Il cortometraggio porta sul grande schermo 'un'ordinaria' vicenda di discriminazione lavorativa.
Arianna di David Ambrosini viene presentato come Evento Speciale all'interno della 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia domenica 3 settembre.
Il cortometraggio, realizzato da una troupe di under 35 e ispirato a una storia vera, porta sul grande schermo "un'ordinaria" vicenda di discriminazione lavorativa nei confronti dei transessuali. Il fenomeno è diffuso ma ancora poco noto: secondo una ricerca dell'Arcigay, infatti, il 45% delle persone transessuali ha visto respinta la propria candidatura per un posto di lavoro a causa della propria identità sessuale.
All'anteprima, domenica 3 settembre, parteciperanno il regista e il cast composto dal protagonista Andrea Garofalo con Stella Egitto, attrice siciliana fra gli interpreti principali di In guerra per amore di Pierfrancesco Diliberto (Pif), e Giampiero Judica, che vanta, nella sua lunga carriera fra teatro, televisione e cinema, la partecipazione a produzioni internazionali come la serie Boardwalk Empire. Interverranno inoltre l'onorevole Nichi Vendola e Angelo Acerbi, giornalista e consulente alla selezione del Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions e del Seattle International Film Festival. A moderare l'incontro Angela Prudenzi, critica cinematografica membro del Comitato di Selezione della 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
"Arianna è lo spaccato di quello che la nostra società è ormai divenuta" ha detto il regista David Ambrosini. "Arianna è una giovane che non trova lavoro per via di un sistema ormai non più meritocratico e incarna chiunque non trovi posto nella società perché ha scelto di essere se stesso invece di omologarsi all'etichetta che gli è stata assegnata. Arianna rappresenta i sogni e le speranze di una generazione che vanno a sbattere rovinosamente contro i pregiudizi e le 'poltrone' delle passate generazioni".
"Per una volta nella vita ho potuto apprezzare qualcosa che entra nella realtà e non si limita a 'scimmiottarla', niente ovattature, niente sconti, nessuno zuccherino ma solo la storia di una persona trans MTF (male to female) come è nel mondo reale" sottolinea Francesca Busdraghi, la cui vicenda ha ispirato il cortometraggio. "Guardandolo vedo me stessa nel corso di questi dieci anni, con tutte le delusioni e le porte chiuse in faccia, i rifiuti ed i pregiudizi che ho vissuto su me stessa".
Secondo alcuni dati raccolti negli Stati Uniti in una ricerca condotta da American Foundation for Suicide Prevention e dal Williams Institute, UCLA School of Law, il tasso dei tentati suicidi della popolazione transessuale è pari al 44%. Fra questi, il 53% ha dichiarato di averlo fatto dopo aver visto respinta la propria candidatura di lavoro. I numeri sono sconvolgenti, tuttavia Arianna intende lanciare un messaggio positivo: nonostante l'ennesima forte delusione, la protagonista troverà la forza per reinventarsi e ripartire, schierandosi al fianco di chi quotidianamente combatte contro qualsiasi forma di discriminazione.
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