Recensione Nonno Scatenato con Robert De Niro, Zac Efron
Nonno Scatenato - L'inutile viaggio di un nonno arrrapato e del suo fido nipote tra volgarità e pochezza. Se volete bene a De Niro non fatevi del male, evitatene rigorosamente la visione.
di Marica Miozzi / 16.04.2016 Voto: 2/10
Nonno Scatenato è la nuova commedia di Dan Mazer. Al funerale della poco compianta moglie, nonno Dick costringe suo nipote Jason ad accompagnarlo a Daytona, in Florida, per le vacanze di primavera, spacciandolo come ultimo desiderio della nonna defunta. E Jason, giovane avvocato in erba e sottomesso fidanzato in procinto di sposare la figlia del capo, odiosa e con perenni manie di controllo, casca ingenuamente nella trappola dell'apparente mesto nonnino, mettendo così seriamente a rischio le sue nozze…
Quello che sarebbe dovuto essere un viaggio innocente, di riflessione e di solidarietà maschile intergenarazionale, infatti, si rivelerà ben presto tutt'altra cosa per il ragazzo, che capisce subito di avere a che fare con un nonno sboccato e perennemente arrapato, il cui unico, ossessivo scopo è rimorchiare e fare sesso, come lui stesso felicemente dichiara, qualora qualcuno non l'avesse ancora compreso, è "fottere, fottere, fottere". Ebbene sì, dopo essere stato per decenni un marito fedele e amorevole con la moglie defunta, ora Dick vuole darsi da fare e concedersi un'ultima occasione con le donne, preferibilmente se giovani e avvenenti. Ma ha bisogno di una spalla: Jason, per l'appunto. Sarà questo l'inizio di un viaggio all'insegna dell'eccesso, in cui ne vedremo di ogni, tra festini a base di fiumi di alcool e risse da bar, amori nati, traditi e rinati nel giro di poche ore e videochiamate improbabili. Riuscirà nonno Dick a raggiungere il suo tanto agognato scopo? E il nipote bacchettone e puritano Jason riuscirà a tornare a casa in tempo per l'ineluttabile matrimonio oppure cambierà idea dopo questo pazzo viaggetto col nonnino?
L'obiettivo del regista, come dice proprio egli stesso, è stato quello di offrire al pubblico una commedia irriverente, scanzonata e senza censure sull'eta adulta, l'invecchiamento e la sessualità di un uomo non più giovane come un tempo, ma con ancora una gran voglia di divertirsi, un rocambolesco road movie intergenerazionale insomma, che vede nonno e nipote avvicinarsi sempre di più dopo aver averne combinate di tutti i colori. L'intento è nobile, certo; ma ahimè, si tratta di tutt'altra storia, e lo si percepisce fin da subito.
Nonno Scatenato non diverte mai, mai riesce a strappare una risata o un colpevole sorriso, anzi, il risultato e la reazione di chi lo guarda è un insulto continuo al mito che custodisce ognuno di quel "mostro sacro" del Cinema che è Robert De Niro, a come abbiamo imparato a conoscerlo e amarlo grazie ai suoi straordinari personaggi che l'hanno reso celebre. Nel ruolo del viscido porco nonno Dick, invece, assistiamo a un De Niro che ci sguazza compiacente. Tra stupidità e volgarità eccessiva e costante; battutine di pessimo gusto rivolte a gay, neri e fanciulle, l'attore raggiunge sicuramente il punto più basso della sua carriera cinematografica. Vien da chiedersi cosa possa averlo indotto ad accettare un simile copione, svilente e di pessimo gusto a tal punto che perfino il peggior cinepanettone italiano sembra essere più perdonabile e tollerabile. Zac Efron, dal canto suo fa quel può, puntando sui suoi addominali ben scolpiti e lato b non indifferente, performance al karaoke e videochiamate improbabili.
La struttura narrativa del film è debole, si trascina stancamente, non coinvolge nè decolla mai e, a dirla tutta, ne risulta inutile e evitabile la visione, assolutamente. Dimentichiamolo in fretta quindi questo Nonno Scatenato, in nome di tutto il bene che vogliamo a Travis Bickle di Taxi Driver o a Noodles di C'era una volta in America.