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Personaggi

Buon compleanno, Anne Hathaway: la carriera dell’attrice in 10 tappe

Oggi, 12 novembre, in occasione del compleanno dell'attrice americana Anne Hathaway, vogliamo ripercorrerne la carriera con un elenco di 10 titoli, che spaziano dal dramma alla commedia, dal musical alla fantascienza.

Anne Hathaway (prende il nome dalla moglie di William Shakespeare) nasce il 12 novembre del 1982 a Brooklyn, New York, figlia di Gerald, avvocato e Kate, ex attrice. Quando Anne ha sei anni, la famiglia si trasferisce a Milburn, in New Jersey, dove lei completerà gli studi prendendo parte, nel frattempo, ad alcuni spettacoli teatrali, mentre si esibisce anche in un coro come soprano, prima di fare il suo debutto sul piccolo schermo, ancora adolescente, nella serie tv Get real. Ecco, in ordine cronologico, 10 tappe della sua carriera sullo schermo:

1. Pretty princess (2001) Il suo debutto al cinema avviene con questa teen comedy liberamente ispirata a una serie di romanzi di Meg Cabot, nel ruolo di Mia Thermopolis, un’adolescente come tante, un po’ timida e impacciata, la cui vita cambia radicalmente con la visita di sua nonna (Julie Andrews) e la scoperta di essere l’erede al trono di un piccolo (fittizio) regno europeo. Il film è diretto da Garry Marshall, stesso regista di Pretty woman (a cui il titolo italiano rende omaggio) che sceglie la giovane attrice come protagonista colpito dal suo talento comico nel rendere gli aspetti più goffi del personaggio, ma anche dalla sua grazia e autorevolezza adatte a una futura sovrana, e la paragona proprio a una giovane Julia Roberts. Il film ottiene un grande successo di pubblico in patria, diventando un cult fra le ragazze più giovani, tanto che ne verrà realizzato un sequel, da noi intitolato Principe azzurro cercasi (2004), mentre Anne tornerà a recitare per lo stesso regista anche per la commedia romantica corale Appuntamento con l’amore (2010).

2. I segreti di Brokeback mountain (2005) Un ruolo secondario per Anne Hathaway in quella che è comunque una pellicola molto importante: la tormentata storia d’amore fra i due giovani uomini, conosciutisi durante un lavoro per un allevatore di pecore, nel Wyoming degli anni ’60, viene acclamata dalla critica, vincendo 3 Oscar, e tuttora il film viene considerato un punto di svolta nella rappresentazione dell’amore omosessuale sullo schermo, accreditato nell’aver fatto cadere alcuni tabù aprendo la strada ad altre storie dalle tematiche simili, non più rivolte solo a un pubblico di nicchia. Per ottenere il ruolo della ricca reginetta dei rodei che poi sposerà uno dei due protagonisti Jake Gyllenhaal, Anne afferma di essere già abile a cavalcare, ma in realtà prenderà lezioni per due mesi prima delle riprese.

3. Il diavolo veste Prada (2006) Qui Anne ottiene la vera e definitiva consacrazione come attrice: il film, tratto da un omonimo best-seller, che ritrae il dietro le quinte della spietata industria della moda dalla redazione di una rivista patinata (modellata sulla vera Vogue e la sua storica direttrice Anna Wintour), ha fatto davvero tendenza, continuamente citato e omaggiato, e la sua Andy Sachs è diventata il paradigma di ogni giovane assistente vessato dal proprio capo, ma si fa ricordare anche per i tanti dettagli fashion, dai vestiti alle scarpe, elegantissimi e firmati, sfoggiati dai personaggi.

4. Rachel sta per sposarsi (2008) Per questo dramma familiare Anne viene scelta dal regista Jonathan Demme che l’aveva notata anni prima e si era ripromesso da allora di lavorare con lei; il suo personaggio, Kym, è una giovane donna che ha trascorso molto tempo in un centro di rehab da cui viene rilasciata per partecipare al matrimonio della sorella maggiore, Rachel per l’appunto, scatenando prevedibilmente una serie di contrasti e tensioni in famiglia; si tratta di una pellicola girata con stile quasi documentaristico e in tempi ridotti, che ha una visibilità ridotta, ma fa comunque ottenere alla Hathaway una candidatura all’Oscar come Miglior attrice.

5. One day (2011) Questo dramma sentimentale è tratto dall’acclamato romanzo Un giorno di David Nicholls (da cui è stata già annunciata anche una serie Netflix di prossima realizzazione): si narra la complicata e struggente relazione tra Emma e Dexter, che si conoscono la sera della laurea all’università di Edimburgo, alla fine degli anni ’80, e le cui strade continueranno a incrociarsi nei successivi decenni. Anne convince la regista Lone Scherfig, che inizialmente non voleva un’attrice americana, a scritturarla nel ruolo; il suo accento britannico è stato poi effettivamente molto criticato, ma il film le offre comunque un’opportunità di seguire un personaggio nel corso di un periodo molto lungo e attraverso le varie e complesse fasi della sua vita, da studentessa impacciata a donna in carriera, in un adattamento che resta molto fedele al romanzo (sceneggiato dallo stesso scrittore).

6. Il cavaliere oscuro-Il ritorno (2012) Spetta ad Anne Hathaway il compito di dare volto e corpo a uno dei personaggi di femme fatale più iconici dei fumetti ma anche dello schermo, Selina Kyle alias Catwoman (al cinema già interpretata da Michelle Pfeiffer e Halle Berry) nel film che conclude la trilogia di Christopher Nolan con Batman/Christian Bale, e che diventa immediatamente il blockbuster dell’anno. L’attrice lo ha definito il suo ruolo fisicamente più impegnativo, che le ha richiesto lunghe lezioni di arti marziali.

7. Les Misérables (2012) Questo musical, celebre trasposizione dell’omonimo romanzo di Victor Hugo, ha sempre avuto un significato emotivamente speciale per Anne Hathaway, dal momento che vide sua madre esibirsi a teatro nel ruolo di Fantine, prima di abbandonare la carriera d’attrice per dedicarsi alla famiglia. Comprensibile, quindi, che Anne voglia fortemente quel ruolo nella trasposizione cinematografica, e lo ottiene battendo una lunga lista di altre candidate celebri, convincendo anche chi inizialmente la riteneva troppo giovane. Si tratta di un ruolo dalla presenza scenica limitata ma comunque d’importanza fondamentale, anche perché è a lei che è assegnato uno dei brani più celebri del musical, “I dreamed a dream“, e che richiede un notevole impegno fisico all’attrice che, oltre a dimagrire di undici chilogrammi, si fa rasare i capelli in scena. Lo sforzo è ripagato dalla lunga serie di premi ricevuti, tra cui un Oscar come Miglior attrice non protagonista, un Golden Globe, un BAFTA e uno Screen actor guild award.

8. Interstellar (2014) L’attrice torna a lavorare con Nolan per un altro blockbuster annunciato, questo film di fantascienza (che avrebbe ricevuto anche il plauso di astronomi e astrofisici) in cui fa parte di un prestigioso cast corale, nel ruolo di un’astronauta e scienziata della NASA, a sua volta figlia di un professore della NASA (Michael Caine) impegnata nella missione alla ricerca di altri pianeti abitabili, dopo che la Terra è diventata invivibile; il film è stato lodato maggiormente per gli aspetti tecnici che per le singole interpretazioni, ma è comunque diventato rapidamente un classico del genere.

9. Locked down (2021) Un film decisamente particolare e figlio dei suoi tempi, che non sarebbe mai stato realizzato se il mondo intero non fosse stato scosso nel profondo da un evento inaspettato ed epocale che ha cambiato, probabilmente per sempre, le abitudini e la percezione di tanti aspetti delle nostre vite: si tratta infatti quasi di un instant movie scritto durante il lockdown e girato durante la pandemia, in soli 18 giorni e naturalmente con risorse limitate. Hathaway e Chiwetel Ejiofor sono i protagonisti Linda e Paxton, una coppia che, come sarà successo a tanti, si ritrova, sebbene in crisi, a dover condividere per una durata indefinita la casa in cui abitano insieme, tra rivelazioni inattese e anche progetti criminali che potrebbero dare una svolta alle proprie vite; sebbene si tratti di un film con i suoi limiti, il ruolo offre comunque all’attrice un’ampia gamma di sfumature, dall’euforia nevrotica alla disperazione rabbiosa, con lunghissimi monologhi che vanno a toccare anche questioni esistenziali.

10. WeCrashed (2022) Vogliamo inserire, infine, anche un progetto televisivo, con questa miniserie che vede la Hathaway e Jared Leto nelle vesti di produttori esecutivi, oltre che protagonisti: si tratta di otto episodi per Apple Tv+, basati su un podcast, che ripercorrono la vicenda di WeWork, società di start-up nata per fornire spazi di co-working, poi finita al centro di una crisi finanziaria multimilionaria in una classica storia di ascesa e caduta; Leto interpreta l’imprenditore israeliano Adam Neumann, eccentrico e visionario, ed Anne si cala così in un personaggio realmente esistente, quello di sua moglie Rebekah, figura complessamente ambigua ed enigmatica, fondamentale nel percorso professionale del marito.

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