La Scimmia
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La Scimmia: Gli studenti ragazzi


Parte La Scimmia, conosciamo gli studenti: Andrea Alquati, Luca Bentivoglio, Salvo Camarrata, Alejandro de Mola, Vincenzo Ferrara, Manfredi la scola, Mattia Maggiolini, Giovanni Magrini, Manuel Malavenda, Michelangelo Miranda, Mattia Puglia, Riccardo Tesolin, Carlo Alberto Tesolin, Andrea Specchio.

Conosciamo gli studenti ragazzi de  #La Scimmia: da sabato 6 ottobre 2012 alle ore 14 su Italia 1 prende il via il campus dove conosceremo i ragazzi che supereranno la prova di ammissione. Conosciamo i potenziali studenti: Andrea Alquati, Luca Bentivoglio, Salvo Camarrata, Alejandro de Mola, Vincenzo Ferrara, Manfredi la scola, Mattia Maggiolini, Giovanni Magrini, Manuel Malavenda, Michelangelo Miranda, Mattia Puglia, Riccardo Tesolin, Carlo Alberto Tesolin, Andrea Specchio. Qui, invece, le ragazze.

Andrea Alquati

"Mi chiamo Andrea Alquati, 21 anni, sono nato a Roma il 5 dicembre 1990. La mia vita è sempre stata caratterizzata da un aspetto determinante per la mia crescita: le arti marziali, propriamente il Kung Fu, che ha infuso in me disciplina, onore, rispetto. Il Kung Fu è ciò che mi fa sentire parte di qualcosa, forse riuscendo a mettermi pienamente in contatto con me stesso, con il mio "io" interiore…la chiave della mia interpretazione. Il kung fu è molto più che semplice allenamento fisico, è un percorso della mente per creare un'armonia interiore riuscendo a sbloccare dei meccanismi su cui difficilmente riusciremmo a mettere le mani. Se vogliamo, possiamo definire quest'arte un'autentica filosofia di vita in cui credere per affrontare ogni giornata. A mio parere il Kung Fu possiede un'anima che si instaura dentro di noi, ma solo se riusciamo ad entrare nella sua intrinseca e profonda ottica. La passione innata, l'intraprendenza e lo spirito di quest'arte mi hanno condotto ad ottenere una soddisfazione, la più grande fino a oggi. Nel marzo 2011, infatti, partecipando ai campionati del mondo di Kung Fu di Hong Kong, con l'impegno e la determinazione ho ottenuto la vittoria: un oro nella categoria "forme tradizionali" e un bronzo nella categoria "sanda" (combattimento sportivo). Ma questa la considero solo una piccola parentesi perché non reputo assolutamente di essere arrivato da nessuna parte, anzi, è stato solo un inizio. Il mio percorso scolastico invece purtroppo non è stato così brillante. Probabilmente non ho mai ricevuto un corretto insegnamento atto a farmi comprendere la sua importanza per il mio futuro, e, aggiungerei, non c'è mai stato qualcuno (un professore?) che abbia veramente cercato di comunicare o dedicarsi a me".

Luca Bentivoglio

"Potrei scrivere tante e tante fantastiche storie su di me, ma la realtà è che sono un tipo molto tranquillo, che conduce una vita "tranquilla", in una città tranquilla. Mi chiamo Luca, vivo a Guidonia e frequento il liceo scientifico. Non sono mai stato uno studente modello, ho sempre cercato di ottenere il massimo risultato col minimo sforzo, cosa che ovviamente non sempre mi riusciva. Ma me la sono sempre cavata, dopotutto… Sono sempre stato un tipo introverso ed aperto allo stesso tempo, ma tendo a tenermi dentro le cose a me più care. Amo scrivere, di tutto: delle mie giornate, delle mie disavventure e, perché no, anche, e soprattutto, degli amori. Scrivo storie e amo guardare, respirare, vivere tutto ciò di cui scrivo. A 11 anni ho cominciato a suonare la chitarra, ispirato da grandi artisti tipo Jimi Hendrix, B.B. King, Eric Clapton. Mi piace mettere in musica ciò che scrivo, anche se non sono proprio il tipo che sventaglia i propri pezzi ai quattro venti. Ho avuto come tutti i miei problemi, ma non credo questo giustifichi i miei comportamenti e, certamente, non mi porta a credere di essere una sorta di poeta maledetto. Mi piacciono gli gnocchi al ragù."

Salvo Camarrata

"Mi chiamo Salvo Cammarata, siciliano dal sangue caldo, affettuoso e buono. Eccomi qui, un'altra volta nella capitale del mondo, cercando parole che possano descrivermi. Sono il tipico siciliano gentiluomo che ama le donne e le rispetta. Ho sempre pensato di essere un uomo che tratta una donna da principessa, cresciuto ed educato a dovere da una regina, mia madre. Sono socievole con chi merita e non tollero le persone cattive nell'animo. Amo divertirmi e stare in compagnia delle persone giuste e che mi vogliono bene. Il mio sogno è quello di recitare ed essere ricordato dalla gente come una persona dall'animo buono, non come uno qualunque. Probabilmente leggendo queste parole vi starete facendo una strana idea di me: un ragazzo a 18 anni dovrebbe pensare a divertirsi e non a come vorrebbe vivere il suo futuro. Fin da bambino amo i motori: auto o moto che siano. La prima moto da cross l'ho avuta a 5 anni, quando mio padre mi spronava a non aver paura di accelerare. All'età di 14 anni ho deciso di non avere più una moto perché era troppo pericoloso. La passione è sempre rimasta, ma ha lasciato il posto più importante alla pesca, l'attività che ha segnato la mia vita. D'altronde sono nato a Gela, un paese dove 100 anni fa si praticavano pesca e allevamento di sussistenza. Ho imparato da piccolissimo, il primo fucile mi è stato regalato a 10 anni e ancora lo custodisco gelosamente. Pratico tutti i tipi di pesca, subacquea, con le canne e palamito. La preferita resta la subacquea perchè mi permette di entrare in un altro mondo, quello sottomarino. Stanare i pesci che si trovano all'interno di un relitto è qualcosa che mi lasciava, le prime volte, senza fiato. Il pesce più grande che ho preso è stata una ricciola di 25 kg: erano le 6 di mattina, il mare era completamente piatto e lei, la belva, era lì che mi aspettava. Questi sono i ricordi che hanno lasciato qualcosa dentro me."

Alejandro de Mola

"Simpatico, solare, allegro, a volte presuntuoso, suscettibile ma non sempre e solo su determinati argomenti come la mia vita. Con tanto da offrire e tanto da ricevere. Da zero a cinque anni sono cresciuto con la mia famiglia nativa. Da 5 a 6 anni e mezzo ho vissuto lo sfruttamento minorile. Da 6 anni e mezzo a 7 sono stato in istituto. Da 7 anni a 16 varie adozioni e affidamenti. Da 16 a 18 la comunità. Da 18 a 20, finalmente l'indipendenza."

Vincenzo Ferrara

"Mi chiamo Vincenzo Ferrara e sono nato a Napoli il 18/05/1994. Nei miei primi anni ho vissuto, insieme alla mia famiglia, nella stessa casa dei miei zii, finché non abbiamo traslocato in una casa nostra. Ho iniziato ad interessarmi alla lettura sin da quando avevo 6 anni, dapprima leggendo narrativa per ragazzi e poi libri sempre più complessi come "L'Alchimista" di Paulo Coelho e "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde. Con la passione per la letteratura è nata, allo stesso tempo, la passione per la scrittura e poi anche quella per il cinema. Il poter esprimere tematiche e argomenti complessi, attraverso storie fantastiche e di mia creazione, è diventato per me qualcosa di importante, la via che avrei seguito. Passerà ancora molto tempo prima che io possa realizzare i miei sogni, ma per adesso sono ben felice della vita che ho e tutto grazie a una famiglia amorevole e a degli amici fedeli."

Manfredi la scola

"Mi chiamo Manfredi La Scola, sono nato a Palermo il 12 agosto 1993. Dell'infanzia, sinceramente, non mi ricordo tanto. Mi ricordo su per giù dai 14 anni a salire: ero un ragazzo abbastanza timido e, prima di imparare a relazionarmi con le persone, sono passati un po' di anni. Verso i 16 anni ero abbastanza vivace, forse per via della separazione dei miei, avevo cambiato diverse scuole e non me ne fregava più niente di nessuno. Vivevo alla giornata, aspettando che ne iniziasse sempre una nuova. Invece, adesso che ho acquisito un po' di maturità (non molta perché le cavolate dei tredicenni le faccio ancora oggi) capisco che non bisogna vivere alla giornata, ma bisogna studiare per tutta la vita se vuoi fare qualcosa di concreto. Sennò vivi e ti diverti però poi, arrivato ad un certo punto, ti dici: "e adesso che ho fatto tutto, che cosa rimane?". È da qui, secondo me, che inizi ad essere uomo e a capire ciò che ti piace veramente. Quello che ti piace è anche bello studiarlo e trasformarlo in un lavoro. Il mio sogno è alzarmi la mattina per andare al lavoro ed essere contento, in caso contrario mi sentirei di non vivere davvero."

Mattia Maggiolini

"Mi chiamo Mattia, ho 21 anni e vivo a Milano.  Ho avuto un percorso scolastico complicato fatto di alti e bassi e quest'anno sono giunto alla terza bocciatura, seconda consecutiva. Nonostante l'ultimo biennio sia stato fallimentare credo fortemente in me stesso e ho come obbiettivo quello di diplomarmi e proseguire gli studi.  Il calcio è una mia grande passione. L'Inter è la mia squadra del cuore e nel corso della vita mi ha regalato molte gioie e molti dolori. Mi drogo di musica, i Club Dogo sono il mio gruppo preferito perché mi trasmettono emozioni uniche con le loro canzoni. Mi piacciono i cani perché sono delle creature fantastiche che amano indistintamente e trasmettono solo emozioni positive. "Scent of woman" e "La ricerca della felicità" sono due dei miei film preferiti, per il significato che trasmettono e gli attori che li interpretano: Al Pacino e Will Smith.  La Scimmia è la mia occasione per riscattarmi dagli insuccessi che mi hanno accompagnato negli ultimi anni. Voglio esserci. 

Giovanni Magrini

"Nasco a Pescia (Pt) il 27 novembre del 1992.  Fin da piccolo dimostro di essere un bambino estroso e simpatico, portato per il disegno e per la creatività. All'età di 7 anni intraprendo una carriera da ciclista su strada come mio padre, Riccardo Magrini, ex-ciclista professionista. In seguito provo con la pallacanestro che pratico per 8 anni. Frequento buone scuole, ma comincio ad avere problemi già dalle medie. Sviluppo ben presto un rapporto di amore e odio con le scuole. Frequentando le superiori ho sempre cercato di avere il minimo per passare ma arrivato in quinta, collezionando sospensioni e rapporti, il minimo ha iniziato a non bastare più. Mi ritiro il primo anno ad un mese dalla fine della scuola e successivamente accadrà di nuovo. Sto provando ad entrare con il massimo impegno nel programma televisivo di Pietro Valsecchi "La Scimmia". Attualmente vivo a Montecatini. "

Manuel Malavenda

"Ciao, sono Manuel Malavenda, un ragazzo ormai diciottenne che abita nella provincia di Modena, a Formigine. Presentarmi è una cosa che puntualmente mi sembra impossibile: siamo così profondi che anche noi stessi non smettiamo mai di scoprirci, come possiamo imprimere tutto ciò su un foglio? Riporterò le cose che più spesso mi sento dire: sono gentile e disponibile e se qualcuno ha bisogno di aiuto sono sempre pronto ad aiutarlo. Odio le ingiustizie e non riesco ad ignorarle.  Mi reputo una persona trasparente e se qualcosa non va non mi piace dirla. Mi piace avere sempre una mia idea e prendere posizione. Detesto farmi mettere i piedi in testa. Anche se non sembra ho uno spirito ribelle: le imposizioni mi fanno impazzire. Mi sto descrivendo solo attraverso ciò che non sopporto, quindi forse è meglio pensare anche a cosa amo. Mi piace la musica, soprattutto viverla dal vivo ai concerti. Essere cantante è il sogno che madre natura mi ha troncato facendomi stonato. Mi piace scrivere anche se ho ancora tanto da imparare, mi piace perché è una cosa spontanea e che non programmo, è pura creatività e mi fa sentire una persona molto meno inutile del solito. Ho avuto una vita abbastanza normale, con le sue piccole soddisfazioni e delusioni. Sinceramente, anche se molti rimpiangono la mia età, credo che il meglio debba ancora venire. Mi reputo una persona felice, ma bisogna pretendere sempre di più. Il mio sogno nel cassetto è diventare uno scrittore (più che famoso, veramente capace) e anche viaggiare (per mia sfortuna non ho mai varcato i confini italiani) per scoprire, in un certo senso, nuovi mondi. Ci sono così tanti posti che non conoscerli è un peccato. Ho parlato di ciò che amo, di ciò che odio, dei miei sogni… probabilmente ci sono altri miliardi di aspetti che non ho presentato, ma è almeno una vaga idea di ciò che sono. "

Michelangelo Miranda

"Michelangelo Miranda, nato vent'anni fa, studente liceale da sette. Vengo dalla Basilicata, dove le possibilità per emergere e gli stimoli per crescere sono scarsi, se non inesistenti. Tranquilli, non è la landa desolata ai confini del mondo, ma è una zona a parte della Terra, dove il tempo si è fermato da un po'. Sono cresciuto serenamente, anche con un buon profitto scolastico se vogliamo dirla tutta. Poi è arrivato quel momento in cui si è chiamati a compiere la prima scelta importante della propria vita: Liceo Scientifico, impegnativo ma stimolante… l'inizio dei problemi. Durante questi anni cominci anche a cambiare, a pensare al futuro e alla vita dei tuoi sogni. Le materie perdono di significato di fronte al pensiero di crescere, e le ore di lezione diventano lunghissime. Arriva la prima bocciatura, la seconda dopo un paio d'anni. In seguito la possibilità di recuperare un anno viene colta al volo dal nostro "studente modello". Quinto anno ed esami dietro l'angolo, finalmente il diploma, falso. Ad un passo dalla fine l'ulteriore bocciatura. Dopo sette anni di "onorata" carriera scolastica la voglia di tornare tra i banchi muore completamente. Qui entra in gioco il programma. Davanti al titolo "La Scimmia" anch'io ho avuto un attimo di strizza, confusione, riconducendolo immediatamente ad altri programmi del nutrito gruppo dei reality. Solo la mente ignorante, però, si ferma alle apparenze senza cercare di capire. L'obiettivo del programma è dimostrare che non tutte le "Scimmie" rimangono allo stadio di australopiteco, ma nascondono delle potenzialità che aspettano solo di essere scoperte. Date una chance alla classe dei bocciati, etichettati come difettosi solo perché confusi".

Mattia Puglia

"Mi chiamo Mattia, sono nato in Sardegna, a Sassari, 22 anni fa. Sono sempre stato particolare, sin da piccolissimo: mi raccontano i miei che non dormivo mai, urlavo e piangevo sino a sgolarmi. Le hanno provate tutte ma ero ingestibile. A 10 anni le mie passioni erano tantissime: leggevo, facevo nuoto agonistico, andavo bene a scuola ma impazzivo per tante cose strane. Mi arrampicavo sugli alberi, catturavo animaletti di ogni genere, li mettevo nei vasetti di vetro, ero super-orgoglioso e puro, puro nel senso di trasparente, non frenavo nessuna emozione, le assecondavo. Trasferendomi a Milano, lasciando parenti, amici e abitudini, cambiai subito. Nascosi la mia sensibilità, la solarità, per proteggere me stesso. A Milano mi sono trovato, per gli anni delle medie, malissimo, poi al liceo cambiai aria e decisi di ricominciare. Ma la mia adolescenza fu disastrosa, sono sempre andato bene a scuola, con poco impegno, ma ho sempre avuto problemi con mio padre. Litigi e incomprensioni… non ho mai accettato il bullismo, ho sempre lottato contro ciò che mi si opponeva, con la rabbia. Ero il classico ribelle incazzato, adolescente che viveva alla giornata. Poi un giorno sentii quella sensazione nella mente, come se si stesse ampliando e capii, troppe cose, troppi errori, troppe volte avevo messo l'orgoglio davanti a tutto. Ora sono un aspirante tatuatore e dell'adolescenza vera e propria mi porto dietro solo le forze che ho imparato ad usare in quel periodo. Vedo nei tatuaggi il modo in cui esprimere me stesso, mi sento un artista e voglio dimostrarlo, anche se ho tantissimo (ma tantissimo) da imparare."

Riccardo Tesolin

"Mi chiamo Riccardo Maria Tesolin, ho 19 anni e vivo ad Arezzo.  Sono nato a Milano, ho vissuto a Bergamo e circa 10 anni fa mi sono trasferito in Toscana, dove viveva l'attuale marito di mia madre. I miei genitori, infatti, si sono separati quando avevo circa tre anni. Come ho detto sopra mi sono trasferito ad Arezzo, dove vivo con mia mamma, suo marito, Gianni, mio fratello gemello e mia sorella, Carlotta, che ha 11 anni.  Mi ritengo molto fortunato perché questa città mi ha fatto conoscere persone per me molto importanti. Infatti, essendo una piccola città, ed essendo noi due gemelli, molti ragazzi ci conoscono, così abbiamo sempre l'occasione di divertirci. Ho frequentato il Liceo Scientifico "Francesco Redi", fino a quest'anno. Purtroppo sono stato bocciato e quindi non ho avuto la possibilità di diplomarmi. La scuola ha rappresentato il mio più grande fallimento ed è per questo motivo che voglio sfruttare quest'occasione per rifarmi… e vendicare il grande odio nei confronti della professoressa che mi ha voluto bocciare."

Carlo Alberto Tesolin

"Sono Carlo Alberto e ho 19 anni e vengo da Arezzo. Amo la musica e il calcio.  Ho un ottimo rapporto con la mia famiglia. Mio padre si chiama Marco, con lui non ho un rapporto "padre-figlio" ma siamo come due migliori amici. Mia madre, Catia, è bravissima, a volte rompe un po' ma so che lo fa perché mi vuole bene. Infine oltre al mio gemello ho anche una sorellina, Carlotta, alla quale voglio troppo bene. Come ho detto in precedenza mi piace la musica e i miei generi preferiti sono l'indie rock e l'elettronica e mi piacerebbe molto diventare un deejay professionista. Secondo me l'amicizia ricopre un ruolo fondamentale nella vita. Credo che i miei amici abbiano un'ottima idea di me, mi definiscono come uno che fa confusione, ma in fondo un bravo ragazzo. Inoltre, purtroppo o per sfortuna, non ho una fidanzata: qualche storiella così, però non una storia fissa. Amici, a dire la verità, non ho ancora trovato la donna perfetta, quella che mi faccia impazzire. Infine voglio sottolineare che amo la mia vita e che non mi posso lamentare di nulla."

Andrea Specchio

"Mi chiamo Andrea Specchio, ho 19 anni e vivo a Bologna.  Non sono mai stato un grande studente: non mi applicavo abbastanza… Quindi sono stato bocciato più volte.Questa con La Scimmia è la mia rivincita. Ce la farò!  I miei hobby sono sempre stati: uscire con gli amici, fare sport (tennis, beach tennis) e, soprattutto, le ragazze, che occupano una parte fondamentale della mia vita. Non ho avuto un'infanzia facile, ma ho sempre affrontato tutto con gioia di vivere.  Il mio motto è vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo. Tra serietà e divertimento bisogna saper mediare, almeno per me è così. "

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