Brittany Murphy morta per avvelenamento?
Il padre dell'attrice ha disposto nuove analisi che potrebbero portare ad una riapertura del caso relativo al suo decesso.
di redazione / 19.12.2013
Si riaprono le indagini relative alla morte della giovane attrice Brittany Murphy.
Brittany Murphy morì improvvisamente nel 2009 e le circostanze relative alla sua dipartita non sono mai state del tutto chiarite. E così il padre di Brittany, Angelo Bertolotti, ha richiesto di continuare le indagini in quanto non riteneva che si fossero svolte in modo corretto e approfondito.
Le stesse hanno dimostrato, mediante l'utilizzo di una ciocca di capelli, che Brittany presentava alti livelli di metalli e tossine nel suo sistema, come Bario e Solfuro, ingredienti che si trovano in molti pesticidi.
I genitori dell'attrice avevano, già all'epoca della morte, sottolineato come la figlia presentasse "Molti sintomi di intossicazione e avvelenamento, ma il Coroner non aveva deciso di proseguire con i dovuti approfondimenti"
Il padre, in particolare, ha sempre avuto il sospetto che la figlia sia stata avvelenata di proposito.
"Non ci sono mai stati test specifici per i veleni – ha dichiarato il padre di Brittany – Mia figlia è morta soffrendo molto, ha vomitato violentemente eppure la sua morte è stata accantonata velocemente"
Non è ancora chiaro se questi nuovi dettagli consentiranno una riapertura del caso relativo alla morte dell'attrice, molrte che nel 2009 venne indicata come attribuibile a polmonite, anemia e intossicazione da medicinali prescritti dal medico.
Polmonite e anemia sono state anche le cause indicate per la morte del marito dell'attrice, Simon Monjac, scomparso solo cinque mesi dopo sua moglie.