Anija di Sejko candidato ai Nastri d’Argento 2013
Anija di Roland Sejko è stato candidato come miglior Documentario ai Nastri d'Argento 2013. Nel cast Majlinda Osmani, Arben Guxholli, Eneida del Prete, Avni Delvina, Edlira Pagria Delvina.
di Redazione / 30.04.2013
Anija, il film di Roland Sejko presentato al Festival di Torino Film Fest il 25 novembre scorso e distribuito a marzo al cinema, ha ottenuto la nomination nella cinquina del Nastro d'Argento 2013 per il Documentario. La Giuria del sindacato giornalisti cinematografici assegnerà il prestigioso Premio l'8 maggio. Il film è una produzione Istituto Luce Cinecittà.
Nei primi giorni di marzo del 1991, all'orizzonte della costa Adriatica dell'Italia meridionale apparvero come in una visione fantasmagorica alcune navi che con il loro carico umano avrebbero segnato l'inizio del cosidetto "esodo degli albanesi". Chi erano quelli sulle navi? Da che paese partivano? E dove si trovano oggi, 20 anni dopo?
Al contrario di altri documentari che si sono occupati del tema focalizzandosi sull'approdo nei porti italiani, Anija di Roland Sejko si focalizza in modo particolare sulla partenza delle navi con l'intento di approfondire le ragioni della fuga e raccontare per la prima volta "l'arrembaggio" delle imbarcazioni. Materiali inediti, foto e filmati di repertorio documentano inoltre gli anni oppressivi del regime politico affondato come gli altri dell'Europa orientale dopo la caduta del muro di Berlino.
Roland Seiko laureato a Tirana nel 1991, fugge dall'Albania a bordo di una delle navi del grande esodo per stabilirsi a Roma dove, dal 1995, lavora presso l'Archivio Storico dell'Istituto Luce. Nel 2008 realizza come sceneggiatore e regista il suo primo documentario, Albania il paese di fronte. È stato per molti anni direttore responsabile di Bota Shqipatre, l'unico periodico in albanese pubblicato in Italia.
"Come regista la mia intenzione è stata quella di scorporare 'la folla' dell'esodo sulle navi dando un volto alle persone che la componevano, attraverso le loro testimonianze e l'utilizzo dei materiali di repertorio spesso inediti.". racconta Seiko.