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5 Film Body Positive per non avere timore della prova costume

In vista delle vacanze al mare, vi consigliamo cinque film che esaltano la body positivity

L'estate, si sa, è la stagione della spiaggia, dei bagni al mare quando le temperature esterne si fanno troppo insopportabili. Ma, soprattutto (sebbene non solo) per le donne, l'estate è anche il momento di guardarsi allo specchio con il timore di non riconoscersi consone ad un certo stereotipo di bellezza, che le vuole o troppo magre o troppo grasse, troppo alte o troppo basse. Donne che a volte si sentono costrette a celarsi dietro costumi interi e/o parei non appena escono dall'acqua, come se non fossero degne di portare il tanto decantato bikini.

Colpa di questo atteggiamento è dovuto anche (e molto) dal bombardamento mediatico a cui le donne sono costantemente sottoposte, quasi spinte a provare vergogna se non rientrano in una qualche griglia dettata da modelle o grandi star del cinema. E il condizionamento fa sì che tutte si concentrino sulle figure pubbliche che sembrano rispecchiare i canoni convenzionali di una bellezza decisa a monte, dimenticando gli esempi che hanno dimostrato che essa non è tutto. Basti pensare che al primo provino a Meryl Streep venne detto che non era abbastanza bella per poter entrare a far parte dell'industria del cinema. Meryl Streep, l'attrice con il record assoluto di nomination, che di fatto è diventata l'industria cinematografica.

Ultimamente, però, in ambito filmico almeno, le cose cominciano a cambiare e ci sono progetti più inclusivi, progetti nei quali le donne comuni possono riconoscersi, senza necessariamente avere bisogno di avere le sembianze di Irina Shayk, tanto per fare il nome di una donna dalla bellezza incredibile. Ecco allora cinque film che potete vedere se vi vergognate del vostro aspetto o se pensate che non esistano lieti fine per donne che sono sopra la taglia 42.

VOGLIO UNA VITA A FORMA DI ME
Questa commedia teen apparsa pochi mesi fa su Neflix racconta la storia di Willodean (Danielle Macdonald ) una ragazza sovrappeso che vede il suo mondo crollarle ai piedi quando la sua adorata zia Lucy – che l'ha cresciuta a pane e canzoni di Dolly Parton – muore improvvisamente, probabilmente per motivi legati al peso (la motivazione della morte non viene specificata nel corso della pellicola). La vita di Willodean, inoltre, è resa ancora più difficile dall'avere come madre una reginetta di bellezza (Jennifer Aniston) che è anche la storica organizzatrice del concorso di bellezza più antico e rinomato della città. Così, quando Willodean scopre che anche sua zia sognava di diventare una reginetta di bellezza, Willodean accetterà di prendere parte al concorso. L'intento è quello di fare una "rivoluzione sui tacchi", ma le cinque settimane di preparazione al concorso saranno l'occasione per Willodean di entrare in contatto con la parte più nascosta e sincera di sé. Voglio una vita a forma di me è una pellicola che punta all'accettazione di se stessi, al cammino che ogni essere umano deve fare per scendere a patti con la persona che sta diventando, specie in una fase tanto delicata come l'adolescenza, quando crescere somiglia pericolosamente a scendere in un campo minato. Willodean imparerà ad accettare se stessa, limiti e pregi inclusi, imparando che l'unica cosa che ci distanzia dalla felicità è il coraggio di osare e uscire dalla nostra comfort zone.

NON È ROMANTICO
Non è romantico è la pellicola con Rebel Wilson che punta a fare la parodia di tutti i cliché da sempre presenti nelle commedie sentimentali come Pretty Woman. Natalie è un giovane architetto che però vive nascosta nella sua nicchia, cresciuta da una madre che le ha insegnato che per le donne come loro non esisterà mai un lieto fine come quello dei film. E da allora per Natalie è iniziata una guerra ideologica contro gli stereotipi del genere. Ma un giorno, dopo essere stata aggredita in metropolitana, la ragazza si sveglia in una specie di mondo alternativo dove tutti i cliché sono diventati realtà. New York profuma di fiori e primavera e Natalie diventa l'interesse amoroso di un uomo bello, ricco e di successo (Liam Hemsworth). Ma man mano che questa strana avventura prosegue, Natalie si renderà conto non solo di voler tornare alla sua vita di tutti i giorni, ma soprattutto che l'unica persona degna davvero del suo amore è proprio se stessa. Non è romantico? è una commedia divertente e piena di colori, che nel suo voler ribaltare i cliché del genere dimostra come non ci sia bisogno di nessun tipo di ostentazione e che a volte la felicità è dritta davanti a noi, ma siamo troppo impegnate a guardare con il massimo del malumore tutti i nostri difetti.

SIERRA BURGESS È UNA SFIGATA
La Sierra Burgess (Shannon Purser) del titolo di questo film targato Netflix è una ragazza estremamente intelligente, con uno spiccato senso dell'umorismo. Figlia di uno scrittore famoso e di una donna che sembra rispondere ai canoni di bellezza imposti dalla società, Sienna sembra avere qualche difficoltà a trovare il proprio posto nel mondo, sebbene – soprattutto nei corridoi scolastici – cerchi di nasconderlo con un atteggiamento di vaga superiorità. Tutto cambia quando un misterioso ragazzo (Noah Centineo) comincia a scriverle, pensando però di star messaggiando con la bella Veronica (Kristine Froseth), che aveva dato al ragazzo il numero di Sierra per farle una cattiveria. Inaspettatamente al centro di una liason sentimentale (seppur solo telefonica), Sierra non dice la verità e continua a fingersi Versonica per poter continuare questa strana relazione con un ragazzo con cui si sente tanto a suo agio, al punto di chiedere aiuto proprio a Veronica affinché le tenga il gioco. Sierra Burgess è una sfigata è una pellicola che, nei toni della teen-comedy, riflette sull'importanza della nostra voce e della nostra personalità, dando prova che a volte un bel viso non basta.

HAIRSPRAY
Rifacimento del film del 1988 con Sonny Bono, Hairspray – Grasso è bello è la storia di Tracy (Nikki Blonsky) una ragazza di Baltimora che sogna di prendere parte al Corny Collins show, uno spettacolo televisivo che va in onda ogni giorno dopo la scuola. Tracy è una ragazza allegra e spensierata e da per scontato che il suo peso – così diverso da quello delle pseudo-reginette viste in TV – non sarà affatto un problema. Sebbene trovi un riscontro negativo nella producer (Michelle Pfeiffer), ex reginetta e donna bellissima, Tracy si guadagnerà la stima di Corny Collins (James Marsden) e non solo entrerà a far parte dello show, ma concorrerà anche per l'ambito titolo di Miss Lacca Teenager, accendendo le paure della madre Edna (John Travolta), taglia forte a sua volta che vive reclusa in casa, vergognandosi del suo aspetto. Il film riflette su molte tematiche, incluso il razzismo e la segregazione, ma Tracy e Edna diventano l'emblema di una nuova era, un'era in cui le "ragazze come loro" non devono vergognarsi e possono sfoggiare la loro bellezza. Tema questo ben rappresentato nella canzone Welcome to the 60's.

COME TI DIVENTO BELLA
Come ti divento bella è forse la pellicola che più di tutte quelle sopracitate mette in mostra come basta accettarsi ed aver sicurezza in se stesse per apparire e, soprattutto, sentirsi belle. La protagonista della storia è René (Amy Shumer), una ragazza sovrappeso che si sente brutta e invisibile e che sogna di sapere cosa si prova ad essere belle e corteggiate. Una sera esprime il desiderio di diventare bella: il giorno dopo durante un allenamento in palestra, prende un colpo alla testa e perde i sensi. Quando si risveglia, si vede bellissima. Lei è convinta di essere stata esaudita e che il suo desiderio abbia aperto le porte ad una sorta di incantesimo che le ha cambiato i connotati. In realtà René, agli occhi degli altri, è sempre René. In altre parole: non è il suo aspetto ad essere cambiato, ma il suo modo di vedersi e percepirsi. Perché la bellezza è sempre negli occhi di chi guarda e a volte basterbbe che noi fossimo le prime a guardarci con amore.

BONUS TRACK: LITTLE MISS SUNSHINE
Sì, vero. Avevamo detto che vi avremmo consigliato cinque film. Ma in una lista di pellicole che spingano verso la body positivity era impensabile non inserire un piccolo capolavoro come Little Miss Sunshine. Pellicola che, negli anni, è diventata il simbolo di un certo cinema indipendente: di fatto quando si vuole fare un esempio di un film che sarebbe perfetto per il Sundance Film Festival o si vuole spiegare il festival in sé, è sempre questo bellissimo film di Jonathan Dayton e Valerie Faris ad essere citato. La storia è quella di Olive (Abigail Breslin), una bambina al centro di una famiglia molto particolare, che si mette in testa di voler diventare una piccola reginetta di bellezza nonostante gli occhiali e qualche piccolo peso di troppo secondo le rigide regole dei concorsi. Quando, tuttavia, Olive viene accettata alle finali nazionali in California, tutta la famiglia accetterà di partire per sostenere il sogno di questa adorabile bambina di sette anni. Se non avete questo film, recuperate al più presto.

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