La désintégration (2011)
La désintégrationUna città nell'agglomerato di Lille, ai giorni nostri. Ali, Nasser e Hamza, ventenni, conoscono Djamel, dieci anni più vecchio. Agli occhi di Ali e dei suoi amici, Djamel è come un fratello maggiore dal linguaggio penetrante e pieno di carisma. Abile manipolatore, a poco a poco Djamel indottrina i tre ragazzi, conoscendo meglio di chiunque altro le loro delusioni, i punti deboli e il desiderio di rivolta nei confronti della società in cui sono nati, ma alla quale nessuno dei tre ormai sente più di appartenere.
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Commento del regista
Oggi il terrorismo, con le sue minacce presunte o reali, appartiene alla vita quotidiana come mai prima d'ora. Il cinema, e la fiction in generale, affrontano spesso questo tema in modo superficiale, sensazionalistico, puntando sull'effetto "thriller". Ognuno di questi approcci sottintende che i terroristi rappresentino il Male. Ma cosa c'è all'origine di questo Male? Quali sono le motivazioni folli, incomprensibili, sulle quali dovremmo invece fermarci a riflettere, che conducono ad azioni così barbare? Nel mio film, la deriva radicale e violenta assume anche un significato metaforico: è infatti il simbolo rivelatore di una società logorata.
Eventi
Presentato Fuori Concorso alla 68esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
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