Prometheus
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Prometheus – la recensione


Prometheus è il nuovo kolossal di fantascienza firmato Ridley Scott, che torna ad occuparsi di alieni, pianeti sconosciuti e navicelle spaziali dopo il fortunato Alien, che ha dato il via a vari sequel firmati da autori diversi. Questo inizialmente sarebbe dovuto essere il prequel della sua opera precedente, ma nel corso della scrittura il film […]
Voto: 7/10

Prometheus è il nuovo kolossal di fantascienza firmato Ridley Scott, che torna ad occuparsi di alieni, pianeti sconosciuti e navicelle spaziali dopo il fortunato Alien, che ha dato il via a vari sequel firmati da autori diversi. Questo inizialmente sarebbe dovuto essere il prequel della sua opera precedente, ma nel corso della scrittura il film ha acquisito un’identità a se stante. Damon Lindelof (uno degli autori di Lost) è stato assunto come sceneggiatore e, insieme a Scott, hanno iniziato a dare forma a Prometheus. Sicuramente Alien è stato il punto di riferimento ma la pellicola si porta dietro una propria mitologia, una propria storia. Il film si avvale di un cast importante: Noomi Rapace, nuova stella di Hollywood, è la dottoressa Elisabeth Shaw, la nuova Ellen Ripley, poi c’è Michael Fassbender, Charlize Theron, un irriconoscibile Guy Pearce e Idris Elba.

Un alieno, molto simile all’uomo, beve una sostanza sconosciuta di colore nero, in cima ad una cascata, in un luogo non identificato. Appena compiuto l’atto il corpo dell’essere si disintegra e lo spettatore viene portato all’interno di una caverna dove la dottoressa Elisabeth Shaw (Noomi Rapace) e suo marito, fanno un’importante scoperta: c’è vita su un altro pianeta, ma non solo, questa vita potrebbe essere colei che ci ha generato, che ha dato forma alla razza umana. Meredith Vickers (Charlize Theron) finanzia così una spedizione a bordo della Prometheus per scoprire se ciò che gli scienziati credono sia vero oppure no. Un gruppo formato dalla donna, da ingegneri, scienziati, dottori e un androide, David (Michael Fassbender), atterra sul pianeta sconosciuto e subito si rende conto che non è un posto come gli altri, ma è proprio quello che cercavano. Il problema è che gli abitanti del luogo non sembrano essere disposti a collaborare con loro.

Sarebbe inutile e sbagliato fare paragoni con Alien o con altri capolavori di Scott per parlare di Prometheus, bisogna considerarla come opera a se stante, perché lo è. Bisogna però anche dire che non si tratta di un capolavoro. Ha molti difetti, la storia non è poi così convincente, i personaggi (escludendo forse l’androide David e la bella e misteriosa Meredith Vickers) non sono molto interessanti e originali, e i cattivi non sono così spaventosi come si sarebbe potuto pensare. Nonostante tutto ciò, Prometheus ha un suo fascino, una sua bellezza che sta quasi tutta nell’ambientazione. Scott si sa, nell’architettare scenografie, nell’immaginare mondi, nel creare dal nulla nuovi ambienti è un maestro e anche questo film lo dimostra. Ci si trova persi all’interno della navicella, attratti dal pianeta misterioso e incuriositi dagli abitanti del luogo. Questo è il maggior pregio del film che ha comunque una struttura di base interessante e a tratti sa essere molto coinvolgente, soprattutto quando sullo schermo ci sono Fassbender e Charlize Theron che riescono a tenere alta l’attenzione dello spettatore.

Tante domande vengono poste, le risposte sono poche, tutto rimane aperto per il sequel che sembra certo, anche se dallo sceneggiatore di Lost non ci si può di certo aspettare risposte, che forse non arriveranno mai.

Valutazione di Giorgia Tropiano: 7 su 10
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