Le Iene show 2013
Le Iene show 2013

Le Iene, anticipazioni 3 dicembre 2013


Anticipazioni puntata de Le Iene Show del 3 dicembre 2013: rifiuti tossici nelle Terra dei Fuochi, interviste doppie a Rosalinda Celentano e Simona Borioni, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu.

Domani sera, Martedì 3 dicembre 2013, in prima serata su Italia 1, ultimo appuntamento stagionale in prima serata con Le Iene show, condotto da Ilary Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa's Band. Inoltre, dopo più di due anni d'assenza dalle Iene, tornano protagonisti di un'intervista doppia Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (per promuovere il loro cinepanettone Colpi di Fortuna).

Trai i servizi di questa puntata, l'inchiesta sui rifiuti tossici nelle Terra dei Fuochi: Nadia Toffa intervista Massimo Scalia, Presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti tossici che raccolse nel 1997 le denunce del pentito, ex boss dei casalesi, Carmine Schiavone. La Iena incontra poi Roberto Mancini, poliziotto che per anni ha lavorato come sostituto commissario nella provincia di Caserta, dove ha svolto diverse indagini sui rifiuti tossici. Roberto è affetto da tumore collegato con la contaminazione di sostanze pericolose. Infine, le dichiarazioni di un agronomo che racconta dei pericoli a cui si va in contro coltivando frutta e verdura nei terreni contaminati.

Ci sarà poi l'intervista doppia a Rosalinda Celentano e Simona Borioni, che hanno recentemente raccontato alla stampa per la prima volta della loro relazione.

In questa puntata, infine, Enrico Lucci intervista Massimo D'Alema. A seguire alcuni passaggi:

Enrico Lucci: Hai visto che a Renzi ho fatto dire che non ti deve più rompere i co***i?
Massimo D'Alema: Si. Ma l'ha detto proprio perché gliel'hai estorto tu. Comunque se lui non li rompe a me, io non li rompo a lui. Parliamoci chiaro: io non sapevo manco chi era Matteo Renzi. Lui si è affermato sulla scena politica avendo come principale parola d'ordine "rottamare Massimo D'Alema". Mettiti nei miei panni. Arriva uno che dice: voglio rompere le ossa a quello là. Tu come ti metteresti?
Io me sarei incaz***o
D'Alema: Te saresti incaz***o? E pure io.
Ti rode che non stai più in Parlamento perché lui ti ha rotto i co***i?
D'Alema: Assolutamente no. Faccio cose che mi interessano di più, viaggio molto di più. Ho meno vincoli, meno obblighi. Il Parlamento purtroppo, a me dispiace, è talmente screditato che una signora mi ha detto: onorevole! Ed io: "Io non so più onorevole, io non sto più in Parlamento". E lei: "Bravo", mi ha detto, come se avessi fatto chissà cosa".
Cos'è che non ti piace di Renzi?
D'Alema:  Io preferisco Cuperlo perché è un ragazzo serio, profondo. Renzi concepisce il partito come un trampolino di lancio per volare su Palazzo Chigi. Gliel'ho detto: tu sali sul trampolino per tuffarti. Ma la piscina è vuota perché le elezioni ancora non ci sono.
Se Renzi sarà il candidato alle elezioni tu lo voterai?
D'Alema: Ah certamente, certamente. Io penso che Renzi sia molto più adatto a fare il candidato alle elezioni
Con Renzi  segretario, c'è un rischio scissione nel  Pd?
D'Alema: No, la scissione dovremmo promuoverla noi.
Promuoveresti mai una scissione nel Pd perche c'è Renzi segretario?
D'Alema: No.
Non lo faresti mai?
D'Alema: No.
Quando si andrà a votare?
D'Alema:  Nel 2015.
Chi vincerà?
D'Alema: Noi.
Con Renzi?
D'Alema:  Allo stato attuale con Renzi. Se poi da qui al 2015 scopriamo che c'abbiamo Superman, a quel punto candidiamo Superman.
Ti accusano, tra le tante cose, che hai impallinato Prodi. È' vera questa cosa?
D'Alema: No, è una delle accuse false che mi vengono mosse.
Perché ti incolpano  di qualsiasi cosa? Perché risulti antipatico?
D'Alema: No. In questo ho simpatia per Renzi perché, a differenza di queste canaglie che mettono in giro queste voci, Renzi è uno che mi ha affrontato direttamente. Non hanno la forza di affrontarti, perché affrontare me è tostarella, diciamo la  verità.
Cosa rimpiangi della tua vita politica?
D'Alema: Io penso di aver fatto solo un grande errore: aver lasciato la guida del Partito.
E' stato un errore andare a Palazzo Chigi?
D'Alema: Sì, sì. Non dovevo farmi prendere dalla sfida, dalla tentazione. Dovevo rimanere dove stavo: a via delle Botteghe Oscure.

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