunciato già da tempo un possibile remake a stelle e strisce.
Tra i progetti più interessanti di Coster-Waldau c’è stato anche Second chance, diretto dalla regista premio Oscar Susanne Bier, un originale e doloroso dramma familiare in cui lui ha il ruolo di un poliziotto alle prese con dei casi particolarmente spinosi, fuori e dentro casa, che finiranno per rivoluzionarne la vita.
Più di recente, invece, è stato il protagonista di Against the ice, film d’avventura che ricostruisce la vera spedizione artica effettuata, ai primi del Novecento, da un gruppo di esploratori danesi con l’obiettivo di spingersi fino alla parte più nord-orientale della Groenlandia, tra mille pericoli e difficoltà, in cui lui interpreta il vero Ejnar Mikkelsen, autore anche del romanzo su cui si basa il film, alla cui sceneggiatura ha collaborato lo stesso Nikolaj Coster-Waldau; si tratta di una produzione danese ma girata in inglese e con uno stile da classico biopic hollywoodiano, per puntare direttamente a un vasto pubblico internazionale, che infatti ha ottenuto buoni riscontri su Netflix, dove è stata rilasciata in contemporanea mondiale.
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Dove lo rivedremo
Il prossimo progetto di Nikolaj Coster-Waldau sarà God is a bullet, action-thriller di Nick Cassavetes (stesso regista di Tutte contro lui-The other woman) basato sull’omonimo romanzo, Dio è un proiettile (1999), scritto da Boston Teran, che racconta di un’indagine su un rapimento che porta all’interno di un’insidiosa setta satanica, del cui cast faranno parte anche Jamie Foxx, Maika Monroe, e January Jones.