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Geolier, sapete che lavoro faceva prima della fama? Umile come pochi
È il fenomeno del momento Geolier. Il cantante, che ha conquistato il secondo posto a Sanremo, sta suscitando molta curiosità. Come mai la sua musica piace moltissimo? Come è arrivato al successo? L’artista, grazie al Festival di Sanremo, è riuscito a farsi conoscere oltre la sua Campania. Proprio per questo vogliamo raccontarvi com’è iniziato il […]
di Susy Caruso / 13.02.2024
È il fenomeno del momento Geolier. Il cantante, che ha conquistato il secondo posto a Sanremo, sta suscitando molta curiosità. Come mai la sua musica piace moltissimo? Come è arrivato al successo?
L’artista, grazie al Festival di Sanremo, è riuscito a farsi conoscere oltre la sua Campania. Proprio per questo vogliamo raccontarvi com’è iniziato il suo percorso nella musica e cosa l’ha reso così speciale. Emanuele Palumbo ormai è un vero e proprio fenomeno nascente della musica italiana. L’artista, nato e cresciuto a Secondigliano, un quartiere di Napoli, ha iniziato a farsi conoscere nel 2019 lanciando più di un tormentone. Una delle sue canzoni più note, è quella nata dal featuring con Sfera Ebbasta, “M’ Manc”: ha praticamente segnato un punto di svolta nella sua carriera.
È diventato uno degli artisti più amati della nuova generazione grazie alla sue sonorità tipiche del rap con testi che spaziano oltre i temi tradizionali del genere, toccando argomenti più profondi e personali. Si è fatto conoscere anche grazie alla partecipazione al Red Bull 64 Bars Live a Scampia, dove ha condiviso il palco con artisti del calibro di Lazza, Marracash, Noyz Narcos, e altri.
Chi è davvero Geolier? Ecco quale lavoro faceva Emanuele Palumbo prima del successo
Geolier deve molto alla sua Napoli: proprio per questo non vuole rinunciare al dialetto nel suo rap. Da sempre, Emanuele è stato attratto dal mondo del rap, trovando ispirazione in artisti come 50 Cent. Il padre non era molto contento di questa sua passione che pian piano per lui diventata qualcosa di più. Geolier, infatti, ad un certo punto ha persino preso una decisione forte: ha abbandonato la scuola e poi anche il lavoro per dedicarsi completamente al rap. Emanuele lavorata in un fabbrica: un lavoro che non gli permetteva di realizzarsi artisticamente. C’ha scommesso tutto sulla musica, e ha vinto.
Il suo primo successo, “P’ Secondigliano”, è stato un omaggio al suo quartiere dov’è nata e dove ancora vive e ha segnato l’inizio della sua ascesa nel mondo della musica. La collaborazione con Nicola Siciliano ha fatto per Geolier il trampolino di lancio. L’album “Emanuele”, prodotto da Luchè, ha letteralmente spopolato. Le collaborazioni con artisti già noti, come Gué Pequeno, Emis Killa, hanno fatto sì che il suo nome diventasse sempre più familiare nel mondo del rap e della trap.
Il suo punto forte è sicuramente il forte legame con la sua comunità. Emanuele ha infatti partecipato a progetti e iniziative che riflettono il suo impegno verso il suo quartiere e la sua città. La sua capacità di evolversi e di rimanere fedele alle sue radici è stata una chiave del suo successo e gli ha permesso di raggiungere un pubblico sempre più ampio. Di certo, il successo raggiunto con il Festival di Sanremo nel 2024, gli permetterà di fare un ulteriore passo in avanti nella carriera che sembra, fino ad oggi, molto promettente aldilà dei fischi e delle critiche.