Il cinema di Gianni Amelio viene omaggiato ad Alice nella città e al Torino Film Festival 2019
Proposti i film restaurati La fine del gioco (1970) e Il ladro di bambini (1992) di Gianni Amelio.
di Redazione / 05.01.2010
Gianni Amelio è il regista che più di altri si è dedicato al rapporto padre-figli, mettendo in luce ritratti d'infanzia e adolescenza memorabili, con tutti i vizi e le virtù, le contraddizioni e le tenerezze, le ironie e le fragilità di cui si nutre la vita. Per questo Alice nella città e il Torino Film Festival hanno pensato ad un omaggio che metta al centro il restauro di due film-chiave per capire l'opera di Gianni Amelio, perché esprimono con chiarezza assoluta il suo credo di autore e costituiscono una sorta di "prefazione" alla sua attività futura, dove già si mostra tutta l'attenzione per il mondo minorile. Alice nella città – nell'ambito della Festa del Cinema di Roma 2019 – ospiterà la proiezione della versione restaurata del film La fine del gioco del 1970, conservato nell'archivio di Rai Teche insieme a molti altri capolavori del passato realizzati dai grandi maestri del cinema per la Rai, mentre il 37esimo Torino Film Festival proietterà la versione restaurata de Il ladro di bambini (1992).
Dichiarano Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, Direttori Artistici di Alice nella città: "La fine del gioco è un film quasi profetico, perché anticipa Il ladro di bambini (1992) per il tema del viaggio e della prova fra adulto e adolescente e che disvela tutto il suo carattere di riflessione meta-cinematografica, in cui Amelio con un approccio finto-documentaristico si interroga sul metodo, sulle responsabilità e soprattutto sulla possibilità di fare televisione verità."
Emanuela Martini, direttore del Torino Film Festival, dichiara: "Il ladro di bambini, oltre a essere uno dei film più popolari e amati di Gianni Amelio, si colloca a un crocicchio ideale, tra gli anni tormentati di Colpire al cuore e Porte aperte e i grandi affreschi che riflettono sulla nostra Storia e la nostra cultura (anche contemporanee), Lamerica e Così ridevano. Il ladro di bambini è un raro "road movie" italiano, da nord a sud tra disastri e speranze, attraverso gli occhi di tre 'ragazzi' di età diverse, a volte occhi ancora 'vergini', a volte occhi penosamente consapevoli. È del 1992, anno di tangentopoli: è un film libero, in cui si respira aria. E l'aria che ogni tanto allevia il dolore nei film dell'autore è un prezioso regalo ai suoi personaggi e al suo pubblico, Il pubblico del Torino Film Festival sarà felice di accogliere uno dei suoi precedenti direttori".
LA FINE DEL GIOCO
Il restauro di La fine del gioco di Gianni Amelio (Italia, 1970, 58'- B/N) è stato possibile grazie al sostegno di Alice nella città, l'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Fondazione Cassa di risparmio di Calabria e di Lucania in collaborazione con Teche Rai, Studio Emme S.p.a. e Image&light S.r.l.
Un giornalista televisivo interpretato da Ugo Gregoretti conduce un'inchiesta sulle condizioni dei giovani ospiti di una casa di correzione del sud Italia. Dopo aver raccolto panoramiche dei luoghi dell'istituto, sceglie uno dei ragazzi del centro, Leonardo di 12 anni, per fare un'intervista: "Tu sei Leonardo, ma sei anche tutti i tuoi compagni". L'intervistatore e il ragazzino si incontreranno di nuovo sul treno diretto verso il paese materno di Leonardo al fine di ultimare le riprese. E in questo incontro il dodicenne calabrese, lontano dalla telecamera, dice le cose che in televisione non si possono dire.
Ad anticipare la proiezione del 25 ottobre, alle 19.30, un incontro con il regista moderato da Emiliano Morreale e la proiezione del cortometraggio "Non è finita la pace, cioè la guerra" (Peace, meaning War, isn't over) (Italia, 1996, 32') in collaborazione con UNICEF Italia e Rai Ragazzi.
Il corto è uno dei cinque contributi legati al progetto "Oltre l'infanzia – Cinque registi per l'UNICEF" e questa è la sua sinossi: "Una raccolta d'interviste a bambini di Sarajevo sulle molte esperienze di guerra, e sulle difficoltà di convivenza con l'avvento della pace. Una sintesi di altissimo valore poetico, di autentica civiltà dell'immagine.. "E' il frammento di una storia lunga più di cinquanta ore che oltre cento bambini di Sarajevo mi hanno raccontato" ha detto Gianni Amelio.
IL LADRO DI BAMBINI
Il ladro di bambini (1992) di GIANNI AMELIO (Italia, 1992, 114'- a colori) con Enrico Lo Verso, Valentina Scalici, Giuseppe Ieracitano, Renato Carpentieri ha vinto il Grand Prix speciale della Giuria e del Premio della Giuria Ecumenica al Festival di Cannes; di 5 David di Donatello; di 3 Nastri d'Argento.
Il restauro in 4K è stato realizzato da Minerva Pictures e Rai Cinema, in collaborazione con Red Post e con il sostegno del MIBAC.
Gianni Amelio sarà a Torino nei giorni del festival (22-30 novembre 2019) per presentare il restauro del film.
Un giovane carabiniere ha l'incarico di condurre la piccola Rosetta e il su fratellino, Luciano, in un orfanotrofio. Durante il viaggio da Milano alla Sicilia si sviluppa un intenso rapporto tra il carabiniere e i due bambini. L'uomo, colpito dalla loro storia e sempre più affezionato ai ragazzi, si lascia coinvolgere a tal punto da rischiare di doversi difendere dall'accusa di sequestro di persona. Giunti infine a Gela, vicino all'istituto, i tre dormono in macchina. All'alba, si guardano in silenzio.