Alessandro Borghese 4 Ristoranti 2015-16 – Edizione 2
Alessandro Borghese 4 Ristoranti fa tappa a Catania, martedi' 2 febbraio 2016, per decretare il Miglior ristorante under 30 di Catania
di Redazione / 01.02.2016
Dopo il successo della prima stagione, da martedì 10 novembre 2015 in prima serata alle ore 21.10 su Sky Uno HD va in onda la nuova edizione di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, la sfida on the road per trovare i ristoranti più particolari in giro per l'Italia. Se la prima stagione si è conclusa dopo 6 puntate, questa nuova stagione si compone di 10 puntate, sempre condotte da chef Alessandro Borghese.
Adattamento di My Restaurant Rocks, il format nella versione italiana non cambia dalla passata edizione: chef Borghese viaggia da nord a sud per far conoscere i ristoratori più originali, pronti a sfidarsi per dimostrare la superiorità della propria attività.
In ogni puntata protagonisti 4 ristoratori di una stessa area geografica si mettono in gioco su altrettanti aspetti fondamentali per un ristorante: la location, il servizio, il conto e, infine, il menù. In comune tra i quattro ristoranti – oltre alla vicinanza geografica – anche una particolarità individuata di volta in volta da Chef Borghese, che li farà rientrare in una categoria precisa e tema della sfida: il miglior ristorante vista mare nell'Argentario, la migliore cucina sperimentale a Ferrara, la migliore pizza di Napoli, i migliori ristoranti gestiti da marito e moglie tra San Benedetto del Tronto e Ascoli. Tra le regioni protagoniste in questa seconda stagione anche Piemonte, Liguria, Umbria e Sicilia.
In ogni puntata i ristoratori ospitano nel proprio locale i tre ristoratori dei ristoranti sfidanti che, accompagnati da Alessandro, per prima cosa ispezionano da cima a fondo ogni angolo del ristorante ed esaminano con attenzione la cucina e il personale che vi opera. A seguire, inizia la cena vera e propria, dall'antipasto al dolce, con critiche e commenti sul servizio e la qualità del cibo. Ciascun ristoratore dovrà poi esprimere il proprio voto sui quattro aspetti fondamentali del locale, ma l'ultima parola sarà solo di Chef Borghese: la sua opinione, infatti, potrà ribaltare il risultato che eleggerà il migliore ristoratore della puntata.
L'appuntamento con la seconda stagione di Alessandro Borghese 4 Ristoranti è da martedì 10 novembre in prima serata alle ore 21.10 torna su Sky Uno HD, con una puntata a settimana.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 10a puntata | 2 febbraio 2016
Ultimo appuntamento con Alessandro Borghese 4 Ristoranti, lo show del martedì di Sky Uno HD che, puntata dopo puntata, ha registrato ascolti in continua crescita. La seconda stagione del programma si chiude martedì 2 febbraio alle 21.10 in esclusiva su Sky Uno HD in Sicilia, terra di limoni e non solo, con una tradizione culinaria antichissima che arriva dalla Magna Grecia. In particolare, chef Alessandro Borghese girerà per Catania, la città che ha inventato la ricetta della pasta alla norma e dove si trovano giovani ristoratori intenti a proporre una cucina più moderna e innovativa. Qui, 4 giovani imprenditori, si sfideranno a colpi di novità vere o presunte: KM 0, La Buatta, L'Officina del Gusto e La Corte dei Biscari. Solo uno di questi locali riuscirà a conquistare il titolo di Miglior ristorante under 30 di Catania.
KM 0
Marco è chef e titolare del KM.0. Ha trasformato il luogo dove il nonno forgiava il metallo in una fucina di sapori. Marco ha un'idea molto precisa sul suo locale: vuole essere diverso dagli altri. La base di partenza è una cucina che utilizza i prodotti del territorio (Km 0), ma questo è solo il punto di partenza per incursioni di prodotti di eccellenza dal mondo. La cucina è gourmet e il servizio da ristorante di livello. Il locale è piccolino, solo 25 posti, per questo motivo Marco vuole che per ogni commensale l'esperienza culinaria sia qualcosa di diverso e unico rispetto ad altri ristoranti di Catania. Dall'aspetto semplice e curato, la location è perfettamente in linea con la caratteristica peculiare del ristorante: ritornare ai sapori autentici della cucina siciliana, genuina nella sua semplicità.
LA BUATTA
Giorgia è una dei titolari del Buatta, piccolo localino super young che potrebbe trovarsi ovunque nel mondo. Location curatissima, di design, nasce come una birreria trendy per poi diventare anche ristorante. Giorgia è giovane e propone una tipologia di ristorazione diversa dalla tradizione, pur utilizzando prodotti locali. Il ristorante ha una carta limitata di piatti serviti in contenitori insoliti: buatte (barattoli di vetro) o taglieri di legno o di metallo. Pasta, zuppe, cunzattini e dolci sono i piatti tipici.
Giorgia e i suoi soci hanno voluto creare un posto diverso per Catania, una specie di bistrot aperto dalle 11 del mattino fino a sera, dove mangiare, rilassarsi, bere, lavorare.
L'OFFICINA DEL GUSTO
Andrea è il figlio di ristoratori storici di Catania e giovane titolare dell'Officina del gusto, locale nuovo per il panorama di Catania, molto american style. Andrea è un giovane molto convinto di quello che fa e sembra molto più maturo della sua età.
Hamburger e tagliate di carne sono le sue specialità, ma anche i primi sono molto richiesti. Alcuni piatti sono serviti in contenitori come barattoli e non in piatti canonici. Buona selezione di vini, tra cui il prosecco con il mandarinetto offerto a tutti i clienti prima del pasto.
Il locale è bello e moderno e potrebbe trovarsi in qualsiasi città. La proposta innovativa sta soprattutto nella presentazione dei piatti: per le patatine fritte, ad esempio, Andrea propone un cestello della friggitrice.
LA CORTE DEI BISCARI
Lorena è la titolare del Corte dei Biscari, ristorante prevalentemente di pesce dall'aria giovane e attuale. Lorena proviene da una famiglia di ristoratori (il padre è in questo settore dal 1990). La cucina è legata al territorio, si utilizzano materie prime siciliane e in particolar modo pesce. I crudi sono il loro cavallo di battaglia, ma in generale si ricerca la bontà dei piatti e una certa estetica visiva nell'impiattamento.
Aperto da poco più di un anno, si è comunque imposto come uno dei locali più frequentati dai giovani catanesi. Lorena ha messo nel suo locale tutta la sua passione, e questo è il punto di forza che lo contraddistingue dagli altri. L'accoglienza del cliente è di fondamentale importanza.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 9a puntata | 26 gennaio 2016
Penultimo appuntamento con la seconda edizione di Alessandro Borghese 4 Ristoranti martedì 26 gennaio alle 21.10 su Sky Uno HD: chef Borghese si spinge nell'antica regione dell'Etruria, dove si incrociano i confini di Toscana, Lazio ed Umbria. In questa zona si trova una grande varietà di trattorie a gestione familiare, caratterizzate da una cucina semplice legata al territorio e da prezzi modici. I loro menù rappresentano una mescolanza di piatti e sapori tipici di queste tre regioni e si va dai pici toscani, alla carbonara laziale, passando per gli umbrichelli umbri, il cinghiale, il capriolo, il ragù d'oca, fino ai cantucci e vin santo. E, proprio 4 trattorie di questo particolarissimo territorio, si sfideranno a colpi di piatti della tradizione per conquistare il titolo di "Migliore trattoria di confine". Ai 4 lati del ring troveremo: Da Gianfranco (Trevinano, Viterbo), Osteria da Pantalla (Pitigliano, Grosseto), Da Ciccio alla Capannaccia (Acquapendente, Viterbo) e Duca di Orvieto (Orvieto). L'ultima puntata di questa seconda edizione di "Alessandro Borghese 4 Ristoranti" andrà in onda martedì 2 febbraio e farà tappa in Sicilia, a Catania.
DA GIANFRANCO
Il proprietario della trattoria è GIANFRANCO DELLI CAMPI, un simpatico signore verace. La sua è una trattoria tipica che si affaccia sulla piazzetta di Trevinano, paesino minuscolo nella provincia di Viterbo. La moglie Anna è salernitana e ha portato nel locale influssi partenopei.
La location è quella tipica della trattoria di provincia con tavoli e sedie di legno. Le pareti sono tappezzate di foto di ospiti illustri. La presenza in sala di Gianfranco è molto accogliente. Qui si fa tutto a mano e si punta soprattutto sulla pasta, sul cinghiale, sui pennuti alla griglia e sui dolci della casa.
OSTERIA DA PANTALLA
SILVIA CHIATTI è la titolare dell'Hosteria da Pantalla nel grazioso borgo di Pitigliano (GR). Mentre la mamma sta in cucina, Silvia si occupa della sala e dei dolci. Silvia e sua mamma amano mangiar bene e propongono la loro idea di cucina tradizionale e casereccia con materie prime di qualità. La presenza femminile nel locale è predominante. Nata come trattoria per contadini e cacciatori che passano le giornate a lavorare in campagna, il loro locale si distingue per l'abbondanza dei piatti e la loro ricchezza. Il menù è strettamente tradizionale, i tortelli con il ragù di cinta sono il must, chi li mangia torna per assaggiarli di nuovo.
DA CICCIO ALLA CAPANNACCIA
DANIELE POLICI è il titolare, insieme alla fidanzata Elena e alla mamma, della Capannaccia, nel paese di Acquapendente (VT). Oste chiacchierone e gioviale, non smetterebbe mai di parlare del suo locale. Romano di nascita, si è trasferito in campagna e si è innamorato del paesaggio incontaminato e della genuinità della vita. La cucina è casereccia, i prodotti sono tutti a km 0, provenienti dalle 3 regioni Lazio, Umbria e Toscana. Ciccio ci tiene a considerare il suo locale una trattoria e non un ristorante. Il locale esiste dal 1954, ma Ciccio lo ha preso in gestione da 4 anni. Prima era una fraschetta, un posto con un braciere dove si vendeva vino e pane, poi è diventato un alimentari dove si poteva trovare di tutto. La Capannaccia è una trattoria come quelle di una volta, con cibo genuino ripreso dalla tradizione e ricette tramandate dal nonno di Elena. I pici e il cinghiale in salsa verde sono le loro specialità.
DUCA DI ORVIETO
ADLER BONAVERA è la chef e proprietaria del Duca di Orvieto, un locale pregno di tradizione. È una proprietaria a 360 gradi: sta in cucina, è sommelier, accoglie gli ospiti in sala. Di origini trentine, è arrivata a Orvieto direttamente da Roma, dove ha vissuto 30 anni.
Adler propone una cucina "storica", riprende le ricette del 1500 e le propone senza cambiare nulla. Nel menu ci sono anche i formaggi di pecora fatti in casa. La sua filosofia è "faccio quello che mi diverte, quando non mi diverte più smetto e cambio".
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 8a puntata | 19 gennaio 2016
La puntata di Alessandro Borghese 4 Ristoranti martedì 19 gennaio alle 21.10 su Sky Uno HD fa tappa in una delle città preferite dello Chef: Napoli. Alessandro Borghese, di origini partenopee da parte di padre, andrà alla scoperta della vera pizza che qui è stata inventata. Mai come negli ultimi anni è aperto il dibattito sul futuro di una delle specialità più famose al mondo. Da una parte chi vuole restare ancorato alla tradizione, mentre dall'altra chi non ha paura di rivisitarla. In questo caso, si sfideranno 4 pizzerie per il titolo di "Nuova Pizza di Napoli". A colpi di impasti e forni a legna si affronteranno: Pizza Gourmet, La Figlia del Presidente, Fresco e Concettina ai tre santi.
PIZZA GOURMET
Giuseppe Vesi ha un cognome noto a Napoli: la sua famiglia fa pizza da sempre e continua a farlo nel centro storico della città. Lui però un giorno decide di fare una scelta diversa: si allontana dal centro per avvicinarsi a una zona più nobile, il Vomero, e apre una pizzeria particolare, la "Gourmet". Decide di utilizzare un tipo di farina usata nel '700, macinata a pietra e altri ingredienti di nicchia e propone un servizio accurato senza lasciare nulla al caso. Ogni dettaglio è una scelta di stile di Giuseppe che, insieme a una pizza gourmet, ha deciso di dare un'impronta innovativa anche al suo locale. Tutto è legato alla sua scelta personale, tutto è in contrasto con l'immagine tradizionale della pizzeria. Qui si respira aria diversa.
LA FIGLIA DEL PRESIDENTE
Maria è La Figlia Del Presidente, una storia che parte da lontano con l'immensa figura di Ernesto Cacialli, "il padre di Maria e famoso come 'o pizzaiolo del presidente" che fece nel 1994 la famosa pizza al presidente Clinton durante il G7 a Napoli. Il locale è in pieno centro storico, in uno dei sotterranei storici di Napoli. Maria è una donna forte, ed è l'anima del locale. Il locale è pieno di foto di vip che hanno mangiato lì. Il piatto forte è la pizza fritta e poi ovviamente la margherita.
FRESCO
Alfredo Forgione, cavaliere della Repubblica per meriti nell'arte della pizza margherita, ha 72 anni ed è nato nelle cucine napoletane. Orgoglioso di sé, lavora ora in Fresco, locale creato dall'ideatore dei Fratelli la Bufala. Crede di saperla molto lunga. Dice di essere poco critico, ma i suoi soci non la pensano così. "Fondata nel 2020", come afferma Alfredo, Fresco è una rivisitazione moderna delle vecchie trattorie napoletane. Dalle intenzioni futuristiche e al passo coi tempi, il locale ha una vena molto modaiola, con una forte volontà di seguire le ultime tendenze.
CONCETTINA AI TRE SANTI
Ciro è in cucina fin da bambino, cresciuto a suon di strigliate da parte del padre pizzaiolo. Ora, a soli 22 anni, è un vero e proprio imprenditore. Da 11 anni pizzaiolo nel locale della sua bisnonna, ce l'ha fatta in un quartiere difficile, la Sanità. Ciro è molto sicuro di sé e con un carattere da leader ed orgogliosissimo del suo lavoro. La pizza sospesa (dedicata a chi non può pagarla) e la pizza San Gennaro sono due fiori all'occhiello del locale.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 7a puntata | 12 gennaio 2016
Per la prima puntata del nuovo anno – martedì 12 gennaio alle 21.10 – Alessandro Borghese 4 Ristoranti ha scelto di fare tappa nella città di adozione dello chef: Milano. Il capoluogo lombardo, che recentemente ha ospitato Expo, si è interrogato sull'importanza di un'alimentazione sana, sostenibile e ovviamente buona, diventando un importante laboratorio ristorativo. La varietà culinaria in città non manca e, anche i palati più esigenti, riescono ad essere sempre soddisfatti. E, la sfida tra i 4 ristoranti lombardi, quindi, non poteva che assegnare il titolo di miglior ristorante sano, buono ed eco sostenibile di Milano tra: Capra e cavoli, Shaolin state of harmony, Ghea e Bottega Ghiotta Gourmet.
CAPRA E CAVOLI
Barbara è titolare e chef del Capra e Cavoli, ristorante/giardino immerso tra piante, luci e dondoli. Pioniera del vegetariano/vegano da oltre 15 anni, Barbara è una grande lavoratrice, una donna forte e molto esigente, passa la vita nel locale, in cui crede fortemente. Il suo è un locale dove il benessere lo si vive a 360 gradi. Barbara definisce il suo menu "Comfort food" e il suo locale "garden therapy", dove il "cibo è visto come nutrimento dell'anima". Con lei in cucina c'è un altro chef, Luca, "narratore di piatti e di storie". Insieme si definiscono lo yin e lo yang, il bianco e il nero, il romanticismo e la passione. Il menù è bellissimo, fotografico, studiatissimo. Le proposte sono vegetariane e non, ma sempre d'èlite.
SHAOLIN STATE OF HARMONY
Maria Noemi è la proprietaria del Shaolin State of Harmony, un ristorante vegano e crudista all'interno del centro culturale Shaolin. Maria Noemi segue la fede dei monaci Shaolin, è appassionata di cucina ed è diventata ristoratrice per passione, sebbene non sia una vera e propria chef. Per lei la cucina deve essere nutrimento dell'anima e pace dei sensi, per questo tutto – dalle pietanze alla location – deve generare benessere nella clientela.
Lo Shaolin State of Harmony offre un'alimentazione vegana (al 90% crudista) e a base di frutta. Per Maria Noemi è importante l'aspetto terapeutico che il cibo porta con sé, l'alimentazione è alla base del viver bene.
GHEA
Roberto è uno dei soci del Ghea, ristorante vegetariano e vegano di Milano. Oltre a fare l'avvocato, si occupa della sala e della cassa. La sua mission è quella di far conoscere un certo tipo di cucina che è sconosciuta ai più, ma sana e corretta per la mente e lo spirito. Molto autocritico, afferma che nel servizio c'è ancora da migliorare, ma reputa il suo locale di buon livello. Il ristorante è elegante, con grandi vetrate che lo rendono molto luminoso.
Il Ghea offre una cucina vegana con una selezione di prodotti bio, freschi e verdure selezionate. I legumi sono sempre presenti, così come un'attenzione maniacale per i condimenti.
BOTTEGA GHIOTTA GOURMET
Valerio è, con la sorella, il proprietario della Bottega Ghiotta. Campani di origine e da sempre nella ristorazione, la loro idea di cibo genuino prevede prodotti freschi e di qualità. Aperti fin dalla colazione, all'interno è anche possibile acquistare dei prodotti come pane e conserve.
La filosofia della BOTTEGA GHIOTTA GOURMET è quella di utilizzare solo cibo fresco. Banditi i congelatori, tutto è cucinato al momento. Qui healthy significa cibo sano e genuino, dove spesso si azzarda con l'accostamento particolare di cibi. Il locale è curatissimo in tutti gli aspetti, dalle sedie ai bicchieri, e in linea con la filosofia del cibo c'è anche un'attenzione al recupero dei materiali e al riciclo.
Dopo Toscana, Marche ed Emilia Romagna, Alessandro Borghese 4 Ristoranti arriva in Liguria, per una sfida che metterà a confronto la tradizione culinaria della zona a base di carne e di pesce. Nella puntata in onda domani, martedì 1° dicembre alle ore 21.10 in esclusiva su Sky Uno HD, si confronteranno 4 ristoranti della riviera di ponente: il MuMa di Borgio Verezzi, Il ritorno in Baianita di Noli, L'Osteria del Castel Gavone e il Sotto Sale di Finale Ligure.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 6a puntata | 15 dicembre 2015
Nuovo appuntamento con Alessandro Borghese 4 Ristoranti, il programma on the road di Sky Uno HD che, puntata dopo puntata sta appassionando sempre più telespettatori. Nell'episodio di martedì 15 dicembre in onda alle 21.10 visiteremo la regione più piccola d'Italia: la Valle D'Aosta. Il luogo ideale per dar vita ad una sfida a colpi di menù natalizi capitanata da Chef Alessandro Borghese. Tra Aosta e dintorni, infatti, 4 ristoratori si metteranno alla prova per conquistarsi il titolo di miglior ristorante per la cena di Natale della Valle d'Aosta. A proporre le loro specialità saranno: il Ristorante Giuliani, il Lou Bequet, Lo Riondet e i Signori di Avise.
RISTORANTE GIULIANI
Situato in pieno centro di Aosta, il ristorante Giuliani è un posto molto elegante gestito da Giuseppe, ex infermiere e ora chef, e dalla moglie Anuska, addetta alla sala. Il menu che Giuseppe propone è basato sulla ricercatezza di materie prime, vuole che sia un ristorante gourmet.
LOU BEQUET
Marco è il titolare e lo chef di questo chalet di montagna situato a Cogne. Il nome del locale deriva da una favola autoctona che parla di un diavoletto, proprio come dice di sentirsi Marco davanti ai suoi fornelli. Marco ha lavorato molto all'estero ed è fiero di offrire una cucina creativa con tecniche sperimentali.
LO RIONDET
Maria Elena è la giovane rampolla di una famiglia storica nella valle: la sua famiglia gestisce da anni uno chalet in montagna sulle piste. Lei si occupa del marketing e della gestione del locale. Specialità del Riondet è la selvaggina che tutta la famiglia caccia.
SIGNORI DI AVISE
Il ristorante si trova all'interno di un castello medievale. È gestito da tre soci tra cui Ismaele, architetto che ha ristrutturato questo antico castello. Tutto quello che si mangia qui è alpino, nel vero significato del termine, le specialità che si mangiano qui provengono da tutto l'arco alpino.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 4a puntata | 1 dicembre 2015
Dopo Toscana, Marche ed Emilia Romagna, Alessandro Borghese 4 Ristoranti arriva in Liguria, per una sfida che metterà a confronto la tradizione culinaria della zona a base di carne e di pesce. Nella puntata in onda martedì 1° dicembre alle ore 21.10 in esclusiva su Sky Uno HD, si confronteranno 4 ristoranti della riviera di ponente: il MuMa di Borgio Verezzi, Il ritorno in Baianita di Noli, L'Osteria del Castel Gavone e il Sotto Sale di Finale Ligure.
MUMA (Borgio Verezzi) – è un ristorante dall'atmosfera intima aperto nel 2012 in un edificio risalente al 1500. Francesca, 27 anni, insieme a Pasquale, è la titolare del MuMa. In passato hanno entrambi studiato presso l'ALMA, si sono innamorati e hanno deciso di prendere questo vecchio mulino e renderlo il loro ristorante. Pasquale si occupa della cucina, mentre Francesca è il direttore di sala. Il menù è improntato su piatti a base di pesce, anche se non mancano alternative a base di carne e verdure. La pasta e il pane sono fatti in casa, ma non per questo definiscono la loro cucina tradizionale: un esempio della loro vena creativa sono le capesante alla vaniglia e zafferano.
IL RITORNO IN BAIANITA (Noli) – è un locale a gestione familiare. Per diciotto anni hanno avuto un altro ristorante a Noli, chiamato "Il ritorno" e, di recente, si sono trasferiti in questa struttura ubicato in riva al mare. Santa è la titolare de "Il ritorno in Baianita". Insieme al fratello Enzo, lo chef e a Salvatore, suo marito e pizzaiolo, propone sia una cucina di pesce che una tradizionale ligure, pur con influenze meridionali. I piatti tipici sono le trofie al pesto, i pansotti e lo zimin di seppie. Per Santa è fondamentale la qualità dei prodotti e per lei la cucina è anzitutto esaltazione della vista e dei sensi. Santa è una donna dal carattere forte, originaria di Napoli, che crede molto nella collaborazione all'interno della brigata.
L'OSTERIA DEL CASTEL GAVONE (Finale Ligure) – è un locale che sorge all'interno di un complesso edilizio risalente al 1600, in una zona frequentata da scalatori e appassionati di trekking. Catia è da quattro anni il gestore e la chef dell'Osteria del Castel Gavone. Una donna molto creativa, in passato si occupava di disegnare mappamondi. La cucina proposta si rifà a piatti sia di terra che di mare. Le origini in parte emiliane e in parte toscane di Catia fanno sì che ci siano varie influenze culinarie nella sua cucina. La ricerca delle materie prime locali e la scelta di non curare troppo l'impiattamento danno all'Osteria un'atmosfera intima e casalinga.
SOTTO SALE (Finale Ligure) – è il ristorante interno all'Hotel San Pietro Palace. Il locale è molto elegante, studiato e arredato dalla figlia architetto, eco compatibile e super moderno. Maria Pia è la proprietaria dell'Hotel San Pietro Palace e del Ristorante Sotto Sale. Aperto da tre anni, il ristorante ha avuto modo di ospitare nella propria cucina diversi chef con esperienza internazionale. Il menù proposto è quello della tradizione ligure, con alcune rivisitazioni creative. La cucina è sostanzialmente di terra e di mare, con un'attenzione particolare riservata alle materie prime e alle erbe utilizzate.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 3a puntata | 24 novembre 2015
La cucina sperimentale di Ferrara è protagonista della terza puntata di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, in onda martedì 24 novembre alle ore 21.10 in esclusiva su Sky Uno HD. In questa città rinascimentale, patrimonio dell'umanità, nella quale ci si sposta senza difficoltà in bicicletta, da sempre si possono mangiare i tradizionali cappellacci alla zucca, la salama al sugo e il pasticcio di maccheroni. Ma alcuni coraggiosi ristoratori si stanno mettendo alla prova con qualcosa di nuovo. E, saranno proprio 4 locali che rappresentano la cucina post-tradizionale di Ferrara, a scendere in campo in questa puntata: Regina di Cuori, Lemokò, Apelle e Fuocolento.
REGINA DI CUORI (Ferrara) – Michela è lo chef dall'aspetto punk di questo ristorante nel centro storico di Ferrara. Il suo look molto stravagante è lo specchio della sua cucina. Michela ha dato un'impronta molto femminile al ristorante, e anche il nome lo evidenzia.
LEMOKÒ (Ferrara) – Il proprietario di questo piccolissimo ristorante nel centro storico di Ferrara, circondato da un bellissimo giardino, è Guido, ex immobiliarista che 2 anni fa ha deciso di darsi alla ristorazione. Il ristorante è arredato con molto gusto e propone un menu principalmente a base di pesce, ma con un tocco di innovazione e sperimentazione. Il menu spesso viene rielaborato proprio per soddisfare la creatività e la cura che Guido mette nella sua cucina.
APELLE (Ferrara) – Maura è lo chef dal carattere tostissimo di questo ristorante e cocktail bar dove insieme alla classica formula ristorante si possono gustare delle ottime tapas da banco, allietati da un ottimo sottofondo musicale. L'arredamento molto innovativo post industriale è la location ideale dove si può assaporare una cucina molto originale. L'attenzione di Maura verso il cliente è grandissima e, per soddisfare tutti i palati, propone anche una cucina creativa per celiaci e vegetariani.
FUOCOLENTO (Ferrara) – Attilio è un romano trasferitosi a Ferrara per amore. È lo chef di questo piccolo ristorante nel centro di Ferrara. L'arredamento tradizionale con bellissime maioliche che rivestono tutta la sala ricorda le atmosfere andaluse. Attilio propone un mix di cucina tradizionale e cucina romana giudaica, sempre con prodotti ricercatissimi. Famoso il suo pane fatto in casa.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 2a puntata | 17 novembre 2015
Secondo appuntamento con Alessandro Borghese 4 Ristoranti. Nella puntata in onda martedì 17 novembre alle ore 21.10 in esclusiva su Sky Uno HD, lo chef "on the road" fa tappa nella Marche, tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. In questo territorio la cultura contadina si incontra con quella marinara, dando origine ad una cucina unica. Tanti gli ingredienti protagonisti della cultura marchigiana: dal tartufo ai porcini, passando per gli ovuli e il pesce e, ancora più sorprendente, è il numero di ristoranti della regione gestiti da marito e moglie. Ecco perché, in questa puntata, saranno proprio 4 coppie di ristoratori – martio e moglie – a sfidarsi: i proprietari de Al piccolo teatro e Il Desco di Ascoli, La Croisette e Il Gambero da Tato di San Benedetto.
AL PICCOLO TEATRO (Ascoli) – I proprietari sono Luca e Diletta, una coppia all'apparenza molto solida e "genuina" che porta in tavola una cucina della tradizione, ma rivisitata. Insieme sono un mix esplosivo: lei molto simpatica e alla mano, lui altrettanto esuberante. Si percepisce che, per portare avanti la loro attività, negli anni si sono impegnati con costanza e dedizione. Il ristorante Al piccolo teatro si trova al primo piano di un palazzo in travertino ascolano del 1100, dove una volta si ergeva una delle tante torri ascolane. Stile mattoni a vista. Ambiente semplice, ma curato.
IL DESCO (Ascoli) – Nives e Paride sono una coppia molto raffinata. Lui imprenditore con tanti ristoranti di successo alle spalle, lei sua moglie e socio in affari. I loro caratteri si compensano al meglio: istintivo lui, precisa lei. Il loro ristorante – dall'aspetto elegante e ricercato, con un menù di carne e di pesce – si trova nel centro storico di Ascoli Piceno, in un antichissimo palazzo nobile prima adibito a vetreria. Il ristorante deve il suo nome al desco (tavolo) completo di piastre a induzione sulle quali, riprendendo la tradizione culinaria giapponese, lo chef può cucinare direttamente davanti ai commensali.
LA CROISETTE (San Benedetto) – Ruggero e Giovanna sono una coppia molto particolare. Lui è un'artista e le sue opere si posso ammirare alle pareti del ristorante. Si contraddistingue per la sua divertente parlata marchigiana, oltre a considerarsi un vero e proprio intrattenitore per i suoi clienti. Il ristorante, uno chalet sul mare, è arredato con gusto moderno e artistico.
IL GAMBERO DA TATO (San Benedetto) – Tato e Priscilla sono una coppia molto divertente, hanno iniziato per passione e ora continuano per dare un futuro ai loro figli. Il vero cuore del ristorante – aperto da 30 anni nel pieno centro di San Benedetto del Tronto – è Priscilla, donna serafica e dalle idee chiare. Il menù del ristorante si rifà alla cucina tradizionale di pesce. Il locale ha un arredamento quasi totalmente bianco, con cucina a vista sulla sala.