Biancaneve, la Recensione
Biancaneve, la Recensione

Biancaneve, la Recensione


Recensione del film Biancaneve (2012) diretto da Tarsem Singh e con protagonisti Julia Roberts, Lily Collins, Armie Hammer, Sean Bean, Nathan Lane, Mare Winningham.

Biancaneve è un film di Tarsem Singh (Immortarls), che rilegge, in chiave ironica, la famosissima favola dei Fratelli Grimm, con delle originali varianti e soprattutto con una fantastica e divertente Regina cattiva/Julia Roberts, oltre a Lily Collins che interpreta Biancaneve e Armie Hammer nel ruolo del Principe Azzurro. La storia di base è quella che tutti conosciamo, ma il tono della pellicola è molto diverso.

Dopo la morte del Re (Sean Bean), la Regina (Julia Roberts) diventa l'unica regnante, tiene la giovane figliastra Biancaneve rinchiusa nel palazzo e, mentre il popolo muore di fame, organizza fastosi ricevimenti, sperperando denaro. Un giorno arriva a palazzo un ricco e affascinante principe, che conquista subito le attenzioni della Regina, attratta dal suo aspetto giovanile e dalle sue risorse economiche, ma il ragazzo si innamora a prima vista della più giovane e dolce Biancaneve. Vista come una minaccia ai suoi subdoli piani, la giovane fanciulla viene abbandonata nel bosco e creduta morta, ma in realtà trova l'ospitalità di un gruppo di nani che sopravvivono rubando.

Il 2012 sarà ricordato anche come l'anno delle favole riproposte sul grande schermo e non solo. Questa non sarà l'unica versione di Biancaneve che troveremo prossimamente nelle sale, presto uscirà anche Biancaneve e il cacciatore con Kristen Stewart, Chris Hemsworth e Charlize Theron, e come se non bastasse anche Hansel e Gretel, dove i due fratelli (Jeremy Renner e Gemma Arterton) saranno cacciatori di streghe. Perfino il piccolo schermo ha i suoi eroi delle favole grazie alla serie tv di successo C'era una volta, dove anche lì la protagonista è proprio Biancaneve. Insomma la moda del momento è chiara, bisogna capire se i risultati sono all'altezza.

Per quanto riguarda questo film ci sono sia pregi che difetti. Un pregio assoluto è la presenza di Julia Roberts, rimasta un po' nel dimenticatoio negli ultimi anni e tornata alla grande in questo ruolo. La Roberts è una Regina ironica e divertente, che spesso, con il suo smagliante sorriso, fa passare in secondo piano gli altri protagonisti e che si confronta con uno Specchio, posto in un luogo sconosciuto e segreto, che riproduce una sua immagine, alter ego di se stessa. La cura riservata agli aspetti cromatici del film è molto interessante, i colori caldi e accesi dell'interno del castello e degli abiti (realizzati dalla costumista giapponese Eiko Ishioka, molto belli e originali) delle due protagoniste si contrappongono a quelli tetri e bui del bosco. Particolare è anche la scelta di iniziare la favola con la voice over della Regina cattiva che racconta ciò che è successo prima della scomparsa del Re e di mostrarlo visivamente allo spettatore attraverso un breve corto animato. Anche il fatto che la giovane Biancaneve sia forte e determinata e non una debole donzella da salvare, mentre quello che dovrebbe essere il valoroso Principe, tanto valoroso non è, risulta molto moderno e al passo con i tempi.

Nel complesso però, tolti questi aspetti positivi, la storia di Biancaneve non decolla mai veramente, anzi sembra arenarsi in un lieto fine scontato e spesso sembra procedere in maniera un po' forzata. Quelle poche cose molto originali lasciano poi spazio al tradizionale; forse, se si fosse osato di più, non solo a livello visivo ma anche, e soprattutto, a livello narrativo (come stanno magnificamente facendo gli autori di C'era una volta), il risultato sarebbe stato molto più alto.

Biancaneve
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