Emmanuelle Bercot racconta la storia di Malony che, trascurato da una madre problematica, entra ed esce dai tribunali.
Dopo aver aperto la 68a edizione del Festival di Cannes, A testa alta (La tete haute), film diretto da Emmanuelle Bercot con Catherine Deneuve, Rod Paradot, Benoît Magimel, Sara Forestier, uscirà in sala in Italia il prossimo 19 novembre distribuito da Officine UBU, in concomitanza con la Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza che si terrà il 20 novembre.
Il film racconta la storia di Malony che, trascurato da una madre problematica, entra ed esce dai tribunali. Florence (Catherine Deneuve), una giudice minorile vicina alla pensione, e Yann, un educatore a sua volte reduce da un'infanzia difficile, tentano testardamente di aiutarlo. Quando Malony incontra Tess, una ragazza molto speciale, capirà che ci sono ragioni per guardare al futuro con ottimismo.
"La mia idea iniziale era realizzare un film sul sistema di sostegno che ruota intorno ai bambini, ma quando ho avuto quest' idea conoscevo molto poco quel mondo." racconta la regista Emmanuelle Bercot. "Sono stati gli anni di ricerca che ho condotto prima di iniziare le riprese che mi hanno permesso di capire quanto questi operatori fossero motivati, di conoscere la loro abnegazione, pazienza e capacità di non mollare mai. In verità, il punto di partenza del film ha radici molto specifiche. Ho uno zio assistente sociale e da bambina ero andata a trovarlo in Bretagna dove era responsabile di un campo estivo per giovani delinquenti. Uno di loro era un bambino. Da ragazza di buona famiglia, sempre protetta e incoraggiata, ero affascinata dal comportamento di questi adolescenti che non avevano avuto la mia stessa fortuna, ero attratta dalla loro insolenza, dal loro atteggiamento ribelle nei confronti dell'autorità e delle convenzioni sociali. Allo stesso tempo ammiravo il lavoro di mio zio e degli altri assistenti sociali per rimetterli in carreggiata, educarli, insegnar loro ad amare se stessi e gli altri, portare rispettare ai propri simili, ma soprattutto a se stessi. Il ricordo è rimasto in me così presente che da adolescente volevo diventare un giudice minorile. Alla fine questo ricordo mi ha spinto a fare un film sull'argomento."
Hanno detto del film A testa alta (La tete haute):
Realismo sociale in puro stile Dardenne – VARIETY
Catherine Deneuve irradia il film della sua luce – LE MONDE
Un colpo allo stomaco e uno al cuore – PARIS MATCH
Il miglior esordio dell'anno, Rod Paradot – PREMIERE
Intensa e commovente Sara Forestier – LE PARISIEN
Elettrizzante la performance dell'esordiente Rod Paradot – THE HOLLYWOOD REPORTER
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