L’Academy risponde alle critiche sulla diversità

Lo scorso 15 Gennaio sono state annunciate le candidature che concorreranno ai prossimi Academy Awards, che avranno luogo il prossimo 22 Febbraio. Non ci è voluto molto prima che qualcuno notasse che per la prima volta da vent'anni (precisamente dall'edizione del 1995) in tutte e quattro le categorie inerenti gli interpreti ci sono solo attori bianchi. Allo stesso modo non c'è una singola donna che concorra per una delle categorie più importanti a livello tecnico – sceneggiatura e regia. Su twitter, intanto, l'hashtag #OscarsSoWhite è diventato un trend a tempo di record. Con questa atmosfera tutt'altro che rilassata non sorprende che l'ultima polemica riguardì il film Selma, che non è stato candidato né come migliore regia (a Ava DuVernay) né come miglior attore (a David Oyelowo).

Lo scorso Venerdi, il presidente dell'Academy Cheryl Boone Isaacs, in occasione di un'intervista con The Associated Press, ha risposto alla polemica spiegando che la categoria attoriale tutta in bianco in realtà l'ha ispirata ancora di più a spingere verso la diversità. Detto questo, però, la donna ci ha tenuto a sottolineare l'orgoglio per tutti i candidati in lizza. In particolare ha detto:

Negli scorsi due anni abbiamo fatto grandissimi passi avanti come non ne abbiamo fatti mai prima verso l'obiettivo di diventare un ancor di più diversificata e inclusiva organizzazione attraverso l'ammissione di nuovi membri e nuove classi. E, personalmente, amerei vedere – e di fatto non vedo l'ora – una più grande diversità culturale in mezzo a tutti i nostri nominati di ogni categoria.

Boone Isaacs, che è la prima donna nera a ricoprire la presidenza dell'Academy, ha poi risposto particolarmente sulla questione "Selma", dicendo:

Quello che è importante tenere a mente è che Selma, che è una pellicosa meravigliosa, è stato nominato come miglior film e questa intera categoria è votata dall'insieme di circa settemila membri.