Venezia 70 premia Ettore Scola, maestro del cinema italiano
Ettore Scola ha ricevuto il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2013 a Venezia 70. Premiazione anticipata dalla proiezione di "Che strano chiamarsi Federico! Scola racconta Fellini".
di Redazione / 06.09.2013
È stato attribuito al maestro del cinema italiano Ettore Scola il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2013 della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.
A proposito di questo riconoscimento a Ettore Scola, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato:
"Oggi Ettore Scola ci ha regalato un'altra lezione di cinema. Aveva annunciato di volersi ritirare, forse appagato da una carriera straordinaria che lo ha trasformato in un ambasciatore d'eccezione del cinema italiano in patria e all'estero. Per nostra fortuna, non ha tenuto fede alla promessa ed è tornato dietro alla macchina da presa per rendere omaggio al suo grande amico Federico Fellini, che vent'anni fa ci ha abbandonati, lasciandoci un po' più soli, un po' più poveri, un po' più tristi. So che Ettore non avrebbe voluto il riconoscimento che stiamo per attribuirgli. Abbiamo dovuto faticare non poco per convincerlo e se non fossimo stati motivati da un'enorme ammirazione, una passione che sappiamo essere largamente condivisa in tutto il mondo, forse non ci saremmo riusciti. Però non potevamo lasciar passare quest'occasione unica – quella del suo nuovo film, che osiamo sperare non sia l'ultimo – senza un segno del nostro affetto e della nostra gratitudine."
Il premio che è stato assegnato ad Ettore Scola si chiama Jaeger-LeCoultre "Glory to the Filmmaker", e prima di lui lo hanno ricevuto personaggi altrettanto grandi come Al Pacino, Abbas Kiarostami, Takeshi Kitano, Agnès Varda. Cineasti, attori e registi che hanno lasciato un segno indelebile nel cinema del secondo Novecento, così come è capitato a Scola. "Senza di lui, senza il contributo decisivo della sua scrittura e delle sue regie, non ci sarebbero stati gran parte di quei film che hanno fatto grande il cinema italiano, rendendolo immortale", prosegue Barbera nella sua dihiarazione.
Come ha scritto per questa occasione un critico-ammiratore, "a Scola è riuscito il prodigio di essere divertente e pugnace, nostalgico e temerario, individualista e popolare, poetico e marxista".
La consegna del premio a Ettore Scola ha avuto luogo oggi, venerdì 6 settembre, presso lo spazio Jaeger-LeCoultre (Hotel Excelsior). La premiazione è stata anticipata dalla proiezione in Sala Grande del documentario Che strano chiamarsi Federico! Scola racconta Fellini, omaggio di Scola a Federico Fellini in occasione del 20esimo anniversario della scomparsa, presentato in prima mondiale, fuori concorso.
Accolto da una ovazione al suo ingresso alla Sala Grande del Palazzo del cinema per assistere con la moglie Clio alla proiezione ufficiale del film di Ettore Scola Che Strano chiamarsi Federico, ha preso parte anche alla premiazione il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale ha dichiarato:
"Mi sono emozionato, conoscevo Fellini, lo sono anche andato a salutare a Ferrara nella clinica in cui faceva la riabilitazione. Persone come lui non si inventano o si desidera che tornino, se tornano torneranno. E' un film molto difficile, solo Scola poteva farlo facendo rivivere le sue avventure insieme a lui. Scola e Fellini molto diversi fra loro come registi e temperamenti ma così straordinariamente vicini. Fellini come nessun altro ha saputo coniugare la realtà e l'immaginario, rappresentare un'umanità italiana con questo alone di fantasia e immaginazione".