Buon compleanno, Antonio Banderas: uno sguardo alla vita e alla carriera dell’attore spagnolo
Un attore che ha cominciato la sua carriera nel cinema d'autore spagnolo per poi diventare una star del cinema d'azione hollywoodiano, oltre a essere un mito dei giovanissimi grazie a un celebre gatto: il 10 agosto facciamo gli auguri ad Antonio Banderas.
di Matilde Capozio / 10.08.2023
Antonio Banderas (nome completo: Josè Antonio Dominguez Banderas) nasce a Malaga, in Spagna, il 10 Agosto del 1960, figlio di un commissario di polizia e di un’insegnante. Il sogno professionale del piccolo Antonio non era quello di diventare un attore, bensì un calciatore, finché da adolescente una frattura al piede non lo ha spinto a cominciare a perseguire altri interessi, ha cominciato a frequentare una scuola di arti performative per il teatro, e ha preso parte a diversi spettacoli sul palcoscenico, iniziando a farsi notare sulla scena teatrale spagnola.
Gli esordi sul grande schermo e la nascita della collaborazione con Pedro Almodòvar
Proprio grazie alle sue performance teatrali, Antonio Banderas si fa notare dal regista Pedro Almodòvar, che nel 1982 gli affida il ruolo di Sadec nel suo secondo lungometraggio Labirinto di passioni, che segna così l’esordio cinematografico dell’attore. È l’avvio di una lunghissima e fortunata collaborazione professionale tra Almodòvar e Banderas, che diventerà uno degli attori feticcio del regista spagnolo più noto e acclamato al mondo: in seguito a quel primo film, infatti, i due hanno lavorato insieme anche a Matador, un thriller in cui interpreta un aspirante torero, poi La legge del desiderio, commedia-thriller sentimentale che ruota attorno a un triangolo amoroso, Donne sull’orlo di una crisi di nervi, il film che ha consacrato Almodovar sulla scena internazionale, candidato all’Oscar come Miglior film straniero, e poi Legami!, in cui Banderas è un ex paziente psichiatrico innamorato di una pornostar; dopo un intervallo di più di vent’anni, la collaborazione tra i due riprende con La pelle che abito, thriller dagli echi horror in cui Banderas interpreta un chirurgo plastico, poi l’attore fa un cameo (così come le colleghe Penelope Cruz e Paz Vega) nella commedia Gli amanti passeggeri, per poi tornare protagonista nell’ultimo Dolor y gloria, storia ampiamente autobiografica in cui lui interpreta un alter ego del regista, per cui ha vinto il premio alla migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes e ottenuto la sua prima nomination all’Oscar.
Di recente Antonio è tornato a recitare in spagnolo anche per Finale a sorpresa- Official competition, nuovamente al fianco di Penèlope Cruz, commedia ambientata nel mondo del cinema.
L’arrivo negli Stati Uniti e l’inizio della carriera a Hollywood
Dopo aver preso parte, oltre a quelle girate con Almodòvar, a una serie di pellicole spagnole per tutta la durata degli anni Ottanta, negli anni Novanta l’attore sbarca in America: I re del mambo è il suo primo film girato in lingua inglese, un musical drammatico che segue le vicende di due fratelli scappati da Cuba a New York; Antonio è la prima scelta del regista Arne Glimcher per il ruolo di Nestor, e impara foneticamente tutte le sue battute, non sapendo ancora parlare bene l’inglese.
Poco dopo l’attore interpreta ben due trasposizioni cinematografiche di romanzi della scrittrice cilena Isabel Allende: si tratta di La casa degli spiriti, cronaca delle vicende di una famiglia cilena altoborghese, di cui sono protagonisti Jeremy Irons, Meryl Streep e Glenn Close, e poi di D’amore e ombra, con Jennifer Connelly e Stefania Sandrelli, in cui lui interpreta un fotografo durante la dittatura di Pinochet.
Banderas interpreta poi alcuni tra i film statunitensi più iconici degli anni Novanta: Philadelphia (lui è il compagno del protagonista Tom Hanks) seguito da Intervista col vampiro, in cui è Armand, capo di una compagnia teatrale di vampiri, e poi il musical Evita, con Madonna nei panni della celebre First Lady argentina: Antonio Banderas è il Che, voce narrante del film, per la cui colonna sonora interpreta anche diversi brani, che rappresenta l’uomo qualunque, coscienza del popolo argentino, ruolo per cui viene candidato per la prima volta al Golden Globe.
Sempre nello stesso periodo, Banderas è anche il protagonista della commedia romantica Two much-Uno di troppo, remake di una pellicola francese, che non è un successo ma gli permette di conoscere, sul set, quella che diventerà sua moglie per molti anni, l’attrice Melanie Griffith.
I film con Robert Rodriguez e il successo nelle pellicole d’azione
Un regista importante nella sua carriera è il texano Robert Rodriguez, che sceglie Banderas per diversi dei suoi progetti, a cominciare dai suoi western d’avventura in salsa tex-mex: l’attore spagnolo interpreta lo stesso personaggio, El Mariachi, prima in Desperado e poi in C’era una volta in Messico, affiancato, tra gli altri, da Salma Hayek; sempre per Rodriguez, interpreta Four Rooms, film a episodi firmato anche da Quentin Tarantino, poi la saga per famiglie Spy Kids, e il film d’azione Machete Kills, secondo della serie con protagonista Danny Trejo.
Lo stesso Rodriguez avrebbe dovuto dirigere un film su Zorro interpretato da Antonio Banderas, poi la regia è passata a Martin Campbell ma l’attore spagnolo è rimasto come protagonista: La maschera di Zorro, che vede nel cast anche Anthony Hopkins e Catherine Zeta-Jones, è stato un grande successo sia di pubblico che di critica, tanto che, sette anni dopo, è arrivato anche un sequel, The legend of Zorro, anche se non altrettanto fortunato.
Banderas si è ormai affermato quindi anche come interprete di film d’azione, un genere che continuerà a frequentare spesso nel corso della sua carriera, recitando sia in pellicole commerciali che in piccole produzioni di autori poco noti, spesso uscite direttamente in home video: tra i suoi primi film americani, ad esempio, lo ricordiamo in Assassins, con Sylvester Stallone e Julianne Moore, poi nel film d’avventura storico Il 13º guerriero, ispirato al poema epico Beowulf, e a seguire Ballistic, action-thriller con Lucy Liu, The Code con Morgan Freeman, Knockout-Resa dei conti di Steven Soderbergh, I mercenari 3, terzo capitolo della saga ideata da Sylvester Stallone, Gun shy-Eroe per caso con Olga Kurylenko, Security con Ben Kingsley, Black Butterfly con Jonathan Rhys-Meyers (girato anche a Subiaco, in Italia), Vendetta finale con Paz Vega, Bullet head con Adrien Brody e John Malkovich, Come ti ammazzo il bodyguard 2-La moglie del sicario, sequel della commedia d’azione con Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson e Salma Hayek, The enforcer con Kate Bosworth, e i recenti Uncharted, tratto dall’omonimo videogioco e con protagonista Tom Holland, e il ruolo di Renaldo, vecchio amico del protagonista, nell’ultimo Indiana Jones e il quadrante del destino.
Biopic e ruoli drammatici
Non solo azione, perché nella carriera di Antonio Banderas trovano comunque posto anche i biopic d’autore: è lui a interpretare il pittore e muralista messicano David Alfaro Siqueiros in Frida, con Salma Hayek nel ruolo della celebre artista Frida Kahlo; poi è stato uno dei protagonisti del film The 33, che ricostruisce la vera storia dei minatori cileni che nel 2010 rimasero intrappolati a seguito di un crollo nella miniera in cui lavoravano, mentre in Altamira ha dato volto all’archeologo responsabile della scoperta di celebri pitture rupestri nella grotta spagnola. La musica del silenzio è un film liberamente ispirato alla vita di Andrea Bocelli, una produzione italiana ma con cast internazionale in cui Banderas ha il ruolo del maestro; per il regista Steven Soderbergh, invece, l’attore ha interpretato Panama Papers, che ricostruisce l’omonimo scandalo, in cui lui ha il ruolo del vero avvocato Ramòn Fonseca, uno degli artefici della vicenda.
Un celebre felino
Antonio Banderas è dunque un attore noto e affermato a livello internazionale, ma se il suo volto è celebre, lo è altrettanto anche la sua voce: nella saga di Shrek, è lui infatti a essere stato scelto come voce del Gatto con gli stivali, il felino che, andando in giro a marchiare con la spada la sua iniziale, si ispira proprio al personaggio di Zorro; il Gatto, come sappiamo, ha riscosso un successo mondiale tanto che gli è stata dedicata una saga spin-off. Oltre a prestare la sua voce alla versione inglese e a quella spagnola, Banderas ha doppiato il Gatto con gli stivali anche nell’edizione italiana di alcuni dei film del franchise.
I ruoli biografici sul piccolo schermo
Antonio Banderas non ha frequentato finora moltissimo la tv, rispetto ad altri colleghi, ma ha interpretato alcuni progetti biografici per il piccolo schermo: all’inizio della sua carriera è stato un giovane Mussolini nella miniserie italiana Benito, con cast internazionale che comprendeva anche Ivano Marescotti, Claudia Koll e Luca Zingaretti; poi è stato il famoso generale protagonista della rivoluzione messicana Pancho Villa in una produzione HBO, Pancho Villa – La leggenda, che gli ha procurato una nomination al Golden Globe, e infine ha dato volto e corpo a Pablo Picasso in Genius, serie antologica di National Geographic dedicata a personaggi celebri che hanno influenzato la Storia.
I film da regista
Nel corso della sua carriera Banderas si è anche messo alla prova come regista: ha debuttato dietro alla macchina da presa con il film Pazzi in Alabama, tratto dal romanzo Estate di follia di Mark Childress, scegliendo come protagonista l’allora moglie Melanie Griffith (tra l’altro nel film ha una particina anche la futura protagonista della saga delle 50 sfumature Dakota Johnson, nella realtà figlia di Melanie e del primo marito Don Johnson), che però non riceve buoni consensi da parte della critica e del pubblico. Banderas fa il bis come regista con un altro adattamento letterario, El camino de los ingleses, da un romanzo di Antonio Soler, noto anche con il titolo internazionale di Summer rain, una storia che si svolge negli anni ’70 proprio nella sua Malaga.
Dove lo rivedremo
Antonio Banderas sarà fra gli interpreti di Paddington in Peru, terzo capitolo del franchise sull’orsetto di pelouche, stavolta in viaggio nella foresta pluviale amazzonica, mentre poi lo aspetta un altro thriller poliziesco Clean up crew, ambientato fra boss del crimine, agenti corrotti e gangster, che vedrà nel cast anche Jonathan Rhys-Meyers e Melissa Leo, poi restando nel genere thriller sarà protagonista anche di The last girl, al fianco di Alice Eve, e rivestirà il ruolo di Erode nel musical Journey to Bethlehem; sarà poi il protagonista, nel ruolo del giornalista Mario Spezi, del drammatico Il mostro di Firenze, che ricostruisce la vicenda degli omicidi commessi tra gli anni ’60 e ’80.