Alberto Bevilacqua è morto. Aveva 79 anni.
E' morto a Roma lo scrittore Alberto Bevilacqua per arresto cardiocircolatorio nella clinica dove era ricoverato. Aveva 79 anni.
di Redazione / 09.09.2013
Si è spento a Roma lo scrittore Alberto Bevilacqua per arresto cardiocircolatorio nella clinica Villa Mafalda dove era ricoverato dall'11 ottobre scorso. Aveva 79 anni.
Era nato a Parma 79 anni fa Alberto Bevilacqua, lo scrittore, malato da tempo. Non solo autore di romanzi come "La Califfa", "L'amore stregone" o "Le rose di Danzica", ma anche scrittore e regista di film, spesso tratti dalle proprie opere.
Il 26 gennaio 2013 viene ricoverato presso la clinica privata Villa Mafalda di Roma per l'aggravarsi di uno scompenso cardiaco da cui era stato colpito l'ottobre precedente. Le condizioni, apparse subito preoccupanti a causa di una presunta infezione contratta alle vie respiratorie, si sono poi stabilizzate. Nel corso dei mesi di ricovero dello scrittore, in terapia intensiva, sono state eseguite varie perizie per valutare l'efficienza e l'efficacia dell'assistenza da parte della clinica. L'ultima, nell'aprile scorso, ha confermato la congruità dell'assistenza, ricordano dalla Casa di cura, che in una nota esprime "profondo dolore" per la scomparsa di Bevilacqua.
La scomparsa di Bevilacqua è stata infatti preceduta da una scia di polemiche legate al lungo ricovero, nonostante i tentativi della compagna di trasportarlo in una struttura ospedaliera, secondo lei, più adatta a curarlo. Il procuratore aggiunto Leonardo Frisani ha autorizzato l'autopsia sul corpo dello scrittore, voluta dall'avvocato Rosa Zaccaria, che assiste la compagna dello scrittore, Michela. L'esame potrebbe svolgersi già mercoledì. Secondo la donna, Bevilacqua sarebbe stato "ostaggio della struttura privata "Villa Mafalda".
Regista e sceneggiatore di: La Califfa (1970), Questa specie d'amore (1972), Attenti al buffone (1976), Bosco d'amore (1981), Le rose di Danzica (1981), La donna delle meraviglie (1985), Tango blu (1987), Gialloparma (1999).
Sceneggiatore di: Seddok, l'erede di Satana di Anton Giulio Majano (1960), La cuccagna di Luciano Salce (1962), La smania addosso di Marcello Andrei (1963), I tre volti della paura di Mario Bava (1963), La mia signora, episodio "L'uccellino", regia di Tinto Brass (1964), Terrore nello spazio di Mario Bava (1965), Anastasia mio fratello di Steno (1973), Tutto suo padre di Maurizio Lucidi (1978).
A scoprire il talento del giovane Bevilacqua fu nel 1955 l'allora responsabile del supplemento letterario della Gazzetta di Parma, citta' natale dello scrittore, Mario Colombi Guidotti, che gli commissiono' i primi racconti, poi contenuti in "La polvere sull'erba".
Bevilacqua ha vinto, durante la sua lunga carriera: il premio Campiello nel 1966 per "Questa specie di amore", il premio Strega nel 1968 per "L'occhio del gatto", il premio Stresa nel 2000 per "La polvere sull'erba", il premio Pisa per la poesia per "La camera segreta" e ben 2 volte il premio Bancarella, nel 1972 e nel 1991, rispettivamente per "Un viaggio misterioso" e "I sensi incantati".