AFIC Sala Cinematografica [credit: Ufficio Stampa AFIC]
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C: Ufficio Stampa AFIC

L’Associazione Festival Italiani di Cinema preoccupata per sospensione Festival e chiusura Cinema. Linea d’Ombra 2020 cambia in corso di svolgimento. ATIP annuncia la Giornata Nazionale dello Spettacolo dal Vivo


Mentre la Festa del Cinema di Roma 2020 si è conclusa giusto in tempo il 25 ottobre, l'edizione numero venticinque di Linea d'Ombra Festival va a trasformarsi in corso di svolgimento da evento ibrido a completamente on line.

AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema pur condividendo i principi volti a preservare la salute pubblica che hanno informato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2020, ha espresso una forte preoccupazione per la decisione di chiudere, per almeno un mese, fino al 24 novembre prossimo le sale cinematografiche e, di conseguenza, di sospendere i festival cinematografici.

Ecco quanto dichiarati dall'AFIC

"Il pensiero e la vicinanza vanno naturalmente a tutte le manifestazioni cinematografiche in svolgimento in queste ore e a quelle programmate, ma spesso riprogrammate dopo le chiusure dello scorso lockdown, nelle prossime settimane. 

Il nostro settore viene colpito in maniera indistinta da queste misure e si trova, ancora una volta, a riprogettare all'improvviso il proprio lavoro dicendo addio a mesi di duro lavoro per riportare il pubblico nelle sale. L'esperienza di alcuni importanti festival, primo fra tutti la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, ha mostrato come sia stato possibile organizzare ai massimi livelli di sicurezza eventi con migliaia di persone. Di queste esperienze ci piacerebbe che anche in futuro si tenesse conto prima di decidere chiusure generalizzate delle sale cinematografiche che da studi di settore risultano a bassissimo rischio di diffusione del contagio. 

Purtroppo l'esercizio cinematografico, a cui esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà, è uno dei più colpiti da questo tipo di misure di chiusura perché è uno dei tasselli più importanti ma anche più deboli dell'intera filiera dell'industria cinematografica dal momento che non può disporre autonomamente dei film da proiettare. La chiusura e la riapertura a singhiozzo delle sale cinematografiche rischia dunque di interrompere il lavoro di mesi di riorganizzazione delle case di distribuzione che con serietà e coraggio hanno deciso di far uscire i loro film nelle sale.

In quest'ottica chiediamo dunque che il Governo e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo siano ancora più vicini a tutte queste realtà garantendo i mezzi economici di sostegno in questo momento emergenziale ma chiediamo anche un confronto per il futuro per immaginare insieme una ripartenza di tutto il settore con regole certe e verificate che diano nuovamente lavoro e stabilità a tutti. "

E mentre la Festa del Cinema di Roma 2020 si è conclusa giusto in tempo nella giornata del 25 ottobre, è in corso Linea d'Ombra Festival 2020: l'edizione numero venticinque di Linea d'Ombra Festival ha preso il via sabato 24 ottobre nella forma ibrida online+presenza e, nonostante le disposizioni del nuovo decreto del governo, si chiuderà come previsto sabato 31 ottobre al termine di otto giorni di cinema durante i quali saranno proiettate oltre 100 opere in concorso da 40 paesi. Cambia il formato: dal 26 ottobre, il Festival proseguirà solo online attraverso la piattaforma www.lineadombra.video e i diversi canali social di Linea d'Ombra.

"Linea d'ombra 2020 continua. Nonostante tutto"

Il presidente di Linea d'Ombra Festival 2020, Giuseppe D'Antonio, e il direttore artistico, Boris Sollazzo, hanno congiuntamente dichiarato:

"Linea d'ombra continua. Nonostante tutto. Lo fa su un'altra piattaforma, coerentemente al modello di festival che non voleva essere d'emergenza ma un nuovo inizio, ibrido per convinzione e non per necessità. Dopo due giorni in presenza in Sala Pasolini e Sala Menna, con ottima risposta di pubblico, ci atteniamo alle nuove disposizioni e, non modificando nulla nel contenuto, nell'entusiasmo e nella professionalità, cambiamo solo il modo di fruire delle nostre proposte, in attesa di tornare a guardare in faccia i nostri spettatori molto presto. Abbiamo dimostrato un alto senso di responsabilità tutelando al massimo la sicurezza di tutti in presenza, dimostriamo lo stesso senso di responsabilità continuando il festival fino alla fine on line. Ci fermiamo, in presenza, solo per errori altrui, di chi ha negato, sottovalutato la pandemia e di chi non ha saputo essere previdente, dopo la catastrofe primaverile, e ora chiude gli unici luoghi sicuri. Su oltre trentuno milioni di biglietti venduti al cinema dall'inizio della pandemia non è stato constatato nessun contagio diretto tra gli spettatori. Paghiamo una misura demagogica che impedisce a uomini e donne di difendere la vita con la bellezza, anche per questo ci impegneremo doppiamente per regalare a tutti un festival ancora più bello on line. Perché Linea d'Ombra continua. Lo fa nelle vostre case, sui vostri cellulari, ovunque voi vogliate. Non vi abbandoniamo. Non lo fate neanche voi".

Aprire un festival in una forma e chiuderlo in un'altra "è una situazione totalmente inedita, ma fa parte dell'idea stessa di Linea d'Ombra 2020" spiegano gli organizzatori del Festival, che ha scelto la crisi come linea narrativa di quest'anno. Questo Festival va quindi a trasformarsi in corso di svolgimento da evento ibrido a completamente online. L'organizzazione si augura che "lo sforzo produttivo, tecnico e organizzativo venga sostenuto dal governo, come è stato assicurato dal Presidente del Consiglio a tutte le attività che sono state penalizzate dalle misure odierne".

Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e l'Assessore alla cultura e ai servizi demografici e informatici Tonia Willburger hanno espresso la loro solidarietà nei confronti dell'evento, uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale della città:

"Siamo contenti che il Festival Linea d'Ombra continui il suo programma fino alla fine nonostante l'ultimo Dpcm che decreta la sospensione di tutti gli spettacoli per cinema e teatri. I direttori artistici Peppe D'Antonio e Boris Sollazzo avevano già lavorato per una rimodulazione della manifestazione predisponendo una piattaforma online dove poter visionare i film in concorso e partecipare in streaming agli appuntamenti culturali. In considerazione di queste ultime restrizioni, disposte per contenere il diffondersi della pandemia, la rassegna sarà tutta virtuale. Si tratta di un segnale importante: la cultura non deve e non può morire ma, in questo momento, deve sapersi rimodulare. Manifestazioni come Linea d'Ombra lo hanno fatto e mi auguro che siano d'esempio per tante altre realtà che vivono le medesime situazioni di disagio. Agli organizzatori auguro buon lavoro e vi seguirò ovviamente online".

Anche Jasmine Trinca, ospite della serata inaugurale di Linea d'Ombra 2020, parlando con il pubblico del suo primo lavoro dietro la macchina da presa, il cortometraggio BMM – Being My Mom, ha affrontato la questione relativa alle ancora solo ventilate chiusure di cinema e teatri:

"Non sono certo questi i luoghi dove si creano gli assembranti pericolosi. Si dovrebbe sostenere il settore, e parlo soprattutto della sala cinematografica, che mi preoccupa tantissimo. Credo che questa ipotesi vada scongiurata o almeno procrastinata il più possibile. Se dobbiamo fare i conti con una limitazione della libertà dettata da un senso di responsabilità collettiva, quella mancanza di libertà la vivo anche con il non potere più andare al cinema".

ATIP su chiusura Teatri, lettera al Premier Conte e istituzione "Giornata Nazionale dello Spettacolo dal Vivo" il prossimo 25 novembre

In seguito alla chiusura imposta a teatri e cinema dall'ultimo DPCM firmato dal Premier il 24 ottobre, l'ATIP – Associazione Teatri Italiani Privati presieduta da Massimo Romeo Piparo ha espresso "grande sconcerto e delusione" in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Conte, ai Ministri Franceschini e Speranza, al Commissario per l'emergenza Borrelli e al Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Miozzo. L'Associazione ha inoltre indetto per il prossimo mercoledì 25 novembre, esattamente 1 minuto dopo la mezzanotte (quando cioè cesserà l'obbligo di chiusura imposto dal DPCM), la "Giornata Nazionale dello Spettacolo dal Vivo": 24 ore di confronto e condivisione nei maggiori teatri privati italiani, da nord a Sud, che riapriranno per la prima volta in contemporanea dopo lo scorso marzo.

Nata nel maggio scorso, l'ATIP – Associazione Teatri Italiani Privati vede come nucleo fondatore 18 grandi Teatri Privati sparsi lungo tutta la Penisola, ma nelle ultime settimane molte realtà produttive e numerosi teatri si sono aggiunti. I Teatri fondatori – da soli – sviluppano 28.984 posti a sedere; 2300 giornate di spettacolo dal vivo in una stagione; 2.5 milioni di biglietti venduti; 60 milioni di euro di incasso; 6 milioni di IVA sui biglietti.

I Teatri 'fondatori' di ATIP sono (in ordine alfabetico): Ambra Jovinelli, Roma (800 posti), Augusteo, Napoli (1420 posti), Celebrazioni, Bologna (966), Colosseo, Torino (1503), Creberg, Bergamo (1526), Degli Arcimboldi, Milano (2346), Geox, Padova (4500), EuropAuditorium, Bologna (1700), Lyrick, Assisi (1000), Manzoni, Milano (850), Metropolitan, Catania (1780), Morato, Brescia (1800), Politeama, Genova (1054), Quirino, Roma (850), Repower, Milano (1730), Sistina, Roma (1565), Team, Bari (2056), Verdi/A. Pagliano, Firenze (1538).

In attesa della Giornata Nazionale dello Spettacolo dal Vivo, nella lettera inviata dal Presidente Piparo, l'ATIP chiede alle Istituzioni di permettere agli operatori dello Spettacolo dal Vivo di poter continuare a svolgere il proprio lavoro nel pieno rispetto delle misure di sicurezza e contenimento del virus.

Oggetto: Il nuovo DPCM emanato in data 24 Ottobre u.s. desta sconcerto e delusione nel settore dei lavoratori e delle Imprese dello Spettacolo dal Vivo Privato.
Nonostante i ripetuti accorati appelli rivolti alle Istituzioni attraverso ogni forma di comunicazione pacata e responsabile, il settore dello Spettacolo dal Vivo Privato sta subendo un'ennesima battuta d'arresto che potrebbe rivelarsi fatale per la sopravvivenza stessa dell'intero comparto.
Nella assoluta consapevolezza che l'emergenza sanitaria sia concreta, preoccupante e vada quindi affrontata con forza e determinazione, le Imprese che producono e organizzano Spettacoli dal vivo si sono adoperate con ogni mezzo, anche affrontando serie difficoltà di liquidità, affinché i propri spazi e le proprie attività fossero altamente rispondenti ai criteri indicati dal Governo attraverso il proprio organo consultivo (CTS).
Diamo atto al Governo di aver cercato di sostenere il settore annunciando sussidi e fondi di ristoro all'intero Settore della Cultura. Tuttavia rileviamo che la maggior parte dei fondi sono stati destinati al Cinema e alle Istituzioni Teatrali di carattere Pubblico, riservando parti marginali di intervento alle Imprese Private.
ATIP, unendosi al coro unanime della protesta di queste ore, chiede a gran voce di poter continuare a svolgere il proprio lavoro con serietà e rispetto delle regole, salvaguardia della salute e dell'incolumità dei propri lavoratori nonché del proprio pubblico, e invita formalmente gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico, nonché  gli On.li Ministri Franceschini e Speranza, a fare visita ai nostri locali per accertarsi di persona dell'alto livello di sicurezza garantito, affinché possano rivedere con sollecitudine il provvedimento emanato: non ci sarà una seconda chiamata se oggi si vanificherà lo sforzo compiuto dalle nostre Imprese per la ripartenza –seppur già ampiamente contingentata- di un bene così prezioso come "la cura della mente e dell'anima" che solo la Cultura sa somministrare.
Massimo Romeo Piparo, Presidente ATIP


Articolo aggiornato il 26 ottobre per aggiungere la lettera dell'ATIP – Associazione Teatri Italiani Privati.

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