Following (1998)

Bill è un aspirante scrittore, senza idee e dal futuro incerto, la cui principale occupazione è seguire gli sconosciuti per strada, scegliendoli a caso, per trovare ispirazione per le sue storie. Quando Cobb, un uomo che sta seguendo, lo cogllie in flagrante, Bill viene trascinato nella sua turbolenta vita. Cobb è un ladro, si infila nelle case altrui per derubarli. Per Bill inizia un viaggio molto pericoloso.

Info Tecniche e Distribuzione

Cast e personaggi

jeremy Theobald
Il giovane

Lucy Russell
La bionda

Alex Haw
Cobb

NEWS E ARTICOLI

Following, il primo film di Christopher Nolan nelle sale italiane dal 23 agosto

VIDEO

Following, trailer del primo film di Christopher Nolan

Immagini

Note del regista Christopher Nolan

Following è sempre stato pensato, sin dall’inizio, come un film a bassissimo budget, quindi il fulcro del film è stato pianificato attorno allo stile di ripresa che abbiamo sviluppato perché si adattasse alle nostre risorse limitate. La sceneggiatura è stata scritta sulla falsariga di quello che considero l’aspetto più interessante del film noir e della narrativa poliziesca: non ci sono impostazioni di illuminazione barocche e cattivi sinistri, ma semplicemente quel personaggio è definito dall’azione. In una storia avvincente come questa ci viene continuamente chiesto di ripensare la nostra posizione sull rapporto tra i vari personaggi, quindi ho deciso di strutturare la mia storia in modo da empatizzare con una sorta di comprensione incompleta da parte del pubblico di ogni nuova scena, rispetto a come era stata presentata prima. Ho pensato che la fotografia 16mm in bianco e nero realizzata a mano fosse un modo per attingere all’atmosfera cinematografica del film noir, nonostante gli abbia impresso una svolta diversa, girando le scene in uno stile documentaristico più moderno. Azionando personalmente la camera e utilizzando un’illuminazione minima, sono stato in grado di collocare gli attori all’interno di ogni luogo in un ambiente relativamente naturale e privo di interferenze. Le numerose prove nei mesi precedenti al primo ciak hanno fatto sì che, in ogni ripresa, gli attori fossero in grado di adattare rapidamente la scena al luogo in cui ci trovavamo; il lavoro con la camera a mano, in stile “cinegiornale”, mi ha consentito di essere spontaneo nel bloccare la scena, di solito girando solo due lunghi singole riprese, che ho poi interrotto e intervallato. Penso che questo abbia dato ad alcune scene un’energia e una spontaneità che sarebbe stato difficile ottenere usando metodi di produzione più convenzionali. Anche per un film “senza budget” i nostri metodi di produzione sono stati estremi. Tutti noi avevamo un altro lavoro a tempo pieno durante l’intera produzione, il che significa che potevamo girare solo il sabato. Di conseguenza, ci è voluto un anno per completare tutte le riprese: un’inaspettata benedizione, in quanto mi ha permesso di pagare tutto lo stock e l’elaborazione con il mio stipendio, senza che avessi la necessità di indebitarmi. Sapendo fin dall’inizio che il nostro “programma” di riprese limitato avrebbe richiesto attori insolitamente impegnati, ho chiesto a Jeremy Theobald (per il quale avevo scritto il ruolo centrale) di entrare come produttore, e come tale di aiutarmi a trovare gli altri attori di cui avevamo bisogno. Rendendosi conto che l’esperienza sul palcoscenico sarebbe stata una risorsa che gli avrebbe fatto portare a termine ogni scena la prima volta (avevo bisogno di una ripresa utilizzabile ogni volta che accendevamo la camera), Jerry si è ricordato dei suoi giorni al college, quando faceva parte di una compagnia teatrale, e ha richiamato Alex Haw e Lucy Russell, che hanno accettato entrambi di non tagliarsi i capelli o lasciare il paese senza avvisarmi per tutto il tempo necessario (ho detto loro tre mesi). Abbiamo provato due sere a settimana per sei mesi prima di girare qualsiasi cosa. Gli attori hanno sviluppato una familiarità con il materiale, il che significava che il film finito poteva essere montato utilizzando quasi esclusivamente la prima o la seconda ripresa di ogni scena, e che ci ha permesso di allestire e girare intere scene nelle circa due ore che spesso ci venivano concesse nelle location che abbiamo usato. Le location sono state elemosinate, prese in prestito, rubate… per lo più il film è stato girato negli appartamenti dei nostri amici. La location principale era la casa dei miei genitori, che ha funzionato perfettamente, non solo perché la casa è fantastica, ma anche perché il catering era eccellente. L’unico intoppo si è verificato quando la casa è stata svaligiata e, ironia della sorte, alcuni degli oggetti rubati in uno dei nostri furti immaginari, sono stati rubati nella vita reale. Per fortuna avevamo la maggior parte di ciò di cui avevamo bisogno, anche se alcuni degli inserti che avevo programmato erano a quel punto impossibili da girare.

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