Torniamo a parlare di 'Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald': stavolta analizziamo il finale della pellicola, cercando di capire dove potrebbe voler andare a parare. Attenzione, l'articolo contiene spoiler.
Torniamo a parlare del secondo episodio di Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald: la pellicola i David Yates che è attualmente in cima ai box office di Italia e Stati Uniti (nonostante il debutto sia stato tra i più deboli all'interno della saga legata al mondo di Harry Potter) ha fatto storcere il naso a moltissimo potterhead per tutta una serie di incongruenze, superficialità e rivelazioni che avrebbero potuto avere un senso in una qualche telenovela, piuttosto che in un mondo narrativo tanto complicato come quello creato da J.K. Rowling. E la cosa diventa assai pi grave se si pensa che la sceneggiatura del film è firmata proprio dall'autrice dei libri, che sembra aver dimenticato tutto il mondo fuoriuscito dalla sua immaginazione e tutte le regole che ci ha abituato a seguire riguardo Hogwarts, gli incantesimi e l'importanza delle relazioni umane e dei rapporti di famiglia. Ed è proprio sui rapporti di famiglia che ci focalizzeremo in questo articolo. Prima di andare avanti, tuttavia, un avvertimento. Da questo momento in poi l'articolo conterrà Spoiler consistenti sul finale della pellicola. Perciò, se ancora non avete visto Animali Fantastici 2 – I crimini di Grindelwald e non volete rovinarvi la sorpresa, non andate avanti. Se lo fate, lo fate a vostro rischio e pericolo.
Allora, prima di giungere alle problematiche legate soprattutto al finale, facciamo un leggero passo indietro per contestualizzare la situazione. Dopo la battaglia al cimitero di Pere-Lachaise a Parigi, in cui Grindelwald (Johnny Depp) riesce a racimolare un numero crescente di adepti pront a seguire la sua filosofia, Credence (Ezra Miller) decide di passare "al lato oscuro", soprattutto perché il mago oscuro gli ha promesso informazioni importantissime sulla sa vera identità. Un gioco d'astuzia, quello di Grindelwald, volto solamente a portare Credence dalla propria parte, perché è convinto che solo l'obscuriale possa fare la differenza nella sua lunga lotta contro Albus Silente (Jude Law). Da questo film, sappiamo che il motivo per cui Grindewald e Albus non si possono affrontare è perché hanno stretto un patto di sangue riguardo al fatto di non combattersi. Perciò, quando alla fine Grindelwald dice a Credence che la sua vera identità è quella di Aurelius Silente, l'unico legame che possiamo sforzarci di trovare è che Grindelwald ha bisogno del sangue di Silente per poter spezzare il patto. A rafforzare le sue parole, comunque, Grindelwald tira fuori – quasi letteralmente – dal cilindro una fenice. Come sappiamo già dalla saga principale, la fenice è un animale leggendario molto legato a Silente. Senza contare che in Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald lo stesso Silente aveva detto a Newt (Eddie Redmayne) che la fenice era un animale legato direttamente alla discendenza della famiglia Silente. Quindi l'apparizione dell'animale davanti a Credence sembra voler confermare questa teoria.
Ora.
Chiunque abbia letto anche solo distrattamente la saga di Harry Potter è consapevole che un tale Aurelius Silente non si è mai sentito nominare. Un quarto fratello, dunque, apparso dal nulla. Da Harry Potter e i Doni della Morte avevamo appreso dei tre fratelli Silente. Aberforth, Ariana (che era, molto probabilmente, un'oscuriale anche lei) e, appunto, Albus Silente. Sappiamo inoltre che Ariana muore in uno scontro a tre tra Aberforth, Albus e Gellert Grindelwald. Il racconto della sua morte ci viene data da Aberforth nell'ultimo libro di Harry Potter, in cui viene detto che la ragazza si getta nella mischia per proteggere lui, il fratello che si era preso cura di lei. Ammettendo, dunque, che Aurelius sia davvero il fratello di Albus Silente – c'è da rabbrividire solo a scriverlo – vorrebbe dire … cosa, esattamente? Sappiamo che il padre di Albus finì ad Azkaban quando Ariana era piccola, per aver vendicato la figlia dopo che aveva subito soprusi da parte di un gruppo di ragazzi. Aurelius sarebbe dunque il frutto di una scappatella avvenuta poco prima dell'arresto – considerando che Credence è molto più giovane di Albus -? Oppure è figlio della madre dei tre Silente, descritta come una donna impegnata esclusivamente ad aver cura della figlia?
Intorno alla figura di Aurelius, allora, hanno cominciato a ruotare moltissime teorie. La prima – e forse la più facile da partorire, se non si parte dal presupposto che Gellert stia mentendo spudoratamente, che rimane una possibilità piuttosto ampia – è che Credence sia il figlio di Ariana e Grindelwald. Questa teoria incontrerebbe anche un'altra interpretazione della morte della ragazza, perché sarebbe facile spiegare che è morta non per salvare Aberforth, ma per proteggere Grindelwald, di cui era innamorata. Sarebbe un colpo di scena à la Beautiful, senza ombra di dubbio, ma almeno non costringerebbe tutti i fan a storcere il naso davanti a cambiamenti troppo assurdi rispetto a quello che sappiamo della timeline principale. Altra teoria, sempre legata ad Ariana, è quella secondo cui l'obscurus che è dentro Credence sia lo stesso che aveva posseduto Ariana. Dopotutto, nel primo film, Newt Scamander ci aveva fatto vedere che un obscurus poteva essere catturato e tenuto in vita a condizione di svolgere determinate accortezze. Senza contare che, sempre nel primo film, Gellert Grindelwald era sicuro di dover cercare una bambina, il che lascerebbe presagire sempre a un legame con Ariana.
Il problema principale, comunque, non è soltanto cercare di capire come sia possibile che Aurelius sia un Silente di cui non si è mai sentito parlare. Perché ormai la Rowling ci ha mostrato come, quando si accorge di aver commesso un'incongruenza grande come una casa, si accontenta di modificare i profili dei personaggi su Pottermore (Così la McGrannitt è diventata un asino in matematica, e Grindelwald è diventato un veggente). Il problema è che questa rivelazione sottolinea ancora di più come questa saga stia pericolosamente rischiando di diventare solo un mega fan-service che, oltretutto, i fan odiano. Quindi un fallimento su entrambi i lati. Perché giocare il gioco della coincidenca come è avvenuto con Corvus e Leta (Zoe Kravitz) che erano sulla stessa nave dove era anche Credence, con tanto di scambio di bambini nella culla … be', insomma, va un po' al di là della sospensione dell'incredulità richiesta allo spettatore. E' come se il mondo magico, che ha ministeri disseminati in giro per il mondo, si fosse trasformato in una scatola minuscola, una sorta di piazza di un piccolo borgo dove tutti conoscono tutti e, peggio ancora, tutti sono imparentati con tutti.
Un po' troppo assurdo, JK, non trovi?
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