After Earth: location e costumi
Will Smith e i filmmaker di After Earth spiegano dove il film è stato girato, mentre i costumisti raccontano i tipi di costumi usati in After Earth.
di Redazione / 04.06.2013
Will Smith spiega che i filmmaker di After Earth hanno trovato una soluzione originale per rendere l'aspetto di una Terra in rovina e abbandonata dagli umani. "Night ha avuto un'idea: siamo a mille anni nel futuro, quindi non ci sono tracce di creazioni umane. La natura ha preso completamente il sopravvento", dice. "È una Terra senza influenze umane. Questo conferisce al film un inquietante aspetto di pericolo". Con questa prospettiva, i filmmaker hanno cercato località dove la natura fosse prepotente e rigogliosa.
Le scene del film che hanno luogo in questa Terra ringiovanita sono ambientate in due location principali: il parco nazionale di Humboldt Redwoods, nella California settentrionale, e in Costa Rica, nell'America centrale, dove i filmmaker hanno girato vicino al Vulcano Arenal e sul fiume Sarapiqui che scorre lungo la stazione biologica La Selva. Altre location importanti comprendono il deserto vicino Moab, nello Utah, che rappresenta il nuovo pianeta degli umani, Nova Prime, e i teatri di posa di Philadelphia dove sono stati ricreati gli interni. Inoltre, la seconda unità del film ha filmato i ghiacciai dell'Islanda e la montagna Eiger in Svizzera.
Ovviamente non è stato facile trovare luoghi dall'aspetto incontaminato dove portare una troupe di oltre 200 persone. Lo scenografo Tom Sanders ha perlustrato a piedi e in auto varie zone, nel corso di diverse settimane, cercando le aree più adatte al film. Il risultato è che le location diventano una parte integrante del film, come qualsiasi altro elemento. Questo era importante per Will Smith. "Quando abbiamo girato Ali nel Mozambico, ho compreso il valore di recarsi in un determinato posto ed essere immersi nell'ambiente", dice il produttore. "L'ambiente trasmette energia e volevo che Jaden sperimentasse questa sensazione". In una scena, ad esempio, girata a Costa Rica, Jaden Smith doveva scendere da un albero. "Mentre Jaden scende dall'albero, vede una scimmia vera, seduta fra i rami, che lo osserva. Lui si spaventa e la sua reazione viene catturata dalla cinepresa", spiega Will Smith.
Girare vicino al Vulcano Arenal è stato un altro modo per ottenere un reazione autentica da parte di Jaden Smith. "Mi hanno messo vicino ad un vulcano dicendomi: 'Non preoccuparti, non è più attivo da 14 mesi'. Ma io ero preoccupato lo stesso", racconta. "È stato bello ma non facile, correre sul vulcano temendo che potesse eruttare da un momento all'altro".
Nel collocare il film in un futuro distante 1000 anni da noi, i filmmaker hanno dovuto creare l'aspetto della nuova 'casa' degli esseri umani, ossia il pianeta Nova Prime. "In un film ambientato in un futuro così lontano bisogna ricreare tutto", spiega il produttore esecutivo E. Bennett Walsh. "Dai grandi set agli oggetti di scena più piccoli, non c'è nulla che si possa acquistare da qualche parte. Ogni reparto deve ideare ogni dettaglio di quanto apparirà sul grande schermo e immaginare l'effetto d'ensemble finale".
Lo scenografo del film, Tom Sanders, afferma: "Non volevamo fare un film come I pronipoti. Non poteva essere troppo diverso da oggi: la gente secondo noi usava ancora le mani e cucinava i propri pasti". Sanders ha iniziato il suo lavoro ideando i modelli dei set di Nova Prime. Spiega che la millenaria civiltà umana che vive a Nova Prime ha imparato la lezione. "Dopo aver distrutto la Terra, gli umani hanno deciso di comportarsi bene sul nuovo pianeta, e quindi sono partiti dal modo in cui la vita ha avuto inizio sulla Terra", dice. Sui set di Sanders, questo viene espresso in due modi: attraverso le scene, il design e le costruzioni.
Per quanto riguarda il design, Sanders si è ispirato alle forme e alla geometria della natura, rendendo visivamente l'evoluzione delle idee degli uomini dopo l'abbandono della Terra. Per realizzare la nave, Sanders ha creato uno dei set più difficili che questo veterano scenografo abbia mai costruito, ma il risultato è una navicella meravigliosa e decisamente unica. L'altro modo in cui Sanders mostra il cambiamento dell'umanità è tramite l'edilizia: Sanders voleva dimostrare che gli umani hanno scelto le "eco-costruzioni" sul nuovo pianeta.
Per via dell'ambientazione futuristica del film, la costumista Amy Westcott ha dovuto ideare tutti i costumi dei personaggi. "Abbiamo cucito ogni abito, ad eccezione delle mutande!", esclama. Così come per Sanders, l'ambiente futuristico ha offerto varie possibilità, e per la Westcott è stata una sfida. Per le scene più movimentate del film, i cadetti Ranger (fra cui Kitai, interpretato da Jaden Smith) indossano un'uniforme molto adatta al paesaggio dello Utah, realizzata con una stoffa decisamente resistente. La Westcott ha adottato il modello 'naturalista' delle scene di Sanders. Spiega che, ad esempio, "le persone non indossano gioielli, ci sono solo un paio di monili in tutto il film. Anche il trucco è molto contenuto". Jaden Smith indossa una tuta aderente, quando si reca nell'aspro ed impietoso pianeta Terra. "Il suo è un costume 'intelligente'", dice il produttore Caleeb Pinkett. "Lo protegge. Gli deve permettere di sopravvivere sul pianeta contaminato. Ha uno strumento sul braccio che serve ad effettuare scansioni allo scopo di ottenere informazioni sul terreno, sui parametri vitali e per comunicare. Il suo costume fornisce informazioni su tutto ciò che è necessario sapere". Il costume cambia colore a seconda delle situazioni. "È uno strumento di localizzazione", dice Pinkett. "Normalmente è color ruggine, ma quando capta qualcosa di ostile nelle vicinanze, diventa nero e si corazza. Nel caso in cui chi lo indossa si ammali, si ferisca o muoia, diventa giallo pallido".
Anche se le trasformazioni del costume sarebbero state create con gli effetti speciali, la squadra di Westcott ha creato il costume in tre diversi colori. Ma questo era solo l'inizio, perché erano necessari abiti diversi per riflettere i vari momenti della lavorazione. "Il costume viene maltrattato, viene immerso nell'acqua, graffiato dai rami degli alberi, bruciato, e deve sostenere le imbracature: si doveva decidere la quantità di costumi da disegnare per tutte le diverse situazioni. E non solo: una delle difficoltà del film riguardava il fatto che Jaden ha iniziato le riprese all'età di 13 anni e nel corso della lavorazione, continuava a crescere. Poiché le riprese sono durate sei mesi, abbiamo dovuto realizzare costumi di diverse misure, affinché potesse indossarli fino alla fine della lavorazione". Per Jaden Smith, il costume aveva anche il pregio di mostrare tutti i risultati del suo incredibile allenamento: "Per indossarlo", dice, "bisognava essere super-palestrati!".