Togo – Una grande amicizia, recensione del film Disney con Willem Dafoe
Disponibile in streaming su Disney+, il film racconta la storia vera della grande corsa in Alaska che vide protagonisti i coraggiosi e resistenti cani da slitta guidati da Togo e dal loro addestratore, interpretato da Willem Dafoe.
di Matilde Capozio / 22.03.2020 Voto: 7/10
In un periodo in cui le sale cinematografiche sono chiuse per causa di forza maggiore, sempre più persone si rivolgono alle piattaforme di streaming: a queste ora si aggiunge la nuova arrivata Disney+, che propone anche produzioni originali. Una di queste è Togo-Una grande amicizia, film ispirato a una storia vera e diretto da Ericson Core (autore del remake di Point Break).
La storia è ambientata nel 1925, quando la cittadina di Nome, in Alaska, è colpita da un'epidemia di difterite; Leonhard Seppala (Willem Dafoe), un esperto addestratore di cani da slitta, deve affrontare un viaggio rischiosissimo per riuscire a rifornire la città delle medicine necessarie a curare gli ammalati, soprattutto bambini.
La vicenda è quella già in parte raccontata nel classico dell'animazione Balto (1995), dal nome del cane che divenne, anche nella realtà, l'eroe della storia (a lui è dedicata una statua a Central Park), ma qui ci si concentra invece sul meno celebrato Togo, il siberian husky che condusse la slitta per gran parte del tragitto; attraverso una serie di flashback, il film racconta in particolar modo lo stretto legame che si venne a creare fra Togo e Seppala, con quest'ultimo inizialmente riluttante a tenere e addestrare quel cucciolo considerato troppo debole, ma che si rivela preziosamente testardo e resistente.
Togo si inserisce quindi nel filone dei film d'avventura che ruotano attorno agli animali, mescolando sequenze d'azione ed effetti speciali all'aspetto più sentimentale nel rapporto fra il cane e l'uomo, e in cui i momenti di tensione e dramma si alternano a quelli più leggeri e divertenti (le scene che mostrano Togo come cucciolo indomabile e dispettoso).
Quello che potenzialmente è un prodotto destinato principalmente a un pubblico di famiglie, ha in realtà un taglio da film più adulto: una durata che sfiora le due ore, e che infatti rischia la ripetizione in qualche punto, e in cui la suspense del viaggio viene quindi diluita dai numerosi flashback; invece che su animali antropomorfizzati, il film punta piuttosto sulla performance di un attore eclettico e versatile come Dafoe (che in una scena cita ai suoi cani un monologo shakespeariano) e i suoi co-protagonisti a quattro zampe.
Togo porta quindi sullo schermo una storia vera toccante e appassionante, intrisa di ottimismo e speranza, di lealtà e fiducia, che ci ricorda come siano i piccoli e grandi gesti di eroismo spesso a fare la differenza e a cambiare il corso della Storia.