Buon compleanno, Harrison Ford: uno sguardo alla vita e alla carriera dell’attore americano
Di solito un attore può ritenersi fortunato ad aver interpretato un ruolo diventato iconico, ma c'è chi è riuscito a ottenerne (almeno) due: stiamo parlando di Harrison Ford, che festeggia il compleanno oggi, 13 luglio.
di Matilde Capozio / 13.07.2023
Harrison Ford nasce il 13 Luglio del 1942 a Chicago, in Illinois, figlio di Dorothy, ex attrice radiofonica, e John William “Christopher”, ex attore e pubblicitario; Harrison comincia a interessarsi alla recitazione seguendo un corso mentre frequentava il college in Wisconsin, anche se poi viene espulso a pochi giorni dalla laurea.
Gli esordi sul grande e sul piccolo schermo
Dopo il trasferimento a Los Angeles, firma un contratto con la Columbia Pictures che gli avrebbe permesso di interpretare piccoli ruoli in diversi film, spesso non accreditato, nella seconda metà degli anni ’60. Il suo debutto ufficiale al cinema avviene con un ruolo nel western Assalto finale (1967), mentre nello stesso anno prende parte alla serie televisiva Il Virginiano, anch’essa di genere western, e a un episodio del poliziesco Ironside. La sua carriera però stenta a decollare, lui non è soddisfatto dei ruoli che gli sono offerti, e nel frattempo diventa falegname per mantenere la sua famiglia.
L’incontro con George Lucas e i primi successi
Le cose cambiano quando George Lucas lo scrittura nel suo film American Graffiti (1973), commedia di formazione su un gruppo di amici alla vigilia della partenza per il college, una storia parzialmente autobiografica per il regista ma che conta fra le sue ispirazioni anche il nostro I vitelloni di Federico Fellini; Harrison Ford viene scelto per il ruolo di Bob Falfa, e nasce così la sua collaborazione con Lucas che si rivelerà fondamentale per il seguito della sua carriera. Il produttore di American Graffiti è Francis Ford Coppola, che l’anno dopo sceglie Ford per un ruolo nel suo La conversazione, con protagonista Gene Hackman, e più avanti lo dirige anche in Apocalypse now (1979), dove il suo colonnello ha proprio il nome di Lucas.
L’approdo nell’universo di Star Wars
Quando George Lucas comincia a fare i provini per il suo film d’avventura nello spazio a cui pensava da tempo e per cui è in cerca di facce nuove, chiama dunque Harrison Ford a leggere le battute insieme ai giovani aspiranti attori e a spiegare loro la trama; alla fine, però, si convince a scritturare lo stesso Ford nel film: è così che si arriva al ruolo di Han Solo, il contrabbandiere e capitano del Millennium Falcon in Guerre stellari, una saga che ormai non ha bisogno di presentazioni; nonostante le perplessità iniziali riguardo a personaggi e dialoghi da parte di alcuni componenti della troupe e del cast, compreso lo stesso Harrison, il film (e il suo ruolo) entrano di diritto nella storia del cinema, lanciando definitivamente la sua carriera. Dopo aver preso parte all’Episodio IV, Una nuova speranza (1977), Harrison Ford recita anche nei successivi L’impero colpisce ancora (1980) e Il ritorno dello Jedi (1983), per poi fare il suo attesissimo ritorno nella saga con Star Wars: Il risveglio della Forza (2015), primo della cosiddetta trilogia sequel.
L’archeologo Indiana Jones
È sempre George Lucas ad avere l’idea di un film d’avventura basato sulle imprese di un eroico archeologo, e poi passa l’idea all’amico Steven Spielberg; per il ruolo del protagonista era previsto Tom Selleck che però è costretto a rinunciare per obblighi contrattuali legati alla serie Magnum P.I.; a quel punto la parte viene proposta a Harrison Ford, ed è così che nasce un’altra delle sue incarnazioni più amate, quella del professore e avventuriero Indiana Jones: il successo del primo film, I predatori dell’arca perduta (1981), è tale che genera due seguiti, Indiana Jones e il tempio maledetto (1984) e Indiana Jones e l’ultima crociata (1989); dopo questi tre film, si passa a una serie televisiva, Le avventure del giovane Indiana Jones, che vede in un episodio la partecipazione dello stesso Harrison Ford; da lì si ricomincia a parlare di un possibile quarto film, ipotesi che si concretizzerà alla fine con Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008): nonostante l’entusiasmo e gli ottimi incassi, le critiche non sono del tutto positive. A chi all’epoca ironizzava sull’età di un Indy sessantenne, Harrison Ford ha risposto andando a riprendere frusta e cappello a ottant’anni per l’ultimo Indiana Jones e il quadrante del destino [RECENSIONE], attualmente nelle sale, e con cui dovrebbe dare l’addio definitivo al personaggio.
Altri ruoli per cui ha fatto il bis
Ci sono stati altri ruoli, nella sua carriera, che Harrison Ford ha interpretato più di una volta: nel 1982 è stato fra i protagonisti di un altro film di culto, da allora sempre citato e omaggiato da più parti, come Blade runner di Ridley Scott, adattamento di un romanzo di Philip K. Dick (Il cacciatore di androidi) che vede Ford nel ruolo del cacciatore di taglie Rick Deckard; dopo anni di attesa, nel 2017 arriva il sequel Blade Runner 2049, stavolta con la regia affidata a Denis Villeneuve, in cui Ford riprende il suo celebre personaggio affiancando la new entry Ryan Gosling.
Harrison Ford è stato uno degli attori a incarnare il personaggio di Jack Ryan, l’analista della CIA protagonista di un ciclo di romanzi di Tom Clancy (oltre a lui, ha avuto il volto di Alec Baldwin, Ben Affleck e Chris Pine al cinema, e di John Krasinski nell’attuale serie tv) in due film, entrambi diretti da Phillip Noyce: Giochi di potere (1992) e Sotto il segno del pericolo (1994), entrambi con un ottimo successo di pubblico.
Una carriera nell’action e thriller
Il pubblico lega il nome di Harrison Ford principalmente a film d’azione e avventura o thriller drammatici: tra questi ricordiamo Witness-Il testimone (1985) di Peter Weir, in cui è un detective impegnato in un caso che coinvolge alcuni membri di una comunità Amish, e per cui ha ottenuto la sua (finora unica) nomination all’Oscar come Miglior attore, poi Mosquito coast (1986) dello stesso regista, ambientato nella giungla dell’America Centrale, Frantic (1988), giallo di Roman Polanski tra le strade parigine, Presunto innocente (1990) di Alan Pakula, dall’omonimo legal thriller, Il fuggitivo (1993) con Tommy Lee Jones, L’ombra del diavolo (1997) con Brad Pitt, Air force one (1997) in cui interpreta il Presidente degli Stati Uniti, il thriller-horror Le verità nascoste (2000) di Robert Zemeckis con Michelle Pfeiffer, il dramma storico K-19 (2002) di Kathryn Bigelow, la commedia action Hollywood homicide (2003) con Josh Hartnett, il thriller informatico Firewall-accesso negato (2006) con Paul Bettany, il fanta-western Cowboys & Aliens (2011) con Daniel Craig, lo spy-thriller Il potere dei soldi (2013) con Liam Hemsworth, il fantascientifico Ender’s game (2013), dall’omonimo romanzo, e l’action carico di vecchie glorie I mercenari 3 (2014), la saga creata da Sylvester Stallone.
Commedia e sentimento
Nella sua carriera però non mancano anche le commedie o film sentimentali, come Una donna in carriera (1988) di Mike Nichols con Melanie Griffith, poi sempre dello stesso regista A proposito di Henry (1991) con Annette Bening, il remake di Sabrina (1995) diretto da Sydney Pollack (nel ruolo che fu di Humphrey Bogart nel classico di Billy Wilder), Sei giorni sette notti (1998), commedia avventurosa con Anne Heche, il dramma Destini incrociati con Kristin Scott Thomas, la commedia d’ambientazione televisiva Morning glory-Il buongiorno del mattino (2010), con Rachel McAdams e Diane Keaton, e Adaline-L’eterna giovinezza (2015) con Blake Lively, in cui lui ha un ruolo secondario ma fondamentale nella storia.
Il ritorno in tv
Ultimamente anche Harrison Ford ha ceduto al fascino della tv con due progetti: Shrinking, in cui è un collega del protagonista Jason Segel, un terapeuta dai metodi particolari, che è stata rinnovata per una seconda stagione; inoltre quest’anno lo abbiamo visto protagonista, al fianco di Helen Mirren, della serie western 1923, creata da Taylor Sheridan, che è sia un prequel di Yellowstone che un sequel di 1883, dello stesso autore: Ford è il patriarca della famiglia Dutton, Jacob, alle prese con eventi quali il Proibizionismo e l’inizio della Grande Depressione, in Montana; anche questa serie è stata rinnovata per una seconda stagione, sebbene l’attuale sciopero degli sceneggiatori ne abbia rinviato le riprese a data da destinarsi.
Dove lo rivedremo
È prevista fra circa un anno l’uscita di Captain America: Brave new world, trentacinquesimo film del Marvel Cinematic Universe, in cui lui erediterà il ruolo del Presidente degli Stati Uniti Thaddeus “Thunderbolt” Ross, in precedenza interpretato dallo scomparso William Hurt. Lo stesso personaggio dovrebbe poi apparire anche in Thunderbolts, attualmente in produzione, con molti altri attori del MCU a riprendere i loro ruoli.