Buon compleanno Brad Pitt!
L'attore e produttore statunitense Brad Pitt con i suoi 55 anni è lungi dall'essere nella fase discendente della sua vita.
di Erika Pomella / 18.12.2018
Divenuto un sex symbol sin dall'inizio della sua carriera e poi, nel 1990 con Thelma & Louise dove interpretava J.D., Brad Pitt non smette di essere considerato ancora il metro di giudizio con cui si valuta la bellezza maschile, tanto da essere diventato una specie di frase fatta e luogo comune nelle conversazioni quotidiane. "Ma pensa di essere Brad Pitt?" E' una frase che una buona maggioranza di pubblico ha utilizzato almeno una vota nella vita, quando qualcuno si comporta con arroganza o con eccessiva sicurezza di sé per quel che riguarda l'aspetto fisico. E, a 55 anni, che l'attore e produttore statunitense compie oggi, Brad Pitt è lungi dall'essere nella fase discendente della sua vita. Nonostante il divorzio dalla compagna di Angelina Jolie – separazione ce lo ha portato a ritirarsi per un po' nella privacy della sua casa e nella sua passione per l'arte della scultura – oggi Brad Pitt continua ad essere un uomo affascinante, un attore brillante e un produttore che ha sviluppato un buon sesto senso sui progetti ai quali affidare i suoi investimenti. Classe 1963 – come l'altro grande sex symbol di quella generazione, Johnny Depp – Bradi Pitt ha al suo attivo circa ottanta prodotti, tra cinema e serie televisive, in cui ha partecipato come attore. Oggi, allora, in occasione del suo compleanno abbiamo deciso di scegliere cinque tra le sue interpretazioni migliori per rendere omaggio alla sua carriera istrionica e alla capacità che l'attore ha sempre avuto di interpretare ruoli di un certo spessore, che non avevano a che fare con la sua prestanza fisica. Non solo, almeno.
5. ACHILLE – TROY di Wolfgang Petersen
Nel film del 2004 che Wolfgang Petersen ha dedicato al poema omerico incentrato sulla guerra di Troia, Brad Pitt recita al fianco di un cast di tutto rispetto, tra cui spiccano Eric Bana, Peter O'Toole, Garrett Hedlung, Orlando Bloom, Diane Kruger e Sean Bean. Questo progetto cinematografico de L'iliade si differenzia dalle altre trasposizioni perché regista e sceneggiatore decidono di eliminare la componente divina del racconto. Viene meno, dunque, il fato imprevedibile legato a capricci e macchinazioni degli dei, che si trovano quasi a giocare a scacchi con le vite di Achei e Troiani. Ciò che rimane invariato è la forza di un personaggio come Achille, con raggi di sole incastrati ai capelli e il fisico che è quello di un Mirmidone che non conosce sconfitta e che avanza nella vita alla ricerca della gloria che solo una morte prematura potrà concedergli. In questo, la fisicità e l'aspetto di Brad Pitt risultano quanto meno adatti a ritrarre un semidio già divenuto leggenda, che spiccava in mezzo al campo di battaglia come avrebbe potuto fare un fuoco d'artificio in una notte silenziosa. Ma l'interpretazione di Brad Pitt non si contenta solo della statuarietà di un fisico mostrato al suo apice. La forza di questo personaggio, nelle mani di Brad Pitt, sta anche nelle inattese fragilità, in quei momenti in cui ad Achille è permesso abbassare la guardia e comportarsi come un ragazzo (quasi) normale. E' l'umanità che Brad Pitt porta al personaggio di Achille, che è forse meno iracondo e violento di quanto Omero ci abbia raccontato, ma dal momento che – come appunto si diceva – manca la componente divina è corretto, forse, attinge di più alla sua natura umana.
4. LOUIS – INTERVISTA COL VAMPIRO Di Neil Jordan
L'anno è il 1994 e Brad Pitt appare nella trasposizione cinematografica di Intervista col vampiro, opera che porta la firma del visionario Neil Jordan e che è tratto dal primo volume delle famose Cronache dei Vampiri, opera monumentale del genere scritta da Anne Rice. Nel film Brad Pitt interpreta Louis, un vampiro che viene trasformato in immortale dall'iconico Lestat (interpretato da Tom Cruise) e che, pur avendo l'immortalità ai suoi piedi ed una bellezza che è in grado di sfidare lo scorrere del tempo e delle malattie, in qualche modo rimpiange la sua umanità perduta e che ha problemi ad accettare l'idea che per vivere ha bisogno di sangue umano. La vita di Louis allora traspare come un'oscillazione tra il rapporto complicato con il suo mentore Lestat e l'amore che lo lega a Claudia (Kirsten Dunst), bambina che il vampiro ha trasformato per salvarla da morte certa dovuta alla peste. Ancora una volta, come nel caso del suo Achille, Brad Pitt si concentra a far emergere l'umanità di un personaggio che non dovrebbe avere più legami con essa. Un personaggio che dovrebbe trascendere l'umano e che invece vi rimane ancorato.
3. JEFFREY GOINES – L'ESERCITO DELLE DODICI SCIMMIE di Terry Gilliam
Probabilmente da questa terza posizione, le scelte delle interpretazioni di Brad Pitt diventano più banali rispetto a quelle che le hanno precedute. Perché nella carriera dell'attore ci sono prove che sono nettamente superiori alle altre e che, soprattutto, hanno lasciato un'impronta nell'immaginario delle persone appassionate di cinema e recitazione. In questo contesto, di certo un ruolo privilegiato lo ha quello di Jeffrey Goines, un uomo che il protagonista James Cole (Bruce Willis) incontra in un ospedale psichiatrico quando viene mandato indietro nel tempo per cercare di debellare le manovre di un gruppo radicale, appunto L'esercito delle dodici scimmie, che porterà alla morte di circa il novanta per cento dell'umanità. Tra Cole e Goines si stringe un rapporto strambo, che non sembra essere amicizia ma che non è nemmeno ostilità e Goines è il primo a cui Cole racconta il motivo per cui è tornato indietro nel tempo. A differenza dei due esempi portati in precedenza, in questa interpretazione Brad Pitt offre al pubblico il ritratto sfaccettato e pieno di sfumature di un personaggio che è in continuo divenire e che non concede alcun punto di riferimento. E' una continua scoperta, un continuo restare sulle spine. Un personaggio, dunque, che sembra essere stato scritto anche per affamare la curiosità del pubblico e che aveva bisogno di un grande attore per essere rappresentato sullo schermo con un così ottimo risultato.
2. TENENTE ALDO RAINE – BASTARDI SENZA GLORIA Di Quentin Tarantino
Indubbiamente, quando Brad Pitt si trova a lavorare con grandi registi riesce a dare il meglio di sé anche con pochissimi elementi a disposizione. Nel film di Tarantino, l'attore – che attualmente sta lavorando di nuovo col regista in Once Upon a time in Hollywood sulla serie di crimini commessi dalla setta di Charles Manson – interpreta un tenente americano che sta combattendo in Europa per abbattere il nazismo e sconfiggere Hitler tramite un'imboscata in un cinema. Ma Aldo Raine non è un tenente come sarebbe lecito immaginare: sembra un personaggio uscito da un film western degli anni cinquanta e si diverte a incidere sulla pelle dei nazisti una svastica di modo che tutto il mondo sappia di quali orrori sono stati capaci. E' un mostro in una storia di mostri, ma è anhe un personaggio che si porta sulle spalle una comicità nerissima quanto quasi inattesa. Brad Pitt si diverte nell'interpretare il ruolo e questo emerge anche durante la visione, in cui lo spettatore viene trascinato dalle capacità istrioniche dell'attore, che recita al fianco di Michael Fassbender, Diane Kruger – che, come abbiamo visto, aveva un ruolo anche in Troy – Christiph Waltz ed Eli Roth.
1. TYLER DURDEN – FIGHT CLUB Di David Fincher
Probabilmente avevate già indovinato la prima posizione di questa classifica dal momento stesso in cui è iniziata, perché è certo che il ruolo di Tyler, nella trasposizione del romanzo omonimo di Chuck Palahniuk, è stato uno dei più iconografici e più importanti nella carriera di Brad Pitt. In questo film l'attore è alle dipendenze di David Fincher, con il quale aveva già collaborato nel 1995 con Seven e con il quale tornerà a lavorare, nel 2008, con Il curioso caso di Benjamin Button. Al suo fianco troviamo Edward Norton che interpreta il protagonista e narratore della pellicola, del quale non viene mai fatto il nome, che incontra Tyler nel mezzo della sua vita vittima di consumismo e possesso di beni che non danno alcun piacere. Tyler si presenta come un produttore e visitatore di saponette, ma quando il personaggio di Norton si troverà senza un luogo in cui vivere e farà un'amicizia più approfondita con Tyler, entrerà nel mondo del Fight Club, un club segreto in cui i componenti si sfogano in violentissimi combattimenti. Il Tyler di Brad Pitt è un uomo affascinante e misterioso, che trasuda pericolo da ogni poro, ma che sembra impossibile da odiare. E' una sorta di pifferaio magico in grado di irretire il protagonista così come il pubblico.