Locandina For Greater Glory

Cristiada (2012)

For Greater Glory
Locandina Cristiada
Cristiada (For Greater Glory) è un film del 2012 prodotto in Messico, di genere Drammatico e Storico diretto da Dean Wright. Il film dura circa 143 minuti. Il cast include Eva Longoria, Andy Garcia, Oscar Isaac, Bruce Greenwood, Peter O'Toole, Bruce McGill. In Italia, esce al cinema venerdì 12 Dicembre 2014 distribuito da Dominus Production.

Enrique Gorostieta Velarde è un generale in pensione che assiste indifferente, insieme alla moglie, allo sprofondare del Messico in una sanguinosa guerra civile. La persecuzione ideologica contro i suoi stessi concittadini indurranno tuttavia Gorostieta, uomo ateo ma convinto sostenitore del valore etico della libertà di pensiero e d'azione, ad abbracciare la causa dei Cristeros e a diventarne il loro leader militare. Gorostieta riuscirà a trasformare una banda di ribelli in una forza militare organizzata. Affronterà sfide impossibili contro un Governo potente e spietato presieduto dal presidente Plutarco Calles. Sarà tuttavia la profonda umanità di coloro che incontrerà sul suo cammino (giovani idealisti, rinnegati e, soprattutto, un coraggioso adolescente di nome José), a fargli comprendere come i valori e gli ideali siano la sorgente del coraggio anche quando la speranza nella giustizia sembra essere irrimediabilmente perduta.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: venerdì 12 Dicembre 2014
Uscita in Italia: 12/12/2014
Data di Uscita USA: venerdì 1 Giugno 2012
Prima Uscita: 20/04/2012 (Messico)
Genere: Drammatico, Storico, Guerra
Nazione: Messico - 2012
Durata: 143 minuti
Formato: Colore
Produzione: NewLand Films
Distribuzione: Dominus Production
Box Office: USA: 4.542.559 dollari

Cast e personaggi

Regia: Dean Wright

Cast Artistico e Ruoli:

Immagini

[Schermo Intero]

Guida ai Personaggi Storici

Generale Gorostieta interpretato da Andy Garcia:
Uomo dotato di una brillante mente militare, ormai generale in pensione e proprietario di una fabbrica di saponi che non lo appassiona, è convinto che i suoi giorni migliori appartengano al passato. Accetterà di prendere il comando dell'esercito Cristero, una banda di rinnegati che trasformerà in valorosi guerrieri in lotta per affermare i propri ideali. Inizialmente riluttante ad unirsi alla causa, deciderà di combattere fino alla morte per la libertà, avviandosi verso una personale trasformazione.

Tulita interpretata da Eva Longoria:
Devota moglie del generale Gorostieta, intuisce chiaramente il pericolo dell'audace decisione del marito di guidare la rivolta contro la repressione dei diritti civili di libertà di culto messa in atto dal Governo. Comprende al contempo l'importanza di tale scelta per il percorso spirituale del marito stesso.

Presidente Plutarco Calles interpretato da Ruben Blades:
Presidente del Messico dal 1924 al 1928, Plutarco Calles, di impronta fortemente autoritaria, si propone di modernizzare il paese con l'imposizione militare. La scelta di reprimere le libertà civili di culto con pugno di ferro causano la reazione del popolo messicano causando una vera e propria insurrezione popolare (guerra dei Cristeros) che scuoterà la sua amministrazione e tutto il continente.

Padre Christopher interpretato da Peter O'Toole:
Sacerdote amante della pace e nemico inconsapevole del Governo, Padre Christopher mostra una fede incrollabile – fino alla morte – di fronte ad un'inammissibile intolleranza.

José Luis Sanchez interpretato da Mauricio Kuri:
Un ragazzo come tanti, venuto da un piccolo villaggio. In seguito all'amicizia con padre Cristopher e grazie alla sua crescente fame di giustizia si unirà ai Cristeros. Nonostante la sua giovane età darà prova di un grande coraggio di fronte alla tortura fino alla morte. Sarà fonte di ispirazione per i secoli a venire (sarà infatti beatificato insieme ad altri 12 messicani nel 2005).

Padre Reyes Vega interpretato da Santiago Cabrera:
Un sacerdote che si unisce ai Cristeros e, imbracciate le armi, diviene un generale rivoluzionario.

Anacleto Gonzalez Flores interpretato da Eduardo Verastegui:
Colui che rivela un altro lato della lotta Cristera è Anacleto Flores: avvocato pacifista che sostiene la resistenza non-violenta, divenendo anch'egli un bersaglio per il Governo. Storicamente conosciuto come il "Gandhi Messicano" a motivo del suo impegno nella protesta pacifica.

Victoriano "El Catorce" Ramirez interpretato da Oscar Isaacs:
Soprannominato "El Catorce" o "Il Quattordici", perché da solo elimina quattordici membri di un drappello di federali inviato per ucciderlo. Per il suo coraggio e lo sprezzo del pericolo, diviene presto un leader tra i Cristeros.

Adriana interpretata da Catalina Moreno:
Una giovane donna-guerriero ispirata alle donne reali che si sono unite alla causa dei
Cristeros, contribuendovi con la loro audacia e il loro coraggio.

Dwight Morrow interpretato da Bruce Greenwood:
Ambasciatore degli Stati Uniti in Messico, inviato con il difficile compito di fermare la guerra sul confine degli Stati Uniti e cerca di tutelare gli interessi petroliferi americani . Gli viene attribuita l'intermediazione che ha posto fine al bagno di sangue della guerra Cristera.

Presidente Calvin Coolidge interpretato da Bruce McGill:
Il 30° Presidente degli Stati Uniti (1923-1929): il suo compito è tutelare gli interessi americani in una guerra che divampa appena oltre il confine. Dopo aver sostenuto il Governo messicano all'inizio della guerra, gli Stati Uniti giocheranno un ruolo chiave nel negoziare una pace a lungo ricercata.

ACCENNO ALLA GUERRA DEI CRISTEROS

Gli ultimi anni ci hanno fatto assistere ad una serie di rivolte inaspettate in tutto il mondo; abbiamo visto folle che si sono sollevate e hanno combattuto per dare vita alle loro speranze e ottenere una maggiore libertà individuale in luoghi lontani come l'Egitto e la Libia. Eppure, pochi conoscono la storia incredibile dell'ultima grande rivolta popolare avvenuta in Messico: la guerra Cristera, che solo pochi decenni fa ha assicurato una maggiore libertà religiosa a milioni di persone. Anche se combattuta in una prima fase per soli tre anni, questa guerra civile ha lasciato un devastante numero di morti, circa
90.000 da entrambe le parti. Quando una pace precaria è stata finalmente raggiunta, la paura di riaprire vecchie ferite e decenni di regime a partito unico hanno volutamente cancellato la memoria delle commoventi vicende di questa guerra. CRISTIADA è il primo film a portare alla luce questa pagina drammatica di storia.

• La miccia si accese nel 1926, quando il neoeletto presidente Plutarco Calles, ritenendo la Chiesa cattolica troppo influente sulla società messicana, impose severe misure restrittive al culto cattolico in Messico. Nel giugno del 1926, il presidente Calles firmò la fatidica "Legge per la riforma del codice penale," detta "Legge Calles", la quale limitava drasticamente la libertà religiosa nel paese. Sacerdoti e suore, ai quali già veniva negato il diritto di voto, potevano ora essere pesantemente sanzionati semplicemente se indossavano l'abito religioso e potevano essere arrestati solo per esercitare il loro diritto alla libertà di parola o per aver criticato il Governo.

• Calles rese chiaro che intendeva imporre con la forza le nuove leggi e diede inizio ad un programma di sequestro dei beni ecclesiastici, esiliò i rappresentanti del clero e chiuse conventi e scuole religiose in tutta la nazione. Improvvisamente i sacerdoti fuggirono dal paese e i cittadini si ritrovarono privati delle funzioni religiose nelle loro comunità.

• In un primo momento alcuni gruppi di cattolici tentarono di opporsi alle brutali restrizioni con mezzi pacifici. Vi furono boicottaggi economici e raccolte di firme, ma tutto si rivelò inutile. Nell'agosto del 1926, 400 ribelli armati si rinchiusero in una chiesa a Guadalupe e ingaggiarono un micidiale scontro a fuoco con le truppe federali,

arrendendosi solo quando finirono le munizioni. Il parroco di Guadalupe morì nella mischia, ma il suo sacrificio indusse molti fedeli a unirsi motivati alla resistenza.

• Nel 1927, il paese era ormai caduto in una sanguinosa guerra civile. I ribelli, molti dei quali contadini, artigiani e studenti, disponevano di poche munizioni e di scarse riserve di cibo, mentre le forze governative erano bene armate e ben rifornite. Molti pensavano che la rivolta sarebbe stata facilmente repressa dalle truppe federali, ma i numerosi leader locali, provenienti dalla campagna, fra cui Victoriano "Catorce" Ramirez e Padre Vega, piegarono più volte il Governo con incursioni di successo. La battaglia ormai infuriava e le atrocità si susseguivano, causando numerose vittime civili tra entrambe le fazioni.

• Dopo diversi mesi di battaglia, i ribelli si resero conto di aver bisogno di una strategia più mirata. Sperando di cambiare il loro destino, reclutarono il Generale Enrique Gorostieta, ormai in pensione, affinchè prendesse il comando dei Cristeros. Il Generale era un famoso genio militare, divenuto un uomo d'affari dopo aver guidato le truppe federali nella rivoluzione messicana. Gorostieta era ateo, eppure divenne rapidamente un fervente sostenitore della libertà di culto e ispirò nuova passione alla crescente schiera di combattenti.

• Nel 1928 il presidente Calles concluse il suo mandato ma il nuovo presidente, Alvaro Obregon, venne assassinato appena due settimane dopo il suo insediamento e la Guerra si inasprì. Tuttavia, in quel momento il generale Gorostieta aveva riunito i ribelli in un esercito compatto e fedele di circa 50.000 unità.

• La fede dei Cristeros trovò nuovo coraggio quando nel 1928 il tredicenne volontario, José Luis Sánchez, venne catturato e ucciso per essersi rifiutato di abiurare. (Più tardi, José verrà beatificato dal Papa; altri 12 combattenti Cristeros furono canonizzati.)

• Il 2 giugno 1929, il generale Gorostieta compì l'estremo sacrificio in uno scontro a fuoco a Jalisco, ma da quel momento le sorti della guerra cominciarono rapidamente a cambiare.

• Durante la guerra, gli Stati Uniti, che avevano interessi nelle vaste riserve di petrolio del Messico, nonché al mantenimento della pace sul confine, tentarono di portare il Governo Messicano (che sostenevano) al tavolo delle trattative. Il diplomatico

americano Dwight Morrow ebbe infatti diversi incontri a colazione (detti bonariamente "ham and eggs" ovvero incontri "prosciutto e uova") con il Presidente Calles. Infine, il 21 giugno 1929, Morrow sedette con il nuovo presidente Emilio Portes Gil, il quale firmò un accordo di pace che consentì la ripresa della libertà di culto in Messico. Anche se Gil rifiutò di abrogare le leggi promulgate da Calles, accettò di non applicarle.

• Nel giugno del 1929, per la prima volta in tre anni, i messicani si svegliarono sentendo le campane della chiesa suonare.

• La guerra era finita, ma il partito politico di Calles, il PRI (Partito Rivoluzionario Istituzionale), rimase al potere per i successivi 70 anni. La paura di rappresaglie e di un'ulteriore oppressione continuò, causando così la prima grande ondata di emigrazione messicana verso gli Stati Uniti, con la quale molti cercarono di sfuggire al clima ostile.
• Fu solo nel 1992 che il Messico finalmente modificò la sua costituzione e riconobbe a tutti i gruppi religiosi lo status giuridico, eliminando le restrizioni imposte ai sacerdoti, e dando finalmente soddisfazione agli eredi dei Cristeros.

LA PRODUZIONE

In un ritratto epico, che descrive come le persone normali si trasformino quando hanno la ferma convinzione di lottare per la libertà, CRISTIADA dipinge una delle più incredibili e volutamente celate vicende di guerra, di coraggio e di ideali della storia recente. Questo film è il racconto, mai narrato, della Guerra Cristera del 20 ° secolo, scoppiata quando il governo messicano tentò di vietare la pratica del culto cristiano in tutto il paese. Inaspettatamente i comuni cittadini, preti, contadini, infermieri e anche semplici bambini, si ribellarono fino ad unirsi in una battaglia all'ultimo sangue per affermare i loro diritti.

Il film descrive due eroi molto diversi tra loro, un ateo generale in pensione, il quale è l'ultimo ad unirsi alla causa e un ragazzo, che invece scopre la sua fede e mostra cosa sia il vero coraggio; entrambi finiranno per convincersi del fatto che la libertà vale qualunque sacrificio. In un mondo di sfide quale è il 2014, la vera storia della guerra Cristera echeggia più che mai, soprattutto in un momento in cui i temi della libertà, dell'oppressione, della pace, della protesta e dell'eroismo, toccano persone di ogni ceto sociale nel mondo. Il produttore Pablo Barroso ed il regista Dean Wright ritengono sia proprio questo il motivo che ha permesso loro di attrarre un cast di star appartenenti a diverse nazioni (Andy Garcia, Eva Longoria, Peter O'Toole, Oscar Isaac, Ruben Blades, Bruce Greenwood e Catalina Sandino Moreno) per portare sullo schermo questo avventuroso racconto che narra di come i Cristeros abbiano cambiato la storia del loro Paese, e loro stessi. Per decenni il ricordo della guerra Cristera è stato cancellato, sia in Messico che nel resto del mondo. E' stato omesso dai libri di storia e ne parlano, a bassa voce, solo coloro i cui familiari diedero la vita per la causa.

Il produttore Pablo Barroso ha, quindi, sentito che era finalmente giunto il momento di portare alla luce questa vicenda. "E' un pezzo di storia rimasto troppo a lungo nascosto", commenta Barroso . "Ciò che mi ha colpito è che si tratta di una storia vera, una storia di persone reali che hanno reagito non solo per la libertà di culto e la libertà di riunirsi, ma per la libertà di essere; sono rimasto affascinato anche dal modo in cui tale rivolta, ha cambiato un intero continente. E' una storia estremamente toccante ed è difficile credere che sia accaduta meno di 100 anni fa, senza che oggi quasi nessuno ne sia a conoscenza" e continua: "Il momento non poteva essere migliore per raccontarla. Il 2014 è un anno in cui gran parte dell'umanità desidera maggiore libertà e ricerca una più ampia trascendenza. Penso che le persone che guarderanno questo film rimarranno molto colpite nel vedere uomini e donne che si uniscono e lottano per il futuro delle loro famiglie, della loro fede, del loro paese e di tutto ciò in cui credono."

Barroso ha deciso di raccontare una storia della guerra Cristera che dipingesse sia la complessa umanità che la vastità del conflitto, e, come sceneggiatore, ha reclutato Michael Love il quale ha la caratteristica di essere cresciuto a Città del Messico, prima di stabilirsi a Hollywood per scrivere i suoi film. Tra i suoi lavori ricordiamo il candidato all'Academy Award GABY: UNA STORIA VERA, pellicola che tratta del poeta messicano Gabriela Brimmer. Barroso e Love hanno collaborato a stretto contatto allo scopo di sviluppare una sceneggiatura che avrebbe riportato in vita gli eroi di questa guerra del 1920, rimasti a lungo invisibili, ma che potesse anche essere compresa dal pubblico di oggi.

Love è rimasto rapito dai personaggi dinamici e complessi che si sono trasformati in leader dei Cristeros; si trattava infatti di persone semplici come pacifisti, sacerdoti pistoleros e audaci giovani donne. Ha quindi elaborato il perno emotivo della sua sceneggiatura: il cammino del Comandante Cristero, il Generale Gorostieta, uomo audace, ma dedito ad una sua ricerca interiore, che si intreccerà con il cammino del tredicenne José Sanchez, il cui impegno costante e la cui forza, ben al di là di ogni aspettativa, diventeranno fonte d'ispirazione per il Generale stesso. "Michael era affascinato dalla ricerca, e penso volesse evidenziare che questa guerra ha rappresentato un momento molto importante non solo per la storia messicana, ma per tutto il mondo", dice Barroso. "Ha scritto la sceneggiatura per mostrare la fame di diritti e di libertà, ma ha anche reso la storia molto umana, ed è questo che ha conquistato il nostro cast e la nostra fantastica troupe. La storia è andata dritta al cuore di tutti".

Con una sceneggiatura così articolata, che spazia da un'azione di guerra nel deserto ai dilemmi morali nei cuori di uomini e donne, Barroso sapeva che avrebbe avuto bisogno di un regista con una capacità visiva altrettanto articolata. Ha puntato quindi su Dean Wright, il guru degli effetti speciali, famoso per aver collaborato a film di successo come la trilogia de il SIGNORE DEGLI ANELLI, LE CRONACHE DI NARNIA e TITANIC. "Avevo già parlato con Dean di un altro film e ho apprezzato non solo il suo talento, ma la sua personalità", spiega Barroso. "Siamo diventati molto amici e lui si è mostrato entusiasta di lavorare a questo progetto. Entrambi ci abbiamo messo il cuore e tutta la forza e l'energia che avevamo".

Per Wright, venire a sapere della guerra Cristera è stata una rivelazione. Come la maggior parte delle persone, fu sorpreso di scoprire che un evento di una tale importanza, avvenuto nel 20mo secolo, era stato praticamente cancellato dalla storia. "E' una vicenda sorprendente e mi ha stupito che nessuno ne avesse mai sentito parlare", osserva Wright. "E 'stato un evento che ha scosso il mondo intero, ma poiché si è concluso con il partito al potere in carica per altri 70 anni, è rimasto nascosto, non solo agli americani ma anche in Messico. E' la prima volta che questa storia viene raccontata sullo schermo e tutti coloro che ne vengono a conoscenza ne rimangono affascinati".

Quando Barroso inviò a Wright una prima bozza di CRISTIADA, Wright rimase colpito non solo per la scoperta storica, ma anche per l'universalità e la portata di una vicenda che sembrava potesse svolgersi in quel momento. "Mentre leggevo la bozza, quello che veramente mi ha sconcertato è stato il confronto che potevo fare con i nostri giorni", dice il regista. "In tutto il mondo le persone si ribellano perché non vogliono sentirsi dire 'non si può dire questo' e 'non si può credere quello' e quando l'oppressione dura troppo a lungo, la gente si ribella" e continua "Questo tema mi interessava e ciò che mi colpiva era anche il modo diverso, unico e personale in cui ogni personaggio reagiva alla perdita della libertà. Esiste tutto un ventaglio umano di risposte in tali circostanze, dal pacifismo idealista, alla protesta, all'imbracciare le armi e, nel mezzo di tutto questo, c'è il Generale che tenta di mettere insieme queste forze disparate per unirle in una lotta di successo. Ciò che trovo edificante è che ognuno di questi personaggi commette degli errori, ma cambia e cresce, e infine sceglie il sacrificio. Ognuno agisce come tutti noi spereremmo di fare, se fosse necessario".

Wright era stato "agganciato", e sapeva che il percorso sarebbe stato complicato. Ma anche lui non poteva prevedere la portata dell'avventura nella quale stava per imbarcarsi, iniziata con il suo personale cammino di ricerca in Messico. "Sapevo che dovevo assorbire tutto in prima persona," dice. "Sono andato in Messico con Pablo e abbiamo cominciato a viaggiare di villaggio in villaggio, nei luoghi dove le battaglie avevano avuto luogo; abbiamo incontrato i parenti delle controparti reali dei nostri personaggi, e abbiamo anche conosciuto alcuni combattenti Cristeros, ormai anziani. Ho persino incontrato la famiglia del generale Gorostieta e li ho trovati persone incredibili. Hanno detto che hanno sempre considerato la storia del padre come una storia d'amore, la storia di un uomo che ha creduto che il rispetto per la libertà di culto fosse importante per ogni essere umano." Più Wright sapeva della storia e più era entusiasta di condividere gli eroi della Guerra Cristera con il pubblico contemporaneo. "Penso che la gente rimarrà stupita dal fatto che queste persone hanno vissuto solo pochi decenni fa, e dal fatto che è una storia che si ripete in tutto il mondo" dice "soprattutto, è una storia che appartiene a tutti noi, perché è una storia di amore e di coraggio all'interno di una guerra".

Per quanto la storia potesse svolgersi in qualsiasi paese, Wright voleva però conservare l'identità del Messico, una regione che ha una vivace tradizione cinematografica, molti registi e giovani stelle, ma che ha prodotto pochi film storici. "Non sono numerosi i film storico-eroici fatti sul Messico", dice Wright, "quindi è stato importante per noi rispettare l'identità nazionale e mostrare una parte del Paese che non tutti conoscevano. Infatti, benché gli eventi si siano svolti in Messico questa vicenda appartiene al mondo. E' una bella storia che spero mostri come i pensieri, i sentimenti, i valori e la volontà di sacrificio siano simili in tutti i popoli e come ogni persona sia pronta al sacrifico quando il momento lo richieda".

Mostrare questa storia al mondo non è stato semplice e il film è presto diventato la più elaborata produzione messicana nella storia del cinema. "L'idea, fin dall'inizio, era che dovevamo andare nei luoghi in cui si svolsero gli eventi", spiega Wright. "Abbiamo avuto la possibilità di mostrare la bellezza del paesaggio messicano mai portata sullo schermo e, credo che questa idea di fare qualcosa che non era mai stato fatto prima, piacque molto a Pablo. Inoltre, in una cornice così splendida, speravamo di portare in vita personaggi unici ed affascinanti. "

UN CAST COLLEGATO ALLA STORIA

Quando si trattò di fare il casting per Cristiada, il produttore Pablo Barroso e il regista Dean Wright decisero di reclutare un gruppo eccellente di star contemporanee che avessero, ognuna, un legame personale con la storia del film. "Volevo attori di grande talento, ma anche con qualcosa in più", dice il regista. "Volevo persone che mostrassero di comprendere l'essenza della storia, persone motivate ad andare ben oltre il dovere del racconto."

Barroso venne gratificato dalla risposta che ricevette. "Dean e io volevamo un cast che contribuisse a rendere la storia il più avvincente e il più credibile possibile", dice. "Abbiamo puntato molto in alto, ma alla fine gli attori sono rimasti tanto toccati dalla sceneggiatura da riuscire ad entrare completamente nella storia. Anche i direttori di casting sono stati fantastici, ma la cosa più impressionante per me è stato vedere quanto ciascun attore fosse veramente in sintonia con il proprio ruolo ".

Il primo è stato Andy Garcia, l'uomo candidato all' Accademy Award che ha vissuto i disordini di Cuba prima di trasferirsi, ancora ragazzo, negli Stati Uniti. Garcia ha dato qualcosa di indelebile ai film che ha interpretato negli ultimi decenni, i cui ruoli vanno da interpretazioni ne Il PADRINO PARTE III, AMARSI, e la serie campione d'incassi di OCEANS ELEVEN. Ma, il ruolo del generale Gorostieta è un ruolo che non ha mai interpretato: l'eroe storico difensore dei piccoli e degli ultimi.

"Penso che Andy abbia compreso appieno l'animo del Generale", dice Wright. "Egli lo presenta come un uomo alla ricerca di una sua identità, che si imbatte in una causa che di colpo lo cambierà oltre ogni sua aspettativa. Serviva un attore con il talento di Andy Garcia per interpretare un uomo che, inconsciamente annoiato dell'esistenza, riscopre la propria fede e improvvisamente capisce cosa realmente conta per lui, proprio nel momento in cui sta per andare in battaglia"

Wright continua: "Andy è un attore che abbiamo dovuto corteggiare molto, non accetta facilmente i ruoli. Ma quando finalmente ha accettato, siamo partiti in quarta. Era pieno di idee e di passione e siamo stati in grado di sviluppare la sceneggiatura ancora più profondamente grazie al suo contributo". Proprio come Wright, Garcia è rimasto stupito nell'apprendere, per la prima volta, della guerra Cristera, ma è stato entusiasta di imbarcarsi in un processo di scoperta. "Non sapevo nulla della guerra dei Cristeros. Ovviamente, conoscevo la Rivoluzione Messicana, ma questa guerra è stata una vera sorpresa", dice. "Quando mi hanno mandato la sceneggiatura, mi è arrivata insieme ad una grande edizione del libro di Jean Meyer, La Cristiada, pieno di interessanti fotografie. Questa guerra è rimasta troppo a lungo chiusa nel cassetto".

Non appena Garcia ha cominciato ad immergersi nella storia, è rimasto attratto dal percorso interiore del Generale. "E un personaggio affascinante" dice. " Gorostieta e 'stato coinvolto unicamente per le sue doti militari, per organizzare un centro di comando e guidare i Cristeros contro il Governo. Ciò che colpisce è che lui non era assolutamente un uomo religioso e ritengo che questa fosse un'interessante contraddizione. Nel corso della storia, quando assiste alla devozione del ragazzo José, avviene però la sua conversione interiore". Garcia continua: "Il Generale inizialmente dichiara la sua fedeltà alla causa della libertà, che sente essere un punto fermo. Ma forse, come uomo d'azione, vuole semplicemente sfuggire alla noia che prova nel gestire la sua fabbrica di sapone. Nel suo viaggio scopre, però, qualcosa che non si aspettava: una profonda metamorfosi della sua anima".

La famiglia del Generale ha inviato a Garcia alcune delle sue lettere, e, anche se poche fotografie sono state scattate al generale stesso, Garcia utilizzò questo materiale per trovare la sua strada verso l'anima del personaggio. "Ho letto le sue lettere e la storia che lo circonda e così facendo ho iniziato a perdere me stesso e ho trovato i parallelismi affettivi tra le nostre due vite", spiega. Tale processo è stato ulteriormente enfatizzato dall'aver girato con la produzione tutta la distesa del Messico. "Siamo passati dagli ambienti tropicali al deserto, alle città minerarie di montagna, e tutto era davvero spettacolare", commenta. "Come attore, quando si ha la possibilità di esplorare lo spazio, ci si può perdere ancora di più, ed è quello che mi è realmente accaduto. E 'stato anche un grande privilegio poter incontrare tante persone incredibili in Messico e lavorare con un equipe messicana la cui passione, conoscenza ed arte mi hanno molto impressionato. Il loro lavoro è stato straordinario."

Inoltre Garcia ha apprezzato il fatto di poter collaborare con Dean Wright. "La passione di Dean per questa storia era contagiosa", osserva. "Il nostro rapporto di lavoro è stato fantastico. Abbiamo avuto un lungo e duro periodo di riprese in molti luoghi difficili, ma il suo slancio e il suo entusiasmo non hanno mai vacillato". Wright si sentiva a suo agio con il cast. "Il gruppo di lavoro era affiatato e la maggior parte di noi aveva in comune origini ispaniche. E 'stato molto emozionante assistere al lavoro di questi attori", osserva.

Per interpretare la moglie devota del Generale, i realizzatori hanno scelto Eva Longoria, la superstar messicano-americana, meglio conosciuta per il suo ben diverso ruolo, con il quale ha vinto il Golden Globe, nella fortunata commedia "Desperate Housewives". "Quando ho iniziato a parlare con Eva, ho scoperto che era molto interessata alla guerra Cristera, ho quindi capito che era la persona giusta per il ruolo", dice Wright. "E' una donna che di recente è tornata a studiare per ottenere un dottorato negli studi sugli Americani di origine Messicana (Chicani); è ferrata in storia e la ritiene molto importante.

Il suo contributo al film è essenziale. E' colei che dà al Generale lo spunto che gli serve per trovare la propria fede". Andy Garcia aggiunge: "Eva è fantastica. E' molto generosa ed estremamente intelligente, sia come attrice che come persona. E' una donna di grande talento e sarà sempre un piacere lavorare con lei.

"La fede viene scoperta più facilmente da uno dei personaggi più commoventi del film, il prode Padre Cristopher, il quale crede nella pace, ma sa che è minacciata da un'inimmaginabile violenza. Ad interpretarne il ruolo è una vera leggenda cinematografica: Peter O'Toole. L'attore, otto volte candidato all'Academy Award nel corso della sua celebre carriera, è arrivato alla ribalta con l'epico capolavoro di David Lean, LAWRENCE D'ARABIA. "Cosa si può dire di Peter O'Toole?" Wright dichiara: "E 'stato molto stimolante averlo nel nostro cast. Egli dà a Padre Christopher un'incredibile gentilezza, quasi da nonno, e la sua compassione per José mostra come l'eco di una buona azione possa propagarsi attraverso un intero paese. Ha magnificamente mostrato il loro giocoso rapporto".

José potrebbe sembrare solo un normale adolescente di paese, innocente ma dispettoso, come ce ne sono tanti, ma diventa ben presto l'anima della storia fungendo da fonte di ispirazione per il Generale Gorostieta, grazie alla sua tenacia, al suo coraggio e alla crescita della sua fede divenuta inamovibile. Ad interpretarne il ruolo è il giovane esordiente Mauricio Kuri, nato a Città del Messico, scelto dopo una lunga ricerca. "Abbiamo esaminato ragazzi provenienti da tutto il mondo", spiega Wright. "Molti erano buoni attori, ma cercavamo una certa autenticità. Avendo lavorato con molti bambini per la realizzazione del film "Le Cronache di Narnia", sapevo che la telecamera coglie l'essenza naturale dei bambini; per cui avevo bisogno della persona giusta. Quando Mauricio è entrato e ha letto, ci siamo tutti guardati stupiti. Quando ha finito, abbiamo capito che avevamo il nostro José". "Peter è rimasto molto impressionato da lui", aggiunge Wright. "Mi ha detto che gli ricordava la giovane Kate Hepburn per la purezza della sua anima. Questa purezza è ciò che il personaggio di José porta nel film ".

Wright è stato molto entusiasta di lavorare con la stella nascente Oscar Isaacs, il quale ha interpretato il ruolo del pittoresco eroe ribelle, noto come "El Catorce". Nato in Guatemala, Isaacs è cresciuto a Miami e ha continuato a studiare alla Juilliard; è emerso come grande star nel 2011 quando ha recitato nell'acclamato thriller noir DRIVE e nel film di Madonna W.E. – EDWARD E WALLIS. Apparirà successivamente nel film A PROPOSITO DI DAVIS, dei fratelli Coen e nell'ultimo capitolo di BOURNE. "Oscar ha la meravigliosa qualità di sembrare una canaglia e questa caratteristica, unita alla sua forza e alla sua intelligenza, lo hanno reso perfetto per il ruolo di El Catorce", dice Wright. "E 'un personaggio imperfetto, che nel corso della storia impara alla fine l'umiltà. Farà sicuramente strada come attore ed è stato emozionante avere l'opportunità di lavorare con lui".

Per interpretare l'autoritario presidente che ha scatenato la guerra Cristera, i realizzatori volevano qualcuno che rendesse giustizia alla complessità del personaggio di Plutarco Elias Calles, un uomo che dichiarava di volere lottare per i diritti dei poveri, sulla scia della Rivoluzione Messicana, ma che ha invece intrapreso una brutale e sanguinosa repressione della libertà religiosa. Per rappresentare tutte le sfumature della personalità di Calles, è stato trovato l'uomo perfetto: Ruben Blades, l'attore, star musicale e figura politica, che si è candidato alla presidenza della sua nativa Panama. "Ruben comprende appieno la politica e la sua performance è stata incredibile", dice Wright. «Ha colto le due personalità di Calles in guerra. Da un lato, voleva che il Messico crescesse in prosperità e sentiva che la Chiesa Cattolica era un ostacolo a causa della sua troppa influenza. Dall'altro, aveva reazioni aggressive, che non gli impedivano di esercitare repressioni violente e sanguinarie sui suoi connazionali. Ruben ha trovato il modo unire questi due tratti del carattere di Calles e allo stesso tempo di renderlo molto interessante. "

Nella guerra Cristera la politica si estese ben al di là del Messico. Nonostante non se ne fosse a conoscenza, gli Stati Uniti rimasero sempre sullo sfondo della guerra, osservando e cercando di negoziare per mantenere i propri interessi, in particolare gli interessi nei ricchi giacimenti petroliferi messicani, e fermare un conflitto violento troppo vicino alle loro porte. A tale proposito, il presidente Calvin Coolidge nominò l'astuto e abile diplomatico Dwight Morrow ambasciatore in Messico, con la missione addizionale di intercedere per la pace e proteggere le riserve di petrolio del paese. Bruce Greenwood è stato scelto per interpretare il brillante politico e uomo d'affari Morrow. "Bruce contribuisce alla storia con il punto di vista americano", osserva Wright. "La sua performance è eccezionale e mostra come Morrow getti prima benzina sul fuoco, ma poi si senta spinto a negoziare la fine della brutalità della guerra."

La guerra Cristera è una novità anche per il numero senza precedenti di donne che hanno sostenuto la resistenza e che, talvolta, hanno combattuto a fianco degli uomini.

Per rappresentare queste eroine, spesso non celebrate, è stato creato il personaggio di Adriana, il cui carattere raccoglie la miscela dei caratteri delle donne della vicenda storica. Ad interpretare questo ruolo è stata chiamata Catalina Sandino Moreno, l'attrice che ha tolto il fiato con la sua performance, che le è valsa la candidatura all'Oscar, nel film MARIA, FULL OF GRACE. "Catalina oltre ad essere un'attrice meravigliosa aveva anche un legame personale con questa storia, poiché aveva assistito alle recenti lotte in Colombia", dice Wright. "E' una donna che impara a sopravvivere in un mondo di uomini. E' un personaggio molto importante, le cui convinzioni evolvono dall'idealismo di una mente elevata e la portano a farle correre rischi enormi quando diviene contrabbandiere di armi. Penso che il suo viaggio rispecchi il cammino del pubblico."Anche Andy Garcia è rimasto toccato dalla sua performance. "Catalina è così luminosa e, come Eva, svolge il suo lavoro con una tale intelligenza da non riuscire a smettere di ammirarla; dai suoi occhi traspaiono sia l'anima che l'intelligenza".

Gli altri due leader ribelli del film provengono da situazioni opposte: il pacifista Anacleto Gonzalez, interpretato dalla stella messicana Eduardo Verastegui, e il temibile Padre Vega, interpretato da Santiago Cabrera. "Eduardo e Santiago donano una tale complessità ai loro personaggi e sono molto diversi nei loro approcci", dice Wright. "Sono carismatici ed affascinanti, e si avvertono i loro conflitti interiori."

I LUOGHI STORICI, UNA PRODUZIONE AVVENTUROSA

La natura epica della storia di CRISTIADA ha richiesto una produzione altrettanto epica che avrebbe portato a girare sette stati messicani e a puntare i riflettori su una splendida geografia naturale e su città storiche raramente viste in un film. E 'stata la produzione locale più ambiziosa mai intrapresa in Messico, e questo ha significato molto per il produttore Pablo Barroso. "Il Messico è un paese talmente incredibile", commenta. "Non è solo il luogo violento che spesso vediamo oggi al telegiornale e noi abbiamo avuto la possibilità di mostrare al pubblico la bellezza e l'anima dei diversi scenari offerti dal Paese."

In un primo viaggio di esplorazione, Barroso e Wright si sono resi conto che la loro storia prendeva vita nei luoghi stessi in cui i combattenti Cristeros avevano preso le loro storiche decisioni. "E 'stato incredibile per noi visitare i luoghi reali in cui questi eventi accaddero", dice Barroso "Abbiamo potuto vedere, sentire e respirare il vero Messico di quel tempo, che è poi diventato una parte importante del film. Il risultato finale è che il pubblico viene immerso nel periodo storico in cui si sono svolti i fatti narrati".

Per riuscire ad ottenere un tale effetto, i realizzatori hanno iniziato il loro lavoro assemblando ciò che Wright chiama "un mondo di eccellenza, la squadra A-più." "Una volta organizzata la squadra", dice Wright, "abbiamo attraversato tutta la distesa del Messico, portando i cavalli, le controfigure, le attrezzature e tutta la troupe. E 'stato un impegno enorme sotto ogni aspetto, ma il mio motto è che nulla è impossibile, poiché è solo questione di voler affrontare la sfida." Fortunatamente Wright aveva compagni di lavoro disposti e pronti ad affrontare tali sfide. "Ciò che ho imparato dai grandi registi con cui ho avuto la possibilità di collaborare, è di ottenere il massimo dal proprio team. Io credo nella possibilità di spingere le persone ai limiti del possibile per ottenere il meglio, ma penso che per farlo sia necessario ispirarli" dice Wright.

Wright ebbe un rapporto particolarmente affiatato con il versatile cineasta messicano Eduardo Martinez Solares, il quale ha girato film in tutto il mondo, ed è stato particolarmente entusiasta di mostrare la bellezza lirica del Messico. "Abbiamo guardato insieme molti film storici, film come BRAVEHEART e ERA MIO PADRE. L'approccio visivo è stato quello di permettere ai personaggi di emergere da questo travolgente immaginario", dice Wright. La Produzione si è trasferita dalla pittoresca Durango nel nord-ovest del paese, alle miniere e alla storica città di San Luis Potosi, al deserto roccioso della Distesa del Parco Nazionale Los Organos a Zacatecas, in cui le apparecchiature ed i cavalli dovevano essere trasportati su percorsi accidentati, fino ad arrivare agli incantevoli villaggi di montagna di Puebla e ai nuovissimi studi Interlomas, fuori Città del Messico. "Abbiamo ricevuto un caloroso sostegno locale ovunque siamo andati", dice Wright. "Abbiamo utilizzato il più possibile artigiani e attori locali".

In ogni luogo, lo scenografo Salvador Parra (il cui repertorio include il thriller spagnolo candidato all'Oscar VOLVER, di Pedro Almodovar) ha riportato indietro le lancette dell'orologio per rievocare i dettagli del 1920. Tra le tante prodezze, la sua squadra ha ricreato intere città con l'ausilio dei libri di storia e ha riprodotto artigianalmente il treno dell'epoca. Al suo lavoro, si sono aggiunti i romantici disegni dei costumi della pluripremiata designer messicana Maria Estela Fernandez. "Tutto ciò che hanno creato è stato fatto in modo cinematografico, con la massima attenzione al particolare e tale da ricreare l'atmosfera storica", afferma il regista.

Abbiamo girato per tanti giorni esposti agli elementi atmosferici, in condizioni spesso imprevedibili. "Abbiamo passato giorni nel deserto in compagnia di scorpioni e giorni in montagna tra nebbia e fitte nuvole", dice Barroso. "Eppure il tempo è stato spesso funzionale alle scene che stavamo girando."

Per Andy Garcia CRISTIADA è un'avventura che non dimenticherà mai. "Ho vissuto un'esperienza molto intensa e indimenticabile", dice, "soprattutto ho toccato con mano il cameratismo e il livello di impegno delle troupes messicane e la loro grande disponibilità; ad esempio, ricordo che hanno portato un enorme braccio cinematografico su una pericolosa pendenza, come nel film FITZCARRALDO, e lo hanno fatto senza esitazioni, al solo fine di fare una grande ripresa. "

Questo spirito è stato presente anche nella sala di montaggio, dove i realizzatori hanno avuto l'opportunità di lavorare con il tre volte candidato agli Academy Award Richard Francis Bruce, noto per lavori quali LE ALI DELLA LIBERTA', SEVEN e HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE. Un momento molto gratificante è stato quando il premio Oscar e sette volte candidato all'Oscar James Horner ha firmato per aggiungere CRISTIADA al suo notevole repertorio di famose di colonne sonore. "L'ironia è che, fin dall'inizio, abbiamo sempre parlato delle musiche di BRAVEHEART come esempio di ciò che ci sarebbe piaciuto per questo film; e alla fine, l'uomo che ha scritto queste musiche è salito a bordo", dichiara Wright. "Avevamo sognato in grande, ma non avremmo mai immaginato che il nostro sogno si sarebbe potuto realizzare."

"Abbiamo inviato a James la sceneggiatura, ma ci aspettavamo che avrebbe risposto che era troppo occupato. Invece, quando lo abbiamo sentito si è detto molto interessato", ricorda Wright. "Dopo il nostro primo incontro, aveva già letto la sceneggiatura due volte. Quando è venuto da noi sembrava un bambino in un negozio di caramelle e ci ha detto che CRISTIADA è proprio il genere di film che ama, un grande racconto storico che raramente si vede in quest'epoca. Ci siamo sentiti molto fortunati e benedetti." Aggiunge Barroso: "La musica gioca un ruolo fondamentale in ogni film, ma in particolare in un film storico come il nostro. Avevamo grandi azioni, bellissimi scenari e la musica di James Horner era il fantastico mezzo per armonizzare tutto questo. Ha visto il film e la storia gli è entrata nel cuore e nella mente. Lui è un compositore di enorme talento, con la musica riesce ad emozionare fino a commuovere."

La musica di Horner è diventata una sorta di nota di grazia per un film ispirato a quegli uomini e donne di ogni epoca, disposti a combattere contro le ingiustizie. Riassume Barroso: "Alla fine, tutto ha superato le mie aspettative, le prestazioni, i luoghi e i set, la fotografia e i costumi, tutto fino alla musica e al montaggio; tutto davvero riporta in vita l'epoca e la storia, e il film permette al pubblico di provare esattamente ciò che queste persone hanno provato e, soprattutto, ci ricorda il potere di sacrificare se stessi per una causa superiore ".

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