Recensione Teen Wolf 3×20 – Echo House
Altro eccellente episodio per Teen Wolf; incentrato quasi interamente sulla doppia anima di Stiles, 3x20 Echo House darà il via a nuove possibili ship e svolte drammaturgiche di sicuro impatto.
di Erika Pomella / 26.02.2014 Voto: 8/10
Dove eravamo rimasti
"Mai fidarsi di una volpe". Il tempo di Stiles sembra essersi concluso; nel corpo sempre più asciutto del goffo liceale ormai vive la Nogitsune, lo spirito oscuro che sta portando il caos nelle vite dei protagonisti. Stiles è ormai nascosto dal demone che lo guida, lo stesso che ha spinto la mano del ragazzo a ferire il migliore amico, Scott. Nel frattempo Peter ha scoperto di essere il padre di Malia, la ragazza-coyote che Scott e Stiles avevano salvato nei primi episodi, quando il nemico lo si ricercava fuori dal gruppo. Infine Chris Argent e Derek Hale sono in prigione, ancora con l'accusa di omicidio a pendere sulle loro teste. Questo all'episodio 3×19 di Teen Wolf.
Cosa vedremo in Teen Wolf 3×20
Dopo che Deaton ha mandato in circolo il lichene del lupo nel sangue di Stiles, la Nogitsune si è ritirata in un antro oscuro dove sembra difficile raggiungerla. Per Stiles si preannunciano, allora, pochi giorni di relativa calma. L'episodio – che si apre con un avviso che avverte il pubblico più sensibile della maturità dei temi trattati – comincia quando la notte è già calata. Lo sceriffo Stilinski accompagna il figlio a Echo House, l'istituto di sanità mentale che avevamo visto qualche episodio fa quando Lidia aveva tentato di salvare Stiles quand'era scomparso. Una casa mastodontica, quasi gotica, che si innalza verso il cielo come un guardiano infernale. Scott, al fianco del migliore amico, reagisce alla decisione dell'amico; per Scott, infatti, che tra una ragazza e Stiles sceglierebbe sempre quest'ultimo, è pressoché impossibile accettare di lasciare il migliore amico di sempre da solo, senza la sua protezione. Tuttavia la sua rabbia e il suo senso di impotenza non possono nulla contro la ferma decisione di Stiles: entrerà ad Echo House e, qualora non si trovasse un modo per sconfiggere la Nogitsune, vi rimarrà per tutta la vita.
Nel frattempo gli altri personaggi sono alla ricerca di una pergamena nascosta che potrebbe avere inciso una sorta di rituale utile ad esorcizzare la Nogitsune dal corpo di Stiles. Perciò tutti insieme cercheranno di arrivare a Katashi, sul cui corpo Allison pensa di poter trovare la pergamena. Storia di minor impatto emotivo rispetto a quella incentrata su Stiles, questa storyline è persino più debole di quella che vede come protagonisti Derek e Chris. I due, in prigione, in una costruzione scenografica molto bella, sono spalla contro spalla; vicini, eppure resi distanti dalle sbarre che li dividono, parlano del futuro di Stiles. Derek – che nonostante il tono spesso seccato e l'aria annoiata ha sviluppato un affetto fraterno per il piccolo Stilinski – chiede a Chris se proverebbe rimorso se fosse costretto ad uccidere Stiles. Chris risponde di sì, ma aggiunge anche che non rimpiangerebbe di aver liberato il mondo da una Nogitsune.
L'atmosfera che popola Echo House è pesante, oscura, inquietante. Come un girone infernale, Echo House ha i suoi piani e i suoi luoghi dove i "dannati" sono costretti a rimanere, prigionieri di se stessi, delle proprie visioni e delle debolezze che spesso sono più forti di tutto; ecco perchè appena entrato Stiles assiste al suicidio di uno dei pazienti. Elemento, questo, che la dice lunga su quale sarà il tono portante dell'episodio. Ma Stiles è di nuovo in sé e, perciò, non può mancare quel tocco di sardonica ironia che da sempre caratterizza il suo personaggio. Una qualità che emerge quando Stiles incontra il suo compagno di stanza Oliver che, nonostante le cinghie che lo tengono ancorato al letto, sembra molto amichevole e spiritoso. Ma Echo House è una casa piuttosto affollata; tra le sue mura Stiles incontra Malia, la ragazza coyote che aveva salvato qualche episodio fa e che nella 3×19 avevamo scoperto essere la figlia di Peter. L'incontro tra i due non parte con il piede giusto: Malia reagisce istintivamente alla presenza di Stiles. Al sorriso un po' imbarazzato di quest'ultimo, infatti, risponde con un destro deciso. Più tardi scopriremo che l'attacco è dovuto ad una sorta di senso di inadeguatezza di Malia che, costretta a tornare in sembianze umane dopo tanto tempo passato nascosta dalla pelliccia del coyote, si trova incapace a relazionarsi con le persone, compreso quello che crede essere suo padre.
Questo primo incontro, però, fa solo da apripista a quanto avviene più avanti nell'episodio. Se nella 3×19 ci eravamo soffermati piuttosto a lungo sulla forte chimica tra Peter e Lidia, questa volta dovremmo sottolineare come i geni seduttori di Peter siano stati ereditati dalla figlia. Malia è un personaggio che entra nella storia veramente e per la prima volta in questo episodio: e in pochi battiti di ciglia è già uno dei personaggi femminili più interessanti. Il suo carattere indomito e la fragilità che lascia intravedere quasi di sfuggita sono i perfetti contraltari per Stiles. Quest'ultimo, preso di mira da un inserviente un po' troppo solerte, viene atterrato e drogato con un sedativo. La cosa risulta ancora più grave alla luce di quello che sappiamo: il lichene del lupo ha una durata limitata e per far sì che i suoi effetti durino il più a lungo possibile, Stiles dovrebbe rimanere sveglio. Cosa che il sedativo rende impossibile. Così, mentre la droga fa effetto, sul volto del ragazzo si dipinge l'ansia e la paura, la frustrazione per non poter combattere il proprio destino. Poi, con i suoni attutiti e l'immagine meno nitida, il mondo di Stiles perde concretezza e il ragazzo scivola … sempre più in basso. Si ritrova così nell'ennesimo incubo dove la Nogitsune lo chiama per farlo smarrire all'interno delle spire della propria anima. L'arrivo nella stanza di Malia, però, cambia le cose, perchè la sua presenza sveglia il ragazzo, strappandolo alla dimensione luciferina dove la Nogitsune attende.
Dracula needs his Renfield
Vero e proprio episodio Stiles-centrico, Echo House raggiunge il suo apice più alto quando Malia e Stiles si recano insieme nel semi-interrato. Un posto umido ma che la presenza di Malia rende meno oscuro di quanto si possa immaginare. Tra quelle pareti i due ragazzi trovano il simbolo che sta per "se stesso". Si guardano intorno, alla ricerca di qualcosa di utile che possa risolvere la questione una volta per tutte. Ma a parte il simbolo la stanza sembra spoglia, piena di cianfrusaglie inutilizzate. Il dispiacere e la frustrazione allora, sentimenti forti e carichi, fanno da detonatore. E prima che ci si possa veramente sorprendere Malia e Stiles si baciano e fanno sesso. La scena è molto bella, sia per quanto riguarda la colonna sonora, sia, soprattutto per la costruzione del quadro. La macchina da presa insegue i dettagli, piuttosto che perdersi nel dipinto generale. Segue le mani che si intrecciano, lembi di pelle che guizzano fuori dagli abiti, e labbra fameliche che si inseguono. Stiles e Malia si cercano e si mettono a nudo; lasciano cadere gli abiti insieme alle proprie maschere e ai propri problemi. E forse è proprio a questa liberazione spirituale che i due riescono a scoprire, dietro al muro dove troneggiava il simbolo, la Nogitsune. Malia trova una pergamena e Stiles dice di doverla subito far vedere a Scott, ma prima che si possa fare qualsiasi cosa, Oliver entra nella stanza e stordisce entrambi. Quando Stiles riapre gli occhi si trova in completa balia della Nogitsune, che gli spiega come lui sia solo un tramite per il suo grandissimo potere e lo fa con una citazione molto bella ed efficace, ogni Dracula ha bisogno del suo Renfield. Per salvare Malia, Stiles decide di arrendersi alla Nogitsune, che torna a prendere il possesso del corpo, dando soprattutto a Dylan O'Brien la possibilità di confermare il suo enorme talento interpretativo. Nel frattempo Deaton, a cui Scott ha consegnato la pergamena con il rituale, dice al licantropo che per salvare Stiles bisogna cambiare il corpo di colui che ospita la Nogitsune. "Come possiamo cambiare il corpo di Stiles senza uccidere Stiles?" Si domanda Deaton. E a quel punto Scott fa detonare la bomba che i fans di Teen Wolf in qualche misura si aspettavano. "Bisogna trasformarlo in licantropo".
Cosa ci è piaciuto:
• L'interpretazione di Dylan O'Brien: riesce con incredibile facilità a passare dal buon Stiles, ironico e spaventato, ad una creatura crudele ed inquietante.
• La chimica tra Stiles e Malia; possibile big daddy geloso in arrivo?
• L'atmosfera cupa di Echo House.
Cosa non ci è piaciuto:
• Isaac è stato completamente dimenticato. Ferito all'ospedale, è rimasto sempre fuori dal quadro, tanto che neanche i suoi amici più stretti – la sua famiglia, a tutti gli effetti – si sono ricordati di lui.
• Il personaggio di Allison continua ad essere di un'inutilità disarmante. A parte inforcare qualche arma di tanto in tanto, ed elargire smorfie esagerate a chi le sta intorno sembra non avere altro ruolo.
• Dove diavolo è finito Peter?