Attacco al potere: il programma nucleare civile nordcoreano
Il programma nucleare civile nordcoreano: approfondiamo il tema al centro del film Attacco al potere - Olympus Has Fallen, il thriller di Antoine Fuqua con Gerard Butler, Aaron Eckhart, Finley Jacobsen, Dylan McDermott, Rick Yune.
di Redazione / 11.04.2013
Tra una settimana arriverà nei cinema italiani Attacco al potere – Olympus Has Fallen, thriller elettrizzante e geniale diretto dall’acclamato regista Antoine Fuqua, che porta sul grande schermo una vicenda che si ispira alle recenti tensioni tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord, che, nonostante le dure condanne del presidente Obama e del segretario generale Onu, ha continuato imperterrita nella sperimentazione di ordigni nucleari. Aspettando l’uscita del film, iniziamo ad entrare nel tema del film, occupandoci del programma nucleare civile nordcoreano.
Il programma nucleare civile nordcoreano viene avviato all’inizio degli anni ’60, quando con la collaborazione dell’URSS vengono realizzati un reattore e un centro di ricerca nucleare a Yongbyon: il sito è alla base del successivo programma militare, avviato nel 1980.
Settembre 1991. viene firmato un trattato con la Corea del Sud volto a vietare lo sviluppo, la sperimentazione ed il possesso di armi nucleari nella penisola coreana.
Febbraio del 1993. viene vietato l’accesso degli osservatori internazionali a due sospetti siti nucleari nordcoreani, provocando proteste internazionali a cui il paese ha risposto minacciando l’uscita dal TNP (Trattato di non proliferazione nucleare).
Ottobre del 1994. la crisi è stata poi risolta tramite la negoziazione di un accordo quadro tra Stati Uniti e Corea del Nord, in base al quale la seconda ha promesso di arrestare il suo programma nucleare in cambio della fornitura di combustibili da parte del primo. L’accordo non ha bloccato definitivamente il programma nucleare nordcoreano, che è continuato in segreto.
Novembre del 2002. uno studio della CIA denuncia la cooperazione tra Pakistan e Corea del Nord nel campo delle tecnologie nucleari e dei missili balistici, una violazione dell’accordo quadro che porta alla sua sospensione da parte degli Stati Uniti.
10 aprile 2003. in risposta, la Corea del Nord si ritira dal TNP riavviando ufficialmente il suo programma nucleare militare.
9 ottobre 2006. la Corea del Nord conduce il suo primo test nucleare diventando il nono paese al mondo a disporre della bomba atomica. L’esplosione è stata più piccola del previsto e alcuni esperti statunitensi hanno suggerito la possibilità che il test fosse fallito oppure che si fosse verificata una fissione nucleare parziale. In base all’intelligence statunitense la Corea del Nord ha prodotto o ha la capacità di produrre fino a sei o sette dispositivi nucleari.
17 marzo 2007. la Corea del Nord afferma nei negoziati internazionali che avrebbe iniziato i preparativi per la disattivazione del sito nucleare principale. Questo spegnimento viene confermato successivamente il 14 luglio 2007 dagli ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica che hanno osservato la fase di spegnimento iniziale del reattore nucleare di Yongbyon della potenza di 5 MW, anche se non era presente nessuna tabella di marcia ufficiale. In cambio, la nazione nord-coreana ottiene 50 000 tonnellate di petrolio dalla Corea del Sud. Una volta spento in modo permanente il piccolo reattore, la nazione riceverà l’equivalente di 950 000 tonnellate di petrolio. A seguito dei progressi nei negoziati nel settembre 2007, mirati all’accelerazione del termine del programma nucleare nord coreano, la Corea del Nord avrebbe “disabilitato parte delle sue strutture nucleari” per la fine del 2007, in base alle dichiarazioni dell’assistente al segretario di stato Statunitense.
27 giugno 2008. viene disabilitata una torre di raffreddamento ad acqua nel sito nucleare di Yongbyon. È stato riferito che senza di essa non è possibile creare plutonio, anche se il New York Times afferma che “la torre è una struttura tecnicamente insignificante, relativamente facile da ricostruire”. Questo evento è comunque salutato come un segno da parte della Corea del Nord di voler concretamente terminare il proprio programma nucleare.
17 gennaio 2009. è riportata la notizia che la Corea del Nord avrebbe trasformato in armi circa 30 kg di plutonio, prodotto precedentemente dal reattore.
25 maggio 2009. la Corea del Nord effettua un secondo test nucleare sotterraneo. L’esplosione, confermata ufficialmente dal Governo di Pyongyang, è anche rilevata dai sismografi di Corea del Sud e Stati Uniti come un sisma di 4,5 gradi di magnitudo, e dovrebbe corrispondere a una potenza tra i 10 e i 20 chilotoni.
12 febbraio 2013. il governo della Corea del Nord dichiara di aver eseguito un terzo test nucleare sotterraneo, sottolineando come si tratta di un ‘test pienamente riuscito’. Il test, come nelle occasioni precedenti, provoca un terremoto di 4,9 gradi della scala Richter, causato, secondo gli esperti, da un ordigno di meno di 6 o 7 chilotoni. Attraverso Google Maps e le informazioni del USGS è possibile localizzare il luogo dell’ultimo test nucleare. Il Presidente Obama, attraverso una nota scritta, definisce “altamente provocatorio il test” e aggiunge che “queste provocazioni non rendono la Corea del Nord più sicura. Ben distante dal raggiungere il suo obiettivo di nazione forte e prospera, la Corea del Nord ha invece sempre più isolato e impoverito il suo popolo attraverso il suo sconsiderato inseguimento di armi di distruzione di massa”.
7 marzo 2013. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pyongyang dichiara che il Paese eserciterà il proprio diritto di compiere «attacchi nucleari preventivi sui quartieri generali dell’aggressore», perché sono gli Stati Uniti a spingere per una guerra nucleare contro la Corea del Nord. In risposta Jay Carney, portavoce della Casa Bianca, dichiara che queste intimazioni non sortiscono nessuno effetto perché gli Stati Uniti sono del tutto in grado di neutralizzare ogni missile lanciato da Pyongyang. Poche ore dopo il Consiglio di sicurezza dell’Onu adotta nuove sanzioni a Pyongyang per il terzo test nucleare dello scorso febbraio. La Corea del Nord risponde che “sono gli Stati Uniti che stanno giocando col fuoco, è uno stratagemma di Washington per manipolare il mondo”.
11 marzo 2013.dopo l’inizio, da parte di Stati Uniti e Corea del Sud, delle esercitazioni militari congiunte “Key Resolve” (una simulazione al computer sugli scenari possibili di guerra, di difesa e attacco), La Corea del Nord fa sapere che interpreta il fatto come una vera e propria invasione, dichiara praticamente nullo l’armistizio del 1953 con la Corea del Sud e che le sue forze armate sono pronte a “trasformare in un batter d’occhio i regimi marionetta degli Stati Uniti e della Corea del Sud in un mare di fuoco”. Si legge nel quotidiano governativo del Partito dei lavoratori nordcoreano Rodong Sinmun: “Oggi scade l’ultimatum della Corea del Nord contro gli armamenti degli Usa e della Corea del Sud. O cessano gli armamenti e le prove militari oppure ci sarà una guerra nucleare”.