Bradley Cooper in Sotto il cielo delle Hawaii (2015)
Bradley Cooper in Sotto il cielo delle Hawaii (2015)

Buon compleanno, Bradley Cooper: vita e carriera dell’attore e regista americano


Oggi, 5 gennaio, facciamo gli auguri a Bradley Cooper, affermato interprete comico, drammatico e ormai anche regista di successo.

Bradley Cooper nasce il 5 gennaio del 1975 ad Abington Township, sobborgo di Philadelphia, in Pennsylvania, in una famiglia di origini in parte italiane (sua madre Gloria Campano ha ascendenze abruzzesi e napoletane), figlio di un broker della Merrill Lynch che avrebbe voluto che lui seguisse le sue orme; Bradley invece si appassiona alla recitazione grazie a The elephant man, e decide di voler provare a diventare un attore.
Dopo il diploma, Bradley frequenta l’università di Georgetown, trascorrendo anche un periodo di studio in Provenza (tutt’oggi parla fluentemente il francese) e sta pensando di dedicarsi a una carriera da diplomatico quando viene ammesso alla scuola di recitazione dell’Actors studio di New York, e da lì comincerà a lavorare sia in tv che al cinema.

Gli esordi di Bradley Cooper sullo schermo

Il suo debutto sul piccolo schermo avviene nel 1999, con un episodio di Sex and the city, a cui fa seguito un ruolo nella serie The $treet, ambientata nel mondo della finanza, e anche un’avventura come presentatore televisivo, per il programma di viaggi Globe Trekker; una delle prime grandi occasioni per la sua carriera arriva quando viene scelto per il ruolo di Will, migliore amico della protagonista Jennifer Garner, nella serie di spionaggio Alias, anche se con l’avanzare delle stagioni il suo personaggio si limiterà a qualche apparizione sporadica, con grande disappunto dell’attore, che mette anche in discussione la sua carriera e si chiede se sia il caso di cambiare mestiere.
Al cinema, invece, Cooper ottiene il suo primo ruolo nella commedia Wet hot american summer (2001), film parodistico dal cast corale su un gruppo di amici in vacanza in campeggio all’inizio degli anni ’80, che non ottiene molto successo alla sua uscita ma in seguito diverrà una pellicola di culto, tanto che Cooper prenderà parte anche alla serie prequel Wet Hot American Summer: First Day of Camp (2015).
Tra i suoi primi film, troviamo anche l’horror My little eye (2002) e la commedia romantica Una ragazza per due (2002).

L’affermazione nel genere comico

Bradley comincia ad affermarsi nella seconda metà degli anni Duemila con ruoli solitamente di supporto in una serie di commedie, 2 single a nozze (2005) con Owen Wilson e Vince Vaughn, A casa con i suoi (2006) con Sarah Jessica Parker e Matthew McConaughey, la parodia Il peggior allenatore del mondo (2007), la commedia musicale The Rocker-Il batterista nudo (2008), Yes man (2008) con Jim Carrey, film corali come le commedie romantiche La verità è che non gli piaci abbastanza (2009) e Appuntamento con l’amore (2010), ma anche A proposito di Steve (2009), commedia romantico-demenziale con protagonista Sandra Bullock, uno di quei film divenuti quasi un cult al contrario a causa delle pessime recensioni ricevute, ma che è comunque un modesto successo di pubblico, e commedie d’azione come A-Team (2010) e Hit and Run (2012).
La vera svolta però arriva con il ruolo dell’insegnante Phil nella commedia Una notte da leoni (2009), sul folle addio al celibato di un gruppo di amici in trasferta a Las Vegas, che ottiene un trionfo di pubblico ma anche, cosa più sorprendente, di critica (vincendo anche un Golden Globe alla Miglior commedia) e darà vita a una trilogia fortunatissima, con i sequel Una notte da leoni 2 (2011) e Una notte da leoni 3 (2013), e periodicamente si torna a parlare di un possibile quarto capitolo, al quale lo stesso Cooper si è detto disponibile. L’attore non rinuncia a mostrare il suo lato più comico e autoironico anche in tempi recentissimi, tramite alcuni divertenti camei in film corali: ne sono un esempio Licorice pizza (2021), in cui si ironizza su alcuni personaggi del mondo dello spettacolo degli anni Settanta, fra cui il suo parrucchiere-produttore, e anche la sua “piccola” comparsata in Dungeons & Dragons-L’onore dei ladri (2023).

La consacrazione come interprete drammatico

La consacrazione da parte della critica è arrivata grazie a una serie di interpretazioni in ruoli complessi e spesso drammatici: uno degli esempi più noti è il ruolo da protagonista ne Il lato positivo-Silver lining playbook (2014), un film che ha anche un lato leggero, ironico e sentimentale, ma in cui lui interpreta un uomo affetto da disturbo bipolare di ritorno a casa dopo un periodo trascorso in un istituto psichiatrico, e che gli ha fatto ottenere la sua prima nomination all’Oscar; sempre diretto dallo stesso regista di quel film, David O. Russell, ha interpretato anche la crime comedy American Hustle (2013) per cui è arrivata un’altra candidatura all’Oscar, stavolta da non protagonista. Bradley ha lavorato anche più di una volta con il leggendario Clint Eastwood, che lo ha diretto prima in American sniper (2014), nel ruolo di un agente dei Navy SEALS, tratto da una storia vera (altra nomination all’Oscar) e poi anche in The Mule (2018), anch’esso tratto da una storia vera. Cooper ha interpretato anche il thriller di fantascienza Limitless (2011), con Robert de Niro, un buon successo di pubblico tanto da aver generato anche un’omonima serie tv, qualche anno dopo, in cui lui stesso riprendeva il suo personaggio del lungometraggio, l’aspirante scrittore Eddie Morra, ma che è poi stata cancellata dopo la prima stagione. L’attore è stato anche fra i protagonisti del crime drama Come un tuono (2012), con Ryan Gosling e Eva Mendes, e del thriller noir La fiera delle illusioni-Nightmare Alley (2021) di Guillermo Del Toro, mentre hanno ricevuto un’accoglienza meno positiva pellicole come The words (2012), Una folle passione (2014), il film culinario Il sapore del successo (2015) e la commedia dolceamara Sotto il cielo delle Hawaii (2015), che da noi è arrivata direttamente in home video.

La carriera da regista (oltre che cantante, musicista e compositore)

Raggiunta ormai l’affermazione come attore, Bradley Cooper fa il suo debutto alla regia con A star is born (2018), un progetto che inizialmente avrebbe dovuto solo interpretare da protagonista per la regia di Clint Eastwood, ma che poi diventa il suo esordio dietro alla macchina da presa; quarto adattamento di una storia già portata più volte sul grande schermo a partire dagli anni ’30, in questa versione Cooper interpreta Jackson Maine, musicista country alcolizzato e in crisi, che incontra Ally, aspirante e talentuosa cantante che ha il volto e la voce di Lady Gaga; il film diventa da subito uno dei più chiacchierati della stagione, (anche grazie alle voci alimentate ad arte su una presunta relazione tra i due anche fuori dal set), ricevendo una pioggia di candidature e premi; i protagonisti interpretano anche la colonna sonora del film, con l’ascoltatissimo brano Shallow che vince anche un Oscar, mentre lo stesso Cooper partecipa anche attivamente alla composizione di alcune delle canzoni del film.
Dopo quel primo grande successo, Bradley è tornato più di recente davanti e dietro alla macchina da presa per Maestro (2023), disponibile su Netflix, biopic sul celebre compositore Leonard Bernstein, girato parzialmente in bianco e nero, interpretato a fianco di Carey Mulligan e che sta già cominciando a farsi strada nella stagione dei premi.

Dove lo rivedremo

Cooper dovrebbe essere il protagonista di un film per la regia di Steven Spielberg, ancora senza titolo, ispirato a Bullitt (1968) con Steve McQueen, e poi dovrebbe essere sia regista che interprete (a fianco dell’amico Will Arnett, anche autore della sceneggiatura) di un film dal titolo Is this thing on?

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