

Chi fu l’inventore del cinema italiano? Lui è stato il primo produttore e regista
Siete curiosi di conoscere chi è stato l’inventore del cinema italiano? Era il 1905 quando Filoteo Alberini girò il primo film italiano.
di Marianna Somma / 11.09.2023
Vi siete mai chiesti chi è stato l’inventore del cinema italiano? Correva l’anno 1905 quando un giovane ma già promettente Filoteo Alberini girò quello che è considerato in assoluto il primo film italiano della storia. La pellicola aveva il titolo “La presa di Roma”. I meriti dell’italiano Filoteo Alberini e il suo contributo alla nascita della Settima Arte però non sono stati solo questi. Siete curiosi di saperne di più?
Filoteo Alberini, l’inventore del cinema italiano
Il suo nome si è perso nell’oblio invece di essere consacrato alla storia per il ruolo che giustamente gli spetta. Oggi vi raccontiamo l’appassionante storia di Filoteo Alberini, colui che inventò il cinema italiano. Nato a Orte il 14 marzo del 1867, Alberini è stato regista, produttore, inventore ed esercente. A lui si deve la nascita della Settima Arte, ma il suo nome è finito nell’oblio mentre quello dei Fratelli Lumière è passato alla storia. Perché? Alberini fu un genio inascoltato oppure fu semplicemente un idealista che ha dovuto soccombere alla disorganizzazione della burocrazia italiana?
Alberini non fu semplicemente il primo produttore e regista italiano a realizzare un film a soggetto italiano (La presa di Roma), quello che gli storici considerano il primo film italiano della storia del cinema, ma fu anche il primo esercente di cinematografia. Nel 1904 insieme ad un amico di vecchia data, Dario Santini, fonda un’azienda chiamata Primo stabilimento italiano di Manifattura Cinematografica. La ditta nel 1906 cambia nome in Cines, considerato un nome più incisivo e emblematico.
Sempre Filoteo Alberini fu colui che aprì nel 1904 il primo cinema italiano a Roma, il Moderno, che ancora oggi è aperto e funzionante.
Prima dei Fratelli Lumière c’era Filoteo Alberini
L’inventore del cinema italiano era un grande appassionato della Settima Arte e ben prima del suo primo film e dell’apertura del primo cinema italiano, fece una clamorosa invenzione che purtroppo finì nel dimenticatoio a causa di un intoppo burocratico.
Nel mese di ottobre del 1894, ovvero un anno prima dell’invenzione dei Fratelli Lumière, Filoteo Alberini, ispirandosi a un’invenzione di Edison, inventò il Kinetografo, una macchina da presa per la ripresa e proiezione. Tuttavia a causa della lentezza della burocrazia il brevettò arrivò solo nel dicembre del 1895, ovvero un anno dopo la grande invenzione. Di conseguenza l’invenzione di Alberini fu oscurata da quella dei Fratelli Lumière e cadde per sempre nel dimenticatoio.
Ecco perché è bene ricordare come andò realmente la storia e quali furono i meriti di Filoteo Alberini, l’inventore del cinema italiano. La sua figura solo di recente è stata rivalutata grazie ad un film uscito l’anno scorso nelle sale.
Alberini nella sua lunga carriera produsse 134 film tra cui Quo vadis? e fece numerose invenzioni, segno della sua passione per la Settima Arte, come la cinepanoramica, il cineorologio e una macchina per pulire le pellicole.