21.12.2012: Come sopravvivere alla fine del mondo su Cubovision


Su Cubovision arriva in esclusiva IL documentario 21.12.2012: Come sopravvivere alla fine del mondo, diretto dal francese Hervé Bouchaud che ha fatto un viaggio intorno al mondo per scoprire come diversi Paesi 'affrontano' la fine del mondo prevista dai Maya per il 21 dicembre 2012.

Conto alla rovescia al fatidico 21 dicembre giorno in cui, secondo l’antica profezia Maya, avverrà la fine del mondo o la fine di un ciclo terrestre. Il web è pieno di suggerimenti su come sopravvivere alla preannunciata Apocalisse e un grande business alimenta le tasche di pochi e le fantasie di molti.

Su Cubovision, la tv on demand di Telecom Italia, sul canale Reportage arriva in esclusiva un documentario di CDI Camera Distribuzioni 21.12.2012: Come sopravvivere alla fine del mondo, diretto dal francese Hervé Bouchaud che ha fatto un viaggio intorno al mondo per scoprire come diversi Paesi “affrontano” la fine del mondo.

Un giro che ha fatto scoprire anche le curiose tradizioni culturali dei vari continenti. Vediamone alcuni di seguito.

In Francia ci si prepara ad affrontare le conseguenze di una catastrofe nucleare armandosi di mazze da baseball e imparando le tecniche per uccidere e cucinare gli animali da cortile.

Nei Pirenei, il paese di Bugarach è preso d’assalto da comitive di pellegrini da quando è circolata la notizia che probabilmente scamperà alla fine del mondo.

Nella vicina località di Rennes-le-Chateau si organizzano spedizioni alla ricerca della tomba di Cristo e di Maria Maddalena ma anche dei resti di una primordiale civiltà extraterrestre. Nel frattempo si moltiplicano gli atelier gestiti da terapisti dell’anima.

A Bruges, in Belgio, risiede uno degli studiosi che ha decrittato la profezia Maya: secondo i suoi dati, la fine del mondo sarà causata da esplosioni solari che faranno detonare tutti i reattori nucleari del pianeta.

A Tikal, in Guatemala, si praticano riti sciamanici con i discendenti dei Maya. A San Diego, California, sarà disponibile un hotel post-nucleare.

A Salt Lake City opera con successo da 13 anni un costruttore di rifugi anti-atomici chiavi in mano. Ha anche due figlie, di cui una 14enne, espertissime nell’uso di qualsiasi tipo di arma. Una devota madre di famiglia vive invece in una casa a prova di assedio, stipata di armi e vettovaglie. Lei stessa si è specializzata nell’insegnamento – ad altre mamme – delle tecniche di difesa contro criminali e violentatori che potrebbero sciamare dall’eventuale crollo delle mura di protezione del vicino carcere.

Nel frattempo proliferano i supermercati per survivalisti: vendono “razioni K” pensate per la sopravvivenza all’Apocalisse. Si tratta di alimenti disidratati, garantiti per durare 25 anni: un business in piena espansione, e sono disponibili anche le versioni gourmet, per soddisfare tutti i palati.

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