I film da vedere per ricordare l’11 settembre

Ci sono date ed eventi che sono destinate a cambiare per sempre il volto della storia e la quotidianità degli esseri umani, avendo un impatto a livello globale. L’attentato alle Torri Gemelle che ha avuto luogo l’11 settembre 2001 rientra senza dubbio in questa triste e dolorosa lista di eventi: in effetti, nella storia contemporanea sembra esserci un prima e un dopo, come se l’11 settembre rappresentasse un punto di svolta, un momento che sancisce la differenza tra vivere in un mondo dove non esiste la paura e un mondo dove bisogna sempre guardarsi intorno, con sospetto e paura. L’attentato alle Torri Gemelle, che ha ispirato anche scrittori come Paul Auster e Don DeLillo, è una pietra della storia contemporanea, una ferita che non ha ancora smesso di sanguinare e che persino il cinema e la televisione hanno cercato di affrontare e sanare in qualche modo. Basti pensare, ad esempio, al modo in cui la sit-com Friends ha cercato di omaggiare coloro che persero la vita negli attentati, ma anche il coraggio e la forza degli americani (potete leggere il resoconto qui). Ma è soprattutto il cinema che ha cercato un modo per fronteggiare il più grande dolore perpetrato ai danni di una metropoli e che ha sancito l’inizio di un’epoca dove il terrorismo è tornato a fare paura nella vita di tutti i giorni. In occasione dell’anniversario di quel terribile giorno, ecco una lista di film da vedere.

I film da vedere per ricordare l’11 settembre e l’attentato alle Torri Gemelle

United 93
Tra i film più “scontati” da inserire nella lista dei film da vedere per ricordare l’11 settembre e l’attentato alle Torri Gemelle, c’è senza dubbio United 93. Il film, diretto da Paul Greengrass, è la ricostruzione del volo della United che, secondo le ricostruzioni, avrebbe dovuto schiantarsi sul Pentagono o sulla Casa Bianca e che invece si schiantò in un campo in Pennsylvania grazie al sacrificio di passeggeri ed equipaggio che combatterono contro i terroristi, rendendo quasi del tutto inutile il loro dirottamento.

Molto forte, incredibilmente vicino
Basato sul romanzo omonimo di Jonathan Safran Foer, Molto forte, incredibilmente vicino è una storia che nasce come conseguenza delle diffusione di alcuni dati secondo i quali circa tremila bambini si trovarono senza più alcun genitore in vita dopo la tragedia dell’11 settembre. La trama ruota intorno a un bambino che perde il padre (interpretato da Tom Hanks) durante l’attentato: con il genitore se ne va anche colui che aveva sempre spinto il bambino ad abbandonare il confort e la serenità, per andare alla scoperta di New York, dei suoi misteri e delle sue contraddizioni. Un anno dopo l’attentato, il bambino trova una vecchia chiave tra le cose del suo papà e decide di partire all’avventura per scoprire cosa quella chiave apra. Sarà l’occasione per sentirsi di nuovo vicino al padre e, insieme, cercare di elaborare in qualche modo un lutto indicibile.

Reign over me, il film più sottovalutato sull’11 settembre
Reign over me è senza dubbio uno dei film più sottovalutati tra quelli che raccontano l’11 settembre e le conseguenze dell’attentato sulla vita di tutti i giorni di coloro che erano presenti a New York e, soprattutto, di coloro che nelle Torri Gemelle hanno perso qualcuno di importante.  Il protagonista del film, interpretato da Adam Sandler, è un uomo un tempo amichevole e sempre allegro che ha visto il suo cuore spezzarsi ed esplodere in mille pezzi dopo che la moglie e le tre figlie hanno perso la vita nel collasso delle Torri Gemelle. La pellicola si concentra sulla “guarigione” del protagonista, anche grazie alla vicinanza di un vecchio compagno di scuola, interpretato da Don Cheadle.

Zero Dark Thirty
Diretto da Kathryn Bigelow, Zero Dark Thirty è un film di guerra che non racconta direttamente l’11 settembre, ma porta sullo schermo le conseguenze di quel terribile giorno. La pellicola, infatti, è incentrata su un gruppo di agenti della CIA alle prese con delle missioni top secret che avevano come scopo la cattura di Osama Bin Laden, considerato il mandante dell’attentato alle Torri Gemelle. La pellicola, che vede come protagonista una straordinaria Jessica Chastain, è stata al centro di numerose controversie, non solo sulla verosimiglianza dei dati riportati sul grande schermo, ma anche per la scelta di mostrare apertamente una scena di tortura legata alle strategie di annegamento che ha fatto parlare molto di sé.

La 25a Ora: le conseguenze dell’11 settembre
La 25a Ora non è il classico film che si trova in genere nella lista di pellicole da vedere per ricordare la tragedia dell’11 settembre, proprio perché non è direttamente incentrata su questo tema. Il film diretto da Spike Lee che vede come protagonista Edward Norton, infatti, è incentrato su un uomo che passa la sua ultima notte in libertà prima di essere arrestato. Il motivo per cui questo film rientra però in questa lista è la scelta fatta da Spike Lee di non cancellare i richiami all’attentato terroristico del World Trade Center, ma di sottolinearlo. Spike Lee mette i protagonisti nella condizione di muoversi in una New York che porta i segni di quello che è accaduto. C’è una scena, nello specifico, in cui due personaggi sono affacciati su Ground Zero e commentano quello che vedono, quello che non c’è più e quello che è successo.

The Walk
Un ragionamento simile a quello fatto per La 25a ora vale anche per The Walk, il film diretto da Robert Zemeckis e che vede Joseph Gordon-Levitt indossare i panni del protagonista. The Walk non ha alcun legame con l’11 settembre: a differenze del film di Spike Lee non si parla nemmeno dell’accaduto, visto che la storia è ambientata decenni prima. Il film, infatti, racconta la vera storia di Philippe Petit, il funambolo che nel 1974 camminò in un filo teso tra le due Torri Gemelle, senza alcun sistema di sicurezza e utilizzando solo un lungo bastone utile a mantenere l’equilibrio. Sebbene, come dicevamo, il film non è legato all’11 settembre in modo diretto, Zemeckis realizza quella che è una vera e propria dichiarazione d’amore per la città di New York e per le Torri Gemelle, quel simbolo della città all’inizio tanto odiato che proprio Philippe Petit aiutò ad avere un’anima.