La Disney sta valutando l'ipotesi di portare al cinema un sequel, sempre in live action, dell'Aladdin firmato da Guy Ritchie
Forse quello che un film come Saving Mr. Banks ci ha raccontato è vero. Forse, all'inizio della storia del più grande colosso in ambito di intrattenimento cinematografico, la cosa più importante era essere in grado di mantenere le promesse fatte a qualcuno di importante o riuscire a ricreare un mondo magico. Ma è altrettanto vero anche quello che cantava Marylin Monroe, e diamonds are a girl's bestfriend. E ad Hollywood non c'è niente che allieti l'umore come la possibilità di fare ancora più soldi.
E forse è per questo che la Disney ha messo gli occhi sulla possibilità di portare sul grande schermo un sequel al Live Action firmato da Guy Ritchie dedicato al più famoso ladro di Agrabah, Aladdin. Una decisione che, non a caso, arriva a poche settimane di distanza dal raggiungimento del miliardo di dollari di incasso a livello internazionale. In questo modo Aladdin si è posizionato al secondo posto di incassi per un remake di un classico Disney, surclassato solo dal (deludente) film in Live Action dedicato a La Bella e La Bestia. Una posizione che al momento non teme di essere intaccata dal debutto folgorante de Il Re Leone, in quanto il film di Jon Favreau non può considerarsi un vero e proprio live action, ma rientra invece nelle pellicole animate.
Con questi dati alle spalle, di certo non sorprende la scelta della Disney di valutare l'ipotesi di un sequel che non è nemmeno così lontano sulla linea dell'orizzonte. Il produttore Dan Lin, lungi dal dare l'ufficialità sul progetto, si è comunque "sbottonato" con Comic Book, spiegando:
Certamente stiamo esplorando questa strada. Quando abbiamo fatto Aladdin volevamo solo realizzare il miglior film che potevamo e permettere al pubblico di dire se avessero voluto avere di più. E ora posso dire fortemente che il pubblico vuole di più. Hanno visto questo film più di una volta. Abbiamo ricevuto tantissime lettere da persone che tornavano a vederlo e ci portavano i loro amici e la loro famiglia. E così ci siamo accorti che c'erano altre storie da poter raccontare. Che tratteremo come abbiamo trattato questo primo film di Aladdin, senza girare frame per frame qualcosa che era già stato fatto prima. Stiamo davvero guardando a quello che è stato fatto in passato, magari per l'home video, e ci sono più storie da raccontare nel materiale sottostante. Perciò, senza sbilanciarsi troppo, posso dire che stiamo esplorando le possibilità che abbiamo per andare avanti con questo franchise.
Non bisogna dimenticare che già il film d'animazione del 1992 Aladdin aveva avuto un suo sequel, dal titolo Il ritorno di Jafar. Per i più giovani, ricordiamo che si trattò del primo esperimento del cosiddetto direct-to-video, vale a dire un film realizzato direttamente per saltare il passaggio in sala e passare direttamente alla vendita sul mercato delle allora esistenti VHS. In più ci fu un altro sequel, dal titolo Aladdin e il principe dei ladri.
Come detto dallo stesso Dan Lin non c'è ancora assolutamente nulla di certo, si tratta più che altro di un viaggio in avanscoperta, un voler sondare il terreno. Al momento, quindi, non c'è bisogno di sbilanciarsi. L'unica cosa che si può fare è vedere e aspettare come evolve la cosa.
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