Amber Heard è arrivata a Taormina con il film 'In the fire' e il regista l'ha difesa alla luce della sua sconfitta contro Johnny Depp
La 69a edizione del Taormina Film Festival ha ufficialmente aperto i battenti: dopo la serata inaugurale e l’anteprima italiana di Indiana Jones e il quadrante del destino (RECENSIONE), il festival della spendita città siciliana ha iniziato con tutta la programmazione. Tra i film che verranno presentati nella cornice di Taormina c’è anche In The Fire, pellicola che vede come protagonista Amber Heard, attrice che ormai è famosa soprattutto per la lunga querelle legale che l’ha vista contrapposta all’ex marito Johnny Depp.
La storia di In the fire è quella di una psichiatra americana, Amber Heard appunto, che viaggia verso un angolo sperduto della Colombia per cercare di curare un ragazzino malato, i cui atteggiamenti hanno attirato l’attenzione (negativa) dei vicini di casa. In questa piantagione che sembra rimanere fuori dal mondo, il personaggio di Amber Heard si troverà diviso nella classica dicotomia tra scienza e religione, tra superstizione e razionalità, sullo sfondo di fine Ottocento. Perché in quell’epoca, naturalmente, la psichiatria non era ancora una scienza riconosciuta e la malattia mentale era spesso percepita – come si vede anche nel film – come una possessione demoniaca.
Quando Amber Heard ha concluso di girare In The Fire, questa pellicola diretta da Conor Allyn, era febbraio 2022. Almeno tre mesi prima, dunque, del processo per diffamazione che ha visto Johnny Depp vincere la causa, dimostrando che la sua ex moglie avrebbe mentito in molte delle sue dichiarazioni del passato. Una sconfitta che, per Amber Heard, ha significato sfiorare la bancarotta e cercare riparo lontana dalle luci di Hollywood. La sua partecipazione al Festival di Taormina rappresenta la sua prima apparizione pubblica in qualità di delegazione cinematografica in un festival e rappresenta un primo passo fatto dalla Heard per cercare di entrare di nuovo nell’industria del cinema.
Proprio durante il passaggio di In the Fire al Festival di Taormina, il regista Conor Allyn ha avuto modo di parlare con Deadline del suo lavoro con Amber Heard e, in qualche modo, ne ha preso le difese. Ha infatti detto:
“Sono molto felice che Amber, pur affrontando qualcosa di tanto orribile, non sia cambiata come persona. Lei è ancora quella luce luminosa ed essere passata attraverso qualcosa di tanto orribile e riuscire a uscirne intera è qualcosa che io non posso nemmeno immaginare.”
A queste parole hanno fatto eco quelle del co-protagonista Luca Calvani (che nel film interpreta Padre Antonio), anche lui presente a Taormina, che ha dichiarato, parlando apertamente della faida contro Johnny Depp:
“È una star e lei ha quella luce… Riesce a brillare e ti porta in quella luce, la condivide con tutti. Anche l’ultima persona sul set lo sentiva e sentiva una connessione con lei. […] Chiunque abbia sofferto quella sorta di ordalia ed è comunque capace di superarla con grazia, non importa da quale parte siate, non importa in cosa crediate o in quale media abbiate scavato o quali siano i vostri hashtag, dovete comunque dare credito all’incredibile viaggio che questa donna ha fatto e lei può insegnare a tutti noi un paio di cose riguardo la resilienza e il coraggio.”
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