Jurassic World: Il Regno Distrutto (2018)
Jurassic World: Fallen KingdomIsla Nublar è stata abbandonata dagli umani, mentre i dinosauri sopravvissuti si sono ormai impadroniti della giungla. Quando il vulcano quiescente dell'isola inizia a dare i primi segnali di vita, Owen e Claire lanciano una campagna per salvare i dinosauri sopravvissuti da questa catastrofe che li porterebbe a una nuova estinzione.
Con tutta la meraviglia, l’avventura e le emozioni che hanno caratterizzato una delle più famose e fortunate saghe della storia del cinema, questo nuovo evento cinematografico segna il ritorno dei nostri personaggi preferiti e dei dinosauri—insieme a nuove specie più imponenti e spaventose che mai. Benvenuti a Jurassic World – Il regno distrutto. Chris Pratt e Bryce Dallas Howard tornano nei panni dei protagonisti, insieme ai produttori esecutivi Steven Spielberg e Colin Trevorrow, per Jurassic World: Fallen Kingdom di Universal Pictures e Amblin Entertainment. Nel cast, oltre a Pratt e Howard, troviamo James Cromwell, Ted Levine, Justice Smith, Geraldine Chaplin, Daniella Pineda, Toby Jones, Rafe Spall, mentre BD Wong e Jeff Goldblum riprendono i loro vecchi ruoli.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 7 Giugno 2018Uscita in Italia: 07/06/2018
Data di Uscita USA: venerdì 22 Giugno 2018
Prima Uscita: 22/06/2018 (USA)
Genere: Azione, Avventura, Sci-Fi
Nazione: USA - 2018
Durata: 128 minuti
Formato: Colore
Produzione: Amblin Entertainment, Apaches Entertainment, Legendary Entertainment, Perfect World Pictures, Universal Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Budget: 170.000.000 dollari (stimato)
Box Office: USA: 414.757.140 dollari | Italia: 10.665.474 euro
Soggetto:
basato sui personaggi creati da Michael Crichton.
Classificazioni per età: ITA: 13+
In HomeVideo: in Digitale da martedì 25 Settembre 2018 e in DVD da martedì 9 Ottobre 2018 [scopri DVD e Blu-ray]
SAGA Jurassic Park
Cast e personaggi
Regia: J.A. BayonaSceneggiatura: Derek Connolly, Colin Trevorrow
Musiche: Michael Giacchino, John Williams
Fotografia: Óscar Faura
Scenografia: Andy Nicholson
Montaggio: Bernat Vilaplana
Costumi: Sammy Sheldon Differ
Cast Artistico e Ruoli:
Chris Pratt
Owen Grady
Bryce Dallas Howard
Claire Dearing
Rafe Spall
Eli Mills
Justice Smith
Franklin Webb
Daniella Pineda
Zia Rodriguez
James Cromwell
Benkamin Lockwood
Toby Jones
Mr. Eversoll
Ted Levine
Ken Wheatley
Jeff Goldblum
Ian Malcom
BD Wong
Dr. Wu
Isabella Sermon
Maisie Lockwood
Robert Emms
Tecnico
Peter Jason
Senatore Sherwood
Kevin Layne
Pilota sub
John Schwab
Operatore tecnico
Sam Redford
Pilota elicottero
Charlie Rawes
Capo mercenari
Patrick Crowley
Pilota aereo
Alex Dower
Ragazzo russo
Honey Holmes
Ragazza russa
Neil Bishop
Offerente russo
Philippa Thomas
Telegiornalista BBC News
Ronan Summers
Mercenario britannico
Corey Peterson
Presidente del Comitato
Jeremy Gilbert
Hero Tracker
Victor Gardener
Membro della crew
Daryl Kwan
Altro mercenario
Eric Kofi Abreffa
Mercenario in elicottero
Ben Peel
Mercenario in elicottero
Mark Griffin
Mercenario in elicottero
Paul Sockett
Mercenario
Doug Robson
Mercenario in tunnel
Gil Kolirin
Uomo di Mills
Nathan Florence
Surfista
Bryan Phillips
Surfista
Mitchell L. Johnson
Mercenario nella Giungla
Produttori:
Frank Marshall (Produttore), Patrick Crowley (Produttore), Belén Atienza (Produttore), Steven Spielberg (Produttore esecutivo), Colin Trevorrow (Produttore esecutivo), Thomas Hayslip (Coproduttore)
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Note di Produzione
Sono passati tre anni da quando il parco tematico e resort di lusso Jurassic World è stato distrutto dai dinosauri scappati dalle gabbie. Isla Nublar ora è abbandonata dagli esseri umani, mentre i dinosauri sopravvissuti abitano nella giungla.
Quando il vulcano dormiente dell’isola si risveglia, Owen (CHRIS PRATT) e Claire (BRYCE DALLAS HOWARD) intraprendono una campagna per salvaguardare i dinosauri rimasti da una catastrofe che li porterebbe all’estinzione. Owen intende trovare Blue, il suo velociraptor ancora disperso nella natura selvaggia, mentre Claire ha sviluppato un rispetto per queste creature, divenute ormai la sua missione. Arrivati sull’isola mentre la lava comincia a scendere, la loro spedizione scopre che una cospirazione potrebbe riportare il nostro intero pianeta ad un pericoloso stato di disordine che non si vedeva dai tempi della preistoria.
Con tutta la meraviglia, l’avventura e i brividi che hanno caratterizzato una delle saghe più famose e di successo della storia del cinema, questo nuovissimo evento cinematografico segna il ritorno dei nostri personaggi preferiti e dei dinosauri – insieme a nuove specie più terrificanti e spaventose che mai.
Benvenuti in Jurassic World: il Regno Distrutto.
Le star Pratt e Howard tornano a fare squadra insieme ai produttori esecutivi STEVEN SPIELBERG e COLIN TREVORROW per questa epica avventura d’azione. Diretto da J.A. BAYONA (The Impossible, The Orphanage), Jurassic World: il Regno Distrutto è stato scritto dal regista di Jurassic World, Trevorrow, e dal suo co-sceneggiatore, DEREK CONNOLLY. I produttori FRANK MARSHALL e PAT CROWLEY ancora una volta collaborano con Spielberg e Trevorrow in questo straordinario capitolo. BELÉN ATIENZA si unisce al team in veste di produttrice.
Fanno parte del cast anche JAMES CROMWELL (Babe, maialino coraggioso) nei panni di Benjamin Lockwood, un ricco imprenditore che è stato il socio del Dr. John Hammond nella creazione di Jurassic Park; JUSTICE SMITH (The Get Down) in quelli di Franklin Webb, un brillante membro del Dinosaur Protection Group, che si trova più a suo agio dietro la scrivania che nel mezzo dell’azione; DANIELLA PINEDA (The Detour) nel ruolo della Dottoressa Zia Rodriguez, una esperta paleo-veterinaria le cui abilità in questa sub-specialità arcaica non sono mai state testate su dinosauri vivi; RAFE SPALL (Prometheus) è Eli Mills, il braccio destro di Lockwood che recluta Claire e Owen per portare i dinosauri in una riserva privata; TED LEVINE (Shutter Island) nei panni di Wheatley, uno spietato mercenario che Mills incarica di dirigere l’operazione a terra a Isla Nublar, TOBY JONES (la serie Capitan America) nel ruolo di Eversoll, portato da Mills per supervisionare le operazioni alla tenuta di Lockwood dopo la missione di salvataggio, GERALDINE CHAPLIN (Sette minuti dopo la mezzanotte) ritrae Iris, governante della tenuta e custode dei segreti di famiglia; e ISABELLA SERMON, che debutta come la nipote di Lockwood, Maisie, una bambina di 10 anni che ha sempre vissuto nella villa.
I fedelissimi della serie BD WONG e JEFF GOLDBLUM riprendono i loro ruoli rispettivamente del Dr. Henry Wu e del Dr. Ian Malcolm. Wu, è un genetista corrotto il cui nome è sinonimo della InGen. Da parte sua, il matematico eccentrico Malcolm aveva predetto il destino del Jurassic Park di Hammond un quarto di secolo prima. La sua ineguagliabile comprensione della teoria del caos e di coloro che abusano del potere si dimostrerà inestimabile … specialmente quando Owen e Claire scoprono l’obiettivo finale letale.
La squadra di talenti creativi di Bayona è guidato dal direttore della fotografia OSCAR FAURA (Sette minuti dopo la mezzanotte, The Orphanage), dallo scenografo ANDY NICHOLSON (Gravity, Capitan America: Il primo vendicatore), dalla costumista SAMMY SHELDON DIFFER (Ex Machina, The Imitation Game), dal supervisore agli effetti speciali delle creature premio Oscar NEAL SCANLAN (Star Wars: Il risveglio della Forza, Rogue One: A Star Wars Story) e dal compositore vincitore dell’Oscar MICHAEL GIACCHINO (Up, Jurassic World). Le musiche di Jurassic Park sono opera del cinque volte premio Oscar JOHN WILLIAMS (la saga di Star Wars, la serie di Harry Potter).
Jurassic World: il Regno Distrutto è stato girato nel Regno Unito e nelle isole hawaiane.
LA PRODUZIONE
Addio Isla Nublar: Ora c’è il Regno Distrutto
Può sembrare difficile da credere, ma quando i realizzatori di Jurassic World del 2015 hanno iniziato il suo sviluppo, non avevano idea che il loro lavoro sarebbe diventato uno dei cinque film di maggior successo di tutti i tempi. Per il regista di Jurassic World, Colin Trevorrow, che ha anche co-sceneggiato il primo capitolo e torna come co-sceneggiatore e ora produttore esecutivo di Jurassic World: il Regno Distrutto, il rilancio della serie che lo ha affascinato fin da piccolo, è stato a lungo immaginato come una trilogia. Insieme al co-sceneggiatore Derek Connolly, era molto orgoglioso di portare i racconti disciplinanti di Michael Crichton e la creazione del mondo di Steven Spielberg ad un livello più pericoloso e inaspettato.
Dopo aver raccolto il successo di stampa e pubblico, i cineasti si sono messi subito al lavoro. “Circa due settimane dopo l’uscita di Jurassic World, mi trovavo a Los Angeles con la mia famiglia, pronto per tornare a casa nostra nel Vermont”, racconta Trevorrow. “Ho chiesto a Derek di fare il viaggio con me: un’occasione per parlare dello sviluppo della storia. Avevo una serie di idee molto semplici da proporgli, in un luogo in cui potevamo pensare liberamente su quello che sarebbe potuto essere il futuro della trama”.
Incoraggiati dal successo strabiliante del film e dalla fiducia di Spielberg riguardo al loro arco narrativo, i due hanno iniziato a discutere della sorte dell’addomesticatore di velociraptor Owen, della direttrice delle operazioni Claire, e del gran numero di dinosauri sfollati che vagavano sulla terra e volavano sopra Isla Nublar. “Questa volta, Steven ha detto: ‘Fammi vedere cosa pensi possa essere accaduto, cosa dovrebbero fare questi personaggi e dove dovremmo collocarli”, condivide Trevorrow. “Così sulla strada verso il Vermont, abbiamo inventato la storia de Il Regno Distrutto“.
Mentre Jurassic World mostrava il parco come una promessa ma che si è dimostrato essere teatro di eventi impressionanti e terrificanti, Trevorrow sapeva che il capitolo successivo avrebbe potuto e dovuto affrontare temi molto più oscuri. Il narratore che ha fatto colpo con il celebre Safety Not Guaranteed è sempre stato curioso di sapere cosa significhi esistere in un tempo paradossale. “Questi dinosauri erano su questa Terra 65 milioni di anni fa, e ora si trovano in un posto che è completamente estraneo a loro”, dice. “Pensavo che esistesse un modo per raccontare una storia da una prospettiva umana. Come ci sentiremmo se venissimo portati in un mondo a cui non apparteniamo … solo per la soddisfazione di altri? Quello era un regno in cui non eravamo mai stati, ed era un tema di cui film avrebbero beneficiato”.
Mentre i partner di scrittura progettavano questo secondo atto, stabilivano delle nuove strategie per coinvolgere il pubblico. A causa dell’avidità e il senso di onnipotenza degli investitori e della imprudenza o superficialità dei visitatori del parco, Jurassic World non aveva speranze. Gli scrittori sapevano che c’era un terreno fertile per un’espansione al di là dell’isola, e man mano hanno piantato dei semi da sviluppare in seguito. “Quale sarebbe il risultato della sua distruzione; quale sarebbe il passo successivo?” si è domandato Trevorrow. “Fortunatamente, abbiamo piantato molti indizi nel primo film – nel film stesso, sulle mappe e sul web – in luoghi dove le persone non si aspettano di trovare collegamenti con i due film seguenti. Ci sono informazioni in tutti quanti”.
Pochi personaggi sono così vicini a Trevorrow di Claire Dearing e Owen Grady, ex partner che sembrano essere destinati a struggersi – e brontolare – uno contro l’altro. Discutendo di come gli eroi si sono evoluti, osserva: “Abbiamo riflettuto molto sulla figura di Claire qualche anno dopo, sui suoi sensi di colpa, i rimpianti e le responsabilità – che avrebbe tramutato in azioni. Claire sa di un’ imminente catastrofe naturale sull’isola, che le ha fatto porre la domanda al mondo: ‘Lasciamo che questi animali muoiano, o li salviamo?’. È la persona che si sente maggiormente responsabile del salvataggio dei dinosauri”.
“Dall’altro lato, Owen, è il solo in grado di dimostrare che i velociraptor possono seguire degli ordini. Sa che c’è una possibilità per loro di servire da animali per gli stessi scopi usati nel corso della storia, per la guerra”, continua Trevorrow. “I nostri due personaggi sono la madre e il padre del nuovo mondo. Sono i genitori di questo lento disastro biologico iniziato da John Hammond. Per noi era importante trovare un modo per inserire Hammond nella storia e collegarli insieme, così come raccontare di più sulla storia delle origini di Jurassic Park”.
Gli straordinari dinosauri sono dei personaggi come Claire e Owen, e Blue, il Velociraptor con cui Owen ha stretto un legame profondo quando era un cucciolo, ne è un esempio. Dopo una feroce battaglia con Echo – da cui Blue ne uscì con un labbro sfregiato – ha stabilito la sua posizione dominante nel branco. Quando Owen ha finto di essere ferito durante il suo addestramento, Blue ha mostrato la sua capacità di empatia. Un enigma virtuale tra i dinosauri, Blue è feroce e amabile allo stesso modo; purtroppo, nell’era post Jurassic World, è anche l’ultima della sua specie.
Per gli scrittori, è stato fondamentale riportare questa creatura a cui tutti siamo affezionati. Questo livello di narrazione era straordinario agli occhi di Spielberg. “Blue è diventata un personaggio reale che ci è rimasto impresso”, riflette. “Nel primo film, John Hammond amava assistere ad ogni nascita e curare ogni cucciolo, perché voleva creare un rapporto indissolubile con l’animale. In questo caso, al pubblico è rimasta impressa Blue, e questo le consente di diventare un personaggio importante che abbiamo a cuore in questo secondo film”.
È stato cruciale per la narrazione ampliare la serie e presentare delle nuove specie di dinosauri appartenenti ad ere differenti. Da un Baryonyx e un Carnotaurus, ad un indisciplinato ‘elefante in una cristalleria’ chiamato “Stygimoloch”, gli scrittori hanno inserito nel Regno Distrutto molte creature pittoresche. Come se ciò non bastasse, hanno immaginato un mostro nato in laboratorio, conosciuto come Indoraptor. Il suo DNA è un miscuglio empio di Velociraptor, Indominus rex e chissà cos’altro ha inserito il dottor Wu nei suoi codoni, questa creatura non è letale per le sue dimensioni, ma per la sua intelligenza, velocità e capacità di seguire gli ordini … quando lo decide. L’Indoraptor è, senza dubbio, l’arma perfetta.
Non ci sarà mai un film di Jurassic senza la nostra star T. rex. “Anche il T. rex è tornato”, condivide Trevorrow. “E’ lo stesso T. rex che è apparso in Jurassic Park e in Jurassic World. È un’icona, non solo perché è un T.rex, ma perché è lo stesso T. rex“.
Bayona Prende il Mano le Redini
E si unisce alla squadra di Jurassic
Per il nuovo capitolo della trilogia, i produttori si sono rivolti all’acclamato regista spagnolo Juan Antonio “J.A.” Bayona. Conosciuto per la profondità e il coinvolgimento della sua narrazione, il regista era entusiasta di unirsi a una produzione che avrebbe rappresentato la sua più grande sfida. Bayona ricorda: “Come molte persone della mia generazione, ho avvertito un senso di meraviglia quando ho visto Jurassic Park. C’è qualcosa di assolutamente coinvolgente quando si tratta di creature che abitavano il nostro pianeta milioni di anni fa, e l’idea di salvarle dalla minaccia dell’estinzione è affascinante. È uno spunto divertente quanto geniale per una saga. La prima volta che ho visto il Brachiosaurus sullo schermo, ho capito che tutto era possibile”.
Inoltre, è abbastanza difficile dire di no all’uomo il cui nome è sinonimo di successone estivo … e indelebilmente legato a ricordi cinematografici sensoriali. Bayona ricorda una giornata particolarmente positiva: “È stato Steven Spielberg ad offrirmi questa possibilità, e mi reputo fortunato ad aver lavorato con lui. Lo ammiro profondamente. In aggiunta, dopo aver girato The Impossible, The Orphanage e Sette minuti dopo la mezzanotte, l’opportunità di realizzare un film d’avventura mi è sembrata molto divertente; il tempismo è stato perfetto”.
Bayona ha apprezzato il fatto che Trevorrow, da sempre appassionato di Jurassic, era altrettanto pronto a collaborare per portare un nuovo capitolo sul grande schermo. “Colin ha lanciato la storia di questo secondo episodio di una trilogia, e questo mi ha entusiasmato”, dice il regista. “Da quel giorno, abbiamo lavorato insieme per incorporare la mia visione. Adoro giocare con la suspense per coinvolgere il pubblico; mi piace l’intensità e far vivere alle persone un’esperienza totale”.
Bayona ha accolto l’opportunità di collaborare, con umiltà. “Quando sono arrivato, ho capito che avrei dovuto prendermi cura della ‘creatura’ di Steven e Colin. Come regista, posso contribuire alla trama, all’energia e al tono del film. Tuttavia, sono anche consapevole che la saga di Jurassic è amata da milioni di persone, quindi è stato importante lavorare a stretto contatto con loro per garantire al pubblico esperienze nuove ed emozionanti… mantenendo integra l’anima del franchise”.
Il regista spagnolo afferma che la sua immaginazione giovanile è stata segnata dal genio presciente del Dr. Crichton. “Quello che ho sempre amato dei libri di Michael Crichton è che, oltre a farti vivere una grande avventura, ti fanno pensare alle ripercussioni morali dell’evoluzione della scienza. Non si tratta di fantascienza; la realtà di questi progressi crea un’empatia immediata con i lettori. Venticinque anni fa, il dibattito sui limiti morali della scienza stava appena cominciando; oggi sono notizie quotidiane. Colin e Derek sapevano che dovevamo parlare di questo, ed è ciò che rende il nostro film particolarmente rilevante”.
Bayona e Trevorrow hanno lavorato a stretto contatto per tutta la produzione, ed entrambi sono stati aperti a sottoporre le loro idee al giudizio del collega regista. “È uno scenario unico, e sono molto orgoglioso delle modalità della mia collaborazione con J.A.”, riflette Trevorrow. “La presenza di due filmmakers – che sono intrinsecamente visivi – che cercano costantemente di abbracciare l’idea dell’altro, ha portato a qualcosa di speciale. J.A. ed io siamo molto diversi, eppure il risultato del nostro lavoro è del tutto unico. Ha una sensibilità innata verso gli elementi portanti dei film di Jurassic. I suoi film mostrano una certa spiritualità e un senso di famiglia … ma anche famiglie che vivono esperienze traumatiche insieme”.
Spielberg ha apprezzato il fatto che Bayona sia stato in grado di unire la sua voce distintiva in un universo che ha uno stile unico. “Una cosa che i film della serie Jurassic hanno in comune, è che sono creati da realizzatori che adorano il loro mestiere”, riflette Spielberg. “Juan Antonio ha svolto un lavoro incredibile con la sua vena artistica, nel riuscire a rendere Il Regno Distrutto un po’ simile al primo film che ho diretto, e un po’ simile all’ultimo film diretto da Colin … facendolo comunque suo al 100%. Essendo un vero cineasta che ha una propria voce, ha trovato un modo per non dirottare e cambiare il tono o lo stile di Jurassic Park, e rendere questo capitolo il suo film di Jurassic World. Siamo stati fortunati ad aver avuto un suo contributo nella nostra serie. Ha svolto un lavoro straordinario”.
Per il veterano cineasta Frank Marshall, che torna in veste di produttore, il fascino dinamico di questa partnership era prevedibile. “Colin e Derek hanno preso degli elementi con cui abbiamo familiarità e li hanno portati a un nuovo livello. Questo film ha una dimensione enorme: a partire dallo stesso parco, un ambiente così vasto con i vulcani, e molte sorgenti e mare, con tanto di sequenze di fughe sottomarine. Fino ad ora, umani e dinosauri sono stati separati. Ne Il Regno Distrutto, invece appare molta più interazione. Abbiamo riportato Blue, Mosasaurus, T. rex e altri già conosciuti, al fianco di molti nuovi dinosauri mai visti prima”.
Marshall ha apprezzato il fatto che Bayona potesse apportare al progetto una sensibilità nuova per la serie: “J.A. ha una visione cinematografica meravigliosa, con cui crea mondi incredibili e personaggi unici. Non si tratta solo di dinosauri, si tratta di personaggi, che emozionano mentre attraversano Jurassic World”.
Inevitabilmente, le star di qualsiasi film di Jurassic sono i meravigliosi dinosauri, frutto di una raffinata invenzione di artisti di spicco geniali ed esperti in creature animatroniche ed effetti visivi. “Abbiamo circondato J.A. di persone di grande esperienza con alle spalle grandi produzioni su larga scala”, dice Marshall. “La ILM ha lavorato a stretto contatto con lui; nel campo della tecnologia si spingono sempre oltre. Abbiamo anche Neal Scanlan, che ha inventato meravigliose creature nel corso degli anni, curando la nostra animatronica. I fan apprezzano il nostro utilizzo di creature reali, e per gli attori è fantastico interagire con un dinosauro ‘reale’ “.
Patrick Crowley, che ritorna al fianco di Marshall per produrre questo nuovo episodio, parla delle solide fondamenta e della cura di cui si avvale il franchise. “L’elemento chiave che abbiamo scelto per questa trilogia è il coinvolgimento di Colin Trevorrow e Steven Spielberg. Steven è il grande maestro, responsabile di assicurarsi che ciò che facciamo rifletta i presupposti originali, e sviluppi i temi che ha creato molto tempo fa. Colin, Steven, e ora J.A., si sono assunti il compito di aumentare la tensione e il pericolo. Questo film è pieno di cose che la gente non ha mai visto: luoghi, dinosauri e nuove esperienze”.
Crowley loda il suo regista per aver dato ad un franchise ben definito, una nuova carica di energia di cui tutti avevano bisogno. “The Impossible è stato il presupposto che ha fatto credere a noi tutti che J.A. fosse un candidato degno di questo film. Sapevamo che avrebbe potuto gestire la portata e le dimensioni. Aveva un budget limitato, ma la sua specialità è creare tensione e portare la stessa sensazione in un film di Jurassic come Colin ha portato a Jurassic World“.
Per Crowley, un film di Jurassic non sarebbe completo senza un’abbondanza di speciazione: motivo di orgoglio per la squadra, senza sminuire la narrazione. “In questo film, appariranno più dinosauri di quanti se ne siano mai visti prima”, afferma il produttore. “Ci saranno dei dinosauri molto più vicini agli esseri umani. È una sensazione unica, che coinvolge azioni totalmente diverse. Trascorriamo molto tempo con Blue, che è il cuore del film. Abbiamo anche un dinosauro nuovo di zecca chiamato l’Indoraptor, che è una creazione geneticamente modificata del Dr. Wu. E’ intelligente, molto forte, si muove come una lucertola e accede in luoghi troppo piccoli per gli altri dinosauri. E’ davvero molto cattivo”.
Questo miracolo abominevole scientifico è stato una particolare delizia per Spielberg, che sorridendo afferma: “Questo è il primo film di Jurassic in cui posso sinceramente affermare la presenza di un mostro. L’Indoraptor è sì un dinosauro, ma è davvero un mostro. Questo rende Il Regno Distrutto il primo vero ibrido tra un film sui dinosauri e un film sui mostri”.
Da parte sua, la produttrice Belén Atienza, il braccio destro di Bayona, era entusiasta di unirsi al gruppo di realizzatori veterani in questo percorso durato 25 anni di lavoro. Quando si parla della loro esperienza su Jurassic World: Il Regno Distrutto, il suo atteggiamento riecheggia il senso di meraviglia di Bayona. “Sembrava di essere di nuovo bambini, perché ci ricorda la nostra infanzia”, riflette. “La meraviglia dei dinosauri, le avventure, la giungla, i misteri, l’azione e la suspense sono semplicemente sorprendenti”.
Produttrice di tutti i film di Bayona, la Atienza condivide con il regista uno spirito affine nell’eseguire storie coinvolgenti. Riguardo la processo, osserva: “La visione inizia dall’inquadratura della scena, ma è tutto basato sulla ripresa e sul lavoro che è stato fatto con mesi di anticipo: la lettura della scena, l’elaborazione delle riprese … ogni movimento della telecamera, la velocità e il tempo che ci si focalizza su ogni personaggio. Durante la giornata, gli attori e gli altri realizzatori danno dei suggerimenti, che sono sempre ben accetti. Una volta definita la scena, si mira solo a renderla migliore”.
Riguardo allo stile che Bayona ha affinato nel corso degli anni, nota che il regista de Il Regno Distrutto è in parti uguali un lavoratore disciplinato e un cantastorie malizioso: “Cerca sempre qualcosa di speciale. Ecco perché ci sono sequenze giocose in tutti i suoi film, in cui non sai davvero cosa aspettarti dopo. Vuole tre o quattro battute in ogni scena; è piuttosto complesso, come una coreografia tecnica che fa parte del suo istinto. Allo stesso tempo, è un artista sempre incredibilmente concentrato. È una gioia vederlo lavorare”.
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Il Ritorno dei Protagonisti
È impossibile pensare a un ritorno a Jurassic World senza l’accoppiamento vincente di Claire e Owen. “Sono una coppia amata da tutti”, afferma Bayona. “La chimica tra Bryce e Chris mi ricorda i classici film di Hollywood. Dovevamo rifarci a loro. Chris ha creato un personaggio straordinario, fornendo a Owen un fascino e una comicità originali. Ha una forza interiore onesta, che in qualche modo assicura al pubblico di fare sempre la cosa giusta”.
Pratt comunica che cosa di questa serie continua ad affascinare gli spettatori: “Il successo di Jurassic World inizia con il successo di Jurassic Park. Il film originale è amatissimo. Ha catturato l’immaginazione di un’intera generazione, e c’era una schiera enorme di fan affamati di vedere una nuova versione di questa storia … una che mostrasse tutti i progressi tecnologici che sono stati fatti nel cinema dal 1993″.
Lavorare con Bayona è stata un’esperienza gratificante per Pratt. “J.A. è un grande appassionato di film”, dice l’attore. “Adora particolarmente i film stimolanti, ed è così che voleva anche questo. Gioca non tanto con quel che c’è, ma con quel che potrebbe esserci dietro l’angolo. Questi film riguardano la scienza, l’immaginazione e la suspense. J.A. è un maestro”.
Pochissimi nel mondo di Jurassic possono comprendere la brutale fisicità di ognuno di questi film, quindi Pratt ha apprezzato la possibilità di collaborare ancora una volta con la Howard. “Sono in coppia con Bryce, che ha un’incredibile etica del lavoro; è appassionata di ogni fase del processo. Combinando questa partnership con la visione del nostro regista, avevamo una buona idea su ciò di cui necessitavamo per rendere questa avventura di Jurassic la migliore possibile”.
Claire e Owen hanno vissuto vite separate, ma si sono riuniti per un obiettivo comune. Mentre lei ha fatto della protezione e del salvataggio di tutte le creature una sua missione, sa che Owen tornerà sull’isola solo per la possibilità di salvare Blue, il Velociraptor a cui è molto legato. “Gran parte di ciò che è accaduto tra Claire e Owen è inespresso, ma hanno vissuto insieme esperienze traumatiche a Jurassic World, che hanno gestito ciascuno in modo diverso”, riflette Pratt. “Owen crede che non ci sia altro modo per stare meglio se non andare avanti e vivere la propria vita. Seppellirsi nel senso di colpa come ha fatto Claire è sbagliato, e per Owen ignorare ciò che hanno vissuto è altrettanto sbagliato … quindi hanno bisogno l’uno dell’altra. E’ chiaro che tra questi due personaggi ci sia sempre stata attrazione, e siano destinati a stare insieme … ma le circostanze non lo hanno permesso”.
Il ruolo di Pratt richiedeva una grande quantità di acrobazie, infatti molte notti dopo le riprese, tutto livido è caduto in un sonno profondo. “Questo è più fisico del primo film”, dice Pratt. “Ci sono state molte acrobazie: sono rotolato dal retro di un camion, mi sono lanciato in picchiata, ho corso giù per le montagne e ho fatto acrobazie subacquee. Ci sono anche grandi sequenze di combattimento. Hanno ripreso l’elemento dell’eroe d’azione che ha funzionato nel primo film, e lo hanno quadruplicato”.
Non estraneo ai ruoli fisici, l’artista ci racconta una delle sue acrobazie preferite delle riprese, quando Owen insegue Claire e Franklin in una girosfera che rotola da Isla Nublar nell’oceano. Quando Owen si tuffa per salvarli, deve usare ogni minimo insegnamento del suo addestramento militare ed il suo istinto di sopravvivenza per uscirne vivo.
Girato in una piscina sottomarina presso i Pinewood Studios, la sequenza ha richiesto cinque giorni di lavoro. Spiega Pratt: “Ho adorato l’intera sequenza subacquea. Il concetto creativo era quello di filmarlo in un colpo solo, mantenendo l’attenzione come se fossimo all’interno della girosfera guardando al di fuori. Claire e Franklin stanno per annegare, e Owen deve nuotare e immergersi velocemente per tirarli fuori, ma non ci riesce. Owen deve tornare in superficie, e provarci di nuovo. Tutto questo è stato ripreso separatamente e poi unito, come un puzzle di mille pezzi. Ho apprezzato molto questo processo e il risultato ottenuto è straordinario”.
Nei panni di Owen, Pratt è scampato ad un inseguimento di un branco di Velociraptor nella giungla, e sopravvissuto alle fauci minacciose di innumerevoli altre creature sull’isola. Ma nulla poteva preparare il protagonista per l’incontro col nuovo mostruoso dinosauro creato dal Dr. Wu: l’Indoraptor, la creatura più letale che abbia mai camminato sul pianeta. “L’Indoraptor porta la storia ad un livello superiore e ci dà un suggerimento sul futuro del franchise di Jurassic. Si ha la sensazione che l’Indoraptor sia l’obiettivo finale della InGen. Da anni hanno sviluppato questo tipo di intelligenza e cognizione per i velociraptor. L’ultima creatura, l’Indoraptor, è essenzialmente a prova di proiettile. Attacca a comando. È stato progettato come una macchina da guerra letale, e vediamo in prima persona quanto sia pericoloso. La prospettiva di queste creature nelle mani sbagliate è terrificante”.
“Bryce Dallas Howard torna nel ruolo di Claire Dearing, un personaggio che, come Owen, è stato irrevocabilmente segnato dagli eventi disastrosi di tre anni fa. “In Jurassic World, Claire segue un arco narrativo molto chiaro”, riflette la Howard. “Si percepisce che tipo di persona sia, ma non cosa provi al suo interno, alla fine del primo film”.
Mentre Owen si è ritirato in solitudine, Claire ha fatto il contrario, creando il Dinosaur Protection Group (DPG) , la cui missione è salvare i dinosauri rimasti su Isla Nublar. “Sta ancora affrontando il fatto che ha bisogno di assumersi la responsabilità per tutto ciò che è accaduto”, continua la Howard. “Ha commesso un errore irreparabile, perché ha contribuito alla creazione dell’ Indominus rex. Ora il mondo è un posto diverso a causa delle sue azioni. Ha aperto il vaso di Pandora e non potrà mai più richiuderlo. Tutto ciò che vuole Claire, è tornare dalla parte giusta nella storia. È la sua causa e la sua missione”.
La Howard voleva che il suo personaggio fosse più completo rispetto alle figure femminili dei film d’azione. “Si passa dalla damigella in pericolo a una donna forte e eroica: non c’è una via di mezzo. Ciò che amo di Claire è che può non piacere sempre, ma ci si può facilmente identificare; la capisci e credi nella sua battaglia. Arrivare ad interpretare una donna che è determinata e concentrata, mentre a volte è goffa e moralista, è eccitante perché l’essere umano è così”.
Facendo eco a Trevorrow e Bayona, la Howard sottolinea che il materiale di origine è stato di fondamentale importanza per lei; a tal fine, ha plasmato le scelte per il suo personaggio in base ai racconti di Crichton. “Ho letto molti romanzi di Michael Crichton e ci sono dei temi ricorrenti in tutti i suoi scritti. Come ogni autore iconico di fantascienza, ci stava preparando per il futuro a livello emotivo, in modo da poter fare le scelte giuste relative alla nostra stessa umanità. Queste sono le domande che affronta Claire: è una scelta umana salvare i dinosauri, o è meglio lasciare che la natura faccia il suo corso e porti i dinosauri all’estinzione? “.
La Howard era entusiasta del fatto che il suo regista fosse altrettanto appassionato di questi temi. “J.A. è un regista incredibile e geniale quando si tratta di personaggi impressionanti. Crea suspense, in particolare con creature e mostri. Spesso, ciò che è così spaventoso è non accorgerti del mostro fino all’ultimo secondo: e poi, al momento giusto, appare in un modo che ti perseguiterà per il resto della tua vita … ma lo ami. È un convinto cinefilo, che ha rispetto per i più grandi visionari della storia narrativa. Fa parte di una squadra che sta creando il seguito di questa storia”.
Sebbene la Howard recitasse sin da bambina, la capacità di sorprendere del suo regista ha continuato a impressionarla durante tutta la produzione. “Ci sono un paio di cose che ha fatto J.A. sul set che non ho mai visto come attrice. Giravamo scene senza dialoghi mentre lui metteva della musica, che lasciava spazio ad ogni immaginazione: camminavamo diversamente, comportandoci in modo inusuale. C’erano anche degli effetti sonori di versi di dinosauri. All’improvviso, sentivamo un ruggito molto forte dal nulla; era spaventoso e provocava delle nostre reazioni. Usava questi stratagemmi per portarci nel suo mondo, quindi eravamo tutti in sintonia, tutti parte della stessa orchestra”.
Bayona non era l’unico a sostenere che la produzione doveva essere armonica. Quando la Howard si ricongiunge a Pratt, riflette sulle mosse del suo partner: “Chris sa qual è la cosa più divertente che può accadere in un film di Jurassic. Quando eravamo insieme in una scena, e vedevo Chris muoversi, dicevo ‘Ragazzi … si sta risvegliando lo Spidey che c’è in Chris’. Sapevamo che volesse che lo guardassimo, e ci sentivamo come dei bambini sul set cinematografico. Non mi sono mai tanto divertita come in un film di Jurassic al fianco di Chris Pratt”.
Come il co-protagonista Pratt, la Howard ha condiviso la paura per l’Indoraptor. “Conoscevamo le regole di come sopravvivere a certi dinosauri, ma l’Indoraptor è un mostro interamente creato dagli umani”, osserva l’artista. “La cosa più terrificante di questo mostro è che non si sa come scampargli. Se rimani immobile, il T. rex non riesce a vederti, e quindi riesci a darti alla fuga, mentre questo dinosauro è diverso. Il Dr. Wu ha creato un’arma inarrestabile. Ma qui viene il bello: è facile pensare che la cosa più spaventosa che possa accadere in un film di Jurassic sia affrontare un dinosauro; mentre ciò che appare in questo film è molto più minaccioso e malvagio, qualcosa di più sanguinario e spietato: il genere umano”.
Naturalmente, anche l’aspetto di Claire del primo capitolo è cambiato con la sua nuova visione del mondo. “Il taglio di capelli e il vestito bianco e impeccabile del primo film rappresentavano il tipo di persona che era Claire”, riassume la Howard. “In questo film, volevo immediatamente mostrare che lei è drammaticamente diversa. Claire è una donna intelligente e sensibile, molto preparata”. E ridendo aggiunge: “Ora finalmente indosso degli stivaloni, e ne sono fiera”.
Al fianco della Howard e Pratt appaiono due artisti che fanno parte della famiglia di Jurassic sin dal primo giorno. BD Wong ritorna al ruolo del Dr. Henry Wu, il creatore dell’abominevole Indominus rex. Dopo aver divorato il suo unico fratello, l’Indominus rex, la cui mappa genetica era stata classificata, ha raggiunto la maturità giusto in tempo per abbattere Jurassic World. Wong spiega la posizione attuale del suo personaggio … negli anni successivi al crollo dell’investimento di Masrani: “Il Dr. Wu è stato esonerato per cattiva etica, quindi non è più al suo posto. Ha ancora le stesse conoscenze, ma è più disperato e non dispone più delle stesse attrezzature. È in circostanze molto diverse e le sue mani sono davvero legate”.
Tuttavia, dove c’è uno scienziato brillante e pazzo, ci sono sempre investitori. Wu sta lavorando a una nuova creatura geneticamente modificata, un animale molto più terrificante e intelligente del T. rex o dell’Indominus rex. “Il Dr. Wu è sempre focalizzato sulla creazione di un nuovo dinosauro”, dice ridendo l’attore. “Anche se, direi che le sue intenzioni non sono sempre dannose. Mira ai progressi tecnologici, e ciò che gli interessa veramente è modellare i dinosauri con dettagli tali da poter essere controllati. L’antica discussione su quanto tempo ci voglia, e se è moralmente la cosa giusta da fare, è parte del film”.
Il laboratorio segreto del Dr. Wu è svelato in questo capitolo, e Wong è entusiasta del design. “Questo set porta il laboratorio segreto del Dr. Wu ad un livello completamente nuovo. La stanza che vediamo alla fine di Jurassic World è nulla in confronto a questo enorme laboratorio sotterraneo. Nella mia carriera di attore, solo in questi film mi è capitato di lavorare in set così dettagliati ed autentici, come se non si sia badato a spese”.
L’Indominus rex era solo l’inizio dell’utilizzo di geni di un dinosauro già esistente, per la clonazione, l’incrocio e la riproduzione con un’altra specie per creare qualcosa di più impressionante. “L’Indoraptor è il super-cattivo del film”, condivide Wong. “Come creatore, Wu è in qualche modo in conflitto riguardo all’incarnazione perché, a suo parere, l’Indoraptor non è ancora finito. Vorrebbe continuare a testarlo fino alla perfezione. Tutti gli altri vogliono l’Indoraptor ed usarlo perché sembra essere perfettamente funzionante, ma non lo è”.
Jeff Goldblum interpreta il Dr. Ian Malcolm, un personaggio immortalato dall’originale Jurassic Park. “Oltre ad essere appassionante, questo franchise mette in evidenza alcune questioni della specie umana di oggi”, afferma Goldblum. “Il mio personaggio si è sempre espresso contro l’idea che gli animali venissero sfruttati per divertimento o per fare soldi. In questo film, la malvagità è legata all’avidità capitalista e alla stupidità in generale: due argomenti che stanno a cuore a Ian Malcolm”.
Dopo il disastro che si è verificato nel parco a tema, il vulcano dell’isola minaccia di spazzare via la massa di dinosauri rimasti su Isla Nublar. “C’è un dibattito in corso, e Malcolm interviene a Washington per parlare di fronte alla commissione del Senato sulla questione. Crede sia stato sovvertito il corso naturale della storia, con interferenze e manipolazioni, per ragioni sbagliate. Si ha un’idea pessima sui dinosauri, e se il vulcano li sta eliminando, dovremmo accettarlo. Se proviamo a spostarli, succederà un disastro”.
Discutendo della sua collaborazione con Trevorrow e Bayona, Goldblum è lusinghiero. “Mentre stavo lavorando alla parte, ho avuto alcune idee e ho chiamato Colin. In una buona conversazione di un’ora e mezza, ci siamo scambiati le nostre opinioni. Anche J.A. è stato molto disponibile e fiducioso: è un vero appassionato e una persona seria, non solo nel realizzare un grande film, ma nell’articolare i problemi dell’abuso della scienza e della cattiva etica esprimendoli attraverso il mio personaggio”.
Il regista era entusiasta di aver avuto entrambi gli uomini nella squadra. “È bello avere la coppia che tutti amiamo così tanto, ed è altrettanto emozionante riportare alcuni volti familiari”, afferma Bayona. “C’è il ritorno del Dr.Wu, e Jeff che interpreta nuovamente Ian Malcolm. A mio parere, è uno dei personaggi più carismatici di questa saga, e averlo in un ruolo in questo film è stato incredibile”.
“Sapevo che Ian Malcolm nel film sarebbe stato la migliore autorità per dire: ‘Guardate cosa sta accadendo. Vi avevo avvisato che questo sarebbe successo, ed è ciò che sta avvenendo”, aggiunge Trevorrow. “Volevo essere sicuro che fosse in grado di impostare tutte le idee che abbiamo approfondito. È fantastico che la maggior parte dei dialoghi di Ian Malcolm nell’audizione al Senato sono direttamente tratti dal romanzo di Michael Crichton”.
Benvenuti a Jurassic World:
Leggende e Nuove Entrate nel Cast
Per completare il gruppo di personaggi immaginati da Trevorrow e Connolly, la produzione ha scelto degli attori internazionali per rappresentare imprenditori al vertice della loro carriera. Per Bayona, l’unica cosa che si aspettava dai suoi interpreti era la passione per la serie stessa.
Il leggendario James Cromwell interpreta Sir Benjamin Lockwood, il ricco ex socio in affari di John Hammond, che ci introduce la posizione del suo personaggio nell’ultimo capitolo: “Lockwood e Hammond erano soci e grandi amici. Insieme, hanno sviluppato la tecnologia per salvare i dinosauri dall’estinzione. Hammond e Lockwood sono andati alla deriva, e quel che accade nella storia è il mio modo di cercare di trovare un rimedio, per perseguire ciò che mi ero prefissato per i dinosauri”.
Cromwell, da sempre interessato ai diritti degli animali, era affascinato dalla storia che Trevorrow e Connolly volevano raccontare. E sottolinea: “L’usurpazione di un’altra vita senziente per i nostri scopi, qualunque essi siano, è una questione importante. Non abbiamo il diritto di determinare il valore di quella vita. C’è un prezzo per ogni essere vivente, e questo è deplorevole. Dobbiamo essere guardiani, prenderci cura di quelle creature che hanno bisogno di aiuto, e lasciare libere quelle che non ne hanno bisogno”. Fa una pausa e aggiunge: “Certo, abbiamo violato questo concetto fin da quando il primo homo sapiens si è alzato in piedi”.
Rafe Spall interpreta Eli Mills, il controllore della tenuta Lockwood e l’uomo il cui unico scopo è stato per lungo tempo quello di dare ai dinosauri un posto sicuro in cui vivere. Per il performer, la storia e il fascino del franchise non è mai diminuito. “Non ho mai incontrato nessuno a cui non piacesse Jurassic Park, che considero un film perfetto. Con l’utilizzo degli effetti e l’animazione digitali sono stati creati tutti i tipi di mostri, le esplosioni e set enormi, e la direzione di J.A. è geniale perché è un maestro della suspense. Entrambi questi elementi, hanno dato un risultato davvero eccitante”.
Ne Il Regno Distrutto, il personaggio di Spall fa alcune scelte discutibili. “J.A. ed io abbiamo parlato molto dell’ambizione, dell’avidità e della ricerca del potere: di quanto logori e come possa essere un motore enorme”, osserva l’attore. “L’ambizione è un’emozione potente, può travolgerti e indurti a fare di tutto pur di raggiungere il successo. Questo personaggio crede che stia agendo bene. Gli è stato affidato il compito di spingere la fortuna di Lockwood nel futuro, e farla sopravvivere dopo la sua morte. Mills pensa semplicemente di fare ciò che gli è stato chiesto”.
La nuova arrivata Isabella Sermon interpreta Maisie, la giovane nipote del miliardario. Il produttore Crowley ci racconta un po’ del suo ruolo: “È sempre bello vedere gli eventi attraverso gli occhi di un bambino, che non sa molto di ciò che fanno i dinosauri o gli adulti. Abbiamo creato questo personaggio avvolto nel mistero. E’ una bambina di 10 anni interpretata da Isabella. Abbiamo intervistato circa 2.500 ragazze e scelto lei: è davvero straordinaria, intelligente e tenace”.
La giovane attrice ci dà uno scorcio sul suo personaggio, e sulla creatura che si concentra su di lei. “L’Indoraptor è un dinosauro orribile ed estremamente intelligente”, dice la Sermon. “È stato progettato per essere usato come un’arma, ma è completamente fuori controllo. In una scena, mentre scappo lungo un corridoio sento qualcosa nei miei capelli … è l’artiglio dell’Indoraptor. Girare quella scena è stato piuttosto difficile all’inizio, perché non dovevo sapere che c’era qualcosa dietro di me, ma era comunque spaventoso. L’idea di un enorme artiglio che stava lì ad aspettarmi era difficile da ignorare”.
Il personaggio della Sermon è coinvolto in alcune delle più grandi sequenze d’azione del film, specialmente quando Claire e Owen cercano di salvarla. “C’è una grande acrobazia in cui Maisie scivola da un enorme tetto di vetro”, dice la Sermon. “Non è stato facile inizialmente, ma poi ho iniziato a scivolare di testa, ed è stato divertente! “.
La Howard ammette che le è piaciuto molto lavorare insieme alla nuova arrivata. “Quando lavoro con un giovane, in particolare come Izzy che ha un talento notevole, so che sarà sincera e onesta perché non sa come essere diversamente. Izzy non usa trucchetti e non ha vizi durante il percorso. Ho cercato di rubare il più possibile da lei, perché è davvero brava”.
Justice Smith, che interpreta il ruolo di Franklin, un genio informatico del DPG, racconta ciò che il franchising ha significato per la sua crescita. “Il film originale di Jurassic Park è uscito l’anno in cui sono nato. Ricordo di aver guardato tutti i film con la mia famiglia durante i nostri viaggi in macchina. Avremmo un DVD nel nostro van e abbiamo guardato tutti i film in ordine cronologico. Ricordo di averli amati perché mi piacevano gli horror e i thriller”.
Come genio del computer che lavora per il Dinosaur Protection Group di Claire, Franklin pensa di poter essere più efficiente lavorando comodamente da casa. “Quando Claire va a Isla Nublar in missione per proteggere questi animali dal vulcano, sono costretto ad andarci anch’io perché i dispositivi di localizzazione nel parco devono essere ripristinati”, spiega Smith. “Il mio personaggio non vorrebbe essere lì, e la sua ansia è divertente. Durante tutto il corso del film, impara ad affrontare ripetutamente la morte e la tribolazione”.
Per quanto seria possa essere la trama, c’è stato il tempo per un po’ di divertimento sul set, specialmente quando è stato messo in scena un inseguimento su una scaletta di accesso da parte di un Baryonyx. “J.A. ho pensato che sarebbe stata una buona idea impaurirmi più volte”, ride l’attore. “Per ottenere una reazione sincera, ha emesso un ruggito di un T. rex dall’altoparlante per spaventarmi nel bel mezzo di una ripresa. Poi, durante l’eruzione vulcanica, le sedie avevano un dispositivo per farle vibrare; mi ha spaventato a morte. È fantastico per il mio personaggio, perché sono per tutto il tempo sulle spine”. E aggiunge, seccamente: “J.A. l’ha ritenuto molto divertente”.
L’attrice Daniella Pineda ha effettuato varie ricerche per comprendere come il suo personaggio, la dottoressa Zia Rodriguez, un’ esperta paleoveterinaria, si sarebbe comportata in questo nuovo mondo. “La Paleo-veterinaria è qualcosa di completamente nuovo per il franchise”, spiega. “Mi sono informata dal veterinario del mio cane sull’uso delle siringhe, ecc. Inoltre, c’erano un certo numero di specialisti sul set – di alligatori selvatici e un consulente veterinario che ha lavorato molto con i rettili selvatici. Ad esempio, i rettili hanno un sistema immunitario incredibile perché sono esseri antichi; non c’è bisogno di disinfettanti, si possono ricucire subito! Ogni piccolo dettaglio che ho potuto cogliere lungo la strada, mi ha davvero aiutato ad approfondire il mio personaggio”.
Non è un caso che Zia ricordi al pubblico la dottoressa Ellie Sattler, che ha usato le sue doti di paleo-botanica per curare i triceratopi malati in Jurassic Park. Uno dei momenti eroici di Zia in questo capitolo è quando Blue è ferita, e ha tutti gli occhi addosso per salvare la vita del Velociraptor. La Pineda ricorda quel giorno di riprese: “Non ho dormito la sera prima. Non solo era una grande scena per il mio personaggio, ma il mio compito era reale perché il dinosauro su cui dovevo operare era una creatura animatronica, come se stessi effettivamente intervenendo su un animale vero”.
L’attrice fa eco ai suoi colleghi riguardo alla collaborazione con il loro regista. “J.A. sa esattamente quel che vuole, e lavorare con lui è stato un piacere artistico” riflette. “È incredibilmente tecnico ma allo stesso tempo è un artista, e si avvicina a tutto con amore e verità. Mentre stavo operando Blue, ha messo una musica meravigliosa, e mi ha detto di rallentare e prendermi il mio tempo. Spesso i registi ti dicono di accelerare, accelerare, ma non è mai stato così con J.A.”.
La Fondazione Lockwood è stata istituita per la conservazione di questi animali ed è galvanizzata per salvarne il maggior numero possibile e portarli via mare in un rifugio di un’isola sconosciuta che sarà, in teoria, un posto sicuro. Non ci saranno turisti e nessuna interazione con l’umanità. Anche se Lockwood è convinto che venga messo in atto, presto si renderà conto di essersi sbagliato.
Toby Jones si unisce al cast come il manipolatore Eversoll, che considera le magnifiche creature solo come una merce. “Ovviamente il mio personaggio è interessato al denaro e ai profitti derivanti dalla generazione di nuove razze di dinosauri”, afferma Jones. “In un certo senso, è come un mercante d’armi fuorilegge; vede profitti nella vendita di queste creature come armi. È totalmente moralmente neutrale rispetto a ciò che sta vendendo. A lui interessa solo sapere se avrà o meno dei profitti”. Il poliedrico interprete ammette che i personaggi con una moralità discutibile, sono quelli a cui piace dar vita.
Le scene di Eversoll sono state girate presso gli enormi set allestiti ai Pinewood Studios in Inghilterra. Jones ricorda: “Erano straordinari per la cura e l’attenzione ai dettagli dei set, così come ai costumi, al trucco, alle parrucche per un film molto veloce e pieno di azione. Quando si percorre l’enorme sala della Tenuta Lockwood con i dinosauri in bella mostra, sembrava di entrare in un museo di storia naturale”.
Il personaggio autoritario ma amorevole della vita di Maisie è Iris, la sua tata. Interpretata dall’attrice teatrale Geraldine Chaplin, Iris si prende cura sia della bambina che di Lockwood. Secondo la Chaplain: “Adora Maisie e morirebbe per lei”. La Chaplin è apparsa in tutti i film di Bayona e condivide la storia della loro amicizia. “Anni fa, J.A. mi ha visto in uno show televisivo trash, e mi ha proposto di partecipare ad un suo film. Ho letto la sceneggiatura e posso dire che quest’uomo respira il cinema. Si è rivelato essere un grande successo. Quindi, per il film successivo, mi ha chiesto di andare con lui in Tailandia, e ha scritto la parte più bella per me. Poi per Sette minuti dopo la mezzanotte, è stata la stessa cosa. Mi dà piccole parti in ogni film; pensa che io sia il suo portafortuna”.
L’attrice sostiene che essere la figlia dell’iconico Charlie Chaplin ha delineato i suoi inizi, così come la sua etica del lavoro e la compassione verso gli altri. “Mio padre era Charlie Chaplin e non solo era il più famoso, il più geniale di tutti nei film – era anche il più amato – ed è davvero importante. Quando sono entrata per la prima volta in questo settore, tutti si aspettavano che io fossi brava, perché mio padre era il loro eroe. Sono stata trattata come una nipote, una figlia o una nipotina. Mi hanno aiutato, ed è stato grazie al loro amore per mio padre che i miei primi passi in questo ambito sono stati così facili”.
Tutti i Trucchi del Mestiere:
La Creazione dei Dinosauri
Il rinomato supervisore degli effetti delle creature premio Oscar Neal Scanlan è stato ingaggiato per il non invidiabile compito di assicurare che gli effetti pratici si integrassero perfettamente nel film. Narra il curioso equilibrio tra effetti fisici e effetti del computer in un progetto colossale che coinvolge dinosauri: “Ti sorprenderò dicendo che l’animatronica non è sempre la strada migliore per ogni scena. Devi valutare i pro e i contro dell’approccio pratico. Se sul set c’è un dinosauro, puoi illuminarlo per davvero e gli attori possono interagire … ma devi supportare quella performance con delle persone dietro la creatura”.
“In qualche modo avrà un impatto sul tuo programma di riprese; devi avere del tempo per filmare con un robot”, continua. “Nel caso ci siamo chiesti se era economicamente e artisticamente più valido farlo in quel modo, o come effetto di post-produzione. Una volta valutato ogni caso particolare, con il direttore e il supervisore di VFX abbiamo deciso se, in relazione all’ambiente o alle circostanze, era meglio usare l’animatronica o meno. È stato interessante mettere a punto le diverse tecniche”.
Quando la logistica fa sgranare gli occhi….Scanlan ricorda la reazione di Bayona alla visione della creazione dei primi dinosauri del Regno Distrutto. “Quel che ho trovato di J.A. è che si affida molto agli altri, il che è sempre di grande aiuto quando si inizia a collaborare con un regista. Quando ha visto il Tyrannosaurus della sua vera dimensione, è stata una scena memorabile. Anche se, naturalmente, non vedremo mai un dinosauro per davvero, si ha una reazione immediata nel trovarsi di fronte ad una creatura così reale”.
La squadra degli effetti delle creature aveva un certo numero di dinosauri animatronici da portare in vita, ma nessuno era più piacevole di Blue. “Abbiamo creato una Blue sdraiata, ed è stato incredibile girarci intorno. Vedere le dimensioni degli artigli e sapere che una volta questa creatura ha camminato su questa Terra è sorprendente”, afferma Scanlan. “All’inizio del film quando Blue viene ferita e finisce sotto le grazie di Zia, ci siamo avvalsi di un veterinario per parlare dell’intero processo di un’operazione su un animale sedato. Dalla procedura vera e propria, agli strumenti da utilizzare, a come l’animale reagisce all’anestesia. Questo ci ha fornito alcuni momenti drammatici a cui io stesso ho partecipato”.
Cosa sarebbe un film di Jurassic senza il nostro famigerato T. rex? “È la realizzazione di un’ambizione di tutta una vita!” esulta Scanlan. “Questa è una sequenza sorprendente, è molto oscura e tesa perché il T. rex è sedato, e abbiamo imparato che gli animali sedati spesso hanno gli occhi aperti. È davvero inquietante perché, dal punto di vista del pubblico, non si è sicuri se il T. rex sia completamente sedato o no … “.
Nel creare l’Indoraptor, commenta: “Questo è essenzialmente un esperimento genetico, e dà l’idea che non sia necessariamente riuscito al 100 percento. Il nostro ruolo con l’Indo è stato quello di partire dal design iniziale in CG e svilupparlo ulteriormente, con le cicatrici e la consistenza in scala. Poiché si tratta di una creatura i cui geni sono ricavati da molte specie, offre l’opportunità di esplorare e ricercare i loro dettagli. È affascinante: è un incrocio tra un drago, un coccodrillo e un rettile.
Per il team di Scanlan, il compito era di attenersi alla realtà del mondo naturale. “Allo stesso tempo, dovevamo essere abbastanza fantasiosi da permettere all’Indoraptor di essere diverso, credibile ma fondato. Questo non solo nella forma, ma anche nelle texture e come potrebbero apparire. Inoltre, le conseguenze genetiche dell’uomo che interviene sulla natura, non sempre generano una miscela perfetta come si spera: la pelle potrebbe presentare delle degenerazioni o desquamazioni, oppure qualche forma di malattia che inizia ad essere evidente. Tutto ciò conferisce al dinosauro la sua retrospettiva”.
Oltre a creare queste meravigliose creature, il team di Scanlan è responsabile delle prestazioni degli animali. La sua squadra di talentuosi marionettisti ha dato vita ai dinosauri usando una varietà di tecniche. “Avere un gruppo coordinato di persone che lavorano insieme come una squadra per portare qualcosa in vita attraverso le prestazioni, è la via da seguire per l’animatronica. Il nostro approccio con i dinosauri era di cercare di gestirli ovunque potessimo attraverso ciò che chiamiamo “performance grezza” o “connessione diretta”. Ogni volta che potevamo utilizzare un esecutore con le mani direttamente collegate al dinosauro, lo abbiamo fatto. Se riuscivamo fisicamente a mettere le mani per toccare e spostare qualcosa, allora c’era una connessione diretta tra il tuo cuore e la tua immaginazione.
Per Blue, c’erano fino a 12 burattinai o artisti che erano solo leggermente fuori dalla macchina da presa, quasi all’interno del dinosauro. La squadra di Bayona ha usato la tecnologia solo per le aree che non si potevano perfezionare con i burattini, ad esempio, il battito delle palpebre o il ruggito. Come un mago, è un gioco di prestigio. Hanno usato ogni trucco del mestiere per utilizzare l’essere umano nella creatura, o dinosauro in questo caso.
Ciononostante, i progressi tecnologici hanno notevolmente giovato a questo approccio pratico, spiega Scanlan. “In molti modi, il VFX ha rivoluzionato gli effetti pratici. 15 anni fa, se avessi voluto mettere un bastone su un fantoccio per riportarlo in vita, non c’era modo di rimuoverlo dalla telecamera. Al giorno d’oggi, non un bastone ma un’intera persona dentro il fantoccio può essere rimossa digitalmente in seguito se la scena lo richiede davvero. Questo ci ha avvantaggiato enormemente, e la CG ha fornito questa opportunità”.
Collaborare con il dipartimento degli effetti visivi per popolare i nostri schermi di dinosauri mozzafiato non è una novità per il franchise. Scanlan spiega: “Sono diventati molto abili nel mixare il pratico con il digitale. Una sequenza in cui appaiono quattro Velociraptor insieme, due sono reali e due sono digitali: ed è molto difficile distinguerli. Tutto è stato eseguito brillantemente … la possibilità di mescolare due tecniche ed essere bravi su dove e quando lasciare che il pubblico indovini”.
Questa volta, Claire e Owen si avvicinano ai dinosauri come mai prima d’ora. La Howard racconta l’esperienza di aver lavorato con delle creature animatroniche realistiche, in particolare l’Indoraptor: “Ci sono cinque dinosauri animatronici, poiché in alcune scene interagiamo strettamente con i dinosauri, specialmente con Blue. Avere l’opportunità di girare delle scene in cui si risponde alle prestazioni di un dinosauro è incredibile”.
“Jurassic World aveva una creatura animatronica, l’Apatosauro, tutti gli altri dinosauri erano in CG”, spiega Pratt. “In questo film, abbiamo alcune mani reali dietro l’interazione tra il T. rex e Blue. Interpretare, sentire fisicamente, vedere, reagire a questi giganteschi dinosauri era incredibile. Il team CFX ha fatto un ottimo lavoro, gli animatroni sono fantastici. Claire cavalca questo sonnolento e drogato T. rex e io scappo rigorosamente dalle sue fauci”.
Interagire con l’animatronica è stata anche una nuova esperienza per Smith. “E’ stato uno sballo; non ho mai visto nulla di simile per il velociraptor e il T. rex prima. Il velociraptor sudava, sbavava, sbatteva le palpebre e aveva persino le lacrime agli occhi. È stata la cosa più bella che abbia mai visto. Ci sono voluti 11 uomini per farlo funzionare, ed erano tutti rannicchiati per far sì che questa creazione si muovesse come un vero animale. Ci sono molti aspetti tecnici che non ho mai affrontato prima. Innumerevoli elementi che non mi sarei mai immaginato”.
Allo stesso modo, Jones parla di come l’animatronica e i dinosauri di riferimento hanno aiutato a dettare la sua esibizione. “È interessante quanto sia utile maneggiare degli oggetti di scena cinematografici e non. Quando i burattinai erano sul set con code di dinosauro o teste di dinosauro in scala, potevi capire come sarebbe stato il dinosauro finale. È una sorta di ironia che stiamo eseguendo in uno stato d’arte drammatico semi-computerizzato, ma la cosa che ti aiuta veramente è un pezzo di teatro antico, come un burattino che si muove con la piena dedizione di questi modellisti”.
La Magia della ILM:
Gli Effetti Visivi
Per 25 anni, la Industrial Light and Magic (ILM) ha stupito i fan di Jurassic con i suoi dinosauri generati al computer. Il supervisore degli effetti visivi DAVID VICKERY, parla delle ambizioni della sua squadra: “Pur rispettando i film che sono venuti prima, quello che stiamo cercando di fare è creare nuovi momenti cinematografici memorabili; vogliamo che il pubblico passi dei momenti meravigliosi al cinema”.
La sfida di mescolare dinosauri realistici accanto alle loro controparti in SFX potrebbero apparire sovrumani, e lo sono. Vickery prende sul serio le sue funzioni: “Nel momento in cui le persone non credono che questi dinosauri siano lì, si distaccano molto rapidamente dal film, e l’esperienza viene distrutta. Siamo andati più possibile a fondo … per capire non solo il loro aspetto, le dimensioni e i movimenti, ma anche le personalità di questi animali e le loro caratteristiche”.
“Ci siamo consultati con paleontologi e abbiamo ricreato dei modelli anatomicamente corretti dei dinosauri, dallo scheletro in su”, continua. “Avevamo bisogno di vedere come i muscoli si connettono in diversi punti dello scheletro, e il modo in cui i legamenti e i tendini sono effettivamente fissati. Abbiamo poi aggiunto la pelle ai dinosauri con una carne viva e uno strato di grasso sottocutaneo al di sotto … quindi eseguito simulazioni di effetti molto complessi per capire il movimento. Abbiamo osservato elefanti e rinoceronti per capire come si muovono e si comportano degli animali con determinate caratteristiche”.
Poiché una buona parte dell’azione del film si svolge lontano dalle giungle di Isla Nublar, la squadra di Vickery è stata incaricata di assicurare che si potesse credere che un Indoraptor potesse strisciare nella camera da letto di una bambina. Se Bayona fa bene il suo lavoro, sarai cullato nell’incubo. “Questi film rendono omaggio uno all’altro”, riassume il supervisore dei VFX. “All’inizio de Il Regno Distrutto, ci si sente a proprio agio in un territorio conosciuto, come una coperta calda e accogliente di Jurassic. Ma tutto cambia rapidamente. I dinosauri vengono portati in nuovi ambienti e spazi in cui non sono mai stati, e vediamo la loro reazione in ambienti non familiari”.
“L’Indoraptor è un vero personaggio”. Vickery riguardo al nostro nuovo “eroe” dinosauro afferma: “È alto circa 3 metri, due volte più grande del Velociraptor. È leggermente squilibrato mentalmente, geneticamente imperfetto e in fase di perfezionamento. Qualcosa non va nella sua testa; ha tic e contrazioni ed è completamente imprevedibile. E’ un dinosauro che assomiglia all’Indominus rex o al Velociraptor, ma può mettersi a quattro zampe e camminare come un quadrupede, cosa che non abbiamo mai visto prima in questi tipi di dinosauri”.
È motivo di orgoglio che il team di produzione abbia assicurato più dinosauri in questo film rispetto a tutti gli altri di Jurassic messi insieme. Naturalmente, la squadra di Bayona mostra tutte le specie di dinosauri di Jurassic World, tra cui T. rex e Blue. Mentre gli artisti hanno progettato un’intera nuova specie per questo film, hanno anche riportato alcuni dinosauri apparsi ne Il mondo perduto – Jurassic Park, e alcuni presenti solo in Jurassic Park. Per Vickery, il bambino che c’era in lui era elettrizzato. “È stato eccitante riunire tutto ciò e aggiornare tutti i dinosauri più vecchi con i nuovi metodi e le tecnologie disponibili per questo progetto”.
Poiché l’acqua è la rovina degli SFX, uno dei dinosauri più impegnativi per il team VFX è stato il Mosasaurs. “È sempre più facile effettuare delle riprese sopra o sotto la superficie dell’acqua”, sospira Vickery. “I Mosasauri hanno l’abitudine di salire e scendere, quindi abbiamo finito per scattare molti elementi pratici su larga scala. Sembra strano, ma il nostro primo punto di riferimento è stato sempre cercare di riprendere qualcosa praticamente, ottenere un riferimento reale e poi integrarlo nel film con effetti digitali”.
Bayona ha cercato di spingere al limite l’ingegno di Vickery. “È come un bambino in un negozio di dolci”, ride il supervisore VFX. “Collabora con tutte le persone che lo circondano e si appoggia su di me per inventare idee visive intriganti, e modi creativi per ottenere scatti interessanti. Potrebbe essere semplicemente il modo in cui il dinosauro si muove, e iniziavamo a stabilire scatti che diventavano pezzi d’azione del film.
Vickery e il suo team hanno anche lavorato a stretto contatto con il supervisore degli effetti delle creature, Scanlan. “Ci sono un bel po’ di dinosauri animatronici in questo film, e c’è stata una collaborazione diretta e forte tra VFX e CFX. Uno dei primi animatroni che avevano bisogno di costruire erano la testa e le spalle del T. rex su vasta scala. La ILM ha preso i modelli ad alta risoluzione del T. rex da Jurassic World e ha trasferito le mappe dettagliate delle texture per farle tornare nel modello tridimensionale. Li abbiamo inviati a Neal, che ha poi realizzato una stampa 3D in scala reale del T. rex in sezioni, quindi ha avuto una versione incredibilmente dettagliata e fedele del T. rex di Jurassic World. I risultati sono stati fantastici”.
Per il nuovo dinosauro, il team VFX amava avere dei riferimenti per capire l’aspetto di queste magnifiche creature nell’ambiente. Hanno realizzato sculture in 3D della creatura in Maya e 3D studio, e li hanno inviati a Scanlan, che è stato nuovamente in grado di stamparli in 3D in singoli pezzi. Il suo team di artisti CFX ha poi aggiunto ulteriori dettagli dipinti in modo che il team potesse avere un riferimento fotografico realistico per lavorare sul set.
Non solo la squadra di VFX aveva il compito apparentemente impossibile di creare dinosauri realistici, ma c’era anche un piccolo particolare chiamato vulcano in eruzione su Isla Nublar, che esplode mentre Claire e Owen sono sull’isola. Un’enorme quantità di ricerche è stata dedicata alla creazione di immagini emozionanti per queste scene. “Siamo tutti cresciuti vedendo le immagini dell’estinzione dei dinosauri nei libri, ma credo che nessuno lo abbia realizzato in un film su questa scala”, osserva Vickery. “È un’opportunità elettrizzante vedere questi cataclismi sul grande schermo. Abbiamo consultato dei vulcanologi per capire come avrebbe eruttato un vulcano di questo tipo, le varie fasi della lava e del flusso piroclastico. Lo abbiamo un po’ accelerato per il nostro film, ma è tutto basato sulla vera scienza”.
Alle Hawaii, la Main Street di Jurassic World è stata ricostruita per la scena in cui Claire e Owen arrivano sull’isola e iniziano la loro ricerca di Blue. Il parco è stato abbandonato dagli umani, quindi è distrutto dagli eventi accaduti tre anni prima. Nicholson ha costruito parte della strada, ma non il Centro Visitatori nella sua interezza, a causa delle sue dimensioni. “È qui che la ILM è intervenuta, creando estensioni digitali del set per completare Jurassic World”, afferma lo scenografo. “Questa volta è troppo trascurato e malandato. Siamo di fronte alla fine del parco ed è piuttosto triste vederlo in rovina; i dinosauri se ne sono nuovamente impossessati”.
C’era anche la questione di una nave che doveva essere abbastanza grande da trasportare un numero di dinosauri adulti. “L’Arcadia è un fantastico esempio dell’efficienza degli effetti visivi, perché è una nave che non esiste. È una barca in scala impossibile da attraccare su qualsiasi costa delle Hawaii, quindi l’esterno della nave doveva essere necessariamente generato con effetti visivi”, afferma Vickery. “Nel Regno Unito, Andy e la sua squadra hanno costruito l’interno della stiva della nave. Questa collaborazione tra il dipartimento artistico, i produttori di oggetti di scena, i costruttori di set, il team addetto alle luci e agli effetti visivi hanno assicurato una continuità tra il lavoro dei diversi dipartimenti. Il pubblico deve solo assistere allo spettacolo e divertirsi”.
La Colata di Lava e gli Attacchi alla Vendita all’Asta:
La Progettazione della Distruzione
Per Crowley, una delle cose più entusiasmanti della realizzazione di un film di Jurassic è che i dinosauri stessi diventano più interessanti. “Sono realizzati splendidamente”, condivide. “In base a molte ricerche è emerso che i dinosauri avevano colori più brillanti e strutture ossee bellissime. Siamo tutti cresciuti con giocattoli di dinosauro grigi, eppure oggi si ipotizza che fossero molto più colorati; quindi abbiamo creato dei dinosauri incredibili con la collaborazione di alcuni dei migliori designer”.
È stato motivo di orgoglio per il team aggiungere un gran numero di nuovi dinosauri a questo capitolo. “La gente ama vedere dei dinosauri che non sapevano esistessero”, continua il produttore. “Per renderli credibili ci siamo affidati alla ILM, nostro partner di tutti i film. Sono la migliore casa di produzione di effetti visivi del mondo. Alla vista del film, sembra che quegli animali sono reali come tutti gli altri di nostra conoscenza”.
“Migliorare l’aspetto dei dinosauri in ogni modo possibile era in cima all’agenda”, dice Crowley. “Abbiamo la Skywalker Sound, che ha lavorato su questi film in passato. I suoni che si sperimenteranno con i nostri dinosauri, porteranno gli spettatori indietro di 65 milioni di anni, e si potrà ascoltare cosa succedeva nel mondo in cui hanno vissuto. Abbiamo ottenuto il meglio da chiunque, in termini di dinosauri”.
Quando si produce un film della portata di Jurassic World, bisogna dare al regista una rete di supporto di validi collaboratori per affrontare questi straordinari compiti. Crowley spiega il processo: “Tutti i film di J.A. sono stati girati dal direttore della fotografia Oscar Faura. Il rapporto di J.A. con Oscar è probabilmente il più importante sul set, perché devono avere le stesse idee – vivere l’uno nella testa dell’altro. Abbiamo accettato di accogliere Oscar nel progetto, e abbiamo chiesto a J.A. di considerare uno scenografo con cui abbiamo lavorato in Inghilterra, Andy Nicholson e la costumista Sammy Sheldon Differ”.
Lo scenografo di produzione candidato all’Oscar, lodato per il suo lavoro su Gravity, si è dimostrato essere flessibile e in grado di trascinare Bayona in un film di questa portata. “J.A. è riuscito ad ottenere quello che voleva in un modo che non avrebbe mai potuto immaginare”, afferma Crowley. “Allo stesso modo, volevamo dargli una costumista che potesse apportare qualcosa di speciale in questo tipo di film. J.A. e Sammy si sono accordati e hanno creato i costumi per Bryce e Chris, dando un aspetto davvero unico all’intero film”.
Nicholson si è trovato di fronte alla sfida di creare un nuovo mondo entro i confini di un franchise già stabilito. Tuttavia, ha apprezzato il radicale allontanamento che i realizzatori hanno avuto il coraggio di intraprendere. “C’è un aspetto molto consolidato in Jurassic Park e Jurassic World, mentre questo film è ambientato in un contesto molto diverso”, osserva Nicholson. “Quando lasciamo l’isola, si diverge completamente da quello che si è visto prima. E’ stato interessante capire cosa potesse significare non solo il modo in cui i dinosauri lasciano l’isola … ma anche il luogo in cui stavano andando”. Gran parte dell’impressionante portata de Il Regno Distrutto è dovuta all’ampia scenografia dei set e delle costruzioni ad opera di Nicholson ai Pinewood Studios in Inghilterra, nonché al suo lavoro in loco alle Hawaii. “La scala è una conseguenza dei personaggi che i nostri dinosauri stanno interpretando, così come i vasti set che la trama richiede”, riflette.
Nicholson si è divertito a collaborare con la mente creativa di Bayona. “La visione di J.A. è unica e focalizzata”, aggiunge lo scenografo. “Passa molto tempo a pensare a ciò che mostra al suo pubblico: la scenografia e l’inquadratura di ogni scena. Quando sono stato ingaggiato, ho passato quattro settimane a Barcellona con lui, analizzando immagini e idee di riferimento, oltre ai dettagli sullo sfondo e le texture. Abbiamo stabilito un linguaggio comune, e le sue idee per la casa di Lockwood in particolare, giocando sui colori e le texture che J.A. aveva in mente”.
La tenuta di Lockwood, costruita interamente sui teatri di posa dei Pinewood Studios, in Inghilterra, rivela una storia del franchise che sarà una sorpresa. L’azione è impostata su un certo numero di piani, con camere, tra cui la vasta biblioteca, un laboratorio sotterraneo, l’impianto colossale di contenimento, l’ufficio di Mills, e le camere da letto di Lockwood e Maisie. Nicolson parla dell’evoluzione della tenuta e della flessibilità dei suoi produttori e del regista: “La Biblioteca è una combinazione di ciò che in origine erano due set distinti nella sceneggiatura. Mi piaceva l’idea dei diorami con dinosauri, come i musei di storia naturale. Ho apprezzato il controllo passivo della natura e il colore che si ottiene da quel tipo di display. Dice molto della stanza e di Lockwood. L’aggiunta successiva degli scheletri di dinosauri ha portato la stanza a diventare il suo museo privato e la sua collezione, frutto della sua ossessione per le creature e la sua considerevole ricchezza”.
Pratt ammette che questo set è stato uno dei suoi preferiti della produzione: “Lockwood, data la sua passione per i dinosauri, ha creato una casa che assomiglia al Museo di Storia Naturale”, osserva l’attore. “Maisie ci ha sempre vissuto, ed ha degli scorci davvero fantastici e pericolosi. Si respirava una certa spettralità durante le riprese delle scene in cui l’Indoraptor ci insegue lungo i suoi passaggi segreti, le ragnatele e scricchiolii. In questo film ci sono dei set davvero straordinari, e sono entusiasta che le persone vedano questi meravigliosi ambienti che giustappongono i dinosauri”.
Un altro enorme edificio costruito ai Pinewood è stato l’interno della nave Arcadia, utilizzata per trasportare i dinosauri da Isla Nublar alla loro nuova dimora. “Abbiamo dovuto inventare un tipo di nave che avesse un modo credibile di caricare rapidamente i dinosauri”, spiega lo scenografo. “Ho esaminato un paio di opzioni militari e abbiamo optato per un tipo specifico di imbarcazione da approdo. La cosa grandiosa di queste barche è si possono ormeggiare a circa 100 metri dalla spiaggia, e collegarle a dei pontoni. Sono simili ai traghetti per auto, ma con un aspetto più gradevole perché c’è un grande bacino vuoto nella parte posteriore. Doveva essere veloce, quindi abbiamo aggiunto il design un po’ futuristico delle navi da attracco veloci, così come le navi per la manutenzione di piattaforme petrolifere e una grande nave militare. Abbiamo usato il soffitto del teatro di posa come il soffitto della barca, cosa che ci ha dato ancora più spazio all’interno del molo”.
Al fine di garantire che questi set fossero abbastanza grandi per l’azione sceneggiata, Nicholson ha pre-visualizzato tutti i suoi set. “Il bello della modellazione di set in un computer è avere la possibilità di prevedere il funzionamento dell’azione. È molto importante per progetti come questo, perché hai un modo di porti le tue domande in uno scenario relativamente a basso costo. Possono dirti che un Velociraptor ha una lunghezza di X metri, ma finché non lo vedi nello spazio, non puoi capire cosa significhi in termini di set e azione che deve aver luogo al suo interno”.
Tre mesi dopo la produzione, il cast e la troupe si sono trasferiti alle Hawaii per girare le scene ambientate su Isla Nublar. Sebbene siano state utilizzate molte location, è stato richiesto anche un certo numero di set sulle isole. Jurassic World è trascurato e abbandonato, e la squadra è stata in grado di ricostruire una parte della strada principale … ma distrutta, com’era alla fine dell’ultimo film. Inoltre, hanno ipotizzato che, poiché il vulcano stava scoppiando, ci sarebbe dovuta essere una certa quantità di attività sismica … permettendo loro di distruggere ancora di più gli edifici.
Una conseguenza inaspettata del ritorno a Jurassic World è stata che i registi hanno potuto esplorare altre aree dell’isola che non avevano mai visto nei film precedenti. Era fondamentale, tuttavia, che si adattassero allo stile architettonico del parco a tema. Gli spettatori potranno vedere i resti delle giostre attraverso il viaggio di Claire e Owen verso il rifugio per attivare i localizzatori. Torna anche la tanto amata girosfera … che potrebbe semplicemente salvare la situazione.
Dal Regno Unito alle Hawaii:
Le Location dell’Avventura
Regno Unito
Nel Regno Unito, la produzione era di base ai famosi Pinewood Studios, nel Buckinghamshire. Qui si trovavano il reparto artistico, i costumi, gli effetti delle creature, gli effetti speciali, i workshop sugli effetti visivi e il montaggio. Molti dei teatri di posa di Pinewood sono stati utilizzati per le enormi costruzioni necessarie al film.
La biblioteca di Lockwood è stata costruita sul S Stage. Simile a un museo di storia naturale, il vasto set era pieno di reperti archeologici, scheletri di dinosauri e complessi diorami, che fungono da parco giochi e nascondigli di Maisie. Quando le riprese in biblioteca sono state completate, il set è stato ri-vestito e trasformato nel garage sotterraneo di Lockwood, che viene utilizzato da personaggi subdoli per una sinistra sala d’aste.
L’inquietante struttura di contenimento dei dinosauri, nel seminterrato della villa di Lockwood, è stata allestita al R Stage, progettato come un’area di detenzione per i dinosauri che arrivano da Isla Nublar, che ospitava anche il laboratorio all’avanguardia del Dr. Wu e la sala di controllo. I teatri M e F sono stati utilizzati per costruire la camera da letto bizzarra e lussuosa di Maisie, e la camera da letto di Lockwood.
Il vasto interno dell’Arcadia, la nave mercantile che trasporta i dinosauri da Isla Nublar alla loro nuova destinazione, è stato costruito sul RA Stage. Questo set è stato riempito con enormi camion per le scene in cui Claire, Owen e Franklin si tuffano a bordo della nave e trovano Zia all’opera per salvare la vita a Blue. Quando le riprese sull’Arcadia sono terminate, il set è stato ricostruito per diventare il gigantesco tetto della tenuta di Lockwood, dove Claire, Owen e Maisie si trovano faccia a faccia con il furtivo Indoraptor.
La produzione ha anche preso uno spazio aggiuntivo al Langley Business Center, poco distante da Pinewood Studios. Per filmare le scene all’inizio del film – che introducono Franklin e Zia nella storia – l’ufficio di Claire al Dinosaur Protection Group è stato allestito qui. Altre scene girate al Langley includevano il video di Owen che addestrava i velociraptor, e la scena in cui Claire e Owen devono prendere il sangue da un pesantemente (?) sedato T.rex.
Il cast e la troupe si sono dati appuntamento al MOD Hartland e Minley nel Surrey. Lavorando tutta la notte con elicotteri, macchine per la pioggia e simulatori di illuminazione, questo luogo è stato utilizzato per le scene in cui la guardia del sito apre infaustamente le porte della Laguna di Jurassic World nelle sequenze di apertura del film.
Altri set costruiti in questa sede sono state l’esterno della tenuta di Lockwood, dove i ricchi clienti vengono accolti per un’asta irripetibile; e la zona di carico, dove i dinosauri sedati vengono sistemati nella tenuta dopo il loro viaggio da Isla Nublar.
Oahu, Hawaii
Fino ad oggi ogni film di Jurassic è stato girato alle Hawaii, e il Regno Distrutto non ha fatto eccezione. A metà giugno del 2017, 50 membri principali dell’unità cinematografica britannica hanno attraversato l’Atlantico per unirsi alla squadra americana alle Hawaii, negli Stati Uniti.
Le riprese si sono svolte a Oahu per catturare tutte le azioni in esterni che si svolgono su Isla Nublar. La produzione è iniziata con Claire, Owen, Franklin e Zia che arrivavano al Radio Tower Bunker. Questo esterno è stato costruito a Kualoa Ranch, che ospita anche la Gyrosphere Valley, dove Claire, Owen e Franklin si ritrovano intrappolati da uno spaventoso branco di dinosauri … e cercano di rifugiarsi nel parco tematico in disuso.
Fondata nel 1850, Kualoa è una Riserva Naturale Privata di 4.000 acri, nonché un ranch per allevare bestiame che si estende dalle ripide scogliere montuose al mare scintillante. Situato nella parte nord-orientale di Oahu, nella campagna hawaiana e lungo le spiagge di sabbia bianca della baia di Kaneohe, dista soli 24 miglia da Honolulu. Altre produzioni girate in questa splendida location sono state: Windtalkers, Pearl Harbor, Godzilla, L’ultima alba e 50 Volte il primo bacio. Altri spettacoli televisivi degni di nota includono: il vecchio e il nuovo Hawaii Five-O, Magnum P.I. e Lost.
Claire, Owen, Zia e Franklin arrivano a Isla Nublar con un aereo di linea. Sono accolti dal capo della spedizione, Wheatley, che mostra loro il campo base ad alta tecnologia. Questo set è stato costruito su un terreno di proprietà del vicino Dillingham Ranch sul Northshore. Fortunatamente per tutti, il dipartimento artistico ha ripulito il sito da calabroni e vespe, e costruito una piccola pista in cui poteva atterrare l’aereo.
La più grande costruzione alle Hawaii è stata allestita a Police Beach (vicino a Papa’iloa Beach). Qui è dove il dipartimento artistico ha ricreato la Main Street, comprese Nobu e Margaritaville completamente distrutti. Per la creazione del set ci sono voluti più di tre mesi, meticolosamente allestito con le conseguenze del caos che si è verificato sull’isola nell’ultimo film. Quando Claire e Owen arrivano per la prima volta sull’isola, attraversano questo set mentre si avventurano nel Jurassic World.
L’Halona Blowhole è stato il luogo scelto per la scena in cui Claire, Franklin e Owen si danno una rinfrescata sulla spiaggia dopo essere fuggiti da un dinosauro dentro una girosfera. Questa pittoresca baia fu resa famosa da Burt Lancaster e Deborah Kerr nel classico del 1953 Da qui all’eternità.
Situato sul lato sopravento di Oahu, il He’eia Kea Pier ha rappresentato il molo della spedizione, dove i dinosauri vengono caricati sull’Arcadia mentre la lava scendeva lungo il fianco della montagna … e Claire, Owen e Franklin devono saltare su un camion per unirsi al cargo verso una destinazione sconosciuta.
Il pittoresco porto di He’eia Kea si trova nella baia di Kaneohe, il più grande bacino idrico protetto delle isole Hawaii. In un consueto giorno lavorativo, l’He’eia Kea Harbour offre la possibilità di pescherecci a noleggio e crociere panoramiche, barche, giochi d’acqua e moto d’ acqua, parasailing, snorkeling e immersioni subacquee. A pochi minuti dal molo, si trova l’He’eia Jungle, dove si sono svolte le riprese del viaggio di Owen per trovare Blue. Durante la spedizione per localizzare l’amato velociraptor, Owen è doppiamente tradito e messo in pericolo dai dinosauri o dalla lava … chi arriva prima.
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info: 07/06/2018.
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