Boss in incognito 4 Nicola Savino
Boss in incognito 4 Nicola Savino

Boss in incognito 4 su Rai2 con Nicola Savino


Nella puntata del 31 gennaio protagonista Costantino Vaia, dal 2002 direttore generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro.

Dopo lo speciale natalizio andato in onda il 28 dicembre scorso, su Rai2 prende il via la quarta stagione di Boss in incognito, programma condotto quest'anno da Nicola Savino con il compito di raccontare le gesta degli imprenditori ciascuno protagonista di una puntata che hanno accettato la sfida di lavorare, sotto copertura, insieme ai dipendenti della loro società.

Anche in questa nuova edizione, i boss arrivano da aziende diverse ma con una caratteristica in comune: creare prodotti che si utilizzano o consumano quotidianamente.

Il boss protagonista della puntata in onda martedì 24 gennaio alle 21.20 su Rai2 è Guido Di Stefano, figlio di uno dei fondatori del Maglificio Gran Sasso, azienda di maglieria e abbigliamento. Nelle successive puntate saranno protagonisti il boss dell'azienda che produce olio extra vergine di oliva e quello che produce la passata di pomodoro, il boss delle ceramiche, quello di torroni e dolciumi, e quello che guida un'azienda di accessori per i mobili.

Novità di questa quarta edizione, oltre alla conduzione affidata a Nicola Savino, il Boss camuffa sempre il suo aspetto e si crea un'identità fittizia ma finge di essere il protagonista di un nuovo docu-reality in cui due lavoratori si scambiano, per una settimana, azienda. Il boss si presenta quindi come l'operaio di un'azienda fittizia che ha deciso di partecipare a questa trasmissione televisiva, e ai suoi dipendenti viene fatto credere che uno di loro sarà protagonista dello scambio e andrà poi a lavorare per una settimana nell'azienda del nuovo, finto, collega. In questo modo le telecamere possono essere presenti nelle aziende senza destare sospetti. Alla fine, il Boss svela ai dipendenti la sua vera identità, commentando quanto fatto insieme e il loro modo di lavorare, che potrà essere premiato.

Nella puntata del 24 gennaio, a lavorare in incognito troviamo Guido Di Stefano, figlio di uno dei quattro fondatori – i fratelli Nello, Eraldo, Alceo e Francesco Di Stefano – del Maglificio Gran Sasso, creato nel 1952 a Sant'Egidio alla Vibrata, un piccolo paese a sud del confine tra Marche e Abruzzo. Negli anni '70, l'azienda da familiare è diventata industriale e si è affermata sul mercato nazionale e su quello estero. Oggi l'azienda produce e commercializza maglieria e abbigliamento di alta gamma, con prodotti eseguiti tutti a mano. Tradizione e modernità sono i valori del maglificio che produce ogni anno 1 milione di capi e ha uffici in 40 paesi. Guido si definisce un capo azienda molto vicino alle esigenze dei dipendenti e ha deciso di andare in incognito per rendersi conto di quali siano le loro reali condizioni di lavoro e anche per verificare la possibilità di ottimizzare alcune fasi lavorative. Nel corso della sua esperienza sotto copertura, Guido incontra Antonella, che si occupa del rammendo, Isabela, che si occupa del controllo finale sul capo (piegatura, imbustatura ed etichette), Cristiano, della lavanderia, Serafina, che si occupa della stiratura, e Irene che si occupa del taglio maglieria e dell'assemblaggio.

Nella puntata del 31 gennaio, protagonista Costantino Vaia, dal 2002 direttore generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro, una delle più importanti realtà agroindustriali del settore a livello europeo che esporta i propri prodotti in oltre 60 Paesi nel mondo, titolare del marchio Pomì, che ha fatto del legame solido e diretto con il mondo agricolo e con il territorio, uno degli elementi principali della sua forza. Pomì arriva direttamente dai campi di oltre 370 aziende agricole collocate principalmente nelle province di Parma, Piacenza, Cremona e Mantova. Costantino Vaia è un imprenditore che ha radici forti con la terra: proviene da una famiglia proprietaria di un'azienda agricola a conduzione familiare nella quale ha sempre lavorato, abituato fin da piccolo a raccogliere a mano i pomodori e le patate. A 18 anni, durante le vacanze estive post scolastiche, Costantino inizia a lavorare nell'azienda Pomì come stagionale, con la raccolta dei pomodori. Negli anni ha ricoperto vari incarichi in tutta la filiera produttiva, fino ad arrivare, poi, ai vertici dell'azienda, sempre spinto da una forte curiosità, dalla voglia di imparare senza fermarsi mai di fronte ai problemi, ma cercando sempre di risolverli. Conoscendo già la dinamica produttiva, avendoci lavorato lui stesso, a Costantino interessa affrontare l'avventura di Boss in Incognito soprattutto per l'aspetto umano, per capire se i suoi dipendenti sono soddisfatti, felici della vita e del lavoro che svolgono. Nel corso della sua avventura in incognito, Costantino incontrerà Antonella, un'operatrice del confezionamento, poi Marcello, alle prese con lo scarico del pomodoro, Pier Giorgio, che si occupa della raccolta dei pomodori, e infine Rita, che si occupa del controllo e della cernita dei pomodori sui nastri, e Sandro, che si occupa della pallettizzazione.

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