Venezia 71, non entusiasma ‘Manglehorn’ con Al Pacino
Manglehorn è, per il regista Gordon Green, Al Pacino e il suo modo di esplorare un personaggio che sta cercando di rimettere insieme i pezzi della sua vita nel senso più intimo dell'espressione.
di Redazione / 30.08.2014
Solo qualche applauso per il film Manglehorn di David Gordon Green, in concorso in questa 71a edizione del Festival di Venezia, con protagonista Al Pacino.
Manglehorn (Al Pacino) è un fabbro, con un passato oscuro, che fa una vita ordinaria in una piccola città della provincia americana. Oltre alle apparenze c'è altro: Manglehorn è un ex pregiudicato che quarant'anni prima ha rinunciato alla donna dei suoi sogni per un colpo e che ancora oggi non si perdona per la scelta che ha fatto. Ora passa le sue giornate tormentandosi e scrivendole ossessivamente lettere d'amore. Manglehorn incontra una giovane donna che lo aiuta a riprendersi, anche se il suo passato segreto minaccia sempre di venire a galla.
"Manglehorn parla di un uomo che ha rinunciato all'amore della sua vita" racconta il regista David Gordon Green "e, ora che il mondo che lo circonda sembra sbriciolarsi davanti ai suoi occhi, lo rimpiange."
Il regista ha voluto raccontare con questo film una storia d'amore. Manglehorn, infatti, "parla delle scelte che si fanno da giovani e di come queste riflettano le situazioni che si creano in seguito nella vita; parla di un uomo che non vuole ritrovarsi da solo a cenare con il gatto." dice il regista, secondo cui "c'è un che di comico in questo".
"Ma al di là di ogni concetto narrativo, Manglehorn è – per Gordon Green – Al Pacino e il suo modo di esplorare un personaggio che sta cercando di rimettere insieme i pezzi della sua vita nel senso più intimo dell'espressione".
Al Pacino è affiancato in Manglehorn da Holly Hunter, Chris Messina, Harmony Korine, Natalie Wilemon, Edrick Browne, Luis Olmeda.