Alessandro di Pietro licenziato dalla Rai per pubblicità occulta
Pubblicitò occulta in Occhio alla spesa, la Rai licenzia il conduttore Alessandro di Pietro. Da lunedì 8 Aprile lo spazio dedicato al programma sarà occupato da UnoMattina.
di Redazione / 05.04.2013
La Rai ha scisso il contratto di lavoro che la legava ad Alessandro di Pietro, noto conduttore di Occhio alla spesa, trasmesso il mattino su Rai1. Il motivo? Pubblicità occulta in trasmissione. Il provvedimento di licenziamento è stato preso a seguito della multa che l’Antitrust ha presentato all’azienda di viale Mazzini per pubblicità occulta durante una puntata di Occhio alla spesa e riguardante la marca di un tipo di pasta da cucina. La multa dell’Antitrust alla Rai sarebbe superiore ai 15mila euro e l’azienda avrebbe, anche per questo motivo, deciso nel giro di breve tempo di chiudere il contratto con Di Pietro.
Secondo le notizie di varie agenzie stampa, in quanto ancora la Rai non si è pronunciata in via ufficiale, nella circostanza il marchio di pasta sarebbe stato collegato in qualche maniera, attraverso la partecipazione a una societa’, alla moglie dello stesso Di Pietro.
Che fine farà ora Occhio alla spesa? Intanto, oggi 5 Aprile Occhio alla spesa non è andato in onda. In una nota l’ufficio stampa del programma ha reso noto che il conduttore nella prima mattina ha avuto un “malore di natura cardiaca” che lo ha costretto al ricovero in una clinica romana e al “riposo assoluto”. Da lunedì prossimo, 8 aprile, lo spazio dedicato al programma sarà occupato da UnoMattina, ossia sarà prolungato il programma-contenitore che apre la giornata televisiva di Rai Uno.
In tutto questo come si difente Di Pietro? Il suo avvocato Adriano Izzo ha avuto mandato dal dottor Di Pietro di “impugnare nelle sedi competenti il provvedimento Rai in quanto del tutto illegittimo ed arbitrario oltre che basato su pretesi indizi del tutto inconsistenti se non addirittura falsi“. Di Pietro inoltre “avanzerà domanda di un forte risarcimento danni sia patrimoniale che non patrimoniale“.
In particolare, si legge nella nota:
“Di Pietro respinge fermamente e con sdegno l’accusa di aver percepito denaro per fare pubblicità occulta nel corso delle tre puntate imputate”. Il noto conduttore tv ha presentato sette querele alla Procura della Repubblica di Roma per diffamazione nei confronti dei direttori responsabili e degli autori di articoli da lui ritenuti infamanti.
Per quanto riguarda il malore che avrebbe colpito stanotte il dottor Di Pietro, come Viale Mazzini ha motivato per non aver mandato in onda oggi il programma, dice:
“il malore che ha colpito stanotte il dottor Di Pietro non è assolutamente da collegarsi alle suddette vicende che gli sono state garbatamente e prudentemente sottoposte soltanto nella giornata di oggi”.