Buon Compleanno, Keanu Reeves: vita e carriera dell’attore canadese
Il 2 Settembre facciamo gli auguri a Keanu Reeves, star del cinema d'azione, ma non solo, che mantenendo un basso profilo è diventato uno dei volti più noti e amati a livello mondiale, protagonista di alcuni titoli di culto.
di Matilde Capozio / 02.09.2023
Keanu Reeves è nato il 2 settembre del 1964 a Beirut, in Libano (dove sua madre si era trasferita per lavoro all’epoca), con un background decisamente multietnico, come rivela anche il suo aspetto: sua madre Patricia è inglese, mentre suo padre Samuel era hawaiano, di origini anche cinesi, inglesi, vietnamite, filippine, irlandesi e portoghesi, tra le altre; lo stesso nome Keanu deriva dall’hawaiano Keaweaheulu, la cui traduzione significa all’incirca “fresca brezza che dal mare sale verso i monti” (anche se spesso, all’inizio della sua carriera, gli era stato consigliato di cambiarlo in favore di un nome meno esotico e più facile da pronunciare). Dopo la separazione dei genitori, Keanu si è trasferito più volte, cambiando nazione e anche continente al seguito della madre: prima la famiglia si è spostata in Australia, poi a New York e infine a Toronto (lui ancora oggi ritiene la cittadinanza canadese); lì, grazie al secondo marito di sua madre, il regista Paul Aaron, Keanu ha cominciato a recitare, prima in teatro, per poi passare alla televisione, con pubblicità, programmi e film per la tv.
Nonostante sia diventato, negli anni, indiscutibilmente una delle star più riconoscibili in tutto il mondo, Keanu Reeves è sempre rimasto l’antidivo per eccellenza, mantenendo un bassissimo profilo nella sua immagine tanto pubblica quanto privata; nel tempo libero si dedica alle sue passioni, come le moto (ha anche fondato un’azienda che produce veicoli personalizzati) e musica (suona il basso nella band dei Dogstar).
Gli inizi di Keanu Reeves fra piccolo e grande schermo
Il ventenne Keanu nel 1984 è uno dei corrispondenti di Going great, programma televisivo canadese rivolto a un pubblico di giovani, incentrato su ragazzi che eseguivano attività coraggiose e spericolate; nel frattempo recita a teatro, interpretando Mercuzio in una produzione di Romeo e Giulietta, fa il suo debutto in una sitcom canadese, Hangin’ in (1984), cui seguono film per la tv come Babes in toyland (1986), musical natalizio con Drew Barrymore, L’esecuzione…una storia vera (1986) con Charles Bronson, e Giustizia violenta (1986) con Kiefer Sutherland. Al cinema, invece, fa il suo debutto nel 1986 con Spalle larghe, dramma sportivo ambientato nel mondo dell’hockey, con Rob Lowe e Patrick Swayze, e anche Il sogno di Robin (1986), su un’aspirante campionessa di ginnastica artistica, e il thriller I ragazzi del fiume (1986).
Keanu Reeves e il cinema d’autore
Dalla fine degli anni ottanta in poi, comincia a prendere parte a una serie di pellicole d’autore; ha un ruolo in Le relazioni pericolose (1988), il dramma in costume basato sull’omonimo e celebre romanzo francese, a cui seguono due titoli di culto: Point Break (1991), nuovamente al fianco di Patrick Swayze, il cult diretto da Kathryn Bigelow ambientato nel mondo dei surfisti, in cui è l’agente del FBI in incognito, e poi Belli e dannati (1991) di Gus Van Sant, con River Phoenix. Reeves è poi nel cast di Dracula di Bram Stoker (1992), trasposizione del classico dell’orrore a firma di Francis Ford Coppola, con Gary Oldman e Winona Ryder, Molto rumore per nulla (1993), di e con Kenneth Branagh, dalla pièce shakespeariana, Cowgirl-il nuovo sesso (1993), western al femminile nuovamente per la regia di Gus Van Sant, che però è una delusione sia commerciale sia di critica, e viene diretto dal nostro Bernardo Bertolucci in Piccolo Buddha (1993).
Continuerà negli anni a frequentare il cinema d’autore, per lo più di genere, come con il thriller soprannaturale di Sam Raimi The gift (2000), o più di recente l’horror psicologico The neon demon (2016), del regista danese di culto Nicolas Winding Refn, o il legal thriller Una doppia verità (2016) con Renèe Zellweger.
Keanu Reeves, star del cinema d’azione
Keanu Reeves ha iniziato a diventare uno dei protagonisti del cinema d’azione grazie anche al successo di Speed (1994), il film che lo vede protagonista accanto a Sandra Bullock e che, alla sua uscita, ottiene ottime recensioni e un colossale successo di pubblico, tanto da generare un sequel (in cui però Reeves saggiamente declina di comparire, e che verrà considerato uno dei peggiori sequel di tutti i tempi).
Il film che però rimarrà, probabilmente per sempre, quello a cui il nome e il viso di Keanu Reeves sono universalmente associati, è ovviamente Matrix, la saga distopica delle sorelle Wachowski che prende avvio col primo capitolo nel 1999: pochi titoli hanno avuto un’influenza che non è solo cinematografica, ma si estende anche a molti altri aspetti della nostra cultura pop e non soltanto, negli ultimi decenni, quanta ne ha avuta Matrix; il film ha consacrato definitivamente nel firmamento delle star il suo protagonista e, come sappiamo, la saga è proseguita dapprima come una trilogia, con l’uscita di un secondo e terzo capitolo girati uno di seguito all’altro, Matrix Reloaded e Matrix Revolutions, nel 2003, e sembrava tutto concluso in maniera definitiva quando poi invece Neo è tornato a lottare nel quarto Matrix Resurrections (2021).
Se già The Matrix era chiaramente influenzato dal cinema orientale e dai film di arti marziali, questa è un’ispirazione che ricorre più volte nella carriera di Keanu: è lui uno dei protagonisti, insieme ad attori giapponesi, del film 47 Ronin (2013), ispirato al gruppo di samurai del XVIII secolo, anche se il film è un insuccesso commerciale e anche di critica. È stato un flop anche Man of Tai Chi (2013), co-produzione tra Cina e Stati Uniti che segna il debutto alla regia di Keanu Reeves, parzialmente ispirato alla storia del suo protagonista, l’attore e campione di arti marziali Tiger Chen, maestro e amico di Keanu, che nel film ne interpreta l’antagonista. Reeves è inoltre il narratore del documentario Mifune: The last samurai, sul famoso attore Toshiro Mifune, noto per i film di Akira Kurosawa.
Negli ultimi anni, comunque, Reeves ha inaugurato un altro franchise action di successo, che lo ha tenuto maggiormente impegnato e che probabilmente gli ha dato le maggiori soddisfazioni, andando anche a risollevare un periodo non esaltante della sua carriera: stiamo ovviamente parlando di John Wick, la saga sul sicario in cerca di vendetta diretta dall’ex stuntman Chad Stahelski: il primo capitolo, uscito nel 2014, è diventato un po’ a sorpresa un successo superiore alle aspettative, dando così vita, finora, a tre sequel: John Wick- Capitolo 2 (2017), John Wick 3-Parabellum (2019) e il recentissimo John Wick-Capitolo 4 (2023), con il budget (e anche gli incassi) che hanno continuato a lievitare in proporzione, diventando un appuntamento imperdibile per i fan.
Keanu Reeves e la fantascienza
Certo, anche Matrix è naturalmente un film di fantascienza, ma questo è comunque un genere che è stato molto presente nella carriera di Keanu Reeves, fin dagli inizi: il suo primo vero successo, sul mercato americano, è stato infatti Bill & Ted’s excellent adventure (1989), commedia fantascientifica demenziale, diventata di culto, tanto da aver dato vita, nell’immediato, a un sequel, Un mitico viaggio (1991) e una serie tv, e addirittura a un terzo capitolo a moltissimi anni di distanza, Bill & Ted face the music (2020).
È stato inoltre il protagonista di Johnny Mnemonic (1995), pellicola di fantascienza ambientata in un 2021 in cui la società è guidata da internet e mega corporations, a cui segue il thriller di fantascienza Reazione a catena (1996), con Morgan Freeman e Rachel Weisz. Reeves è inoltre fra gli interpreti di A scanner darkly-Un oscuro scrutare (2006), film di Richard Linklater tratto da un racconto del maestro della fantascienza Philip K. Dick, realizzato con la tecnica del rotoscoping per un effetto visivo molto originale, che rende gli attori simili a cartoni animati. L’attore è stato poi il protagonista di Ultimatum alla Terra (2008), remake di un classico della fantascienza del 1951 nei panni del misterioso alieno Klaatu, film che ha avuto un buon successo di pubblico anche se non ha convinto del tutto la critica, mentre è stato un flop su tutti i fronti Replicas (2018), in cui interpreta un neuroscienziato che tenta di riportare in vita la propria famiglia.
Il versante sentimentale di Keanu Reeves
In una carriera spesso votata al cinema d’azione, ricordiamo però anche il versante più sentimentale di Keanu Reeves, che ha fatto comunque capolino in diversi titoli: è stato il protagonista di Il profumo del mosto selvatico (1995), dramma sentimentale in costume remake dell’italiano Quattro passi fra le nuvole (1942); ha poi affiancato Charlize Theron in Sweet November- Dolce Novembre (2001), dramma romantico dall’accoglienza non esaltante. È invece una commedia romantica, Tutto può succedere- Something’s gotta give (2003), in cui Reeves ha un ruolo secondario al fianco dei protagonisti Jack Nicholson e Diane Keaton, in un film che è un grande successo commerciale, specialmente in patria. Lui e l’amica Sandra Bullock si riuniscono per La casa sul lago del tempo (2006), romanticissimo film dal tocco fantasy, remake del coreano Il mare, e poi Reeves affianca Robin Wright e il resto di un cast prestigioso in La vita segreta della signora Lee (2009), dramma dalle buone recensioni ma dalla scarsa visibilità. Più di recente, Keanu ha ritrovato Winona Ryder (dopo Dracula di Bram Stoker) per la commedia romantica Destinazione matrimonio (2018).
Keanu Reeves e i fumetti
Keanu Reeves è uno degli autori della serie a fumetti BRZRKR, con protagonista un guerriero immortale, da cui dovrebbero essere tratti sia un film live-action che una serie anime con protagonista lo stesso Reeves. L’attore aveva anche già avuto il suo comic movie, quando è stato protagonista di Constantine (2005), basato sulla serie a fumetti Hellblazer; il film, arrivato nelle sale in un periodo in cui di fatto i film con supereroi DC non erano popolari come lo sono al giorno d’oggi, ha ricevuto un’accoglienza contrastante ma negli anni è stato rivalutato come pellicola di culto, tanto che di recente Reeves e il regista Francis Lawrence hanno confermato che un sequel è in fase di preparazione.
Progetti futuri
Oltre ai progetti già menzionati, Keanu Reeves continuerà a cavalcare l’onda del successo della saga di John Wick: un quinto capitolo è stato già annunciato, ma sembra che regista e interprete si prenderanno una pausa prima di procedere alla sua realizzazione; nel frattempo, però, arriverà lo spin-off Ballerina, collocato narrativamente fra i capitoli 3 e 4, per la regia di Len Wiseman e con protagonista l’attrice Ana De Armas.