The Continental, serie Prime Video dal mondo di John Wick, scena da trailer
The Continental, serie Prime Video dal mondo di John Wick, scena da trailer

The Continental, recensione della serie prequel e spinoff di John Wick


'The Continental: dal mondo di John Wick' è appena arrivata su Prime Video col primo episodio: ecco la nostra recensione
Voto: 7/10

Quando Chad Stahelski portò al cinema il primo capitolo di John Wick forse non si aspettava minimamente che il suo lungometraggio d’azione avrebbe avuto tanto successo, né che sarebbe diventato il primo capitolo di quello che ormai può essere definito un vero e proprio franchise, diventato un cult del cinema action e uno dei divertissment preferiti tanto dal pubblico che dalla critica, che per una volta non si è vestita della solita aria snob quando ci sono di mezzo prodotti pensati per essere pop. Chad Stahelski, già stunt-man di Keanu Reeves in Matrix, ha dunque ritrovato il “suo” attore e lo  ha messo al centro di un mondo pieno d’azione, dove rigide regole morali dettano il ritmo di un’esistenza fatta di violenza, di scontri, di taglie sopra la testa. John Wick è un mercenario che si è reso conto di non poter vivere una vita normale, di non poter essere libero dal giogo della Tavola e dell’Organizzazione che un tempo serviva, finché la morte non busserà alla sua porta. Un assassino spaventoso, che si è meritato il nome di Baba Yaga: un uomo nero e in nero difficile (per non dire impossibile) da uccidere, che capitolo dopo capitolo ha chiesto sempre una maggiore sospensione dell’incredulità, senza smettere mai di intrattenere il suo pubblico. Con un successo di tale portata era pressoché scontato presumere che l’universo della saga si sarebbe espanso ed è quello che è successo con The Continental – Dal mondo di John Wickminiserie in tre episodi il cui primo ha debuttato lo scorso 22 settembre sulla piattaforma streaming Prime Video.

The Continental: dal mondo di John Wick | Trailer
The Continental: dal mondo di John Wick | Trailer

Di cosa parla The Continental?

Ambientata nella New York degli anni Settanta, la nuova serie targata Amazon e creata da Greg Coolidge, Kirk Ward e Shawn Simmons, ha come protagonista un giovane Winston Scott, il personaggio che nella saga principale ha le fattezze di Ian McShane. La nuova serie, dunque, punta a raccontare come Winston (qui interpretato dal Colin Woodell di The Originals) sia riuscito a diventare il direttore del Continental, l’albergo/rifugio tanto centrale nella saga di John Wick. Winston viene portato nel mondo del traffico di New York quasi a forza, trascinato via dalle sue piccole truffe londinese. A volere il suo aiuto è Cormac (Mel Gibson), criminale affascinante ma viscido che lo ha aiutato dopo la morte dei genitori. Ora è Cormac a volere la sua assistenza: la sua richiesta, infatti, è che Winston trovi suo fratello maggiore Frankie (Ben Robson), che con un colpo solo è riuscito a mettersi contro tutta la Grande Tavola.

Colin Woodell come Winston Scott in The Continental: From the World of John Wick [credit: Katalin Vermes/Starz Entertainment; The Continental Copyright 2022 Starz Entertainment, LLC]
Colin Woodell come Winston Scott in The Continental: From the World of John Wick [credit: Katalin Vermes/Starz Entertainment; The Continental Copyright 2022 Starz Entertainment, LLC]

Le origini: tra bromance e strategia

Ci sono tanti motivi per cui The Continental può essere considerato una serie coraggiosa. Il primo, è la durata. The Continental: Dal mondo di John Wick è una miniserie, come abbiamo già scritto, composta da tre episodi. Si tratta, però, di episodi che hanno una durata media di circa 85 minuti e che, dunque, sfiorano il minutaggio di un lungometraggio. Inutile negare che oggi viviamo in un’epoca in cui la soglia dell’attenzione è sempre più bassa e fragile. I social, il binge watching e la frenesia dei nostri tempi ci sta facendo perdere sempre di più il senso della pazienza, per cui lo spettatore è abituato sempre ad avere tutto e subito, anche se questo può a volte significare una fruizione più superficiale. The Continental, invece, ribalta questo status quo e offre al pubblico quelli che si potrebbero considerare tre film per la tv: da una parte, com’è ovvio, c’è il tentativo di creare anche un collegamento “tecnico” con la saga cinematografica, dall’altra però c’è questa tendenza a prendersi i propri tempi, a dilatarli per far sì che lo spettatore entri più in empatia con personaggi che ha più tempo per conoscere. E questo porta alla seconda scena coraggiosa: la mancanza d’azione. Ora, non vogliamo dire che The continental sia una serie priva d’azione, perché sarebbe un dato inesatto. Ma il punto è che la serie nasce come costola di una saga cinematografica dove l’azione è tutto. Quindi per il pubblico sarebbe stato lecito aspettarsi un prodotto violento e roboante come il film originale, dove l’azione servisse a scandire il tempo. In questo caso, invece, pur facendo ricorso all’azione quando serve, The Continental è più “tradizionale”, e alterna le scene d’azione, la caccia all’uomo, i tentati omicidi, a scene molto più intime e verbali. Questo fa sì che forse la durata dell’episodio risulti un po’ più pesante per coloro che cercano l’azione, ma che diventi ricca per chi apprezza una sceneggiatura che si basa anche sull’introspezione dei personaggi. E il risultato di questa scelta la si vede, ad esempio, nella costruzione di Franky: un personaggio che nel primo episodio si vede relativamente poco, ma verso cui, alla fine, proviamo un profondo affetto, come se lo conoscessimo da anni, come se fosse lui, in effetti, quello che era destinato a ereditare il ruolo di John Wick. L’aspetto bromance della serie – quella, cioè, incentrata tra l’incontro/scontro tra due fratelli con un rapporto problematico – è inoltre la proverbiale ciliegina sulla torta per quella fascia di pubblico che ama il livello emotivo della storia.

First look a Frankie (Ben Robson) e Yen (Nhung Kate) in The Continental [credit: Katalin Vermes; Copyright 2021 Starz Entertainment, LLC; courtesy of Prime Video]
First look a Frankie (Ben Robson) e Yen (Nhung Kate) in The Continental [credit: Katalin Vermes; Copyright 2021 Starz Entertainment, LLC; courtesy of Prime Video]

Da questo punto di vista, dunque, The Continental è una serie che si presenta in modo molto diverso rispetto a quelle che potevano essere le aspettative iniziali. E il coraggio di osare, di prendere alla sprovvista lo spettatore, di costringerlo a “impegnarsi” durante la visione è comunque qualcosa che andrebbe sempre premiato, specie in un momento storico in cui l’intrattenimento sembra sempre più adagiato sul concetto di “copia e incolla”. Detto questo, però, la serie non è esente da problemi. Proprio la scelta di essere più “narrativa” fa sì che gli episodi siano colpiti di tanto in tanto da lungaggini non necessarie, discorsi messi lì tanto per e che non hanno altro risultato se non quello di frenare il ritmo. Anche alcune scelte di trama, sebbene in un universo come quello di John Wick dove l’impossibile sembra essere all’ordine del giorno, appaiono discutibili e fanno storcere il naso a chi guarda. Tralasciati questi difetti e ricordandosi comunque che la serie narra l’ascesa di un uomo all’origine della sua carriera, The Continental è una serie che vale una visione, anche solo per le ottime interpretazioni di tutti i personaggi in scena, compreso un Mel Gibson luciferino ma grottesco.

Hubert Point-Du Jour come Miles, Jessica Allain come Lou in The Continental: From the World of John Wick [credit: Katalin Vermes/Starz Entertainment; The Continental Copyright 2022 Starz Entertainment, LLC]
Hubert Point-Du Jour come Miles, Jessica Allain come Lou in The Continental: From the World of John Wick [credit: Katalin Vermes/Starz Entertainment; The Continental Copyright 2022 Starz Entertainment, LLC]

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
The Continental: dal mondo di John WickThe Continental: dal mondo di John Wick (stagione 1)
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