Giornata mondiale dell’amicizia: i migliori amici nel cinema

Il 30 luglio l’ONU ha stabilito la giornata mondiale dell’amicizia, una giornata in cui si celebra quel sentimento, tanto simile all’amore, con cui cerchiamo ogni giorno di combattere il vuoto e le sfide di una quotidianità non sempre rosea. L’amicizia è, inoltre, un argomento che trova sempre ampio spazio al cinema – si pensi a Dom e Toretto in Fast and Furious, ma anche le storiche amicizie fuori dal set come quella tra Bud Spencer e Terence Hill o tra Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. Proprio per questo, in occasione della giornata mondiale dell’amicizia, abbiamo deciso di stilare una lista di alcune delle amicizie più belle viste sul grande schermo.

I migliori esempi di amicizia su grande schermo

Goose e Maverick, Top Gun

Goose e Maverick rappresentano, di fatto, quello che dovrebbe essere una bromance, vale a dire un rapporto d’amicizia tra due uomini che va al di là dell’amicizia stessa e finisce col diventare quasi un rapporto fraterno. Nel film del 1986 diretto da Tony Scott non c’è abbastanza tempo, forse, per approfondire questo rapporto, visto come evolve la storia: ma l’amicizia tra i due personaggi è tale che decenni dopo, in Top Gun: Maverick, il personaggio di Tom Cruise sta ancora “pagando” i propri sensi di colpa, senza riuscire a liberarsi dell’ombra del migliore amico. In Top Gun, inoltre, c’è anche un altro bel rapporto d’amicizia, quello tra Maverick e Iceman (Val Kilmer), che ha un’evoluzione anche nel film uscito lo scorso anno.

Riggs e Murtaugh, Arma Letale

Tra le coppie di amici che hanno ottenuto un grande successo in ambito cinematografico, c’è senza dubbio quella composta da Riggs (Mel Gibson) e Murtaugh (Danny Glover), nella saga di successo firmata da Richard Donner, Arma Letale. Si tratta di due personaggi che sono costretti a lavorare insieme e che non potrebbero essere più diversi. Da una parte c’è Murtaugh, che è a un passo dalla pensione, un padre di famiglia e un poliziotto integerrimo che non ha problemi a seguire le regole. Dall’altra c’è invece Riggs, che è una mina vagante, una vera e propria arma letale a cui è impossibile resistere.

Louis e Lestat, Intervista col vampiro

Il sentimento e i rapporti d’amicizia non sempre sono semplici e non sempre sono quelli che desideriamo. A volte sono solo quelli che ci servono, quelli di cui abbiamo bisogno anche quando non sappiamo o non possiamo ammetterlo. È il caso dell’amicizia che si instaura tra Louis (Brad Pitt) e Lestat (Tom Cruise). È chiaramente un’amicizia tossica, che si fonda da una parte sulla necessità di avere un nido e un luogo in cui rifugiarsi, dall’altro sul bisogno di sfuggire a una realtà troppo dolorosa. Lestat è crudele, e a un primo sguardo è una creatura senza cuore. Ma il suo rapporto con Louis va al di là dei problemi: in un modo o nell’altro i due sono legati da qualcosa che trascende ciò che gli altri chiamano semplicemente amicizia.

Sam e Frodo, Il signore degli anelli

Non c’è forse amicizia più pura, nella storia del cinema, di quella che lega Sam a Frodo. Sam è pronto a fare di tutto per Frodo, anche ad accompagnarlo nel terribile viaggio che deve condurre i due piccoli hobbit a gettare l’anello del potere nelle fauci del Monte Fato. Sam è l’esempio dell’amico puro e leale, di quello che è sempre dalla tua parte, anche quando non lo meriteresti. E Frodo, anche sotto l’influsso dell’anello, riesce a ritrovare se stesso solo quando c’è la voce di Sam a guidarlo. I momenti in cui Frodo riprende possesso delle sue facoltà sono spesso quelli che seguono qualche rimprovero da parte sua nei confronti di Sam, come se la sua anima non riuscisse proprio a concepire un mondo senza il suo migliore amico.

Timon e Pumba, Il re leone

Anche il mondo dell’animazione – come si vedrà più avanti – ha portato sul grande schermo splendidi esempi di amicizia che hanno un po’ creato lo standard per chiunque sia alla ricerca di uno standard da applicare alla vita di tutti i giorni. Ne Il re leone questo tipo di amicizia è rappresentato da Pumba e Timon che si sono creati una loro realtà fuori dagli schemi di una società che li avrebbe voluti divisi. Anche la loro filosofia di vita, Hakuna Matata, è qualcosa da prendere ad esempio.

Thelma e Louise, id.

Manifesto di un’amicizia al femminile, Thelma e Louise racconta il profondo legame tra due donne che decidono di fare affidamento l’una sull’altra per cercare di scappare dalla propria quotidianità e dalla violenza che la riempie. Due donne in fuga, due persone diverse, che tuttavia hanno trovato quell’unica persona al mondo capace di comprendere, di accettarle e di seguirle anche quando si tratta di fare un viaggio folle e dai risvolti inattesi.

Marlin e Dori, Alla ricerca di Nemo

Torniamo nell’ambito dell’animazione con Alla ricerca di Nemo, che in molti considerano come una sorta di manifesto sull’elaborazione del lutto. Ma questa commedia di casa Pixar offre allo spettatore anche uno splendido esempio d’amicizia: quello tra il pesce pagliaccio Marlin e la pesciolina smemorina Dori, che il doppiaggio di Carla Signoris ha reso indimenticabile. I due si incontrano per caso e diventano ben presto “colleghi” nell’avventura che li porterà ad affrontare l’oceano. Ma il loro viaggio, che è esterno quanto intimo, li porta anche a sviluppare un profondo senso di amicizia, di quelle destinate a durare per sempre.

Woody e Buzz, Toy Story

La saga cinematografica d’animazione dedicata a Toy Story è un vero e proprio inno all’amicizia. Non solo da parte dei giocattoli che sono indissolubilmente legati al loro “padrone” Andy, ma soprattutto per quello che riguarda la bromance tra Buzz e Woody. All’inizio, nel primo capitolo della saga, Woody (doppiato dal compianto Fabrizio Frizzi) si sente minacciato da questo nuovo giocattolo super-tecnologico, ma pian piano il loro rapporto evolve. La gelosia lascia il posto alla comprensione, all’accettazione di ciò che è diverso ma non per questo meno speciale. In qualche modo Woody e Buzz sono due facce della stessa medaglia, due personaggi che, pur con le loro difficoltà, finiscono col completarsi e migliorarsi. E non è quello che dovrebbe fare l’amicizia? Spingerci a migliorare sempre di più?