

La Ragazza con La Macchina da Scrivere, il nuovo romanzo di Desy Icardi
'La Ragazza con la Macchina da Scrivere' è il nuovo romanzo di Desy Icardi e edito da Fazi Editore che ha al centro una donna che ha perso parte della sua memoria, ma non l'amore per la sua macchina da scrivere
di Erika Pomella / 06.03.2020
Un oggetto non è solo la prova fisica degli elementi che lo compongono. Ogni oggetto, in realtà, nasconde delle storie, dei ricordi, dei pezzi di vita di chi lo ha posseduto, o amato o protetto dall'incedere del tempo. E lo sa bene Delia, una signora che possiede un negozio di antiquariato, in cui tratta gli oggetti quasi fossero dei vecchi amici con cui condividere la sensazione di vecchiaia. Ma Delia è comunque una donna allegra, arzilla, che sembra avere una vita tranquilla e normale. Ma, di punto in bianco, il suo universo viene stravolto: perché Delia cade vittima di un ictus che, in un doloroso e proverbiale batter d'occhio, cancella parte dei suoi ricordi.
Nel percorso di nebbia in cui si è trasformata la sua memoria, però, Dalia trova conforto nella vicinanza tattile della sua Olivetti Rossa, una vecchia macchina da scrivere che ha preservato un legame con la donna, che sente la macchina da scrivere quasi pulsare sotto il tocco mnemonico dei suoi polpastrelli. Ed ecco così che Delia decide di raccontare il suo passato, la sua storia: l'infanzia vissuta nei profili di Avignone, la seconda guerra mondiale, il suo lavoro come dattilografa e il suo impegno durante la guerra.
Questa è, nel più breve spazio possibile, la trama de La Ragazza con La Macchina da Scrivere, romanzo di Desy Icardi, già autrice del bel L'Annusatrice di Libri, sempre edito da Fazi Editore. E proprio a questo primo romanzo, La Macchina da Scrivere si lega attraverso la volontà autoriale di raccontare storie che raccontino la scoperta e l'esperienza umana attraverso l'uso dei sensi. Se ne L'Annusatrice di Libri a farla da padrone era – come è facilmente intuibile dal titolo – il senso dell'olfatto, le pagine de La Ragazza con La Macchina da Scrivere sono piene del senso del tatto, tanto che persino al lettore sembra di sentire sotto i polpastrelli la conca leggera dei tasti della Olivetti.
E la prima, grande dote di questo romanzo è proprio la capacità di avvolgere il lettore in una metaforica coperta che lo fa sentire parte del racconto, che fa riecheggiare in lui le emozioni che vengono scritte tra le pagine. Si può dunque dire che La Ragazza con La Macchina da Scrivere è un romanzo sensoriale e avvolgente, che racconta e insieme mostra le pieghe della storia, non creando mai un muro o una separazione nei confronti di chi legge.
Molto saggia e funzionale anche la scelta di utilizzare due diverse voci per raccontare la storia di Dalia. Meglio, la voce è sempre quella della nostra protagonista: ma se nel passato si è scelto di usare la terza persona singolare, come se Dalia stessa avesse bisogno di sottolineare la sua distanza da un passato in cui forse non si riconosce più del tutto, nel presente Dalia è avvolta dalla seconda persona singola. Dalia diventa un TU, un'estensione di se stessa, un'altra anima nell'anima stessa. Ma il TU è anche un modo per tendere – ancora una volta – la mano al lettore, che è sempre presente nella storia che la Icardi costruisce, con un'eleganza che spesso commuove.
La Ragazza con La Macchina da Scrivere è un romanzo che forse somiglia un po' ad una caccia al tesoro sui generis, dove gli oggetti in realtà sono indizi e il vero prezioso da scoprire sono i ricordi, ma anche la consapevolezza di quanto sia importante il presente e di quanto, a volte, a salvarci sia la certezza che c'è sempre qualcuno da cui tornare.