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Iris: Jackie Brown di Quentin Tarantino con Robert De Niro


Iris, ( canale free del Dtt Mediaset ) per mercoledì 20 aprile 2011 propone Jackie Brown, prima sua opera basata su trama e non originale del romanzo Rum Punch di Elmore Leonard, nonchè il terzo traguardo registico di Quentin Tarantino. Dopo Le iene e Pulp Fiction, Tarantino omaggia e reinventa la blaxploitation, genere in voga […]

Iris, ( canale free del Dtt Mediaset ) per mercoledì 20 aprile 2011 propone Jackie Brown, prima sua opera basata su trama e non originale del romanzo Rum Punch di Elmore Leonard, nonchè il terzo traguardo registico di Quentin Tarantino.

Dopo Le iene e Pulp Fiction, Tarantino omaggia e reinventa la blaxploitation, genere in voga negli Anni ’70, sfruttando un cast d’eccezione: Pam Grier per il ruolo dell’eroina femminile afroamericana, Jackie Brown, la vendicativa hostess contrabbandiera, e Samuel L.Jackson nei panni di Ordell Robbie, spietato mercante d’armi per cui Pam lavora e che, prima di ritirarsi dal crimine, progetta d’impossessarsi di un’ingente somma di denaro depositata in Messico.
Ordell si accompagna all’amante Melanie (Bridget Fonda) e a Louis Gara, uno stralunato ex galeotto (Robert De Niro, il quale ha accettato questo ruolo secondario pur di lavorare con Tarantino).

Come commenta lo stesso regista, si tratta di “Una storia d’amore, realistica e vera“. Tra vicende di criminali doppiogiochisti e poliziotti corrotti s’inserisce, infatti, anche la liaison amorosa tra Jackie e Max Cherry (Robert Forster), garante di cauzioni che fa uscire di prigione la donna obbligandola a collaborare e consegnare Ordell alla polizia.

Jackie Brown ha rivelato un Tarantino inedito e insolito: seppure il regista mantenga i tratti distintivi dei suoi film-capolavoro (dalle citazioni dei b-movies Anni’70 alle autocitazioni come il marcato feticismo o l’insistita inquadratura dal bagagliaio dell’auto) la pellicola spiazza i suoi seguaci per linearità e scarsa innovazione, senza eccessi e senza azzardare nelle inquadrature.

Quentin non non sfrutta la tecnica dei flashback (se si esclude l’unica sequenza dello scambio di borse, ripetuta tre volte e da tre punti di vista), e per la semplicità, non fu ben accolto all’uscita nelle sale cinematografiche, ma ai nostri giorni, dopo una serie di rivalutazioni da parte della critica, il film è considerato l’eccezione cult di Tarantino.

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