Madre (di Bong Joon Ho)

Madre (2009)

Madeo
Locandina Madre
Madre (Madeo) è un film del 2009 prodotto in Corea del Sud, di genere Drammatico e Thriller diretto da Bong Joon-Ho. Il film dura circa 128 minuti. Il cast include Kim Hye-Ja, Won Bin, Jin Goo, Moon Hee-ra, Yoon Je-Moon, Jeon Mi-Sun, Chun Woo-Hee, Jo Kyung-Sook, Lim Hyung-Guk, Min Kyung-Jin, Park Myung-Shin, Lee Mi-Do. In Italia, esce al cinema giovedì 1 Luglio 2021 distribuito da PFA Films.

Un giovane ragazzo, socialmente disadattato, viene accusato di aver commesso un terribile omicidio. Sua madre, donna coraggiosa e soprattutto testarda, decide di mettersi alla ricerca del vero assassino che ha incastrato suo figlio.

Un campo di grano dorato si dispiega attorno alla figura esile di una donna di mezza età, che cammina guardando verso l'orizzonte. Dopo essersi guardata intorno con fare circospetto, prende coraggio. Parte una musica malinconica ma frizzante, e la donna inizia a eseguire con precisione i passi di una danza bizzarra, che la vede alternare stati d'animo abbandonati a scatti di seria contrizione o di ferma risoluzione, in bilico tra comico e tragico. Madre (non ha altro nome nel film) parte con questo incipit memorabile e spiazzante… Do-joon ha 27 anni ed è l'unica ragione di vita di sua madre, che, per mantenersi, gestisce un piccolo dispensario di piante medicinali e pratica l'agopuntura. Il giovane è ben lungi dall'essere indipendente e la sua ingenuità lo porta a comportarsi a volte in modo stupido e pericoloso, il che rende sua madre ansiosa. Una notte, mentre torna a casa ubriaco, incontra una studentessa che segue per un po' prima che scompaia in un vicolo buio. La mattina dopo, viene trovata morta e Do-joon viene accusato del suo omicidio. Tra poliziotti pigri che pensano solo a portare a termine le loro indagini e un avvocato incompetente e venale che rinuncia di occuparsi di un caso così poco redditizio, la madre si rifiuta di credere che il suo amato figlio sia colpevole e intraprende immediatamente le proprie indagini per trovare l'assassino della ragazza. Armata di straordinario coraggio e di uno smodato istinto materno, si mette in viaggio, da sola, alla ricerca dell'assassino della giovane donna, ascoltando l'amore incondizionato che solo una madre può provare: fino a che punto sarà disposta a spingersi per salvare suo figlio. 

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 1 Luglio 2021
Prima Uscita: Anteprima mondiale Maggio 2009 al Festival di Cannes
Genere: Drammatico, Thriller
Nazione: Corea del Sud - 2009
Durata: 128 minuti
Formato: Colore 35mm; formato 2.39:1
Distribuzione: PFA Films
Conosciuto anche come: Mother [Internazionale]

Cast e personaggi

Regia: Bong Joon-Ho
Sceneggiatura: Park Eun-kyo, Bong Joon-Ho
Musiche: Lee Byeong-woo
Fotografia: Hong Kyung-pyo
Scenografia: Ryu Seong-hie
Montaggio: Moon Sae-kyung
Costumi: Choi Se-yeon

Cast Artistico e Ruoli:
foto Kim Hye-Ja

Kim Hye-Ja

La Madre
foto Won Bin

Won Bin

Do-joon
foto Jin Goo

Jin Goo

Jin-Tae, amico Do-joon
foto Moon Hee-ra

Moon Hee-ra

Moon Ah-jung
foto Jo Kyung-Sook

Jo Kyung-Sook

Madre di Mi-Na
foto Min Kyung-Jin

Min Kyung-Jin

Capufficio
foto Park Myung-Shin

Park Myung-Shin

Presidentessa
foto Lee Mi-Do

Lee Mi-Do

Studentessa con la cicatrice
foto Lim Sung-Mi

Lim Sung-Mi

Amico della studentessa con la cicatrice
foto Ko Kyu-Pil

Ko Kyu-Pil

Ddoong-Ddoong
foto Yum Dong-Hyun

Yum Dong-Hyun

Professore del corso di golf
foto Yeo Mu-Yeong

Yeo Mu-Yeong

Avvocato Kong Suk-Ho Hong



Produttori:
Miky Lee (Produttore esecutivo), Katharine Kim (Coproduttore esecutivo), Moon Yang-Kwon (Coproduttore esecutivo), Seo Woo-Sik (Produttore), Park Tae-Joon (Produttore)


Suono: Lee Byeong-ha | Trucco: Hwang Hyun-kyu | Effetti speciali: Jung Do-ahn, YU Yeong-il | Effetti visivi: Yi Zeon-hyoung.

Immagini

[Schermo Intero]

I PERSONAGGI SECONDARI

Jin-tae, l'amico di Do-joon: "Non fidarti di nessuno, nemmeno di me. Mamma, vai a cercare il vero assassino." L'unico amico di Do-joon sembra essere un campagnolo disoccupato, ma in realtà è dotato di acuti istinti di sopravvivenza e non ha paura di usarli. Sta davvero cercando di aiutare Do-joon o è solo interessato a sfruttarlo?
Je-mun, il tenente: "Per quanto riguarda Do-joon, il suo caso è chiuso. È finito, al 100%." Un poliziotto veterano in una piccola città assonnata ha improvvisamente affrontato un orribile caso di omicidio. Un amico di famiglia abbastanza vicino alla madre da chiamarla "mamma", vuole disperatamente ripulire il nome di Do-joon… ma lo vuole veramente?
Hong-jo, il sergente: "Perché non hai messo un pennarello accanto al corpo, con il tuo nome scritto sopra?" Il socio di Je-mun è convinto della colpevolezza di Do-joon ed è disposto a ricorrere alla violenza per ottenere una confessione. Il suo istinto di poliziotto si rivelerà superiore a quello di Je-mun?
Il capo dei Crimini Maggiori: "Da quanto tempo non abbiamo un caso di omicidio?" Il capo disinteressato e distaccato. Per breve tempo eccitato da un vero e proprio caso di omicidio, ritorna presto ad abitudini pigre e farà tutto ciò che è in suo potere per archiviare il caso Do-joon.
Avvocato Kong: "Se questo fosse Seul, la tassa che stiamo addebitando non coprirebbe un caso di aggressione che coinvolge due denti rotti!" L'auto-proclamato super-avvocato, che ha una convinzione persino più forte di quella della polizia per quanto riguarda la colpevolezza di Do-joon. I suoi apatici sforzi per "liberare" Do-joon finiscono per rafforzare la forte determinazione della madre a catturare l'assassino.
Mi-sun, l'amica della madre: "Gli occhi del suo Do-joon sono un'opera d'arte. Come quelli di un cervo." La proprietaria di uno studio fotografico nel villaggio e la vicina dei sogni di chiunque. Si unisce all'impegno solitario della sua amica per 'ripulire' il nome di suo figlio. Per Mi-sun, che sogna la maternità per se stessa, il rapporto d'amore tra Do-joon e sua madre è stimolante.
Ah-jung, la ragazza: Una ragazza che ha dovuto sostenere una nonna devastata dalla demenza, priva di qualsiasi amore e protezione. Il pomeriggio in cui il suo cadavere insanguinato viene esposto a tutti gli abitanti del villaggio è il giorno in cui inizia la lotta tra la vita e la morte per scagionare Do-joon.

L'ORIGINE DI MADRE

Il progetto alla base di Madre è iniziato con l'attrice Kim Hye-ja, veterana dell'industria cinematografica e televisiva coreana. Per la maggior parte dei coreani, Kim Hye-ja è un'icona della maternità e delle sue virtù, ma Bong Joon-ho ne ha sottolineata una diversa sfaccettatura, utilizzando la vicenda narrata dal film per catturare un'intensità psicologica e una sensibilità emotiva del tutto nuove, così come il lato più 'distruttivo' della sua personalità. Madre giustappone il corpo fragile di Kim Hye-ja e il potere esplosivo che è in grado di generare. Così facendo, Bong ha dato a Kim l'opportunità di esprimere, una volta nella vita, le energie negative contenute nella sua personalità, e così Madre offre la performance di una attrice che al mestiere di recitare ha dedicato tutta la sua vita. 

MADRE È UNA QUESTIONE DI LOTTA

A differenza dei suoi film precedenti che ricreavano una notizia ancorata alla realtà coreana o che utilizzavano mezzi spettacolari in un film di mostri, qui si tratta solo di una madre e della feroce lotta che conduce. Piuttosto che concentrarsi sul dramma del caso di omicidio, l'attenzione si concentra sulla psicologia e sul comportamento della madre che spinge… Il film è più attaccato all'interiorità che allo spettacolo esteriore e il pubblico accompagna la madre fino alla fine nella sua lotta seguendo il flusso dei suoi sentimenti. Come dice il regista, "il film è come una lente d'ingrandimento che converge i raggi del sole in un unico punto per far bruciare tutto. È una storia nata dal sentimento istintivo e materno della madre e che viene trattata frontalmente, senza deviazioni". 

RIFLESSIONI DEL REGISTA BONG JOON-HO

"Tutti hanno una madre, e tutti hanno un'idea precisa di cosa sia una madre: è la persona che ciascuno di noi ama di più, la più gentile, e al contempo la più irritante. Sono molti i sentimenti che si contrappongono quando si ha a che fare con questa figura, e questo perché la relazione tra un figlio e sua madre è alla base di tutte le relazioni umane. Innumerevoli romanzi, film e programmi televisivi si sono avvicinati alla figura materna, ma io volevo esplorarla in un modo che fosse mio peculiare, funzionale a scoprire dove potevo portarla a livello cinematografico, per poi spingerla fino all'estremo. E cosi prosegue: "Volevo fare un film che scavasse in profondità, in ciò che è caldo e potente, come il cuore di una palla di fuoco. In questo senso, la mamma è una sfida cinematografica per me, perché nei miei film precedenti erano tutte storie che tendevano a estendersi: se un caso di omicidio (Memorie di un assassino – Memories of Murder) mi ha portato a parlare degli anni '80 e della Corea, e l'apparizione di un mostro (The Host), mi ha spinto a parlare di una famiglia, della società coreana e degli Stati Uniti, la mamma è, al contrario, un film dove tutte le forze convergono verso il cuore delle cose. Avere a che fare con la figura materna è un déjà vu ma vedo questo film come un nuovo approccio e spero che venga percepito anche dagli spettatori, come qualcosa di familiare ma estraneo."

CAST ARTISTICO

Il regista Bong ha scritto i personaggi principali del film avendo in mente già degli attori specifici. Per quanto riguarda i ruoli secondari, gli attori con una formazione teatrale hanno avuto la priorità, indipendentemente dal loro essere famosi. Così molti attori e attrici possono dire che Madre è il loro film d'esordio, in cui si sono dimostrati in grado di fondersi totalmente nei loro ruoli. Così, il regista Bong Joon-ho assicura il suo marchio unico di 'ensemble drama', in cui il colore distinto di ogni esecutore si fonde armoniosamente con quello di ogni altro per creare un insieme naturale. 

La figura della madre
I film di Bong Joon-ho hanno intenzionalmente sovvertito le convenzioni di genere manipolandole con astuzia, e buona parte dell'apprezzamento che ricevono deriva proprio da questa loro particolarità. Madre non fa eccezione. A differenza delle precedenti opere del regista, per le quali la storia e la realtà sociale della Corea era un elemento essenziale, Madre è composto di due ingredienti essenziali: una madre e la sua lotta fra la vita e la morte. Enfatizzando il suo tumulto interiore piuttosto che gli eventi esterni, il film costringerà gli spettatori a partecipare e a seguire i contorni emotivi del suo terribile viaggio. Come ben descritto dallo stesso Bong Joon-ho, la madre del film è come una lente d'ingrandimento che concentra la luce solare calda fino al punto di combustione. È un dramma che si svolge con grande intensità, una storia radicata nella natura fondamentale dell'essere madre.

Dichiarazione di Kim Hye-Ja
"Era il 2004 quando un giovane regista venne a cercarmi, dicendo di voler fare un film con me. Fu così che conobbi Bong Joon-ho. Quello che allora mi colpì fu come si ricordasse alcuni dialoghi e performance di vecchi drammi televisivi cui avevo preso parte, e con grande accuratezza. Ne restai davvero sorpresa. Negli ultimi anni ero stata lontana dall'industria cinematografica perché non erano molti i ruoli adatti a interpreti come me. Mi stavano mandando sempre le solite cose. Ma Madre… era una cosa davvero diversa. Il regista ha spiegato come voleva sfidare lo stereotipo. Questa volta ero determinata a fare qualcosa di diverso, così ho chiesto a Bong di spingermi all'estremo, e lui è stato felicissimo di accontentarmi. Al primo giorno di lavoro dovemmo fare diciotto riprese, e alla diciassettesima ero arrivata a pensare di star rovinando il film. Ed è stato così per cinque mesi successivi. Bong sa esattamente quello che vuole e non si arrende fino a quando non lo ottiene. Molto rigido ma molto ammirevole. Nel bel mezzo delle riprese mi sono a tal punto identificata con la madre che solo guardando Won Bin (Do-joon) sarei scoppiata a piangere. Ho avuto molto bisogno di rilassarmi dopo la fine delle riprese. L'intera esperienza è stata come un sogno, un sogno molto difficile da lasciar andare. Naturalmente, adesso sono perseguitata da un altro genere di ansia. Anzi, mi definirei metà ansiosa, metà in attesa, pensando a come il pubblico risponderà a questo film."

Dichiarazione di Won Bin
"Quando ho letto la sceneggiatura di Madre, ho avuto la sensazione che sarebbe stato un punto di svolta nella mia carriera di attore. Do-joon non è un ruolo facile da interpretare. Francamente, è un personaggio frustrante… Il regista Bong Joon-ho ha espresso una forte avversione per una performance "teatrale" che avrebbe attirato l'attenzione su di me piuttosto che sul personaggio. Ma è incredibilmente premuroso come regista, molto sensibile alle esigenze dei suoi attori. La mia sfida è stata quella di trovare un modo per ritrarre l'innocenza stessa, qualcosa che va oltre il mimare uno "sguardo innocente. L'intero compito era estremamente difficile, ma anche estremamente attraente. E' stato appassionante far emergere parti di me stesso di cui non ero a conoscenza. Ho imparato così tanto solo osservando Kim Hye-ja. Non riesco a pensare a un modello migliore per un attore che vuole imparare il mestiere. Questo è stato il mio primo lungometraggio, ma ogni giorno sul set era così gioioso, pieno di emozioni e avventura. Ringrazio davvero Bong Joon-ho per avermi scelto per questo ruolo, un ruolo che qualsiasi attore avrebbe fatto di tutto per aggiudicarsi."


dal pressbook del film

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