Pain and Gain – Muscoli e denaro
Recensione del film Pain and Gain - Muscoli e denaro di Michael Bay con Mark Wahlberg e Dwayne Johnson: partenza alla grande ma con il passare del tempo il film perde interesse. Durata troppo lunga.
di Giorgia Tropiano / 13.07.2013 Voto: 6/10
Pain & Gain – Muscoli e denaro è il nuovo film di Michael Bay, il re dei blockbuster made in USA, da Armageddon a Pearl Harbor, dalla saga di Bad Boys a quella di Transformers, quando il regista californiano (nato e cresciuto proprio nella Mecca del cinema, Los Angeles) porta avanti un nuovo progetto, l'attesa che si crea intorno ad esso è alta e il successo è assicurato. Oltretutto Bay ha anche il merito di lanciare nell'olimpo delle star giovani attori come è successo con Will Smith, Ben Affleck, Josh Harnett, Megan Fox e Shia LaBeouf. Questa volta tenta una nuova strada. Pain & Gain non è un blockbuster, è un film tratto da una storia vera, un misto di generi che vanno dalla commedia nera al thriller, dal film biografo al gangster movie e, oltretutto, si affida ad un'accoppiata tutt'altro che sconosciuta. Mark Wahlberg (che sarà anche nel suo prossimo Transformers) e Dwayne "The Rock" Johnson sono i protagonisti indiscussi della pellicola.
La storia tratta da un fatto di cronaca realmente accaduto, riportato per la precisione in un articolo del Miami New Times nel 1999, racconta la storia di Daniel Lugo (Mark Wahlberg), un uomo fissato con il fitness e il bodybuilding, che lavora in una famosa e molto frequentata palestra di Miami, ma è insoddisfatto della sua vita, vuole fare soldi e in fretta. Ha in mente un piano: quello di sequestrare un uomo ricco e costringerlo a farsi intestare tutte le sue proprietà. Per mettere in atto la cosa gli servono dei complici e una vittima. I primi li trova nel suo fidato amico Adrian Doorbal (Anthony Mackie) e in Paul Doyle (Dwayne Johnson), un criminale molto religioso da poco uscito di prigione. Victor Kershaw è la vittima designata, un importante e ricco uomo d'affari. Purtroppo non tutto andrà come previsto e il rapimento si trasformerà in un incubo senza fine per la strana banda.
Capita ogni tanto di leggere sui giornali o sulle riviste storie talmente strane e improbabili a cui si fatica a credere, ecco quella di Pain & Gain è una di quelle. E Michael Bay, dopo averla letta, ne è rimasto talmente colpito da decidere di farci un film. Ma al di là della vicenda di per sé, il film mostra un qualcosa di più del singolo caso, ci racconta di un America degli anni Novanta fissata con la cura del corpo, con il benessere fisico, la droga, il sesso ma soprattutto con la voglia di fare soldi e di portare avanti l'American Dream tanto sognato. E Daniel Lugo rispecchia alla perfezione quel mondo, in una città (Miami) poi che si presta perfettamente ad incarnare e rappresentare quelle idee e quel tipo di vita.
Il film parte alla grande, la prima mezz'ora è divertente e promette bene, ma con il passare dei minuti il divertimento diventa trash e rozzo e la stanchezza e la noia prendono il sopravvento. I generi si intrecciano fino a portare confusione, le stesse dinamiche si ripetono all'infinito e la pellicola sembra non finire più, anche perché si prolunga oltre le due ore, troppo per un film del genere. Peccato perché gli attori sono tutti molto in parte, gli scenari e l'ambientazione sono affascinanti e la storia anche. Poteva essere gestito meglio ma tutto sommato Pain & Gain come uscita estiva può andare, niente più di questo però.