Un uomo viaggia a bordo di una station wagon verde in un paesaggio immerso nella neve. Sembra alla ricerca di qualcosa, forse la refurtiva di una rapina dimenticata. Una donna dalla pelle scura, è scaricata e poi inseguita da un piccolo gangster. Donato soccorre Norah con l'intenzione di liberarsene appena possibile e invece finisce per portarla con sé lungo il suo misterioso percorso. Norah non si allontana da Donato e gli sta addosso fino alla fine, forse per scoprire le ragioni della sua ricerca. L'incontro casuale di due persone che nulla hanno in comune, se non che entrambi sono "con le spalle al muro". Sullo sfondo, una provincia italiana che si stenta a riconoscere. Un paesaggio senza luoghi, perennemente imbiancato da una neve che non stempera la tensione ma l'accresce, cancellando la percezione degli spazi e del tempo.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 11 Dicembre 2014Uscita in Italia: 11/12/2014
Genere: Drammatico
Nazione: Italia - 2013
Durata: 90 minuti
Formato: Colore
Produzione: Eskimo
Distribuzione: Microcinema
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NOTE DEL REGISTA
L'idea iniziale è stata una suggestione semplice: un noir nella neve. Ho pensato a due vite in bilico che si incrociano in un passaggio molto critico del loro svolgimento. Un uomo normale alla ricerca di qualcosa o comunque in possesso della chiave di un segreto. E in fuga, senza saperlo, da qualcos'altro. E una donna bellissima, dalla pelle scura, spacciatrice di coca ("neve" anch'essa) e "pupa" di un boss locale. Anche lei in fuga da una vita che comincia a starle stretta e dunque anche lei alla ricerca di una speranza. Il perno di questa giostra di sentimenti, violenze, menzogne, rancori è il denaro. Il bottino dimenticato di una rapina. Denaro che può risolvere, miracolosamente, il destino dell'uno e dell'altra. Denaro che nasconde, anche, il desiderio di entrambi i personaggi di esorcizzare i propri fantasmi, liberarsi di un passato ingiusto. Ho cercato di rendere tutto questo con stile asciutto, rigoroso. Affidandomi a scene secche, brevi, pochi movimenti di macchina. Volevo che i dialoghi fossero scarsi, soprattutto nella prima parte del film, più ampi e profondi nel suo seguito, quando il legame tra l'uomo e la donna è ormai, di fatto, indissolubile. Nella scrittura, con Patrick Fogli, abbiamo subito pensato che al paesaggio dovesse essere attribuita una funzione fondamentale: non sfondo ma terzo protagonista, in grado di partecipare alla storia come una vera e propria condizione dell'anima dei nostri due. Con l'obiettivo di sciogliere, pian piano, nel bianco per niente candido di una neve ostile e opprimente, i nodi di un thriller senza assassini, che, infilandosi nelle pieghe recondite delle psicologie dei protagonisti, potesse parlare alle coscienze di tutti noi.
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