

Buon Compleanno, Daniel Radcliffe: uno sguardo alla vita e alla carriera dell’attore inglese
Il 23 Luglio si festeggia il compleanno del maghetto più famoso del grande schermo, uno dei volti più noti in tutto il mondo, che ha saputo costruirsi negli anni una carriera fatta di scelte rischiose e insolite.
di Matilde Capozio / 23.07.2023
Daniel Jacob Radcliffe nasce il 23 Luglio del 1989 a Londra, figlio di Marcia Jeannine Gresham, un’agente di casting, e Alan George Radcliffe, agente letterario, che avevano entrambi recitato da bambini. Dopo aver espresso, in tenera età, il desiderio di recitare, Daniel ottiene proprio grazie alle conoscenze di sua madre la possibilità di fare un provino, che lo porta a essere scritturato nel ruolo del protagonista da bambino in un adattamento televisivo di David Copperfield di Charles Dickens, per la BBC One. Il suo debutto al cinema avviene invece con la parte del figlio di Geoffrey Rush e Jamie Lee Curtis nel film Il sarto di Panama, con Pierce Brosnan, dall’omonimo romanzo di spionaggio di John Le Carrè.
Il ruolo in Harry Potter e la fama globale
Daniel ha già, dunque, un pochino di esperienza davanti alla cinepresa quando il produttore David Heyman, amico di suo padre, si convince che lui sarebbe perfetto per un ruolo per il quale stanno cercando un giovane attore britannico ancora sconosciuto: si tratta naturalmente del maghetto più famoso del mondo per il film Harry Potter e la pietra filosofale, adattamento del primo volume della saga best-seller di J.K. Rowling: così, con un paio di occhialini rotondi (finti, perché nella vita reale, a differenza del suo personaggio, non ne ha bisogno) e una cicatrice a forma di saetta sulla fronte, Daniel Radcliffe diventa uno dei personaggi più noti e amati della storia del cinema, che rivestirà per otto film (essendo l’ultimo libro diviso in due parti al cinema); si tratta senza dubbio di un lavoro impegnativo, in una produzione ad altissimo budget e dalle grandi aspettative, con l’età degli interpreti che cresce di pari passo con quella dei loro personaggi, e a intervalli regolari si ventila l’ipotesi di una sostituzione degli attori principali, sommata a qualche incertezza da parte degli stessi protagonisti, poi superata, come sappiamo. Il ruolo di Harry Potter dona al suo interprete una fama globale, con in più tutte le difficoltà che comporta affrontare i propri anni formativi sotto i riflettori, compresi gli studi, ma Daniel Radcliffe ha sempre mantenuto, nel tempo, un profilo sorprendentemente basso per una star del suo calibro: non è presente sui social media e si tiene lontano dalla vita mondana.
Una curiosità: Daniel ha raccontato che ogni tanto le persone lo scambiano per un altro attore dai capelli scuri, la pelle chiara, gli occhi azzurri e il fisico minuto, protagonista di un’altra famosissima saga fantasy, vale a dire Elijah Wood, amatissimo Frodo de Il signore degli anelli.

Scelte cinematografiche insolite e originali
Il grandissimo successo ottenuto da giovane (e la conseguente sicurezza economica) fa sì che Daniel sia nella privilegiata posizione di poter scegliere i ruoli successivi concentrandosi solo su ciò che più gli piace, e questo lo ha portato negli ultimi anni ad accettare molti progetti piccoli, indipendenti, diretti da registi esordienti o semisconosciuti, spesso arrivati da noi direttamente in home video e che, in qualche caso, avrebbero meritato più attenzione. Il primo film interpretato nelle pause tra un film di Harry Potter e l’altro è il dramma australiano I ragazzi di Dicembre. Dopo la conclusione della saga, invece, è stato il protagonista dell’horror The woman in black, dall’omonimo romanzo gotico di Susan Hill, poi è la volta del mystery horror fantasy Horns, la graziosa commedia romantica What if con Zoe Kazan, e il biopic drammatico Kill your darlings-Giovani ribelli, in cui Radcliffe veste i panni dello scrittore e poeta beat Allen Ginsberg.

Daniel torna poi al genere thriller-horror con Victor- La storia segreta del dottor Frankenstein, in cui affianca James McAvoy e riveste il ruolo di Igor, l’assistente del celebre scienziato, ma il film riceve critiche negative ed è un insuccesso al botteghino. È diventata invece una pellicola di culto Swiss army man-Un amico multiuso, diretta dal duo Daniel Scheinert e Daniel Kwan, noti anche come i Daniels, che qualche anno più tardi avrebbero realizzato il successo trionfale Everything everywhere all at once: nel film, che vede protagonista Paul Dano, Daniel Radcliffe interpreta nientemeno che un cadavere decisamente particolare. Tra i suoi progetti più radicati invece nella realtà troviamo anche i biopic Jungle, sull’incredibile storia vera di Yossi Ghinsberg, che nei primi anni ’80, durante un’escursione, rimase isolato e smarrito nella foresta pluviale amazzonica in Bolivia (per cui l’attore perde una gran quantità di peso seguendo una dieta rigidissima) ed Escape from Pretoria, sul tentativo di evasione dal carcere di alcuni prigionieri politici in Sudafrica durante gli anni dell’apartheid, in cui interpreta il vero attivista Tim Jenkin. È basato su una vicenda reale anche il crime thriller Imperium, storia di un giovane agente FBI sotto copertura in un gruppo di neonazisti, mentre resta nel genere con il film Beast of Burden-Il trafficante, seppure passando al lato opposto, dato che interpreta un pilota che trasporta cocaina per conto di un cartello della droga.
Nella filmografia di Daniel Radcliffe spicca anche qualche progetto più commerciale, e spesso in ruoli di uomo infido e ambiguo, come Now you see me 2- I maghi del crimine, il sequel del film sui ladri illusionisti, e la commedia romantica avventurosa The lost city, con Sandra Bullock, Channing Tatum e Brad Pitt.
I progetti per il piccolo schermo
Nel curriculum di Daniel non manca il piccolo schermo, con qualche film televisivo, come My boy Jack, biopic in cui interpreta John Kipling, figlio dello scrittore Rudyard, e più avanti la serie Appunti di un giovane medico, con Jon Hamm, ispirata a I racconti di un giovane medico di Bulgakov, e di recente Miracle Workers, serie antologica che affronta la religione in chiave comica, e in cui lui interpreta diversi personaggi, giunta attualmente alla quarta stagione. Ultimamente poi è stato protagonista del film tv Weird: The Al Yankovic story, in cui è quasi irriconoscibile nel ruolo di “Weird Al”, personaggio molto famoso negli Stati Uniti per le sue parodie di celebri canzoni; il film da noi non è ancora arrivato, ma Daniel Radcliffe ha già guadagnato premi e candidature per la sua interpretazione.

L’amore per il teatro
La sua carriera lo ha portato precocemente ad affermarsi sullo schermo, ma Daniel Radcliffe non ha trascurato il teatro, che rimane sempre una sua grande passione: da giovanissimo ha partecipato come guest star allo spettacolo The play what I wrote, diretto da Kenneth Branagh, dopo essersi conosciuti sul set di Harry Potter e la camera dei segreti, dove il grande attore e regista interpretava il professor Gilderoy Allock; il primo ruolo da protagonista sul palcoscenico però è arrivato qualche anno dopo, con lo spettacolo Equus, portato in scena prima a Londra e poi a Broadway, e che all’epoca ha destato grande scalpore perché un Radcliffe allora adolescente appariva nudo in scena. Da allora Daniel ha continuato a dedicarsi regolarmente al palcoscenico, recitando tra l’altro in testi come The Cripple of Inishmaan di Martin McDonagh (lo stesso autore di film come In Bruges e Gli spiriti dell’isola), la tragicommedia Rosencrantz e Guildenstern sono morti, e anche il musical, prima con How to succeed in business without really trying e più di recente con Merrily we roll along, del leggendario Stephen Sondheim.