Un’altra vita (2014)
Un'altra vita"Un'altra vita", una produzione Rai Fiction realizzata da Endemol Italia, è una storia originale che racconta come una donna possa cambiare la sua esistenza. Ma racconta anche tre generazioni di donne che vivono la contemporaneità, scegliendo uno stile di narrazione che parte dal medical drama per mescolare insieme commedia, romanticismo, dramma psicologico, racconto familiare, il tutto legato da un mistero che si ispira a un grande classico letterario, Jane Eyre, ripensato dagli autori in chiave contemporanea. La serie, ambientata sull'Isola di Ponza, è diretta da Cinzia TH Torrini e scritta da Stefano Bises, Ivan Cotroneo e Monica Rametta. Protagonista della storia è Emma, interpretata da Vanessa Incontrada, una donna costretta a rimettersi in gioco per far fronte agli avvenimenti che travolgono senza preavviso la sua vita e che le impongono una scelta coraggiosa: abbandonare gli agi e le comodità della vita borghese per trasferirsi da Milano, insieme alle tre figlie, sull'Isola di Ponza, un luogo inizialmente ostile, sconosciuto, nel quale però lentamente riuscirà a ritrovare se stessa. "Un'altra vita" è la storia di una rinascita, che esprime una grande liberazione e invita a respirare, a riappropriarsi dei valori veri della vita e di quella parte più semplice e colorata del nostro modo di esistere. Emma vive a Milano, è medico, e l'ospedale dove lavora è una struttura d'eccellenza. Suo marito, Pietro (Cesare Bocci), ne è il primario di chirurgia e il direttore sanitario. Emma lavora alle sue dipendenze come radiologo. Quando Pietro viene arrestato per corruzione, travolta dallo scandalo, decide di partire, di trasferirsi altrove e di rifarsi un'altra vita lontano da Milano, dalla sua grande e bella casa, dalle amicizie e dalle abitudini, per pudore, protezione e ribellione. Così Emma parte con le sue tre figlie e arriva in incognito nella piccola Isola di Ponza. Lì nessuno la conosce, e lei stessa non conosce niente di quel posto, i paesaggi aspri, i mari in tempesta, la calma struggente e i tramonti spettacolari. Non conosce le diffidenze degli abitanti del luogo, che non vedono di buon occhio quella dottoressa piombata dal nulla nel piccolo presidio medico del paese e le sono ostili. D'altronde, un'altra vita non è gratis, costa fatica, comporta sacrifici e coraggio. Eppure, anche in un'altra vita, nulla è mai come appare. L'incontro con Antonio, (Daniele Liotti), un uomo del luogo con un segreto da nascondere, una villa apparentemente disabitata che tutti chiamano maledetta, tre figlie che la mettono di fronte a scelte importanti, e una serie di scoperte imprevedibili rendono il suo percorso sempre più difficile, prima di arrivare alla rinascita, alla felicità, prima di scoprire tutte le bellezze dell'isola in cui ha deciso di rivivere. Nel cast, anche Loretta Goggi e Francesca Cavallin. Sei puntate, in onda da giovedì 11 settembre, alle 21.15 su Rai1.
INFO TECNICHE
Titolo Italiano: Un’altra vitaTitolo Originale: Un'altra vita
Genere: Drammatico
Stagioni: 1 - Episodi: 6 (durata media 90 minuti)
Nazionalità: Italia | 2014
Stagioni e Episodi
Stagioni - Episodi | Prima Visione Assoluta | Prima Visione Italia |
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Stagione 1 Episodi 6 | giovedì 11 Settembre 2014 su Rai 1 |
Cast e personaggi
Regia: Cinzia Th. TorriniSceneggiatura: Stefano Bises, Ivan Cotroneo, Monica Rametta
Ideatori: Stefano Bises, Ivan Cotroneo, Monica Rametta
Cast Artistico e Ruoli:
Produttori: Francesca Tura (Produttore), Filippo Rizzello (Produttore)
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Note di Regia – Cinzia TH Torrini
E' stata un'esperienza unica come regista avere Ponza tutta per noi. Un centinaio di persone, tra troupe e attori, sbarcati con camion e attrezzature in pieno inverno, tre ristoranti e un albergo aperti apposta per noi. Dove sono gli abitanti? Come facciamo con le comparse? Sembrava di essere noi stessi dentro la trama del nostro film. Da dietro le finestre ci guardavano con sospetto. Sembrava che si chiedessero: che ci fanno qui? Hanno sbagliato stagione… Poi siamo riusciti a farli uscire dalle loro case. Li abbiamo convinti a far parte del film. A loro è piaciuto e alla fine ci hanno ringraziato per aver "svegliato" l'isola, accorciando il lungo periodo di attesa per la buona stagione, quando finalmente tutto si anima e si apre. Noi invece abbiamo scoperto che l'isola con i colori del mare, del cielo, delle rocce, d'inverno è ancora più affascinante. Siamo riusciti a filmare con il drone aspri dirupi e calette irraggiungibili, mostrando in "Un'Altra Vita" immagini suggestive e sconosciute di Ponza. Questo lavoro mi ha dato la possibilità di raccontare, come regista donna, una storia molto al femminile, vista dagli occhi delle donne. È molto raro avere sei attrici protagoniste dove le linee trainanti della storia sono i percorsi emozionali e psicologici dei personaggi. Emma, con le sue figlie ancora minorenni che, loro malgrado, devono seguire la madre in quest'isola lasciando il loro mondo milanese alle spalle, trascinerà anche voi spettatori in un'altra vita. Tra equivoci, conflitti e difficoltà, di puntata in puntata, sarete catturati dal loro quotidiano. Vi farà sorridere e sognare perché tutte, in un modo o nell'altro, saranno colpite da cupido… Questa serie ha avuto più che mai bisogno di un attento lavoro "a tavolino" con tutti gli attori prima delle riprese, percorrendo con loro tutti gli sviluppi drammaturgici emozionali. È un modo di lavorare che ho imparato da studentessa dell'Accademia di Cinema in Germania, potendo vivere l'esperienza di assistere alle sedute di Ingmar Bergman con gli attori per il film L'Uovo di Serpente. Con i miei collaboratori abbiamo fatto anche un grande lavoro sulla caratterizzazione dei personaggi attraverso la scelta degli abiti, del look, lavorando molto sulla credibilità e sulla psicologia per accentuare tutte le sfumature. Sfumature al femminile che sono riuscita a tirare fuori dalla naturalezza di Vanessa, dall'esperienza di Loretta, dalla freschezza delle ragazze che faranno sicuramente immedesimare tante giovani spettatrici. Non è stato facile unire più generi: commedia, romanticismo, dramma psicologico, racconto familiare e mistery – una scommessa per gli sceneggiatori e per noi sul set. Penso però, con i dialoghi molto veri e brillanti e una regia attenta al particolare ma anche leggera, con ritmo e colori, che, forse, ci siamo riusciti!